Mesi dopo... cap. 71


Claudio

Sono col mio piccolo monello al parco vicino casa... fa ancora caldo ed è giorno... per la prima volta sono uscito io alle 17 e sono andato a prendere Alessio all' asilo... con grande meraviglia delle maestre... e non solo perchè è raro che vada io... una di loro più ardita si è complimentata per i miei occhi... uguali a quelli di mio figlio... meglio che non lo dica a sacrofano... già si farebbe i film... e le andrebbe a cavare gli occhi... il mio piccolino ha quasi un anno... mi mantiene stretto con le mani, barcolla ma non molla... testardo come me... anche quado cade, si rialza e ricomincia senza un lamento... Alice afferma che ha il mio stesso sguardo deciso ... lo lascio vicino al cavalluccio del gioco e mi siedo sulla panchina accanto... per ora non si è sporcato con l' erba... devo stare attento, altrimenti a sacrofano chi la sente? con la maternità ed i lavaggi è diventata più esigente... molte cose non si possono caricare in lavatrice e si devono lavare a mano... io sono preciso, ma com' è che sto birbante si sporca solo con me?  quella distratta e pasticciona non era lei? Mah... eppure io sono attento... anche ora non mi perdo alcuna sua mossa... mi guarda in modo che non so definire... sospettoso? Si appoggia al cavalluccio con entrambe le mani, ma invece di girare intorno al gioco o cercare di passare all' altro lì accanto mi guarda , forse ha bisogno di un consenso? Io gli sorrido per incoraggiarlo... qualsiasi voglia fare... non voglio certo tenerlo in una campana di vetro, come certe volte Alice vorrebbe fare... pure io mi sono sempre lanciato nelle mie cose... comunque mostra un sorriso, mezzo storto devo però dire, un' espressione concentrata, per poi lasciare una mano dopo l' altra e venire lentamente... trotterellando  verso di me... io sono sbalordito... nonostante l' erba non inciampa e dopo gli ultimi passi... si slancia su di me... io allungo le braccia proprio alla fine... ero teso ma non mi sono alzato... lui ridacchia tra le mie braccia ... sono i primi passi che muove da solo... io rido e lo bacio sulla fronte... mi guarda e vuole venire in braccio... lo stringo a me e gli scompiglio i capelli... dopo due coccole ed aver giocato con la mia cravatta, per fortuna non se la infila più in bocca... vuole ritornare a terra e senza paura cerca di stare in equilibrio senza aggrapparsi a me... poi gongolando va verso l' altalena modestamente vicina, io allora mi alzo, rispetto all' altro gioco è più lontana... barcollando arriva ad un palo dell' altalena e si volta a guardarmi chiedendomi qualcosa... ho capito solo papà... ma agia la manina e comprendo che vuole salire sull' altalena, così vado e lo infilo nella sediolina... poi naturalmente lo spingo... lui ride in modo spassoso... ed all' improvviso mi viene in mente che forse Alice non sarà tanto contenta che Alessio abbia iniziato a camminare da solo con me... che devo fare? Dirglielo o no? La mia parte birbante mi consiglia di si e di ghignare pure quando glielo dirò... mentre quella comprensiva ed innamorata mi consiglia di omettere ed aspettare che Alessio lo faccia con lei... a casa... più tardi... a proposito di Alice... avrebbe dovuto terminare il sopralluogo... ma con lei non si può dire... secondo me sapendo che Alessio è al sicuro con me, starà anche lei camminando... ma nella veste della signora in giallo... 

vorrei telefonarla per sapere in effetti quali sono i suoi tempi, ma come tiro fuori il telefono poi Alessio vorrà prenderlo per giocare e sarà una lotta, perciò lascio stare, gioco ancora un pò con lui... 


Alice

Arrivo di corsa a casa... sentendomi in colpa per il mio ritardo... apro la porta e già dalla doppia mandata mi rendo conto che Claudio non è in casa... doveva andare a prendere il piccoletto all' asilo e tornare... ed invece dove sta? Dove si sono fermati? Prima di chiamarlo apro il frigo.. ho fame... anzi lascio stare e prendo un biscotto... per la cena ci pensiamo insieme... ora sono stanca... riflettendoci... farò cucinare lui... mentre io mi spupazzerò il birbante... piccolo... il tempo di sgranocchiare due biscotti e sento prima il rumore della porta e poi il tonfo di una borsa a terra... alzandomi noto che si tratta dello zainetto del diavoletto... che appena mi vede sbatte le manine e mi chiama... e dalle braccia del padre passa alle mie... prima di sbaciucchiarmelo scocco un bacio sulle labbra al mio CC... che dopo si lecca le labbra... che gesto sexy... 

che accoglienza!

Hai visto eh?

Quando sei arrivata?

Cinque minuti fa.

Giusto per cucinare.

Eh no... voglio coccolarmi il cucciolotto... finora ci hai pensato tu, no?

In effetti.

Che avete fatto tutto questo tempo birbantello eh?

Eh mammina... chiedimelo a me... non a lui... 

Risponde Claudio sghignazzando...

Allora rispondimi dove siete andati?

Dove mai saremmo potuti andare? Sulle giostrine al parco... e si è divertito tanto...

immagino, la prossima volta ci sarò anch' io.

Mmm... sabato?

credo di si... ora non resta che decidere una cosa.

Cosa?

Cosa mangiare...

Hai deciso che devo cucinare io perciò decido io.

E cosa...

Eh... a sorpresa.

E vabbuò...

intanto sul divano mi sbaciucchio il mio ometto che per ora si lascia coccolare... poi pian piano si lascia scivolare a terra sul tappeto... azz non è stanco? Vuole giocare ancora? Si appoggia al divano per poi prendere alcuni giochi sul tavolino... dopo con mia somma meraviglia lascia il divano e un passo dopo l' altro... dondolando un pochettino va verso il trenino che si trova più lontano... io non riesco a parlare se non a emettere un verso... poi chiamo Claudio...

guarda... 

Alessio è sicuro e non cade... ha lo stesso cipiglio deciso di Claudio... gli assomiglia tanto... mi volto a guardare Claudio che sorride ma non ha l' espressione sorpresa... come se l' aspettasse già... ora Alessio viene verso di e si siede sul tappeto ai miei piedi per giocare col trenino... Claudio è di nuovo di spalle per dedicarsi ai fornelli... mmm... non avrebbe dovuto saltellare di gioia come me? Avere più... entusiasmo? E' importante questo momento no? Di camminare da solo... senza appoggi... eccetto che... Alessio l' abbia fatto già con lui... al parco... si... fila ... come pensiero... però perchè non me l' ha detto prima? Si era dimenticato? Può essere... ma mi pare strano... Alessio è tranquillo mentre gioca e allora io mi alzo, non posso certo parlare con Claudio da qui... 

Mi fermo dietro di lui appoggiandogli le mani alla vita...

Sei venuta a sbirciare sacrofano?

Mmm sono curiosa...

Eh... dovrai aspettare.

Sono più curiosa riguardo al tuo entusiasmo...

dico arrivando con le sue mani al petto...

dovrei essere contento che hai voglia ancora di toccarmi?

Non mi riferisco a questo tipo di...  entusiasmo.

E allora?

La tua reazione ai primi di passi di Alessio è stata alquanto... tiepida.

Cosa dovevo fare? Mettermi ad applaudire?

Vabbè... quello non sarebbe stato da te... ma... 

allora mi conosci, non sono... esagerato, ci pensi tu ad esserlo... per due.

Mmm... mi sa che nascondi qualcosa.

Io? proprio niente... anzi non distrarti... ora che cammina potrebbe andare dappertutto... va a vedere che fa.

Non ti preoccupare, lo sto guardando.

Ti verrà il torcicollo così, va da lui e fammi cucinare.

Come se l' avesse sentito il piccoletto si alza ed inizia a gironzolare nel salone, più per camminare che per prendere qualcosa, io lo ammiro.. e penso sempre di più che lui è troppo sicuro per averlo fatto solo qua... io lo chiamo e lui si avvicina trotterellando e sorridendo, mi abbasso con le braccia aperte per prenderlo e lui ci si fionda... il tempo di sbaciucchiarmelo e lui mi chiede di lasciarlo... con le manine più che con le parole, visto anche che non parla ancora bene... e si attacca alle gambe del padre ridacchiando e poi chiamandolo, così Claudio si abbassa e lo prende in braccio...

Stai iniziando a pesare birbante.

Ma lui si stringe ancora di più dicendo qualcosa.

Devo cucinare, altrimenti che mangi?

Il figlio lo risponde a modo suo... non capiamo nulla... Claudio gli mostra la pentola e la padella sui fornelli allora Alessio sembra capire e dopo un bacio al padre volge le braccia verso di me... lo prendo subito e vado verso il divano, è vero che pesa... non prima di rivolgermi di nuovo a Claudio...

ne riparliamo dopo.


Claudio

Alice è diventata troppo furba... ha capito subito che Alessio era troppo sicuro per non aver camminato già da solo in precedenza... o forse era meglio che io fossi più entusiasta? Il fatto è che stavo cucinando e non ci ho pensato, dovevo in effetti gioire in qualche modo... ormai il danno è fatto... ora devo correre ai ripari o rivelargli la verità? Sto sul chi va là ma durante la cena non ne fa parola... solo dopo aver messo a nanna il piccoletto si siede accanto a me sul divano ... mentre io sto bevendo un goccio di whisky... sono davvero stanco.

Non sembravi sorpreso delle performance del birbante.

Va dritta la sodo la mia sacrofano... è diventata peggio di me.

Beh... è normale che prima o poi si sarebbe lasciato... andare.

Non mi freghi CC... già l' ha fatto con te vero?

Io sbuffo alzando gli occhi al cielo... è davvero intuitiva. Lei mi toglie il bicchiere di mano e lo posa sul tavolino, poi mi fa voltare verso di lei... ed io non resisto più... 

semplicemente non volevo che tu ci rimanessi male.

Cosa?

Che i primi passi li abbia fatti con me... e non con te, così non te l' ho detto.

Credevo si arrabbiasse visto com' è partita in quarta ed invece sgrana gli occhioni e per poi  abbracciarmi e rimanere sul mio petto...

come sei diventato gentile.

Io sono sempre stato gentile.

Ma smettila, sei sempre stato un egoista, egocentrico.. prima me l' avresti rinfacciato appena entrato da quella porta.

Ma va!

E avresti pure sghignazzato soddisfatto.

Ma per piacere.

Non negarlo... invece sei cambiato... 

chissà perchè!

Mmm... ho una vaga idea...

Le do un bacio sul collo e gli sussurro nell' orecchio...

andiamo a concretizzare quest' idea?

Mmm... sono un pò stanca.

Anch' io, ma non fino a questo punto.

Mmm... mi fai prima un massaggio?

Eh no... me lo dovresti fare tu a me.

E perchè mai?

Per ringraziarmi... di essere stato così gentile.

Subito ne approfitti.

Me lo merito, no?

E va bene... ma a modo mio.

E vediamo com' è questo modo tuo.

Portami a letto allora.

Eh no, ci vai con le tue gambe, so troppo stanco per portarti in braccio o in spalla, muoviti.

Che romantico.

Non so mai stato romantico, ma ho altre qualità.

Una delle quali vedremo ora...

quello è sicuro.




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