19.
Porgo la carta d'identità, come richiesto da loro, il più alto mi fa cenno si sedermi.
《 Togli cappuccio e occhiali... 》 aguzza la vista sul mio documento sistemandosi gli occhialetti.
《 Niccolò.. 》 pronuncia incerto come se non fosse sicuro di aver letto bene.
Appoggio gli occhiali sulla scrivania e contemporaneamente tolgo il cappuccio sistemandomi velocemente i capelli.
《 Signor Moriconi vuole dirci qualcosa prima di procedere con la perquisizione?》domanda l'agente più anziano prendendo posto davanti me.
《 Perché dovreste sottopormi a un controllo? 》 chiedo spaventato.
《 Ragazzino, ti abbiamo trovato ad urlare in mezzo alla strada con abbigliamento ambiguo e per giunta davanti alla stazione. È lecito avere sospetti. 》 prende parola il poliziotto in piedi.
《Non ho fatto nulla di male, chiedo di potermi consultare con qualcuno, fare una chiamata è nei miei diritti no?! 》 chiedo innervosito.
《 Non sei in un film e se hai qualcosa da nascondere è meglio che la tiri fuori! 》 esclama duramente riprendendo la parola.
Passano alcuni secondi prima che io riesca a formulare una risposta degna di essere considerata tale.
《 Perquisitemi. 》 rispondo deciso.
《 Alzati in piedi, gambe e braccia divaricate. 》 elenca la procedura ad alta voce facendo cenno al collega in pidi di procedere.
Inizia a palparmi sulle gambe, per poi passare al torace ed infine alle braccia.
《 Tira fuori tutti ciò che hai nelle tasche.. 》
Faccio come dice.
《 Bene una busta... 》 esordisce il poliziotto interessato.
《 Cosa contiene? 》 chiede sospettoso riprendendo la parola.
Prima che possa rispondere il suo collega glie l'avvicina, aprendola la sua espressione assume un'espressione sorpresa.
《 Un biglietto.. 》 pronuncia con tono deluso.
《 È per il mio concerto.. 》 chiarisco prima che mi venga domandato.
Mi guardano stupefatti qualche istante, prima che capiscano.
《 Sei Ultimo? 》 domanda confuso l'agente che poco prima mi stava perquisendo.
《 Già, così pare.. 》 rispondo ovvio.
《 Pensavamo fossi uno spacciatore.. 》 riprende parola il poliziotto seduto passandosi una mano dietro la nuca in segno d'imbarazzo.
Scoppio a ridere e loro fanno lo stesso.
《 Scusa il malinteso, ma sai non siamo più giovincelli e risulta difficile rimanere al passo coi tempi. Conosciamo il nome, ma non la faccia. 》 si giustifica uno dei due.
《 Ma cosa ci fai in stazione a quest'ora e questa stazione tra l'altro ?! 》 chiede l'altro agente meravigliato.
《 La mia casa discografica ha indetto un concorso con il quale si aveva l'occasione di vincere il biglietto per un mio concerto, la ragazza vincitrice abita qui e sono venuto a portarglielo. 》 spiego inventando la prima scusa credibile.
Mi guardano poco convinti, ma del resto non avrei potuto dire null'altro di più attendibile.
《 Direi che, dato i chiarimenti e il fraintendimento ora puoi andare. 》 afferma l'agente seduto.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top