Shopping romano cap. 48
Claudio
Sono all' ennesimo negozio di abbigliamento... non pensavo che Alice avesse tanti problemi a comprare qualcosa, veste semplice e le sta bene tutto... invece sta comprando pochissimo... ma dopo che ha misurato tantissimo... ed io devo stare qua a guardarla e darle un consiglio... io? Se era il negozio dell' intimo sarebbe stato più interessante... ed eccitante... ma qui.. che palle!
Invece nel negozio di scarpe e borse non aveva problemi... lì l' ho dovuta tirare fuori con la forza... tanto non le servivano, stiamo poco qui e come le portiamo a Venezia tutte ste scatole? Dovremmo comprare una valigia per infilarcele.
Questo negozio poi non ha neanche una sedia... guardo intorno a me... magari c' è qualcosa che le piace così la prende ed andiamo via... mentre lei è nel camerino a cambiarsi. Ci sono due commesse, una è accanto alla tenda del camerino ad aspettarla mentre la seconda serve un' altra cliente... io gli volto le spalle e giro tra gli stand di vestiti. Prendo tra le mani un vestito che sembra carino e vedo di sottecchi la cliente che va via con una busta... sento un rumore di tacchi... la commessa si avvicina e mi chiede se può aiutarmi...
Alice
Esco fuori dal camerino per guardarmi meglio allo specchio e farmi dare un consiglio dalla commessa e soprattutto da Claudio. Mi osservo e non sembra niente male... mi volto per vedere Claudio cosa sta facendo... non sarà mica scappato fuori a fare una passeggiata? Quel poverino sarà stanco... ed invece lo trovo a chiacchierare amabilmente con la commessa... e come sorride... mi fa venire un nervoso... ti pareva che doveva fare il cascamorto con quella là...
Vorrei gridare ehi idiota... e tu gattamorta... voi due... smettetela... eccomi qua... ma sembrerei una pazza isterica... conto fino a dieci ... come mi ha insegnato nonna... anche se poi lei non lo fa... prima di parlare... io indosso un bel sorriso ... falsissimo... e lo chiamo soavemente...
aaaaaaaaaaamore come sto?
Lui si gira... alza il suo sopracciglio come un birbante e si avvicina lentamente con le mani in tasca.
Mmm... bene... come sempre.
Che bel complimento!
Non sei mai contenta, questo è l' ultimo, altrimenti me ne vado.
Ma perchè sei così ... definitivo!
Lui sorride sardonico e...
Se lo fossi... me ne sarei andato già un' ora fa. Ma ora la mia pazienza ha detto stop. Andiamo.
io guardo l' orologio... è ora...
Andiamo a pranzare?
Scherzi? Sono ancora pieno dalla colazione.
Io no...
E vabbè... andiamo... se non mangi diventi insopportabile.
Sempre in vena di complimenti eh?
Io vado alla cassa e pago quello che ho scelto e per una volta lui mi porta le buste...
che gentiluomo...
commento ironica.
Sono un cavaliere, no?
Forse...
Neanche tu sei mai contenta...
Sarei contenta se andassimo a mangiare una bella carbonara...
tu mangi... io bevo un caffè... ne ho bisogno.
Claudio
Dopo lo shopping abbiamo mangiato... cioè lei ha divorato una carbonara e non ha resistito ad un dolce mentre io mi sono accontentato di un caffè per riprendermi e ricaricarmi... un altro pò ed avrei sclerato sul serio... comunque l' ho lasciata a spettegolare con Silvia... l' amichetta del cuore... e me ne sono andato a trovà mio cugino... mi ha chiamato... è tornato a Roma dopo anni... aveva ragione Alice... gli amici dell' università ormai li ho persi per strada... i parenti non ne parliamo... non li sentivo già prima della morte dei miei figuriamoci dopo, Enrico è l' unico che sono rimasto in contatto... lavora a Napoli ma in questi giorni è venuto a Roma per rivedere alcuni zii, che invece io non sopporto. Anche i suoi genitori non ci sono più... e questi non hanno figli, vuoi vedere che si tratta di eredità... Enrico è furbo... comunque fra poco mi dirà...
Alice
Claudio mi ha lasciato al bar dove ho appuntamento con Silvia, quasi non voleva aspettare per andarsene a chiacchierare con dei fantomatici cugini... ma chi sono questi? Invece ha dovuto aspettare perchè lei ci teneva a salutarlo... lui sbuffando ha aspettato... non è che lei gli stia tanto simpatica... forse perchè è molto diretta... come lui del resto...
Conforti come va?
Bene avvocato e tu?
Quante formalità... e dai...
Li richiamo io... loro neanche mi rispondono e Silvia commenta...
la mia cara amica ti ha perdonato, ma vedi di non essere recidivo che te la vedrai con me.
Claudio non se l' aspettava... all' epoca quando lo lasciai... non s' erano sentiti... e lei minacciavo di andare da lui con una forbice in mano, vi lascio immaginare a fare cosa... solo la paura di essere radiata dall' albo degli avvocati l' ha fermata... perciò lo voleva vedere, altro che salutarlo, voleva dirgliene quattro, anzi una sola frase... breve e decisa...
non le mandi a dire...
risponde lui...
Certo che no. Perciò sta attento a te!
Raccomandazione fatta. Vado.
Sei essenziale.
Come sempre.
Così Claudio fila via... chissà dove e con quali cugini... che non ho mai visto... sarà vero? Certo è che se combina qualcos' altro prendo io le forbici... anzi un bel coltellaccio... lo taglio a pezzetti e poi lo faccio sparire...
A che stai pensando? Dove ti sei persa?
Mi chiede Silvia sventolandomi la mano davanti agli occhi.
Alle forbici... una buona idea.
Se vuoi mollarlo però... altrimenti come farai? Penso che sia la sua parte migliore, no?
Vabbè... una delle migliori... ma hai ragione ne farò a meno solo se è la fine.
Seeee... ora lo dici, ma non lo farai mai... non ne saresti capace, sei troppo emotiva, non so come sei riuscita ad essere medico legale... comunque lo farò io per te... sarà peccato tagliare un così bell' esemplare, ma sarà fatto quello che è necessario.
Mi fai paura.
Dovresti... e lui dovrebbe averne anche di te!
Forse.
Quale forse? Deve sapere che stavolta non deve sgarrare!
Lo ha capito non c' è bisogno che lo minacci.
Invece io dico di si... comunque parlare di uomini e vendette mi ha fatto venire fame.
Caspita.
Andiamo che qui fanno un aperitivo super.
Mò che ci penso... ho un leggero languorino.
Lo conosco il tuo languorino... è tutto fuorchè leggero.
Claudio
Parlare con mio cugino dopo tanto tempo è un piacere... è l' unico con cui sono andato sempre d' accordo... nel tempo ci siamo un pò persi, solo un messaggio ogni tanto... poi abbiamo ripreso a sentirci, anche se non spesso, infatti Alice non ne sa niente. Io sono un tipo riservato... e poi ognuno ha diritto ad avere i propri segreti, no? O dovrei dire la mia privacy, anche se il fatto di parlare con un caro cugino non è un granchè di segreto.
Chissà lei chissà che si crede... meglio che glielo dici.
Mi consiglia infatti Enrico.
E' che non mi va di parlarne...
E che c' è da dire di strano?
Parlare di famiglia... di ricordi... lei adora sentire di queste vicende.
Oddio... non sei cambiato per niente.
Sono coerente.
Sei pesante come sempre.
Ma se mi dicono tutti che sono divertente!
Hai un umorismo tutto tuo.
Sono unico.
Sei insopportabile.
Ma alla fine scoppiamo a ridere... finisce sempre così tra noi due.
E la tua fidanzata?
Anche lui era un donnaiolo come me... finchè non ne ha trovata una che gli ha fatto perdere la testa... come me con Alice.
Fidanzata è una parola grossa... comunque è rimasta a Napoli.
Non è gelosa?
Abbastanza, ma non poteva venire... e poi domani me ne vado.
Come mi aveva raccontato al telefono tempo fa, la fidanzata conoscendo la fama di Enrico era gelosa e non poco, da quanto mi ha detto... peggio di Alice. Restiamo un altro poco a chiacchierare e poi me ne vado... a prendere Alice... ma mi arriva un messaggio sul telefono con la posizione della casa di Marco e Lara, Alice è già lì... uffà devo andà da solo.
Vuoi venire anche tu? Così la conosci.
Mmm... non lo so...
Dai... così mi rendi più sopportabile la serata.
Mi ripeto... non sei cambiato per niente!
Alice
Silvia ha ricevuto un bidone da quello con cui doveva andare a cena, un altro inaffidabile... i tipi con cui esce sono tutti uguali... per cui l' ho invitata a cenare con noi... perciò siamo andate direttamente da Marco e Lara. Ho inviato a Claudio la posizione... così non avrà problemi a venire qui. Sento il campanello di casa... eccolo... ma non è solo... chi sarà mai?
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