43.

《 Mi hai obbligato ad uscire e ora cascasse il mondo andiamo a fare colazione! 》 esclamo sbuffando.

《 Volevo solo fare una passeggiata.. 》 brontola mettendo il broncio mente la tiro all'interno della metro.

Le persone ci guardano spiazzate, del resto stiamo dando spettacolo.

《 Colosseo? 》 chiedo a bassa voce per non attirare ulteriormente l'attenzione.

Le spunta un sorriso immenso.

《 Lo prendo per un si? 》 chiedo retoricamente.

《 Bella zii! 》 esclama facendomi ridere.

***

《 È fantastica la vista da qua! 》

《 Ti vuoi sedere?! 》 la sgrido prima che ci prendano per pazzi.

《 Scusa se non ero mai stata in questo bar super chic data la mio povertà! 》 ribattè acida.

《 Veramente è un bar, ristorante e bed&breakfast 》 chiarisco.

Prende posto davanti me, sfogliando il listino prezzi e ad ogni voce del menù sgrana gli occhi.

《 Pago io, prendi quello che vuoi.. 》 preciso sorridendole.

Il cameriere, dopo un mio lieve cenno, arriva per prendere l'ordinazione.

《 Per me un caffè e un tortino al cioccolato.. 》 esordisce entusiasta prima che io possa parlare.

《 Per me lo stesso.. 》 dico non appena il cameriere si gira dal mio lato.

《 Ah e anche una spremuta d'arancia! 》 esclama richiamando la sua attenzione.

Non appena il ragazzo ci lascia soli colgo l'occasione per avvicinarmi a lei.

《 Facciamo una foto? 》 chiedo timidamente.

《 Si, ma non postarla! 》 precisa ancor prima che io tiri fuori il cellulare.

Le faccio l'occhiolino prendendo il cellulare.
Facciamo svariate foto prima che arrivi la nostra ordinazione, adoro come sto quando c'è lei e come se fossi solo Niccolò.

Non appena giunge al tavolo ciò che abbiamo ordinato focalizziamo la nostra attenzione sulle leccornie.
Prima di addentare il mio dolce mi rendo conto che il cameriere sta aspettando ancora che io paghi, ero così assorto che non ci avevo fatto caso.

《 Tieni.. 》 esordisco porgemdogli una banconota da cinquanta euro.

Si dilegua, lasciandoci finalmente da soli.

《 Stasera vieni vero? 》 chiedo d'un tratto mentre mastico il tortino.

《 Se riesco a trovare un biglietto si, ho giorno libero quindi non devo rientrare.. 》 ribatte.

《 Ma sei scema?! Non ti serve il biglietto.. 》

《 Mica conosco il cantante io... magari avere un pass... 》 risponde sognante mentre si volta verso il Colosseo.

Mi sono fatto trollare come sempre, probabilmente è il suo modo per dire che vorrebbe esserci.

***

《 Raccontami... com'è che sei finita qua?! 》 chiedo curioso mentre mi siedo sugli scalini davanti al Colosseo.

《 Forse l'ho fatto per esigenza, volevo sentirmi libera ed indipendente.. 》 risponde vaga.

《 Mi parli dei tuoi? 》

Vorrei sapere tutto di lei, so che è più fragile di quanto dia a vedere e vorrei farle capire che non è più sola.

《 Eh... che dire?! Mia madre è una tossica dipendente, per quanto ne sappia potrebbe già essere morta.
Mio padre invece sta scontando una pena in carcere.
Volevo levarmi di dosso la fama che si era creata sul mio conto... 》 confessa tutto d'un fiato dopo un lungo silenzio.

Alla sia risposta rimango basito, deve aver sofferto molto, mi sento un peso sullo stomaco.
È una bella ragazza, caratterialmente parlando bisogna saperla prendere e non meritava che la vita fosse così meschina con lei.

《 Per me sei Pancake, non mi importa dei tuoi genitori e della tua storia... sarò io la tua famiglia, ricordi?!  Lo avevo promesso e così sarà. 》ribatto con tono rassicurante.

Si sporge verso me, non posso far altro che proteggerla all'interno di un lungo e forte abbraccio.

《 Ti adoro. 》 le sussurro all'orecchio prima di posare un bacio sulla sua fronte.


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