Due anni dopo... che Gioia! cap.72
Alice
Mi trovo seduta sulla sdraio sull' altana della nostra casa... ops palazzo... col mio diavoletto e con la mia, anzi nostra secondogenita ... Gioia che ha un anno... corre dietro al fratello... che è suo martire... Alessio è vivace, ma non furbo come lei... io pensavo che Alessio assomigliasse al padre, anche se solo in parte caratterialmente... è troppo buono per ... che invece è uguale a Claudio di carattere... come farò? Ha imparato a camminare da sola prima di Alessio e già parla... precoce come il padre... fisicamente per fortuna assomiglia a me, eccetto per il colore degli occhi, blu Conforti... il segno distintivo di Claudio... che ora non è con noi... sta lavorando mentre io devo vedermela con queste due pesti... ma non posso prendermela con nessuno... ho voluto io risistemare l' altana per poterci stare nei momenti liberi... abbiamo comprato un gazebo e posizionato un tavolo con sedie , sedioline ed un divano... ovviamente ci sono anche alcuni giochi per i bambini... ora lei è stanca, prende una bambola e si siede... mentre Alessio già era esausto prima di lei... steso a terra... lei abbraccia la bambola per cullarla come se volesse farla addormentare... mi sa che ha sonno pure lei... raramente fa il pisolino che invece Alessio ha sempre fatto... già ho detto che ha preso da Claudio vero? Sempre piena di energia, sembra avere le pile duracell e non si stanca mai... e per ultima cosa è una ruffiana di prima categoria... neanche Claudio sa dirle di no... lui che non ha mai ceduto con Alessio, con lei non ci riesce... cuore di papà!
Abbiamo deciso entrambi il momento in cui averla... per averli vicini di età... e non ci abbiamo neanche impiegato tanto tempo... per fortuna... io ho avuto sempre un bel rapporto con Marco, lo spero anche per loro... anche adesso ci sentiamo spesso... non come la nonna certo... quasi ogni giorno... i miei li sento di meno... anche da quando ho i bambini mi chiamano un pò di più per sapere come stanno e che fanno... poso infatti il telefono dopo aver messaggiato con loro e prendo il libro in mano per continuare a leggere... mentre i bambini sono fermi... spero quel tanto per farmi leggere almeno dieci pagine... pia illusione... ne ho letto solo una e già l' inarrestabile ( Gioia) strilla... che avrà combinato? Ho appena abbassato gli occhi... la vedo che abbandonata la bambola inizia a correre con le braccia in avanti, mi giro e mi rendo conto che è arrivato Claudio, non l' avevo proprio sentito... lei si fionda tra le sue braccia, lo adora... e lui poi si alza con lei in braccio... esclamando...
come sta il mio tesoro?
dopo la risposta di una risata felice arriva anche la mia...
non ero io il tuo tesoro?
gelosa di nostra figlia sacrofano?
Sto per rispondere che stavo scherzando quando vedo arrivare... anzi correre... anche Alessio che stringe le gambe del papà... pure lui l' adora, anche se ha più una predilezione per me... infatti ogni tanto Claudio lo prende in giro dicendo... mammone... e lui mette il broncio... poi Claudio lo abbraccia e lo fa ridere facendogli il solletico e tutto passa... sono adorabili... delle pesti, ma adorabili.
Claudio
Come sono felice nel rivedere i miei figli, certo anche Alice, ma i bambini sono una parte di me... vedere Alessio è come guardarmi allo specchio... è uguale alle mie foto da bambino... mentre per il comportamento e diciamo il carattere ha preso più dalla madre che da me, invece Gioia è una monella è identica a me caratterialmente... e anche se ha solo un anno è ruffiana da morire... animo femminile? Io non ho preferenza tra loro, come potrei? Ma come dice Alice... quella birbante mi prende un pizzico in più... ho cercato di tornare il prima possibile a casa... oggi è sabato e ho lavorato solo la mattina, ma certe volte ho dovuto prolungare l' orario per terminare qualche ricerca o progetto mentre Alice sta a casa, anche se reperibile. Per fortuna non l' hanno chiamata e mi aveva avvisato tramite messaggio che si trovavano sull' altana... con questo caldo settembrino si sta bene, d' estate è impossibile, anche se qui non c' è il caldo di Roma... c' è un' umidità ed un' afa insopportabile... nonostante i bambini riesco a togliermi la giacca... poi mi siedo e la bambina mi salta in braccio...
non metterti comodo, dobbiamo scendere a mangiare.
Mi dice Alice... ma Alessio risponde prima di me.
Non possiamo mangiare qui mamma?
Si... si.. qui.
aggiunge la monella che mi accarezza il viso prima di stringermi di nuovo... ho già detto che è ruffiana, vero?
Ma portare tutto...
tenta di dire la madre...
si sta bene qui.
Continua Alessio.
Si papààààà...
aggiunge la birbante.
Lei insiste sempre con me... ha capito la mia debolezza, mentre la madre è più decisa su certe cose anche se dolce. Anch' io però sul rispetto delle regole sono severo eh? E non transigo sulla confusione ed il disordine... si comincia da piccoli!
Comunque tanto che fanno che ci convincono a pranzare qui, tanto il tavolo c' è (esclama Alessio) ! A turno io ed Alice portiamo i piatti con la promessa dei birbanti di non far cadere nulla sulla tavola o a terra e di non sporcarsi... la diavoletta non fa trasportare il seggiolone per sedersi in braccio a me per mangiare... in realtà anche giù lo usa poco... in braccio a me o alla madre... le piace stare al centro dell' attenzione mentre Alessio è più coccolone...
ritornando al pranzo menomale che Alice ha cucinato, pensavo che toccasse a me... col fatto che è stata a casa per la fine delle gravidanze e la maternità ha imparato a cucinare meglio... anche se lei si lamenta che non riceve mai i miei complimenti... ma questa volta si è superata... ha imparato ad organizzarsi... nei tempi e nei modi... per la casa e per la cucina... modestamente pure grazie a me... e ai figli... altrimenti loro se l' avrebbero mangiata in un boccone!
Dopo pranzo sparecchiamo con calma... oro sono stati bravi e non hanno sporcato... sanno che su certe cose non transigo... e gioco con loro... mentre Alice si riposa sulla sdraio... già ha pensato lei a tutto prima per cui ora ci penso io... anche se mi stancano... vabbè mi stanca più Gioia che Alessio... alla fine vorrei buttarmi se non proprio sul letto ma almeno sul divano... Alice ridacchia mentre ha in mano il suo immancabile libro... cerco d' incendiarla con uno sguardo di fuoco, ma lei si copre il viso col libro, ma non smette di ridere, ho perso il mio potere su di lei? Meglio che non mi rispondo...
Alice
Dopo cena
Claudio è distrutto, si stanca più coi bambini che al lavoro... anche se lavora molto... e Gioia vale per due... ho detto tutto! Abbiamo proprio scelto bene come nome... lei anche se è una monella è sempre gioiosa, come del resto Alessio, anche se lui è più sensibile e ogni tanto si adombra... ci portano entrambi tanta gioia... in realtà ho insistito più io su questo nome, Claudio ne voleva uno più cosiddetto normale... poi ha ceduto e ora è contento, questo nome gli cade a pennello.
Stanco CC?
Lui apre un occhio... ed alza un sopracciglio, come fa non so... con un' espressione che vorrebbe essere intimidatoria, ma ormai non lo è più da un pò... quasi gli rido in faccia ma mi trattengo, meglio non esagerare... Claudio dispettoso non si sopporta... poi cambia espressione ed alza le braccia in alto per stiracchiarsi e mormora...
devo dirti una cosa.
Ohhhhhhhhhh... o din don... campanello d' allarme... che sarà? Sembra preoccupato... o dovrei preoccuparmi io? Tra noi va tutto bene... o almeno così sembra, ma facciamolo parlare... non fasciamoci la testa prima di avercela rotta... riesco a dire solo un balbettante...
allora?
Ho inviato la domanda ...
In un primo momento non capisco, poi mi rendo conto che parla del posto di direttore dell' istituto, il supremo fra poco va in pensione... lui ha buone possibilità... dipende da quanti ne faranno richiesta... non tutti vorranno venire qui a Venezia, mi consolo...
Sei preoccupato perchè pensi di non farcela?
Certo, quanti avranno più ponti e più anzianità di me...
però non tutti vogliono trasferirsi a Venezia... lo sai.
Neanche io sarei venuto, se non fosse per te.
Lo so amore e ne sono felice.
Quand' è che siamo diventati così smielati.
Io lo sono sempre stata... tu non so.
Mi hai contagiato tu...
ho fatto bene... dimmelo ancora...
mormoro stringendomi a lui...
che sei contagiosa?
Scemo... che mi ami così tanto da aver lasciato tutto ...
ne è valsa la pena... e poi ho più possibilità di essere direttore.
Ahhhhhhhhh... sempre là vai a finire.
No... andiamo a finire sempre a letto, vieni.
Che materiale... fai il romantico invece, portami in braccio dai...
non lo facevo prima figuriamoci adesso che sono stanco morto.
Uffà!
Voglio vedere se dici uffà a letto.
Mmm... non dico uffà se non sei troppo stanco.
Vedremo...
mi sussurra con sguardo diabolico...
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