in partenza... cap. 44
Alice
E' un periodo relativamente calmo in istituto... io ho smesso di fare l' opinionista in tv, un pò perchè mi ha annoiato... ed un pò perchè siccome non urlo per dare la mia opinione non mi chiamano come prima... non per ultimo toglieva tempo al mio lavoro... al mio vero lavoro come afferma Claudio... si il mio CC blatera in continuazione, ma è sempre al mio fianco... e non disdegna mai di dirmi la sua opinione... su tutto. Per esempio per le vacanze di Pasqua io vorrei tornare a Roma... a trovare nonna Amalia, è da parecchio che non torno, anche se la sento quasi tutti i giorni... io ho diversi giorni di ferie da aggiungere ai festivi mentre Claudio arrivato da poco no. Lui vorrebbe andare qui intorno... non spostarci troppo e rilassarci... magare soggiornare in una spa... ma io non mi lascio convincere... voglio vedere mia nonna da vicino, la vedo invecchiata e stanca... così mi faccio bastare cinque giorni ... per andare a Roma... di più lui non può...
Se vuoi posso andare da sola...
dico a Claudio già immaginando la risposta... lo conosco bene...
ed io restare qui da solo? Non esiste.
Alloro prenoto il treno.
Rispondo prendendo il tablet.
Andiamo con l' aereo.
Ma va, non ci conviene, impieghiamo un' ora per andare all' aeroporto, un ora e più prima del volo, vedere chi ci deve venire a prendere, impelagarci nel traffico di Fiumicino...
col treno...
il treno lo prendiamo qui alla stazione di Santa Lucia, c' è sia la freccia sia Italo, arriviamo a Roma in quattro ore e ci viene a prendere mio fratello.
Alla stazione si e all' aeroporto no?
Sembra che non conosci il traffico... e poi Marco ci viene a prendere alla Storta.
Il regionale?
Dai Claudio... meglio quello che restare nel traffico.
Uffà...
Sei abituato male Claudio.
Perchè mi piacciono le comodità?
Abbiamo pochi giorni e ti devi accontentare... o vuoi restare qua?
Lui continua a sbuffare e poi esclama borbottando...
va bene... va bene... vengo...
ti piace farti pregare... poi ...
Ma non è vero...
intanto io prendo i biglietti...
Claudio
E' vero, da quando lavoro , specialmente ad un certo livello ho approfittato di tutte le comodità... e prendere il treno o il bus come facevo da ragazzo mi scoccia... soprattutto perchè mi fa ricordare tutti i sacrifici che ho fatto per studiare... vabbè facciamola contenta... e così rivedrò anche Amalia... è una simpaticona!
Però tutto quel tempo...
mi scappa da dire ad alta voce...
e che sarà... non sono neanche quattro ore...
Vabbè mi porterò qualcosa da leggere.
Non ti porterai la cartellina con progetti o articoli?
E allora? Non perdo tempo.
Ma va là... rilassati... ti presto un libro.
Me la vedo io...
Sceglilo tu.
Tra i tuoi? Chissà che ne esce...
Dico ridendo.
Ehhh... lo so che non ti piacciono, cercalo nella libreria della signora.
E lo sapevo... penso tra me e me.
Non sarai andata nell' altro lato? Ti avevo detto...
lo so... lo so... ma la proprietaria mi ha invece detto che potevo.
E ti pareva... gia l' hai conquistata.
e certo... tra donne c' intendiamo.
Tra impiccione vorrai dire.
Comunque vai a vedere una buona volta e troverai sicuramente il libro che fa per te.
Io non gli dò questa soddisfazione e vado a scartabellare alcuni lavori che devo controllare... mentre lei fa un sorrisino sotto i baffi.
Alice
Claudio si meraviglia che ho un trolley piccolo per partire...
solo questo sacrofano? O ne nascondi un altro in stanza?
Stupido solo questo, ho un sacco di vestiti a Sacrofano.
E ti vanno ancora?
Che stupido, certo che mi vanno, non sono per niente ingrassata.
A me non pare.
Spiritosone... sei arrabbiato che per una volta il mio è più piccolo del tuo.
Ma va là.
Sempre con le sue battute del cavolo.
Ma che hai messo che indossi camicia e giacca anche co un freddo bestiale?
Tre completi...
Per sta a Sacrofano?
Voglio andare a Roma.
A fare che?
Mi stai facendo il terzo grado sacrofano?
Semplice curiosità!
Se... se... tanto credo che verrai pure tu.
Mmm... non so...
Ehhh... fai pure la preziosa, sicuramente vorrai vedere Silvia e le altre amiche tue.
Si, ma mica insieme a te?
Eh... volete spettegolare alle spalle mie?
Tu non fai così cogli amici tuoi?
Io non spettegolo.
Sarà!
Andiamo altrimenti perdiamo il treno.
Il treno è già in stazione per cui entriamo e ci sediamo alla nostra postazione avendo i posti assegnati, ovviamente vicini, dopo aver controllato il telefono lo poso e prendo un libro... mentre come immaginavo Claudio tira fuori una cartellina ed inizia a leggere...
e ti pareva! Lavori pure qua!
Non sto lavorando, sto semplicemente leggendo, come te.
Seh... proprio come me.
Ho scelto un libro da una libreria nell' altra ala del suo palazzo... molto fornita... ne ho perso una e ne ho ritrovata un' altra... che fortuna! questo mi ha colpito prima dalla copertina poi dalla trama, così m' immergo subito nella lettura... è veramente interessante...
Vuoi leggere per tutto il viaggio?
sobbalzo ... quando mi rivolge la parola Claudio.
Perchè? Che ore sono?
E' trascorsa un' ora.
Solo?
Lui sgrana gli occhi... allora scoppio a ridere.
Stavo scherzando, tu hai finito?
Ebbene si.
Ti stai annoiando allora.
Insomma.
Allora parliamo... raccontami qualcosa...
di cosa?
Della tua vita prima di me... della tua famiglia... dei tuoi genitori... dei tuoi amici... che facevi...
Vabbuò... sorvoliamo... ho portato anche un libro.
Chiuso come sempre...
Lo sai che non mi piace raccontare del passato.
E che sarà mai...
Io so così... prendere o lasciare!
Ovviamente ti ho preso... ma chissà se un giorno non ti lasci.
Tutto può essere... anche che ti lasci io.
Ma dove siamo arrivati?
E che ne so? Hai iniziato tu!
Quante storie per una semplice domanda.
Lui sospira... e poi prende un libro dalla sua borsa.
Mi conosci, dovresti saperlo...
Va bene, che fai?
Non vedi? Leggo!
Oh.. oh... e dove l' hai preso?
L' ho rubato!
Claudio!
Ma secondo te? L' ho preso anch' io dalla libreria della proprietaria.
E com' è?
E che ne so? Se mi fai leggere dopo te lo dico.
Claudio
Faccio tacere Alice e mi metto a leggere... dovevo trovare il modo per far passare il tempo... altrimenti lei mi avrebbe inondato di chiacchiere per tutto il viaggio... non solo mi racconta vita, morte e miracoli della vita sua e di tutti quelli che conosce, ma vuole sapere pure la mia... ma io non sono propenso... non è che io abbia qualcosa da nascondere... però non mi va di parlarne... della mia famiglia, dei miei trascorsi... vabbuò ha smesso di chiedere e legge... anch' io m' immergo nella lettura, speriamo di aver scelto bene. per fortuna non mi sono sbagliato... è interessante e coinvolgente... tanti da non accorgermi del tempo che passa... finchè non sento un rumore... un rompersi di una busta... alzo gli occhi e vedo Alice addentare un biscotto, ovviamente al cioccolato e sgranocchiare allegramente...
Già hai fame?
Ho un leggero languorino, tu no? Vuoi?
Come se non sapesse che non gradisco i biscotti al cioccolato.
Mangi ogni tre ore come i bimbi?
Mangiare mò... è uno spuntino.
E vabbuò, ma non finirli.
Mica ingrasso io .
Ehhh ad una certa età il metabolismo rallenta.
Ma quale certa età?
Sbotta lei.
Abbassa la voce.
Le intimo abbassando gli occhi sul libro.
Screanzato!
Borbotta e mangia un biscotto in un boccone... ma poi la sento ruminare... e ridacchio tra me e me... ci casca sempre...
Alice
Uffà non lo sopporto quando fa così... e poi cretina io che ci casco sempre... eccolo lì che sogghigna sotto i baffi... quando arriviamo a Sacrofano gliela faccio vedere io, non so come , ma ci penserò... e mi farò anche aiutare da nonna Amalia... anche se lei adora il suo dottorino. Finisco di mangiare i biscotti e poi riprendo a leggere. Manca ancora un' oretta per arrivare a Roma Termini.
Angolo autrice
Lo so che è breve , ma voglio postare ora perchè nei giorni seguenti non ho tempo di scrivere ed intanto posto questo.
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