Coincidenza? Cap. 21


Alice

Questo sabato sono riuscita a spuntarla con Claudio. Anche perchè dopo il lavoro ... impegnativo e la scoperta del quadro sono non tanto stanca ma scossa... mentre Claudio fa finta di niente. Siamo venuti al parco delle rimembranze... lui farà una corsetta mentre io mi metterò a leggere... da quando siamo ritornati insieme gli ho mostrato i miei posti preferiti e questa zona ( Sant' Elena) è uno dei tanti, anche perchè posso stare seduta su una panchina tranquilla a leggere... anche se giro tra i giardini della biennale, quelli della marinaressa e quelli napoleonici... prima del parco che sarebbe in realtà una pineta... ci sono panchine e bar. Quello che preferisco è la serra dei giardini... comunque finora Claudio ha recalcitrato, lui preferisce seguire i suoi ritmi, correre e tornare a casa... invece stavolta ho insistito per fare qualcosa di diverso. Lui alterna una corsa ad una marcia veloce... io all' inizio ho fatto un giro, poi ho scelto un libro alla cassettina, anzi lui ha scelto me...






 mi sembrava strano che nessuno mi aveva ispirato nella libreria del mio appartamento, ma ora capisco il perchè, dovevo leggere questo... la mia Venezia di Monica Pasero... 




la scrittrice con Venezia non intende la città ma una donna chiamata Venice (Venezia), anzi no... una donna che ad un certo punto della sua vita guardando un viso di un uomo su un giornale ricorda attimi vissuti in un' altra vita, precisamente cinquecento anni prima, all' epoca della Serenissima... sempre là vai a finire direte voi? E che ne so? Significa che è il destino a portarmi qui... forse è il mio destino lo stesso della protagonista, ma ho iniziato da poco il libro... vedremo che succede... già mi vengono i brividi... leggendo queste parole... quando lei incontra il suo uomo dal vivo...


Scrutai i suoi lineamenti, gli occhi cupi e malinconici ... era lui, ne ero certa e  quella fossetta sul mento, il taglio corto e brizzolato, come allora, non era cambiato affatto! Sentii mancarmi il respiro. Era lui, non potevo sbagliare, sapevo che quando l'avrei visto i ricordi, che già vivevano in me, sarebbero rifioriti. Era bastato rivederlo, respirargli accanto per comprendere che nulla era cambiato. I secoli non avevano alterato il mio amore. Eppure ne era passata d'acqua nei canali di Venezia e di ombre tra le sue calli, da quando i nostri corpi si univano, le nostre lotte comuni ci esaltavano e avevano luogo i nostri incontri segreti, dove il mondo si fermava ... Ne era passata tanta di acqua sotto i ponti della mia amata Serenissima. Ora lui era qui di fronte a me e per un attimo mi rividi nelle mie forme generose in abiti succinti di sete pregiate. Mi rividi bellissima, risentii la sua bocca, i suoi baci, le sue mani su di me che combattevano con quel maledetto corsetto ... flash sempre più intensi mi riportavano alla mia natura. Ero tornata!

Alzo gli occhi per assimilare queste frasi... e vedo Claudio che passa veloce... e se anch' io fossi tornata? Ed anche lui? Cos' è queta? Una reincarnazione? Perchè allora Tommaso Contarini e Marietta Morosini non poterono amarsi e non furono felici, anzi lei addirittura lei si suicidò buttandosi nel canale? Questo libro non può essere una coincidenza, come non lo sono stati gli altri... ma mentre gli altri mi hanno ispirato, addirittura aiutato nel risolvere indagini complicate, questo riguarda la mia vita... unita a quella del mio CC, l' uomo della mia vita... 

L' autrice ha scritto anche poesie, versi... tra un capitolo all' altro... che sono magia pura... mi scuotono dentro, anche se io di ricordi non ne ho, nè immagini o sogni... 

Fruscio dei tuoi passi nell'anima mia

e il ricordo nasce...

Occhi che ritornano e il cuore muta.

Stagioni a ritroso, sentore di te.

Orme sulla pelle al tuo passaggio,

cicatrici nel cuore.

Dolce delirio,

ove svanisce ogni dove.

E resti tu,

presenza lontana di terra non mia,

ma sita nell'anima.

Continuo a leggere e non riesco a staccarmi da queste pagine... ogni tanto bevo un goccio d' acqua dalla mia bottiglina mentre di Claudio non c' è traccia, ma non mi preoccupo, pensa a correre ed alla sua linea il mio narcisista, poi lo sa che se lo becco con qualcuna gli taglierei la testa... e non solo... anzi spero che non tornio così presto, così ho l' opportunità di leggere ancora... dopo il primo incontro il lui della situazione fa finta di non ricordare, ma in realtà si ricorda benissimo, aspetta solo il momento giusto... ed io rosico con lei... perdendomi in queste pagine e soprattutto nei suoi versi... 


Passeggi nei miei pensieri,

tracciando sentieri nuovi,

illuminando sogni spenti.

Passeggi e m'insegni a volare.

Non v'è notte così buia

che non ti possa vedere ...

Non v'è vita così lunga

che non ti possa riabbracciare.

Sento dei passi che mi svegliano dal sogno... si perchè mi ero cosi immedesimata in Veronica la protagonista che mi sembrava di essere lì, dove si trovava lei... a desiderare il suo amore ... 

Sempre persa nei tuoi libri...

Esclama lui perfettamente riposato, avrà già fatto anche il defaticamento e lo stretching... forse ammirato da qualcuna... ci sono tante donne qui, anche sole coi bambini... forse in cerca di qualcuno...

potevi indossare la tua solita tuta.

Esclamo in un tono che forse è troppo nervoso... non volevo fare la gelosa... ma quel pantalone è troppo stretto... e lui è troppo bello...

Sono troppo veloce per farmi ammirare...

Che spiritoso... tu... ti fai guardare...

Ora chiudi il libro... e quella boccuccia... ed andiamo a mangiare qualcosa...

Hai appena corso e vuoi mangiare?

Devo riprendermi e poi io non mi ingozzo come te.

Io cosa? Non mi ingozzo.

Mmm... scommetto già cosa mangerai appena ci siederemo alla serra.

Vuoi andare lì?

Dico seguendolo oltrepassare il ponticello...

Certo, ha cose leggere, che tu ovviamente non guardi nemmeno.

A quello ci pensi tu!

Siamo troppo lontani da casa altrimenti ti direi subito a cosa penso.

La prossima volta andiamo al giardino di Ca' Rezzonico.

Ma quello è per visitare, camminare non certo per correre.

E significa che non correrai per una volta.. ma mi abbraccerai.

Lui scoppia a ridere e prima di entrare esclama non importandosi di occhi e soprattutto  orecchie indiscrete ...

ti abbraccio adesso... e pure qualcosa di più...

e sento in un attimo non solo le sue braccia intorno a me... e non puzza nemmeno... come fa? Ma anche le sue labbra sulle mie... un bacio così sensuale, che mi fa sciogliere... quasi quasi le mie ginocchia cedono, ma lui mi tiene...

forse hai bisogno di zuccheri più di me.

Commenta lui sornione... 






Claudio

Dopo il bacio Alice è fusa, come sempre dopo i miei baci... poi la spingo e la costringo ad entrare nella serra... io mangio un tortino di verdure abbastanza light mentre lei mangia tee fette di torte salate diverse... nel frattempo mi racconta il libro che sta leggendo e se ne esce con una delle sue... vabbè che quei due del quadro sono simili a noi, o dovrei dire il contrario? Comunque lui sembra me giovane vestito da carnevale... ma da lì a dire che siamo una loro reincarnazione ce ne passa... ma lei insiste... 

senti... io non sono per niente un praticante... ma dalle mie reminiscenze religiose mi sembra di ricordare che la religione cristiana non prevede la reincarnazione.

Che spiritoso!

Io dovrei andare in paradiso o all' inferno? Che dici?

Non prendermi in giro, io sto parlando sul serio.

Non mi sembra. Perchè avremmo dovuto reincarnarci?

Forse perchè Dio ci ha voluto dare un' altra possibilità per essere felici?

Ti ricordo che fino ad un secolo fa sono esistiti i matrimoni combinati e non sono stati tutti felici. Se Dio avesse voluto dare un' altra possibilità a tutti... sai tu che via vai c' è? 

La fai sembrare un' idea ridicola.

Perchè è  ridicola... tu sei più cristiana di me, dovresti credere nel paradiso, inferno e tutto il resto o sei per caso passata ad una di quelle religioni orientali tanto new age?

Ahhhh... non imbrogliarmi il cervello!

Ci vuole poco cara.

Non mi piace questa tua vena ironica.

Esclama ora un tantino arrabbiata indicandomi con il coltello.

Posa quel coltello e ragiona... sei un medico.

Dovrei essere come te... uomo di scienza... e bla bla bla...

Già... tutto quel bla bla... ricordatelo prima di farti i film.

Non hai fantasia... e non sei per niente romantico.

Quello lo sapevi già, non è una novità, no?

M' illudevo che guardando il quadro... ti avresti fatto...

Coinvolgere? Ma per carità... si tratta di dna... geni ereditari...  Li hai studiati o eri assente?

Ahahaha... lo so benissimo, ma io ho un' anima romantica...

Troppo... per i miei gusti, ma se tu vuoi crederci sei liberissima di farlo, ma non cercare di convincere me!

E va bene... un' ultima cosa però!

Che altro c' è?

Che mi dici del destino?

Ahhhh ricominciamo? cosa ti ho appena detto?

Non è un segno del destino che io abbia trovato nella cassetta della pineta un libro che parla di noi?

Primo... non parla di noi... secondo... è una storia di fantasia... terzo... pura coincidenza!

Uffà... non si può parlare con te!

Quando non puoi avere ragione, te ne esci così.

Sono stanca, mi serve un dolcetto... per consolarmi della delusione.

Ogni scusa è buona per mangiare un dolce.

Non ti rispondo... anzi ti faccio un regalo...

E cosa mi regali?

Una poesia...

Ed io che pensavo ad una cosa più ... concreta.

Quello... a casa...

E vabbè... mi accontenterò... l' hai scritta tu?

Fai poco lo spiritoso... è nel libro...

Nel frattempo arriva il dolce, ovviamente al cioccolato... mentre io ho ordinato un caffè.

Allora?

Fammi mangià prima il dolce... così mi concentro.

Caspita...

Lei assapora il dolce con un espressione goduriosa... è una golosona di prima categoria...

Poi finalmente si decide ad aprire il libro e leggere... con un' enfasi tutta sua...

Occhi che parlano

riportano al tempo

ove il passato riaffiora.

Ai confini del mio viaggio, ancora il tuo sguardo.

Eri e sarai ciò che sento,

quel solco nell'anima vivrà in me, in eterno.

Oltre a tutto ciò che verrà... in questo mio esistere,

rimarrai tu!

Bella... davvero romantica.

Si addice a loro... e a noi, vero?

Che illuso, pensavo fosse una dedica a me.

Lo è!

Allora dedicamela e basta!

Quanto sei prosaico.

Andiamo a casa e te lo mostro... per bene.

Lei sbuffa, ma sotto sotto è contenta del mio essere passionale... infatti... mi chiede.

Che intenzioni hai per questo pomeriggio?

Mmm... chiuderci in casa per qualche ora... tanto non sono reperibile... come te mi sembra.

Lei scoppia a ridere...

ricordi bene.

Allora vogliamo andare? 

Lei non se lo fa dire due volte , prende la borsa ed il libro...

Non lo devi posare quello?

No, non l' ho finito di leggere.

Tanto avrà sicuramente il lieto fine.

Lo so che non è il tuo genere... ma lasciamelo leggere in pace.

Tanto fino a stasera avrai altro da fare e non lo riprenderai in mano.

Chissà... e se ti stanchi?

Arriviamo a casa e ti faccio vedere se mi stanco o no...

Non vedo l' ora.



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