Frisk aprì gli occhi sbadigliando. Doveva essersi addormentato durante il tragitto. Iniziò a guardarsi intorno; era ancora sulle spalle di Sans, e i quattro erano arrivati a Hotland mentre dormiva. Si trovavano solo a pochi passi dal laboratorio di Alphys. Lo scheletro si accorse che il bambino si era svegliato.
"Dormito bene, Frisk?"
Quest'ultimo annuì e insistette per scendere. Quando i suoi piedi toccarono terra, realizzò che faceva veramente caldo e sperò che il laboratorio avesse l'aria condizionata. Era un grande edificio bianco, con un insegna affissa sopra la porta automatica d'ingresso con su scritto "LAB".
Alphys si fece avanti per aprire, e gli altri tre non aspettarono ad entrare; per il sollievo di Frisk, quel era piuttosto fresco. Era stato lì solo qualche volta, essendo stata una zona da attraversare per arrivare da Asgore. Era molto più disordinato di quanto si ricordasse; infatti, il tavolo vicino alla tv collegata alle telecamere, ora spenta, era pieno di carte, resti di ramen in scatola e action figures di personaggi di anime. Sembrava aver scambiato la sua funzione con il cestino lì accanto, che era vuoto, tranne per un solo foglio di carta stropicciato. Incuriosito, Frisk lo tirò fuori e lo aprì, cercando di appiattirlo. Sul foglio c'era solo un messaggio.
"SO COS'HAI FATTO."
Frisk aggrottó le sopracciglia e alzò lo sguardo per individuare la scienziata, che però stava salendo al secondo piano tramite il tapis-roulant vicino al bagno, seguita da Undyne. Sans, invece, era rimasto giù con lui.
Il bambino decise di lasciar perdere e gettò di nuovo il foglio nella spazzatura. Iniziò invece a cercare indizi sul precedente Scienziato Reale, ma tutto quello che trovò furono carte da gioco e scartoffie. Voleva continuare a cercare, ma aveva paura di insospettire l'amico scheletro a pochi passi da lì.
Frisk non sapeva che cosa fare; era indeciso se fare conversazione con Sans o raggiungere le due al piano di sopra, in modo da poter trovare qualcosa lì. Ma poi si rese conto che era tutto inutile: se l'avesse fatto di fronte a Sans o Undyne e Alphys, si sarebbero insospettiti ugualmente. Così optò per la conversazione. Ma prima che potesse avvicinarsi all'amico, fu preso da un improvviso bisogno di andare in bagno.
"Sans," chiamò Frisk, "Devo andare in bagno."
Lo scheletro scrolló le spalle.
"Non so dove sia il bagno qui, ragazzo. Non so nemmeno se Alphys ha mai bisogno di andare in bagno," commentò.
"Hey Al, dov'é il bagno?" Frisk cercò di attirare la sua attenzione dal piano di giù. La scienziata si girò.
"O-oh, é quella porta lí a destra..."
Il bambino, non avendola notata, vi si diresse in fretta, ma quando si aprì, quello che vide non era esattamente un bagno. Era un ascensore.
"N-no, aspetta!" Sentí Alphys gridare.
Troppo tardi. Frisk rivolse uno sguardo veloce a Sans prima di correre oltre la porta e selezionare l'unico piano.
"FRISK!" Il grido collettivo fu l'ultima cosa che sentí prima che l'ascensore cominciasse a scendere.
Onestamente, Frisk non sapeva il perché fosse stato spinto a farlo.
Non ci aveva nemmeno pensato; ma se il luogo a cui conduceva quell'ascensore gli fosse stato d'aiuto per scoprire qualcosa in più su Gaster, allora avrebbe volentieri trattenuto i suoi bisogni.
La discesa fu lunga, ma non eterna; quando finalmente si fermò e le porte si aprirono, il bambino si trovò in un luogo buio. Frisk uscì dall'ascensore e si guardò intorno: era un posto vecchio, e faceva piuttosto freddo. Sembrava abbandonato da parecchi anni; l'aria era pesante e odorava di polvere e muffa. Davanti a lui si estendeva un lungo corridoio, con degli schermi affissi sui muri. Non sapendo cosa fare, Frisk cominciò a percorrerlo. Al suo passaggio, uno schermo si accese, rivelando delle scritte. Era una pagina di diario sugli esperimenti condotti.
'Alphys?' Pensò l'umano. Non avrebbe mai creduto che Alphys avesse un altro laboratorio sotto il suo. Sicuramente però, si disse, non era proprio della scienziata, quel laboratorio. Si vedeva: era troppo vecchio e a pezzi. Non era usato da un paio di decenni.
Doveva essere appartenuto per forza a Gaster.
Non interessandosi dei progressi sugli esperimenti, il bambino proseguì fino alla fine del corridoio.
Una grande stanza con molti letti si espanse davanti al piccolo. Altri corridoi e camere partivano da lì.
In quel momento, Frisk capì che non sarebbe potuto andare in bagno per un bel po'.
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Ce l'ho fatta non ci credo
Scusate per il ritardo ma ho avuto proprio una settimana pesante ><
Domani parto, quindi non aggiornerò / sarò online per qualche giorno :3
Spero vi piaccia il capitolo, ho grandi progetti per questa storia(?)
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