Che vi succede? Vi gira la testa? Oh, sapete, avere il capogiro è normale. Ma non vi preoccupate, tranquilli; più tardi andrà peggio. Più tardi, quando inizierete a volerne sempre di più. A voler scavare ancora più a fondo. Senza sapere dove state scavando o perché.

Ma sapete una cosa? M'è venuta voglia. E un bicchierino me lo faccio pure io.  E davvero, non fate quella faccia. Non fatevi rovinare l'umore da quel gusto amaro. Lo so cosa vi frulla nella testa. Lo so. Magari in un angolino, là, dietro l'ipotalamo - o comunque si chiamano le parti del cervello - là dietro, dicevo, siete preoccupati. Perché vi domandate come abbia fatto, una persona vera, a distillare un liquido di così cattivo, così scuro. Cosa si cela nella sua anima? Quali tragedie ha dovuto subire?

Ah, signori! Cercare un uomo in questo liquore non ha alcun senso. È come cercare un falegname in una sedia. E lasciate perdere tutte quelle idiozie su quegli artisti che vogliono produrre robe strane. Che riversano la loro anima, o stronzate simili. Si tratta solo di creare un prodotto. Qualcosa di buono, o terribilmente cattivo. È una scienza. Un'alchimia di alambicchi e robe strane, che non capisco.

Davvero, non ha senso preoccuparsi. Prendete e bevete a cuor leggero: questo lo offre la casa!

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NOTA DELL'AUTORE

Il prossimo capitolo sarà una storia completa e sarà pubblicato in settimana
(entro il 18 febbraio). 

Passate a trovarmi e ricordatevi di aggiungere questa storia alla libreria.

In più ogni commento (costruttivo) è sempre gradito.

A presto!