42.
《 Beh ora che siamo soli parliamo di noi? 》 chiedo mentre chiude la porta della sua stanza.
《 Perché siamo un noi? 》 ribatte quasi ironica.
《 Forse si o forse no...cerchiamo di capirlo...》 rispondo vago avvicinandola a me.
La bacio delicatamente sul collo, mentre inspiro il suo profumo, sa di buono.
《 Che hai provato? 》 chiedo smettendo di baciarla.
《 Assolutamente nulla. 》 risponde certa.
Ora è lei a baciarmi sul collo, potrei morire in questo esatto momento.
Avere le sue labbra su di me provoca emozioni uniche, le strapperei i vestiti di dosso.
《 Che hai provato? 》 mi rigira la domanda.
《 Assolutamente nulla. 》 le copio la risposta sicuro che anche lei abbia mentito.
《 E quindi? 》 chiede ingenuamente.
《 Quindi vuol dire che siamo due pessimi bugiardi. 》 affermo guardandola negl'occhi.
《 Lo penso anche io. 》 ribatte lei avvicinandosi a pochi millimetri dalle mie labbra.
《 E quindi? 》 chiedo continuando a mantenere il contatto visivo.
Senza rispondere mi spinge delicatamente verso il letto, mi siedo mente lei sale a cavalcioni su di me.
Non riusciamo a toglierci gli occhi di dosso, le parole stanno a zero e iniziamo a baciarci vogliosi l'uno dell'altra.
《 Ok ok.. è meglio che io raggiunga il mio divano.. 》 esordisco stoppando un momento perfetto.
Mi guarda esterrefatta, come se avessi detto la cosa più assurda del mondo.
《 Non vuoi... 》
《 No, non così... te sei più di una scopata e comunque domani dobbiamo svegliarci presto.. 》 la interrompo prima che finisca di parlare.
《 Ricordi? Ti avevo detto di tenerti libera per il 5.. 》 proseguo temendo che lo abbia dimenticato.
《 Ricordo... ricordo...》 ribatte delusa.
***
《Sveglia piccolina.. 》 la chiamo dolcemente dandole un bacio sulla fronte.
《 Ti ho preparato anche il caffè.. 》 la motivo cercando di attirare la sua attenzione.
《 Eddai dormigliona! 》 replico quasi spazientito.
《 Si mi alzo, sono sveglia.. 》 farfuglia girandosi dall'altro lato.
Ormai rassegnato, appoggio la tazzina sul suo comodino, mi affianco a lei e aspetto che si decida ad alzarsi.
《 Sei peggio di una bambina! 》 esclamo sperando mi stia ascoltando.
Non ottengo alcuna risposta, comincio a tirarle delle piccole pacche sul braccio per far sì che si svegli.
《 Pancake cazzo mi stai facendo proprio incazzare.. 》 sbuffo.
《 Che ore sono?! 》 ribatte infastidita dalle mie continue lamentele.
《 mezzogiorno... 》 rispondo serio.
《 Cazzo mezzogiorno! 》 esclama scattando all'insù sedendosi.
《 Comunque sono quasi le 8! 》 ribatto soddisfatto per essere riuscito a farmi ascoltare.
《 Sei uno stronzo! 》 sbuffa buttandosi all'indietro tornando a sdraiarsi.
《Dove andiamo? 》 chiede incuriosita.
《 Se ti prepari, lo scopri. 》 replico maliziosamente.
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