Un Adorabile Regalo di Natale

8 Dicembre 2018.

Dopo una lunga mattinata e l'intero pomeriggio ad ascoltare canzoni natalizie, Harry aveva finalmente finito di addobbare la casa con decori natalizi. Non si era certo risparmiato. Aveva messo luci colorate in ogni angolo della casa, in salotto, in cucina, nelle camere da letto, perfino in bagno. Aveva messo, letteralmente, in ogni angolo della casa, quegli affari pelosi tutti colorati. Li aveva messi sulle porte, sui lati del tavolo da pranzo, sui lati dei mobili, anche sui lati dei camino, insieme ad una ghirlanda posta invece al centro. Candele rosse e bianche erano un po' da per tutto, accese, che rendevano l'aria più calda e confortevole insieme al fuoco del camino. L'albero era perfetto. Palline colorate erano messe alla rinfusa su ogni singolo ramo, le luci erano avvolte in tutti i rami dalla base alla punta. Altri di quei cosi pelosi erano messi in torno. Sulla punta, una bellissima stella rossa e dorata completava il tutto. Sembrava che fosse stato fatto da un bambino, ma proprio per questo era bellissimo.

Ora che aveva finito, poteva rilassarsi davanti al camino, guardando un film natalizio, bevendo una cioccolata calda con la panna e una spruzzata di cacao, mangiando i suoi amati biscotti allo zenzero, del suo negozio di dolci preferito, che aveva comprato la sera prima. Era stato fortunato, perché ne era rimasta solo una scatola, e visto l'orario, non né avrebbero sfornati altri fino al nove Dicembre, visto che l'otto era festa. Andò in cucina, dove sul tavolo era sistemata una scatola rossa con un fiocco verde e il nome del negozio in lettere dorate . Tolse il fiocco con attenzione, così avrebbe potuto sistemarlo da qualche parte. Lui adorava quei fiocchi di carta. Si stava già pregustando i suoi biscotti, aprendo la scatola, ma fece un salto indietro quando due gradi occhioni azzurri comparvero al posto di essi. Nella scatola, con l'aria assonnata, un piccolo batuffolo lo guardava curioso. Aveva i capelli color cioccolato, e le labbra rosse come ciliegie, delle manine minuscole tenevano la scatola. Quello però che stupì Harry, era che quel batuffolo, aveva due orecchie, assolutamente adorabili, e una coda lunga, da gatto. Dall'aspetto non poteva avere più di due anni. Anche perché altrimenti nella scatola come faceva a starci? Harry si avvicinò a quel mezzo gatto, che ancora lo fissava, e si rese conto di una cosa che gli fece sgranare gli occhi.

«Hai mangiato tutti i miei biscotti!» Esclamò disperato vedendo, sotto occhioni blu, solo le briciole, ma nessuna traccia dei suoi amatissimi biscotti.

Il batuffolo uscì piano dalla scatola e gattonando verso di lui sul tavolo, finì con lo strusciarsi sul suo buffo maglione rosso con stampato un babbo natale, facendo le fusa. Harry si intenerì all'istante e lo prese in braccio guardandolo meglio.

«Certo che sei davvero carino.» Notò che indossava un maglioncino verde un po' troppo grande per lui, e che al collo aveva un piccolo collarino rosso con su scritto "Louis". « Quindi ti chiami Louis, piccolo micio. Io sono Harry. Ti sei perso? Perché hai mangiato i miei biscotti?» In risposta ricevette un adorabile miagolio. Istantaneamente, si dimenticò dei biscotti, e si innamorò di quel batuffolo.

Louis si accoccolò al suo petto, e Harry, prima di tutto, lo portò a fare un bagno caldo. Non avendo vestiti della sua taglia, gli rimise il maglioncino verde. Lo portò in salotto, e lo adagiò sul divano. Dopo pochi minuti già dormiva profondamente, quindi decise di uscire a comprargli qualche vestito. Tornato a casa Louis dormiva ancora, ed Harry pensò che fosse un bene. Si sedette accanto a lui e il micetto si svegliò.

«Ben svegliato, piccolino.» Louis continuava a guardarlo, si alzò, si stiracchiò, e si mise sulle sue gambe strusciandosi sul suo petto in cerca di coccole. Harry avrebbe voluto spupazzarlo tutto, ma credette non fosse il caso, quindi si limitò a fargli le coccole fino all'ora di cena. Non aveva idea di cosa dargli da mangiare, quindi si limitò a fargli del latte caldo con un po' di miele, e dei biscotti al cioccolato. Louis divorò tutto quanto, ed Harry non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse carino.

24 dicembre 2018. Vigilia di Natale.

Nessuno fin ora aveva reclamato Louis. Aveva pensato che magari qualcuno lo avesse perso, anche se, da parte sua, non aveva messo volantini. Ma alla TV avrebbero comunque dovuto farlo vedere. Ma niente.
In quei pochi giorni si stupì di quanto Louis crescesse in fretta. Adesso sembrava avere cinque o sei anni, però a parte "Fame" "Sonno" e "Freddo", non aveva detto altro. Anche se non parlava però, gli faceva moltissima compagnia. Ogni volta che era in casa non si staccava mai da lui e quando era fuori lo aspettava impaziente sopra il tappeto davanti alla porta d'ingresso. Una volta aveva provato a fargli uno scherzo, entrando dalla porta sul retro, invece quando è entrato, lui era lì che lo aspettava.

Harry vive da solo in Italia. Tutta la sua famiglia abita in Inghilterra. Già da tre anni gli è capitato di passare le feste tutto solo, e anche se ama il Natale, era sempre triste per lui. Adesso invece aveva questo piccolo batuffolo che gli faceva sempre compagnia, e non potrebbe essere più felice. Poi anche se non parlava, ascoltava, e quando finiva di parlare, si strusciava sul suo petto, gli leccava il viso, e gli faceva le fusa. Questo piccolo micetto aveva riempito il vuoto che aveva intorno, e dentro di se. Erano tre anni che non era così felice come adesso. Era contento di averlo insieme a lui. Era contento che mangiasse tutti i suoi biscotti, ne andava matto tanto quanto lui. Ogni volta che li comprava li spazzola tutti in tempo record. Louis andava matto anche per le palline dell'albero. Ogni volta ne prendeva una e ci giocava. La rincorreva, la mordicchiava, la faceva saltare... aveva provato a farlo giocare a Monopoly, ma sembrava non interessargli minimamente. Era iperattivo proprio come un gatto, ma del resto lo era per metà, perciò non avrebbe dovuto stupirlo affatto.

Mentre Louis giocava in salotto con una pallina, Harry era andato a farsi un bagno caldo nella vasca. Stava per mettersi dentro, quando un paio di occhioni e due adorabili orecchie spuntarono dalla porta.

«Che succede, piccolo?» Il gattino lo guardava imbarazzato e con le orecchie basse. Il pensiero di Harry era solo un "Quanto è carinooo!"

«Bagno...» Un'altra parola, facevano progressi!

«Vuoi fare il bagno con me?» Chiese sorridendo, e il più piccolo annuì con le guance tutte rosse. Se lo mangerebbe. «Vieni allora.» Il gattino entrò nel bagno, chiudendosi la porta alle spalle, togliendosi i vestiti per poi immergersi insieme ad Harry nella vasca d'acqua calda. Il più grande strinse Louis al suo petto, e con una spugnetta iniziò a lavarlo con attenzione, senza fargli andare l'acqua nelle orecchie feline. Una volta per errore lo aveva fatto, e lui era saltato sul lampadario, poi era sceso, e aveva corso in giro per casa dando di matto con Harry che lo inseguiva disperato per asciugarlo. Si era anche spaventato, aveva paura che correndo in quel modo, Louis avrebbe potuto farsi male. Quando era finalmente riuscito ad acciuffarlo, il mezzo gatto lo aveva riempito di graffi e morsi, però una volta asciugate le orecchie, si era finalmente calmato.

Anche adesso ha ancora qualche segno dei graffi, ma lievi per fortuna. Harry comunque non lo aveva sgridato o altro, se fosse stato più attento, non avrebbe dato di matto, quindi è stata solo colpa sua. Si era scusato con Louis, portandogli una scatola intera di biscotti allo zenzero, il più piccolo però ha voluto condividerli con lui, per scusarsi dei morsi e dei graffi. Avevano passato il resto della serata davanti al caminetto, fino a che Louis non si era addormentato.

Che dire, Harry adorava quel gattino, e voleva dargli tutto. Voleva viziarlo. Voleva dargli coccole, biscotti, ma soprattutto, voleva dargli amore. Voleva dargli tutto l'amore che aveva dentro di se. E lo avrebbe fatto, sempre.

25 Dicembre 2018. Natale.

Natale era finalmente giunto. Harry era su di giri, avrebbe passato ogni singolo minuto della giornata insieme a Louis. Lo avrebbe portato fuori a fare una passeggiata nella fredda mattina di Natale. Tornati a casa avrebbero pranzato, guardato film Natalizi mangiando dolcetti e bevendo cioccolata calda. La sera, finalmente, avrebbero scartato i regali. Non c'era poi molto da scartare in realtà, ma quando hai qualcuno a cui vuoi bene con cui passare il giorno più bello dell'anno, non serve nient'altro.

Per prima cosa svegliò Louis, che dormiva beatemente rannicchiato al suo petto sotto al caldo piumone rosso. Il più piccolo sbadigliò e si stropicciò gli occhietti con le manine. Visto che era il giorno di Natale, Harry pensò che avrebbe potuto prendersi qualche libertà in più, quindi prese Louis e iniziò a riempirgli di bacini tutto viso, mentre contemporaneamente, lo spupazzava. Il più piccolo miagolava apprezzamenti facendo le fusa. Finite le coccole, Harry prese Louis in braccio e andarono insieme a fare un bagno caldo. Il ricciolo mise al suo gattino un caldo maglioncino rosso e dei pantaloni verdi. Mentre lui fece il contrario e si mise un maglione verde e pantaloni rossi. Insieme scesero in cucina e fecero colazione con waffle alla nutella e spremuta di arancia fresca. Alle nove uscirono di casa. In giro non c'era praticamente nessuno. I tetti delle case, le strade, i marciapiedi, le macchine... tutto era coperto di neve fresca appena caduta. Il panorama era stupendo per il piccolo Louis. Si mise a correre nella neve ed Harry gli andava dietro sorridendo, camminando tranquillamente. Portò il micio ad un piccolo parco, e iniziarono a giocare con la neve. Quando il più grande notò che erano quasi le dodici e trenta, disse a Louis che era ora di tornare a casa. Il liscio stava morendo di fame, quindi non se lo face ripetere due volte. Prese Harry per mano, e corse sorridendo verso casa.

Mentre Harry cucinava, Louis lo guardava curioso e cercava di imitare quello che faceva, con purtroppo, ben poco successo. Intenerito dal broncio che aveva messo su, il riccio gli mostrò come fare ad impastare, e il gattino fece esattamente come aveva detto.

Un'ora dopo, il pranzo era pronto. C'erano crostini di carne, salumi, e tramezzini come antipasto, gnocchetti agli scampi come primo e cappone come secondo. Per finire, come dolce, l'immancabile pandoro con zucchero a velo. "Non è Natale, senza pandoro", aveva detto Harry a Louis. Dopo aver sparecchiato e lavato i piatti, si erano accoccolati davanti al camino scoppiettante, avevano acceso la tv, e ora stavano guardando "Supercuccioli a Natale". Louis era tutto rannicchiato addosso al più grande, ma sentiva freddo, allora alzò il maglione del riccio e ci sono infilò dentro tutto fino a far uscire la testa accanto a quella di Harry. Quest'ultimo rise, ma strinse il gattino forte a se, e passarono tutto il pomeriggio a guardare film di Natale.

Verso le dieci, dopo aver finito di cenare con gli avanzi del pranzo, ed essersi riposati un po', era finalmente giunta l'ora di scartare i regali. Harry diede a Louis una scatola di medie dimensioni. Il liscio la aprì su di giri, e trovo all'interno un bellissimo pallone da calcio. Il gatto saltò al collo del riccio e gli diede un grandissimo bacio a stampo che fece fremere il più grande. Louis non aveva soldi per comprare qualcosa di bello al suo amico, quindi prese da sotto l'albero una scatola rossa, con un fiocco verde, la stessa dove giorni prima, il riccio aveva trovato Louis. Harry prese la scatola sorridendo, sapendo di non trovarvi nulla dentro, ma la aprì li stesso. Dentro era esattamente come quando l'aveva aperta l'ultima volta, piena di briciole. Però, sul fondo della scatola, c'era una scritta verde, con una buffa calligrafia e il cuore del riccio per poco non gli uscì dal petto. Gli occhi li si riempirono di lacrime, che cercava in vano di non far uscire. A quel punto il più piccolo lo abbracciò, e donò ad Harry, il suo secondo regalo di Natale.

«Harry...» Il riccio posò la scatola e strinse forte a se il corpicino di quel meraviglioso gattino. Finalmente non era più solo.

Cosa c'era scritto sulla scatola? Un semplicissimo "Buon Natale".

24 Dicembre 2019.

Un anno era passato dal più bel Natale di Harry, e non poteva essere più felice. Louis era cresciuto in fretta, e adesso era un bellissimo ragazzo con coda e orecchie feline. In questo momento erano davanti alla tv, accesa su un canale che dava "Supercuccioli a Natale" ma nessuno dei due stava seguendo il film. Erano stretti forte l'uno tra le braccia dell'altro, e si stavano baciando con amore, malizia e passione. Louis mise le mani tra i riccioli di Harry, e quest'ultimo gli sfilò il maglione che aveva indosso.

Si strinsero, si baciarono, si amarono, così intensamente e così a lungo, che non fecero nemmeno caso all'orologio che segnava la mezzanotte. Solo quando ebbero finito di amarsi, si guardarono negli occhi e i loro sguardi parlarono più di mille parole. Louis era il più bel regalo di Natale che Harry avesse mai ricevuto. Ed Harry era la casa più bella che Louis avesse mai potuto sperare di avere.

«Buon Natale, amore mio.»

«Buon Natale, gattino mio.»

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