44.
《 Nic, ma quella ragazza chi è?! 》 mi chiede Adriano indicando Pancake.
《 Storia lunga amico. 》 mi limito a rispondere.
Paradossalmente il mio migliore amico non sa nemmeno della sua esistenza, gli avevo solamente accennato che ieri avrebbe potuto ricevere una chiamata da una ragazza e avrebbe dovuto farla entrare.
Fortunatamente le è bastato comunicare il suo nome senza mettere lui di mezzo.
《 Riassumi no?! 》 ribatte curioso.
《 Ci siamo conosciuti la sera in cui a Sanremo sono arrivato secondo, era una delle tante fan che mi aveva mandato un messaggio di solidarietà.
Quella notte abbiamo chattato fino all'alba, i giorni passavano e ci siamo legati sempre di più.. 》 spiego omettendo il momento in cui mi aveva praticamente scaricato.
《 È solo una fan Nic, la sua natura rimane quella... se ti stesse usando? 》
《 No, sono io che le ho chiesto di venire qua, lei non ha mai cercato di usare la mia immagine per promuoversi... anzi.. 》
《 Hei, te devi essere Adriano! 》 esclama Pancake interrompendo la nostra conversazione.
《 Si.. te invece.. 》
《 Beatrice, solo Beatrice.. 》 conclude la frase iniziata da Adri.
Si stringono la mano, ma l'espressione di lui è decisamente incerta. Avrei dovuto spiegargli questa situazione prima che si incontrassero, è tutto così surreale.
《 Ok io vado di là.. 》 esordisce Adriano vago.
Lo conosco da anni, il suo atteggiamento distaccato è segno di preoccupazione.
《 Sei mai stata su un palco? 》 chiedo smorzando la tensione.
《 Ovviamente, chi è che non ci è mai stato, tutti i giorni! 》 ribatte ironica.
La prendo per mano camminando deciso in direzione del palco, è ancora presto e non c'è nessuno all'interno ad esclusione di fonici e addetti dell'evento.
《 Lì è dove starai te assieme alle poche persone che hanno i pass.. 》 indico la zona davanti alle transenne.
《 Ma non posso stare assieme a tutti gli altri fan?! 》 chiede ingenuamente.
《 Beh... come vuoi, appena apriremo i cancelli per il soundtrack ti posizionerai là, così avrai il posto più avanti possibile.. 》 mi affretto a rispondere senza far notare il velo di tristezza sceso in me.
Avrei preferito stesse in una zona più tranquilla, magari avendo l'opportunità di incrociare il suo sguardo per darmi coraggio.
Lei è così, vuole essere come tutti, ma è speciale e ben lontana dalla normalità.
Adriano ha accennato al fatto che possa usarmi, ma non è così, sono io che insisto ad averla in ogni istante.
Lui non sa nulla di noi, non può giudicarla solo in base a come appare, lei è molto di più di ciò che si vede e mi infastidisce che abbia pensato sia un'opportunista.
《 Perché stasera non porti sul palco qualche fan? Lo fanno molti artisti. 》 chiede interrompendo i miei pensieri.
《 Beh non ci ho mai pensato, valuterò... bisogna rendere l'evento piacevole per tutti, se scegliessi una persona le altre centinaia potrebbero reagire in modo positivo, ma anche negativo.. insomma è un'incognita e rischiare non so se sia opportuno.. 》 spiego mentre lei cammina per tutto il palco ispezionando ogni angolazione.
《 Sai cantare? 》 proseguo non sentendo una risposta da parte sua.
《 Sono stonata, tipo una gallina a cui stanno tirando il collo! 》 ribatte scherzosamente.
Faccio una faccia schifata, ho appena immaginato la scena.
《Scusa, puoi accendere il microfono? 》 chiedo al fonico poco distante da noi.
《 Canta per me, voglio sentirti.. 》 esordisco porgendole il microfono.
Senza esitare lo afferra, la sua sicurezza mi spiazza.
Inizia a cantare, trovo che sia adorabile, non stonata.
Si gira verso me, sottolineando l'importanza di ciò che sta dicendo, rabbrividisco sotto al suo sguardo convinto.
《 Se voglio volare con te? Ma con te ci andrei ovunque. 》 interviene interiormente la mia coscienza.
La sua voce risuona in tutto il palazzetto, probabilmente tutti stanno ascoltando, ma a lei non importa.
《 Non sei stonata... 》 esordisco subito dopo aver terminato.
《 Beh se lo dici te! 》 ribatte facendomi la linguaccia.
***
Salgo sul palco con la sicurezza che sarà il concerto perfetto.
Seguo la scaletta canzone dopo canzone, ma incrociando lo sguardo di Pancake mi sono bloccato qualche istante a riflettere sul mio repertorio.
Il pubblico aspetta trepidante che dica o che faccia qualcosa.
Corro verso il backstage parlando all'orecchio di Adriano.
Appena inizia l'intro inizia gli animi si placano e il clima torna sereno.
《 Vorrei sapere se c'è una parte che resta in questa parte di te
È una vita che aspetto con in mano il perché
È la strada più giusta quella senza di me
Mentre l'anima scende vorrei sapere se c'è
Una parte che resta
In questa parte di noi
Io vorrei solo averti anche col senno di poi
È la strada più assurda questa senza di te
Mentre il vuoto riempie [...] 》
Non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi, è come se fossero una calamita per i miei.
Scendo dal palco per avvicinarmi a lei, non interrompendo il contatto visivo che avevamo creato in lontananza e non appena l'ho raggiunta rimango a cantarle davanti.
Le scendono le lacrime dagl'occhi, i suoi gesti sono così difficili da interpretare.
Concludo il pezzo rimanendo immobile dinnanzi al suo sguardo.
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