Mistero svelato cap. 20
Alice
E ti pareva che io trovassi la chiave per entrare nell' altra ala del palazzo, Claudio l' ha nascosta chissà dove. Secondo me lui si è pentito di avermi dato le chiavi di casa sua, si è accorto che in questi giorni sono arrivata da lui ... sempre prima di lui... io ho fatto finta di niente, ma non credo sia un mistero che io arrivi prima per cercare di trovare questa benedetta chiave... ho guardato dappertutto ... ma niente, non è che se l' è portata dietro in ufficio? Forse devo guardare nella sua scrivania... devo mandarlo a comprare qualcosa ed io guarderò nei cassetti della scrivania... sperando che lui ci caschi ed esca. Ma per fortuna questo non servirà... la proprietaria decide di fare un' altra visita a Claudio e siccome chiama prima per avvisare, troverà anche me... chissà perchè è tornata? Io spero abbia ricordato qualcosa o voglia come me scoprire qualcosa di più... l' altra volta non era stanca secondo me... forse stava ricordando qualcosa che non voleva... o forse mi faccio coinvolgere dai libri e dai misteri che leggo... magari qui non c' è nessun mistero... è solo una coincidenza quella somiglianza...
Stavolta con la proprietaria c' è anche un' altra persona che ci presenta come figlia, ha aspettato questi tre giorni che lei venisse a trovarla per ritornare da Claudio... per rivedere il quadro con calma... con la figlia in quanto lei non ci vede bene... azz... anche lei ci vuole vedere chiaro... allora questo è proprio un mistero...
la figlia della proprietaria guarda Claudio con interesse nonostante sia molto più grande di lei... e mi sa che non è solo perchè è un bell' uomo... dopo una tazza di the andiamo a vedere il quadro di quell' uomo... che stavolta ha un nome, cioè l' aveva anche prima, solo che lei non l' aveva detto... Tommaso Contarini... Io mi lascio sfuggire una frase...
Rispetto agli altri ha un espressione molto triste...
E' vero...
risponde la figlia...
perchè ha una storia molto triste... è una delle più tristi della nostra famiglia...
Me la racconta? Sono curiosa?
Dico nonostante l' occhiata storta di Claudio...
Tu non sei curioso?
Gli chiedo ma lui scuote la testa...
non si preoccupi mi piace ricordare queste vecchie storie... vede... all' epoca i matrimoni erano combinati, da bambini specialmente tra patrizi di quel livello... e Tommaso anche se non era stato promesso da piccolo sapeva che quello era il suo destino... solo che...
Solo che?
Cominciamo dall' inizio... i Contarini erano molto amici con i Morosini... e si incontravano spesso... oltre alle feste e ad eventi mondani... era come si suol dire amici di famiglia... e Tommaso s' innamorò ricambiato di una delle figlie del Morosini, Marietta... loro crebbero praticamente insieme... erano allo stesso livello, per cui entrambi per un periodo s' illusero che potevano sposarsi, invece il Padre di Tommaso organizzò il suo matrimonio con la figlia dei Mocenigo per un' alleanza più importante... e Marietta si preparò a sposare un altro uomo, ma almeno così si sarebbero visti ancora e probabilmente sarebbero diventati amanti... non era neanche un problema all' epoca era molto libertina... solo che quello che avrebbe dovuto essere lo sposo di Marietta gli preferì la sorella minore... per la povera Marietta fu mandata in convento al posto della sorella...
Oh poverini...
Ce ne sono tante di storie come questa a Venezia purtroppo.
E com' è andata a finire?
Che... lui si è sposato e ha avuto diversi figli... ha prosperato... ma è non è mai stato felice... mentre Marietta...
si è fatta monaca...?
no ... veramente è affogata ...dopo che si è buttata nella laguna , prima di prendere il velo...
Ho le lacrime agli occhi ... che tristezza...osservo il quadro... erano così belli e innamorati... lui era molto affascinante... nonostante fosse anziano...
chissà com' era bello da giovane... e lei?
La figlia aggrotta la fronte... poi guarda la madre e le chiede...
ma l' altro quadro? Quello che lui fece fare? Dove si trova?
Ahh... è vero, m' ero dimenticata, menomale che sei venuta...
C' è un altro quadro?
Chiedo io incuriosita e la figlia risponde...
Si... Tommaso fece dipingere un quadro per regalarlo a Marietta, con entrambi, quando ancora pensava che potevano sposarsi... sa i pittori ci impiegavano tempo per dipingere un quadro... poi lei morì e Tommaso tenne per sè il quadro, ma nascosto... per fortuna i discendenti non hanno venduto nulla.
E neanch' io ho voluto vendere nulla...
continua la madre... che aggiunge...
questo è del 1665... mentre l' altro intorno al 1620... all' epoca si sposavano presto e Tommaso avrà avuto venticinque anni... più o meno...
E dov' è l' altro? Ditemi che è qui, vi prego.
Dico io che curiosa... è dir poco.
Si è qui, dovrebbe stare sopra, con gli altri quadri... giovanotto ci aiuterai a trovarlo.
Trovarlo... io? Perchè non è alla parete?
Chiede Claudio sbigottito.
Eh no... è accatastato con altri quadri... è restato sempre nascosto... anche se lo sapevano tutti.
Claudio
Così saliamo sopra a cercare questo fantomatico quadro e non capisco il perchè... non mi pare ci sia tutta sta somiglianza... e solo una coincidenza... ma Alice vede un mistero in tutto... e la proprietaria con la figlia le danno anche man forte... poi piace loro raccontare storie di un' epoca lontana... come fanno a ricordarsele non so... entriamo in un salone dove oltre al mobilio normale, ci sono un sacco di mobili coperti dalle lenzuola... ad alcune parte ci sono altri oggetti coperti, dove va la figlia della proprietaria, toglie il telo che li copre e mi chiede di aiutarla a spostarli per trovare quel quadro... per fortuna non c' è molta polvere, forse ogni tanto vengono a pulire... ne sono tanti, io non so come faccia a distinguerli... e mentre penso a chissà quanto valgono e perchè non li abbiano venduti, lei emette un gridolino...
eccolo...
lo separo dagli altri e lo appoggio ad una parete... è grande...
dobbiamo pulire meglio il vetro, non si vede bene...
così prendono una spugnetta bagnata e puliscono il vetro... che risplende ed è uno shock... praticamente mi vedo come in uno specchio... un me... più giovane ovviamente... con un codino basso come all' epoca... che guarda verso una donna che va verso di lui, rivolta per metà volto verso di noi... e che somiglia molto ad Alice... guardo loro tre che hanno la bocca palancata...
Non è possibile...
esclamano in coro... poi Alice si avvicina a me e mi abbraccia appoggiando la testa al mio petto... con le lacrime agli occhi, si immedesimata in questa storia, lo sapevo... le accarezzo le braccia e la bacio la fronte...
Potreste essere benissimamente voi due...
esclama la figlia della proprietaria... la quale acconsente...
vedi, avevo ragione.
E che ne sapevo io? Non ci vedi più tanto bene.
Torniamo giù, ho bisogno di qualcosa di forte.
Esclama la signora... e mi sa che pure io ne prenderò un pò!
Alice
Sono letteralmente sconvolta, come anche le due donne accanto a me... beviamo qualcosa blaterando ipotesi sulla coincidenza o sul destino che ritorna... noi donne siamo più romantiche e sognatrici e ci buttiamo sul fato mentre Claudio ovviamente è per la coincidenza...
Primo... tra tante case proprio al palazzo Contarini dovevi finire? Secondo non vedi che ci somigliano? Sembra una nostra foto coi vestiti di carnevale.
Dico a Claudio col dito puntato contro... visto il suo pensiero... quando siamo rimasti soli.
Sono solo dei geni... che vengono tramandati nel tempo... magari siamo davvero arrivati da qui... vedi... la scienza spiega tutto!
Io alzo gli occhi al cielo e mi butto sul divano... mentre lui termina di cucinare per la cena... intanto lo prendo in giro...
Dovresti farti crescere i capelli, eri bellissimo col codino.
Non ero io!
Saresti ancora più affascinante, credimi.
Ma per piacere, a quest' età!
Mica sei vecchio...? Io dico che sembreresti pure più giovane.
Mica ne ho bisogno.
Daiiiiiiiiii... fallo per me.
Ma smettila...
Io mi avvicino a lui che è ai fornelli, di spalle a me... gli sfioro i capelli sul collo... poi mi allungo alzandomi sulle punte e gli bacio il collo... sussurrando...
immagina...
ahhh... non devo immaginare niente...
uomo con poca fantasia...
Poca fantasia a me? Dopo ti faccio vedere che immagino.
Il solito maniaco.
Anzi... visto che ti piace quell' epoca faccio una ricerca su come lo facevano... troverò sicuramente qualche giochetto particolare...
E ti pareva...
come ti dispiacesse...
Com' è che finiamo sempre a parlare di sesso?
Mah.. chissà...
Vabbuò finisci mentre faccio una ricerca...
lui scuote la testa e non fa domande...
Io prendo il pc per leggere meglio, è una ricerca che stavo già facendo nei miei tempi morti... praticamente sul Palazzo in cui vive... e scopre che oltre al suo ce ne sono altri di palazzi Contarini:
Il palazzo Contarini del Bovolo, quello più famoso per via della scala a chiocciola, detta del Bovolo... visitatissima. Esso si trova nel sestiere di San Marco e fu costruito tra il tre ed il quattrocento. Nel 1852 fu ceduto alla parrocchia di San Luca e divenne sede della congregazione della carità.
Palazzo Corner Contarini dei Cavalli nel sestiere di San Marco affacciato sul canal Grande. La costruzione dell'attuale fabbricato risale presumibilmente verso la metà del quattrocento ma nel 1310 il precedente palazzo venne bollato con il cosiddetto "marchio d'infamia", riservato ai traditori dello Stato perché i loro proprietari presero parte alla fallita congiura di Baiamonte Stefano contro Venezia . La proprietà del palazzo passò per matrimonio alla famiglia Contarini nel 1521 e la mantennero fino al 1830 quando venne venduta alla famiglia Mocenigo; dopo di loro passò successivamente agli Ulbricht, ai Cavalieri e ai Ravenna. Attualmente il palazzo ospita alcuni uffici del Ministero della Giustizia .
il palazzo Venier Contarini è una bella costruzione gotica eretta verso la metà del XV secolo dai Venier, poi subentrata ai Contarini. Prospetta con due facciate di quasi analogo pregio, l'una sul Canal Grande, l'altra sullo spazioso campo del Traghetto.
Il palazzo Marin Contarini nel sestiere di San Marco affacciato sul Canal Grande.
I Palazzi Contarini degli Scrigni e Corfù sono due palazzi vicini , situati nel sestiere di Dorsoduro e fanno parte di un unico complesso affacciato sul Canal Grande. Essi sono molto diversi perché edificati a distanza di quasi due secoli: il primo nel seicento ed il secondo è del quattrocento.
Palazzo Correr Contarini, denominato Ca' dei Cuori, é uno storico e nobile Palazzo Veneziano, costruito intorno al 1500. Esso sorge sulla suggestiva ansa che il Canal Grande crea tra Santa Lucia e Rialto, più precisamente nelle vicinanze di Ca' Vendramin Calergi, attuale sede del Casinò.
Palazzo Contarini Polignac è uno dei più importanti edifici del primo rinascimento, noto anche come Contarini dal Zaffo. Questo palazzo era chiamato Palazzo Contarini dal Zaffo alla Carità, parola Zaffo che deriva dalla città di Giaffa. I Contarini erano ricchi proprietari terrieri con numerosi possedimenti nel Vicino Oriente e, non potendo conferire a se stessi il titolo di Signori di Giaffa, decisero di associare il proprio nome a Zaffo. I Contarini, che parteciparono all'elezione del primo doge nel 697, furono una delle famiglie più antiche di Venezia. La famiglia Contarini è sicuramente fra le più antiche e importanti di Venezia e nella sua storia millenaria si divise in ben diciotto rami. A questo, proprietario del palazzo, apparteneva il Procuratore di San Marco, Jacopo Contarini, uomo illuminato, amante e protettore delle arti che, appunto fece erigere questa dimora secondo principi che, data l'epoca, appaiono molto moderni, quasi precursori dei empi, e in questo suo spirito d'innovazione il Contarini fu spinto sicuramente dai molteplici rapporti intrattenuti con gli ambienti culturali più vivaci e raffinati di Venezia e d'Italia.
Nei primissimi anni del XVI secolo la famiglia Contarini riacquistò il palazzo Contarini delle Figure che già era loro appartenuto in un periodo anteriore al 1448. Le "figure" che si possono ben vedere passando in vaporetto lungo il Canal Grande e dalle quali prende il nome questo palazzo, altri non sono che le due cariatidi raffiguranti mostri, collocate sotto il balcone principale. La sfrenata fantasia popolare ha voluto vedere nelle due figure il ritratto di un uomo che si strappa i capelli per aver perso tutto al gioco e quello della moglie furibonda, ma nulla, ovviamente, autorizza a pensare che sia realmente così.
Palazzo Contarini Mocenigo fatto costruire da Francesco Contarini "dei Ronzoneti" verso la metà del cinquecento a San Beneto nel sestiere di San Marco. Edificato certamente al posto di un edificio gotico e completato entro il 1566 , il suo autore è ignoto: si è ipotizzato che il suo creatore sia stato Sante Lombardo, morto proprio nell'anno del completamento. Venne ristrutturato in due fasi: nel XVII fu arricchito di un cortile e di uno scalone monumentale, mentre risalgono al XVIII gli affreschi e gli stucchi interni, che sono oggi parzialmente scomparsi. Abitarono in questo palazzo le famiglie Corner, Contarini Mocenigo e Giovannelli . In particolar modo, i Mocenigo ne divennero proprietari per eredità nel 1833. Divenne poi sede della Compagnia delle Acque. Scopro che Gli affreschi risalgono al matrimonio tra Giulio Contarini ed Elena Morosini, celebrato nel 1748... prima dei nostri, chissà se loro oltre ad essersi sposati sono stati felici.
Il palazzo Contarini- Fasan , palazzo del XV secolo si trova nel sestiere di San Marco. Esso è chiamato anche 'casa di Desdemona' per una leggenda relativa proprio alla Desdemona dell' Otello, si dice che fosse la sua casa paterna.
Palazzo Foscari Contarini si trova nel sestiere di Santa Croce affacciato sul Canal Grande. Sorto nel XVI secolo, Palazzo Foscari Contarini ha subito numerosi rimaneggiamenti nei secoli successivi; è stato vittima di un lungo degrado durante il XX secolo , finché nel 1951 è stato acquistato dall' INAIL, che ha integralmente restaurato il complesso durante la seconda metà del secolo.
Palazzo Contarini Michiel è un edificio civile veneziano, sito nel sestiere di Dorsoduro e affacciato sul Canal Grande. Fatto costruire dalla famiglia Contarini e passato poi alla famiglia Michiel senza che si conoscano la data e la motivazione di questo passaggio di proprietà, era probabilmente composto in un primo momento da due edifici separati. I due palazzetti vennero unificati nel xviii secolo (probabilmente ad opera di Teresa Corner Duodo); la magione in seguito divenne di proprietà prima della famiglia Donà e poi dello scultore Valentino Besarel . Quest'ultimo ne curò personalmente un minuzioso restauro. La proprietà è stata completamente ristrutturata nel 2009 .
Angolo Autrice
La foto del capitolo l' ho presa dal video Stanotte a Venezia di Alberto Angela in cui Lino è Casanova. Vi consiglio di vederlo se non l' avete mai visto, si trova su you tube. L' ho presa perchè lì lui ha il codino mentre nella dama velata no.
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