Fare chiarezza cap. 67
Alice
Dovrei cucinare qualcosa, leggendo ho perso la nozione del tempo e non ho preparato niente... mentre Claudio fa la doccia preparo qualcosa, apro il frigo, ma un pensiero costante... un dubbio chiamatelo come volete mi fa desistere... o sarà la rassegnazione di Catherine, la protagonista del libro a farmi desistere dai miei propositi di far finta di niente... allora era così, anche se anche oggi c' è qualcuna che fa finta di non sentire o non vedere per tenersi il marito o il compagno, ma io non voglio essere così... voglio sapere... guardo Alessio che per fortuna dorme ancora e corro in bagno... Claudio è già in bagno tutto ignudo e sta entrando nella doccia, nella mia mente già me l' immaginavo a sussurrare al telefono, invece mi guardo intorno ed il telefono non c' è... Claudio nella doccia mi guarda sorpreso... io a questo punto lo guardo ammirata... devo dire la verità... da quanto tempo non lo vedevo così, siamo sempre di fretta, col piccoletto come priorità che non ci siamo nemmeno guardati più... finchè non ho iniziato a notare la sua distanza, anche se in realtà lui ha sempre avuto attenzioni per me ed Alessio... ma non ci siamo più ritagliato uno spazio per noi e la sera o notte siamo troppo stanchi per pensare ad altro... ma ora siamo qui... ed i pensieri e la gelosia vanno a farsi friggere... riesco solo a dire... guardandolo con desiderio...
Alessio dorme...
lui mi comprende e sussurra malizioso...
allora?
ho bisogno anch' io di una doccia...
mi spoglio velocemente e mi fiondo nella doccia e mentre lui gira la manopola con l' acqua io gli accarezzo il torace... ma... urlo...
ahi... è fredda!
eh... aspetta un attimo...
e mentre l' acqua diventa prima tiepida e poi calda... già la sua bocca e sulla mia... non ho messo neanche la cuffia e si stanno bagnando i capelli, ma non me ne frega niente... le sue mani sono dappertutto ed anche le mie vagano sul suo corpo per poi stringerlo fremente... in poco tempo ritorna la nostra passione... il fuoco si accende anche se Claudio mi fa appoggiare con la schiena alle piastrelle fredde... gli tiro i capelli e gli graffio la schiena con le unghie... come se volessi lasciare il segno... lui non si lamenta... ci amiamo con urgenza... infine gli mordo anche la spalla quando mi appoggio languida a lui... da troppo tempo non mi sentivo così... ed a quanto vedo anche lui... poi con calma ci laviamo l' un l' altro con la spugna insaponata... sembra passato un secolo dall' ultima volta che lo abbiamo fatto... anche se quando avevo il pancione mi aiutava a lavarmi... con tanto amore ma non passione... ed era normale... mentre ci asciughiamo ricordo il motivo per cui ero corsa nel bagno... chissà se ha vissuto con quella gattamorta delle effusioni se non addirittura tali momenti... oppure è solo una complicità professionale? Però se continuo a non parlarne e fare finta di niente Claudio potrebbe andare oltre... senza sentirsi in colpa... notando la mia indifferenza? Eh no, devo correre ai ripari... con calma e dolcezza... ma con una certa sicurezza mi avvio a chiedere qualcosa, evitando arroganza e malafede... la porta l' abbiamo lasciato aperta per sentire Alessio nel caso dovesse svegliarsi e piangere... o chiamarci in qualche modo... apro la bocca cercando le parole giuste mentre lui si avvia in camera da letto con l' asciugamano in vita, la sua vista mi distrae... io invece indosso l' accappatoio, incrocio le braccia al petto e mi decido...
Claudio?
Mmmm?
Ho notato una certa complicità con la tua specializzanda.
Decido di essere diretta e non nominarla per specificare il suo ruolo.
Dici?
Risponde lui guardandomi e sorride pure.
Claudio...
Non sarai gelosa sacrofano?
Mostro le mie carte a questo punto... che devo nascondere?
Ebbene si... siete troppo intimi.
Prima complicità ora intimità, stai esagerando.
A te piace scherzare ma non socializzare così tanto e con lei stai socializzando fin troppo.
Sono il suo tutor, lavoriamo insieme.. è normale... avere un rapporto... più stretto.
Come stretto?
professionale dico... In senso professionale sacrofano!
Quella pensa altro Claudio, sono una donna e so di che cosa parlo.
Tu sei gelosa e non sei obiettiva.
Lui però non mi guarda mentre si veste.
Claudio guardami.
Mi sto vestendo.
Fermati e guardami...
mi siedo accanto a lui sul letto e gli prendo le mani...
sii sincero...
Tesoro... non c' è niente, non ti devi preoccupare.
Invece mi preoccupo... quella confidenza è troppa per i miei gusti... e pure per i tuoi.
ma no...
Claudio...
insito io toccandogli la guancia.
E va bene, avrà pure un debole per me... ma chi non lo ha!
Non scherzare...
Guarda che è vero, scherziamo, io la prendo in giro... ma questo è tutto!
Così si comincia...
Io ti amo... e non ti tradirò certo con Rossella, nè con altre donne...
ma questa storia deve finire.
Ti ho detto che non c' è nessuna storia.
Confidenza, complicità, chiamala come ti pare... forse finora io sono stata un poco assente per via di Alessio, ma ora sono presente, più che presente e non mi piace affatto questa ... amicizia... con Rossella... devi mantenere una certa... distanza.
Devo?
Si... a me dà fastidio va bene? E poi non è necessaria... lei è solo una specializzanda, no?
Si...
Risponde in un soffio sembrando un tantino insicuro...
Come?
Si.. che ti prende? E' solo una specializzanda.
Non sembravi tanto convinto.
No... è solo che mi hai spiazzato... non pensavo...
All' inizio non ci ho dato peso, poi vi ho notati sempre più... ed è davvero troppo!
Non è granchè.
Non è vero... è lo sai... perciò smettetela.
Lui alza le spalle ed ha un' aria che sembra colpevole.
Io sono sconvolta... gli giro il viso verso di me con la mano...
Ti dispiace per lei? Non vuoi?
Ma che dici? E' che mi sento in colpa per te, non avevo pensato... mi sembra innocuo... scherzare con lei, forse la tua assenza , la distanza con te ha incrementato questa complicità con lei... ma ti ripeto è un... flirtare innocuo, non sarei mai andato oltre.
Io sospiro... lo immaginavo...
Però lei potrebbe lanciarsi... e... succedere...
Non ci ho mai pensato, te lo giuro.
Ma lo vedo in difficoltà...
Claudio, questa volta non te lo perdonerei.
Non c' è niente da perdonare.
Per ora, però ti avviso... io ti mollo senza pensarci un attimo.
Tesoro...
mi prende il viso tra le mani ma io le scosto e mi alzo...
uomo avvisato mezzo salvato... per cui regolati.
Mi giro e vado in cucina... sento la risatina di Alessio che gioca tranquillo ... è un tesoro di bambino, sente i miei passi e spalanca i suoi occhioni verso di me, lascia il gioco ed aggrappandosi al box si alza con quelle sue gambine barcollanti e mi chiama a modo suo...
amore mio...
così lo prendo in braccio e lo sbaciucchio...
Claudio mi segue da vicino... la sento sospirare dietro di me... senza girarmi verso di lui gli dico di preparare lui qualcosa per cena...
sei arrabbiata?
mi risponde invece... ponendosi di fronte a me.
No... forse delusa... ma ti capisco sai... tu hai bisogno di attenzioni... però non sei un bambino... io ti ho detto come la penso... per cui... sai quello che devi fare!
Ok... ora cucino.
Esclama serio ed apre il frigo per vedere cosa c' è e cosa fare.
Claudio
Alice ha ragione... lei è stata troppo presa da nostro figlio per pensare a me... ed è logico... ma io inconsciamente mi sono lasciato andare flirtando con Rossella... in modo innocuo... credo... lei mi ha lusingato col suo interesse verso di me in un momento in cui ero... non dico debole o fragile... ma più sensibile su questo punto... ha giocato la complicità lavorativa come ho detto ad Alice, ma lei ha ragione dicendo che siamo entrati troppo in confidenza... ora me ne rendo conto... agli occhi degli altri e soprattutto ai suoi forse siamo troppo complici... anzi togliamoci il forse... mi mancava questo rapporto che prima avevo con Alice che lavorava in istituto con me... e l' ho ricreato con Rossella... ma è vero, deve finire... non sarà facile dirglielo... però facendomi un esame di coscienza... è vero ... non ci vuole niente che da cosa nasca cosa... che da una battuta... una mancanza... ci si ritrovi da soli ... vicini... per poi cadere in un bacio... se non oltre... ci sono stati già momenti in cui lei si è avvicinata troppo... certi sguardi tra noi... ma io mi sono allontanato e ho fatto finta di niente o scherzato sopra... ma per quanto tempo ancora avrei resistito? Se Alice non avesse detto niente... io sarei ci sarei cascato... diciamo all' improvviso? Come ho potuto arrivare a tanto senza rendermene conto? Che cretino che sono... prima ho detto innocuo, non c' è niente di innocuo tra un uomo e una donna in certe situazioni, ma ora che lei me l' ha fatto notare devo correre ai ripari, in fondo non ho un interesse particolare nei confronti di Rossella... ora sono lucido... è stato solo questo periodo diciamo di distanza con Alice per via di Alessio... credo che succeda a tutti i genitori novelli... che mi ha portato a questa situazione... ma ora basta... devo rimettere una certa distanza... porre fine al flirtare... chiacchierare e scherzare va bene ma fino ad un certo punto senza dare adito ad altro e togliere eventuali illusioni a Rossella... prima che si lanci di nuovo su di me... Alice... e la mia vita con lei è troppo importante per rovinare tutto per una sciocchezza... all' improvviso sento i gridolini di Alessio, mi giro e lo vedo in braccio ad Alice... che belli... sono la mia famiglia e non rischierò di perderli per nulla...
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