La proposta... cap. 36


Claudio

Non faccio che ripensare a quello che è successo qualche giorno fa... Alice mi ha regalato un ciondolo a forma di campanello che io indosso... ma non è quello... è quando mi ha dato la scatolina, simile a quella che può contenere un anello... mi stava per venire un colpo... non perchè io non voglia sposarla, ma non ci ho mai pensato... non sono contro il matrimonio... ma non ho mai minimamente immaginato di volermi sposare... di essere un marito... un bravo marito... però io amo Alice e l' unica che potrei mai sposare è lei. Questi pensieri mi girano per la testa... chissà se anche lei ci pensa... romantica e sentimentale com' è... però non mi ha dato nessun segnale al riguardo... conoscendomi penso immagina che io non sarei d' accordo nello sposarci, ma è davvero così?


Mentalmente mi faccio la lista dei pro e dei contro... e la cosa più spiazzante e destabilizzante... è la convivenza... ed io non so se sarei capace di dividere i miei spazi con lei... in modo permanente... di vedere le sue cose sempre in giro... l' armadio che straripa dei suoi vestiti e soprattutto delle sue scarpe... i suoi profumi ed i bagnoschiuma in bagno... con i suoi capelli... bleah! Una cosa è stare qualche ora insieme... e qualche cambio... un' altra è convivere... io sono abituato ad avere tutto sistemato, tutto preciso... sotto controllo... ogni cosa al suo posto... mentre lei è una disordinata cronica... però... con la mia supervisione... potrebbe raddrizzarsi... dopotutto con il lavoro ci sono riuscito... posso fare un sacrificio... e proporle la convivenza... è giusto andare avanti col nostro rapporto... vivere insieme... invece di andare avanti ed indietro tra le nostre case... non possiamo fare gli eterni fidanzati... e lei risparmierebbe soprattutto l' affitto... poi se non riusciamo ad andare d' accordo... possiamo sempre tornare indietro, no? Perciò è meglio non nominare il matrimonio...  


Alice

Vado a casa di Claudio ... come al solito in ritardo... e già sono pronta con mille scuse... ma lui minimizza e ritorna ai fornelli... mi pare strano che non abbia già finito di preparare la cena, generalmente a quest' ora ha gia cucinato tutto... persino preparato la tavola... la preparo io e  noto un certo nervosismo da parte sua... ma non capisco il perchè... forse problemi sul lavoro? Presa dal mio non l' ho notato... come sono diventata distratta! Non mi sembra però arrabbiato... 





Qualcosa che non va?

Gli chiedo preoccupata... lo vedo sempre così deciso che noto subito quando ha un comportamento diverso... come ora... stranito... con uno sguardo sfuggente... che mi nasconde? 

No, tutto bene...

Risponde col suo sguardo sfuggente... ma poi ci ripensa...  fissa il suoi occhi profondi su di me ed aggiunge...

dopo ti devo dire una cosa...

Dimmela ora.

No, mangiamo prima.

Hai paura che ci passi l' appetito? Fuori il rospo.

Penso che sia qualcosa di preoccupante... ma non tanto se vuole mangiare prima...

Dai... mangia... non è grave...  ne parleremo dopo... quando saremo rilassati sul divano. 

Mi convince col suo sguardo tenero e deciso nello stesso tempo... gli sorrido titubante e prendo la forchetta per mangiare. Parliamo poco durante la cena, ci scambiamo praticamente solo informazioni sul lavoro e sul sopralluogo... naturalmente gli nascondo le mie scorribande da provetta investigatrice... anche se le immagina... con i miei soliti ritardi...  che spaccio per ritardo cronico... che ho in parte superato con sveglie e svegliette... oltre alle urla del mio CC la mattina presto. Menomale che non viviamo insieme, altrimenti mi massacrerebbe... coi suoi richiami... la sua precisione, il suo perfezionismo... la sua pignoleria... su tutto... nel lavoro va bene... ma nella vita non lo sopporto... secondo me vivendo insieme ci manderemmo al diavolo in poco tempo. 

Comunque mi siedo sul divano mentre lui finisce di sistemare la lavastoviglie ... lo lascio fare... vuole sempre fare a modo suo... che ovviamente è il migliore... ed io sono ben contenta di lasciarglielo fare... dopotutto è casa sua. A casa mia non lo invito mai a cena, infatti... neanche a pranzo, nè a colazione se per questo, pretende che io venga qui da lui... sempre... perchè ritiene che sia più comodo, in quanto cucina lui... oltre ad avere una casa  più grande... io preferisco la mia... è più piccola, ma è una bomboniera... calda ed accogliente ... mentre lui ha praticamente svuotato la sua di soprammobili vari , qualche quadro e tappeti... l' ha modificata adattandola a lui... 

Ripensando a cosa mi voglia dire... che sarà mai? Si tratterà di qualche progetto? Forse il supremo gli avrà chiesto di andare da qualche parte... fuori regione... o addirittura all' estero, già me l' aveva accennato tempo fa... quando? Non ricordo... mannaggia... poi è vero quando dice che sono troppo impegnata per pensare a lui... o ricordare ciò che mi dice... come ora...  si siede accanto a me col solito liquorino... ma non dice nulla... ecco... se ne andrà da qualche parte... per chissà quanto tempo...


Claudio

Ora che mi sono seduto... non trovo le parole... me le sono ripetute per tanto tempo... ma sono stato troppo impulsivo e  superficiale... riflettendoci ora... dirlo così mi sembra ridicolo... come se le chiedessi di andare a fare la spesa... avrei dovuto trovare un modo più... più romantico ecco... anche se io non lo sono per niente... o almeno originale... dopotutto le sto chiedendo di vivere insieme, mica una cosa da nulla? Forse dovrei aspettare e sforzarmi di trovare un modo  più carino per chiederglielo... in un altro posto... non certo a casa, a cena fuori? Al parco? Su un ponte al chiaro di luna? Uffààààààààààà... ed ora che le dico? Rimandiamo? 

Che dovevi dirmi allora?

Lei infatti chiede curiosa.

Non è poi così urgente... ne riparleremo un' altra volta.

Il supremo ti ha offerto di andare all' estero, vero? Dove? Quando?

Ma che dici? No!

Non hai il coraggio di dirmelo? Quanto tempo starai fuori? Dai, dimmelo che mi preparo psicologicamente.

Non ti devi preparare a niente. Io non devo andare da nessuna parte.

Allora perchè hai quella faccia? Sembra che sei un condannato a morte!

Addirittura...

Hai una faccia bianca e non riuscivi a guardarmi in faccia, che mi nascondi?

Non ti nascondo niente.

Ti conosco benissimo Claudio... si vede da lontano un miglio che sei nervoso.


Alice

Lui alza gli occhi in aria e sbuffa... non è che si tratta di altro? Vuoi vedere che ha conosciuto qualcuna? E dove? e soprattutto quando? Io gli rompo le gambe... gli stacco la lingua... gli tiro tutti i capelli... e gli ceco quegli occhi blu... oltre a spezzargli le dita della mano una per una...

Veramente volevo farti una proposta... stavo pensando a come fartela... organizzare qualcosa di carino... ma sai che non sono tanto romantico... 

Cosa? Cosa? Ma che di proposta parla? Resto interdetta... si avvicina... mi sposta i capelli dal viso, poi prende il mio viso tra le mani e...

Noi siamo così diversi... ai poli opposti praticamente... ma ci bilanciamo... abbiamo un nostro equilibrio... fino ad adesso ... ognuno a casa sua... ma che dici...  se proviamo a fare un passo avanti?  Se vieni a vivere con me? 

Io non ci posso credere...

Certo non è una delle migliori dichiarazioni... ma certo che lo voglio...

esclamo abbracciandolo stretto... poi rifletto sulle ultime sue parole... a casa sua?

Senti.. senti... a casa tua? E perchè non a casa mia?

Casa tua? Ma se è piccola e piena di cianfrusaglie!

Chiami cianfrusaglie quegli splendidi oggetti ?

Come li chiami chiami, non esiste proprio.

Uffà... questa è troppo grande e poi mi sono affezionata!

E' inutile che insisti, o qua o niente!

Sei impossibile!

Forse è per questo che mi ami così tanto...

esclama cambiando discorso ghignando e scoccandomi un bacio sulle labbra.

Ruffiano!

Lui continua a sorridere e si gira ma io lo trattengo per un braccio...

Dove vai?

A prendere due bicchierini, dobbiamo festeggiare.

Non voglio bere... festeggiamo diversamente.

dico io con un tono malizioso...

e come vorresti festeggiare birichina?

Mmm... ho una certa idea... 

e lo sospingo sul divano... facendolo sedere... dopo mi siedo su di lui... anzi mi avvento su di lui... io non ero così sicura di poter vivere con lui, ma non ho resistito quando me l' ha chiesto e ho detto di si... è un sogno... sperando che non diventi un incubo... non andando d' accordo... ma non ci voglio pensare ora... voglio essere ottimista... 





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