20.

Mi sento un alunno in attesa di essere interrogato, sono le 9 e mezza e il fast food dove lavora Pancake deve ancora aprire.
Cammino nervosamente per tutto il parcheggio calciando ad ogni passo una bottiglietta di plastica.

Se dovesse esserci ne sarei felice, aspetterei ore ed ore per vederla e poter chiarire.
Invece se non dovessi trovarla chiederò ai colleghi, questo è l'unico posto dove so con certezza che verrà e prima che qualcuno mi riconosca devo trovarla.
Amo i miei fan, ma oggi non sono qua per loro e ci terrei a non essere disturbato.

In lontananza vedo un po' di movimento, è giovedì, tutti quei ragazzetti dovrebbero essere a scuola, non davanti alle porte aspettando che apra.

Continuo a calciare la mia bottiglietta senza avvicinarmi troppo, loro probabilmente mi noterebbero e mi conoscono.

***

Dopo aver aspettato che i ragazzi si sedessero sono entrato furtivamente  avvicinandomi alle casse.

《 Buongiorno come posso aiutarti?! 》 esclama la ragazza addetta alla presa all'ordine.

《 Ciao, cercavo Beatrice De Biasi... 》 rispondo parlando a bassa voce.

Si guarda alle spalle per poi voltarsi verso me.

《 Non c'è, aspetta un attimo! 》 esclama andando verso il retro.

Dopo qualche minuto torna assieme ad altre due persone, oddio sta città mi fa paura.

《 Oggi è di riposo.. 》 prende parola il ragazzo.

《 Come mai la cerchi? 》 chiede sospettoso il signore  vestito diversamente rispetto gli altri due, sarà un superiore.

《 Devo darle questa.. 》 rispondo tirando fuori la busta.

《 Ok puoi lasciare a noi, glie la daremo domani quando sarà di turno. 》 risponde serio lo stesso signore.

《 È importante che glie la dia io, non potete chiamarla?! 》 chiedo spazientito togliendo gli occhiali da sole.

《 Ma tu sei Ultimo!! 》 urla la cassiera.

I ragazzi all'interno del locale si voltano verso noi, nonostante la musica in sottofondo, devono averla sentita.

《 Merda! 》 esclamo silenziosamente.

《 Senti Sofia.. 》 dico leggendo il nome sul cartellino identificativo.

《 Dai questa a Beatrice, lo ha vinto partecipando a un concorso, la consegna avrei dovuto farla io.. ora però devo andare prima che arrivi troppa gente.. 》 proseguo con tono serio.

《 Aspetta! Facciamo una foto?! 》 chiede entusiasta.

Annuisco con il capo.

《 Marco dammi il tuo telefono, dopo me la mandi! 》 ordina all'uomo che penso sia il superiore.

Facciamo il selfie ed esco velocemente  lasciandomi alle spalle il locale.

Mi allontano di parecchio prima di richiamare il taxi, spero le diano la busta e soprattutto che mi scriva.

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