38.

《 Beh non scendi? 》 chiedo non appena ci fermiamo con la sua auto davanti al mio cancello.

《 Direi di no.. 》 ribatte mostrandomi l'orologio.

《Abbiamo un sacco di cose da doverci dire.. 》 faccio spallucce.

《 Beh vieni da  me, io domattina devo andare a lavoro.. 》 precisa.

《 E io domani ho la seconda data del concerto.. 》 controbatto.

《Calcolando che staccherei per le 14, sicuramente alle 15/15.30 saremo a Roma.. 》

《 Sono facilmente convincibile... quindi si! 》 esclamo euforico.

《 Sono sicura che troverai comodissimo il divano.. 》

《 Divano?! 》 chiedo spiazzato.

《 Si, il principino non è abituato?! 》 chiede ironica.

《 No macché, volevo dormire nel sacco a pelo.. 》 rispondo scherzosamente accennando un sorrisetto beffardo.

Riparte con la macchina senza dir nulla, con una mano accende lo stereo.

Alla prima canzone non mi stupisco, si tratta di "ti dedico il silenzio", anche alla seconda rimango impassibile, ma alla terza non riesco a tenere tappata la bocca.

《 Guarda che se volevi ascoltare me, potevo farlo live! 》 esclamo d'un tratto.

《 La mia auto parte solo con le canzoni di "Ultimo" 》 ribatte a tono mentre si gira un attimo a guardarmi.

《 Puoi guardare la strada?! 》 la sgrido prima che si distragga.

《 Vuoi guidare te?! 》 controbatte sbuffando.

《 Mazza che antipatica! 》

《 Auto mia, regole mie.. 》 precisa.

《 Veramente esiste un codice della strada.. 》 rispondo a bassa voce per non farmi sentire.

Alza il dito medio, ok mi ha sentito.

Mi ritrovo a cantare le mie stesse canzoni, con lei che ride divertita, è l'ottava meraviglia del mondo.

***

Apre con molta cautela la porta d'ingresso, accende la luce del corridoio e mi indica la prima stanza sulla sinistra.
Entro cercando l'interruttore, non appena la luce si accende mi trovo davanti il letto ad una piazza e mezza e davanti ad esso il divano.
Alla sinistra del letto c'è un piccolo armadio a due ante e vicino ad esso, sempre sulla sinistra, un mobiletto con sopra la tv.

《 Ninì quello è il divano, divano lui è Ninì.. 》 irrompe nella stanza improvvisamente.

《 Pensavo che fosse in salotto.. 》 ribatto.

《 Divido la casa con dei coinquilini, era già arredata così.. 》 spiega.

《 Vado a mettere il pigiama, mi strucco, mi lavo i denti e torno.. 》 prosegue.

Sulla parete noto delle foto disposte in ordine sparso su una bacheca di sughero, in alcune ha la faccia buffa ed è inevitabile non sorridere.

《 Ninì eccomi qui! 》 esordisce arrivandomi alle spalle.

Mi volto, rimango a guardarla impassibile.
I capelli sono raccolti con uno chignon disordinato, indossa una canotta nera, i pantaloni del pigiama con gli orsetti e le pantofole a forma di unicorno.

《 Mi sto vergognando come un cane! 》 esclama ropendo il  silenzio.

《 Sei tenera.. 》 ribatto accarezzandole una guancia.

《 In bagno c'è uno spazzolino nuovo, lo trovi nel cassetto del mobiletto, così puoi lavarti i denti.. 》 controbatte cambiando argomento.

《 Perché hai uno spazzolino nuovo? 》 chiedo incuriosito.

《 Lo avevo comprato per gli ospiti e ora è arrivato il suo momento! Sapevo che prima o poi sarebbe servito a qualcuno! 》 risponde onesta.

Scoppio a ridere.



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