Il Vero Nemico
Chara rigirò il coltello insanguinato tra le mani. La sua espressione era impassibile, senza emozioni. I suoi occhi erano neri e rossi, davano un senso di malvagità.
"Papà?!" Papyrus si avvicinò velocemente allo scienziato e si sedette. Sans si fece avanti, infuriato. Il suo occhio destro si fece blu.
"Tu...piccola bastarda..."
Gaster gemeva di dolore accasciato in terra, con il fiato corto. Continuava a sanguinare.
Chara alzò lo sguardo. Guardò prima Sans, poi lo scienziato.
"Scusami...è solo che non te lo potevo permettere, sai?" Disse. "Dopo essere finalmente uscita...lasciarti rovinare tutto sarebbe da idioti." Il suo tono era sprezzante.
"Se tu non vuoi farlo, va bene. Ci penserò io." Continuò, rivolta sempre a Gaster. "Ma in questo caso, devi morire anche tu."
Gaster aprì la bocca per parlare, ma ne uscirono solo sillabe spezzate, senza senso.
Papyrus, al suo fianco, non sapeva cosa fare.
"Hey! Non é giusto! Ti ho appena ri-incontrato. Non morire! Ce la puoi fare!" Lo incoraggiò, anche se non sapeva a cosa sarebbe servito. Sans li guardò, padre e fratello, finalmente di nuovo insieme, e sentì la sua rabbia aumentare sempre di più.
Chara sorrise maligna e preparò di nuovo il coltello. Sans si mise in mezzo tra lei e Gaster.
"Oh?" Ridacchiò, "Proteggi il tuo paparino?"
"È proprio quello che ho intenzione di fare." Replicò, preparandosi a combattere.
Chara fece roteare gli occhi.
"Oh, Sans, andiamo! Non vedi? La vostra 'famiglia' non esiste più. E da molto tempo ormai." Rispose, giocherellando con il coltello. "Voglio dire, avete fatto a meno di vostro padre per tutti questi anni. Adesso che avete scoperto che è vivo non potete lasciarlo morire?"
"Certo che no." Rispose lo scheletro. "Ma tu non puoi capire. Dopotutto, non hai mai avuto una famiglia."
Chara non disse nulla. Osservò Papyrus e Gaster a terra, poi Sans. Guardò Frisk, Undyne, Alphys e Toriel.
"No, hai ragione. Io sono sola."
Il suo sguardo tornò su Sans.
"Ma sono forte."
La ragazza puntò il dito verso lo scheletro, ma prima che potesse fare qualcosa, Gaster si era rialzato.
"S...Sans...spostati." Balbettò. Stava ancora sanguinando e si reggeva a malapena in piedi. Ma il suo sguardo era determinato.
"Che coraggio. Ti stai sacrificando." Commentò la ragazzina.
"Papà, non fare idiozie. Non sei in grado." Intervenne Sans.
Gaster lo ignorò e si rivolse a Chara, serio.
"Non farai male ai miei figli...ti fermerò..."
Lei scoppiò a ridere.
"Tu vorresti fermarmi? Per favore, dai retta a tuo figlio. Sei sul punto di morire e sai benissimo che sono molto più potente di te."
Ma vedendo che Gaster non si spostava, sospirò e gli puntò contro un dito.
I suoi occhi rossi brillarono per un secondo, poi lo scienziato fu scaraventato all'indietro da una forza sovrumana, cadendo con violenza sul terreno, un'altra volta.
Sans si avvicinò velocemente a Chara e cercò di colpirla, invano; la ragazzina era troppo veloce e i colpi gli si ritorcevano contro.
Lei strinse la presa sul manico del coltello e si mise a faccia a faccia con lo scheletro, quasi esausto.
"È stato divertente. Ciao ciao."
Improvvisamente, Frisk la afferrò da dietro e la tirò verso di sé, prendendola alla sprovvista. In questo modo, riuscì ad allontanarla da Sans e a mettersi di fronte a lei.
"Ah, giusto...ci sei anche tu."
Frisk non voleva combattere, così provò semplicemente a parlarle.
"Chara, ascoltami." iniziò. Chara fece roteare gli occhi e sbuffó.
"Ci siamo. Il solito discorsetto." Commentò annoiata.
"Tu non hai bisogno di fare tutto questo, e lo sai! Noi ti potremmo aiutare...se solo ce lo permettessi." Continuò il ragazzo. "Per favore. Non voglio lotte, non voglio che qualcuno muoia."
La ragazza non sembrò smossa da quelle parole. Anzi, si avvicinò a Frisk, sempre con il coltello in mano, e lo guardò dritto negli occhi.
"Mi dispiace, Frisk. Voi morirete tutti e questo è certo." Sussurrò.
"Addio." Concluse.
Ma a un certo punto, qualcosa di bagnato e caldo cadde sulla mano con cui Chara reggeva il pugnale. La ragazzina guardò in basso: era sangue.
Rialzò lo sguardo, confusa. Frisk la osservava in silenzio.
Il sangue continuava a colare sulla sua mano.
La caratteristica che lo contraddistingueva era il colore; infatti non era nero, bensì rosso. Come quello di un essere umano.
Chara si toccò le narici e si ritrovò sporche le punte delle dita.
"N...no." Mormorò, quasi disperata. Lasciando cadere il coltello a terra, indietreggiò di qualche passo. Rimase ferma per un secondo, con il naso ancora sanguinante e le mani colorate di rosso scuro. Poi si girò e iniziò a correre veloce, fino a che non scomparve nel nulla.
Tutti si chiesero cosa esattamente fosse successo, ma la risposta doveva aspettare; c'era un ferito di cui prendersi cura.
●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●
Visto? Gaster é vivo, genteh
Wtf é successo a Chara tho?
Lo scoprirete nel prossimo episodio...?
Meglio prepararsi per una spiegazione. Dopo che avrete letto il prossimo capitolo potrete odiare Chara quanto volete.
O no. :3
Spero vi sia piaciuto e grazie per aver letto :3
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top