Fuggitiva
Il gruppo di amici rimaneva in cucina, nessuno parlava.
Chara era sdraiata sul loro divano, nell'altra stanza, addormentata.
Si era fatta notte fonda mentre stavano cercando di capire come procedere.
Avevano lasciato che la ragazza dormisse lì per quella notte, su richiesta di Frisk.
Nessuno, tranne lui, era proprio entusiasta di averla in casa, ma non avevano poi tanta altra scelta. Dovevano decidere cosa fare il più presto possibile.
"Quindi...cosa ne facciamo di lei?" Undyne ruppe il silenzio, esitante.
"Io propongo di vedere come si comporta." Intervenne Frisk. Era l'unico convinto che la situazione si potesse risolvere senza combattimenti o litigi. "Ci ha detto che non può più usare i suoi poteri, no? Non costituisce più un pericolo."
"Tu le credi? Potrebbe star mentendo." Intervenne Sans. "Potrebbe aver raccontato una balla. Tutta quella storia..."
Frisk scosse la testa.
"Le credo. Perché avrebbe dovuto inventarsi una cosa del genere?"
"Per farci abbassare la guardia e attaccarci quando meno ce lo aspettiamo." Disse Undyne.
"Già." Concordò Sans.
"Io...anche io le credo." Intervenne Toriel. "Quando c'era ancora Asriel e l'abbiamo accolta in famiglia, lei non aveva mai voluto parlare di ciò che era successo in superficie, nonostante io e Asgore glielo avessimo chiesto più volte."
Continuò, girandosi a guardare Chara addormentata.
Gli altri rimasero in silenzio, ascoltando ogni parola.
"Inizialmente, quando mio figlio la trovò dopo la caduta, mi ricordo che i suoi vestiti erano sporchi di sangue. A quel tempo, pensai che fosse suo, dovuto alle ferite dovute all'impatto con il terreno..." Riprese. "Ma evidentemente non lo era." Concluse. Il suo sguardo rimase fisso sulla ragazza, nostalgico.
"Tori." Sans prese la parola. "So che le vuoi bene, è stata tua figlia-"
"Lo é ancora." Lo interruppe lei. "Chara è ancora mia figlia."
"Ok..." Riprese lo scheletro. "Va bene. Però ricordati che ha provato ad ammazzarci tutti, prima. Come la mettiamo?"
"Sono sicura che ora non è più una minaccia." Rispose lei. "Io sono dell'opinione di Frisk. Dovremmo osservare il suo comportamento e valutare la situazione in seguito."
Sans sospirò e si girò verso Undyne, Alphys e Papyrus.
"Che dite, voi?"
"Io dico che non dovremmo fidarci. Se deve rimanere, dobbiamo tenerla d'occhio ogni secondo e non perderla di vista." Replicò Undyne.
"S...sì...anche io la p-penso così..." Intervenne Alphys. "Anche se...non mi sentirei a-a mio agio a tenerla in casa..."
"Io invece dico di prepararle una trappola con un piatto di spaghetti e scoprire se sta mentendo o no!" Esclamò Papyrus. "Nessuno può resistere ai miei spaghetti! Nyeh heh heh!"
Sans sospirò all'innocenza di suo fratello.
"Bro, non tutto si può risolvere con il cibo."
"Si invece! Le preparerò della pasta con amore e quando la mangerà, se sta mentendo, si sentirà così in colpa da confessare tutto!" Replicò. "Se invece non mente, troverà un po' di conforto in un buon pasto! Ne ha passate tante, direi!"
Frisk sorrise. Adorava Papyrus, era semplicemente buono di natura.
"Heh." Ridacchiò Sans. "Se la pensi così, fa' pure."
E così, senza aver preso una decisione definitiva oltre a quella del piatto di pasta, gli amici andarono a dormire.
***
Il mattino dopo, la prima a svegliarsi fu proprio Chara. Sbadigliando, si mise a sedere sul divano, spostando la coperta da una parte.
La casa era silenziosa in quanto tutti gli altri stavano ancora dormendo.
La sera precedente, poco prima di addormentarsi, li aveva sentiti discutere in cucina; sapeva che nutrivano dei dubbi sulla sua sincerità e non si fidavano.
Era comprensibile, certo, ma anche Chara aveva le sue incertezze.
Non era convinta di voler restare lì, dopo aver sentito i loro discorsi. Non voleva essere un peso; se non credevano alla sua storia e la ritenevano ancora una minaccia, non poteva rimanere in quella casa.
Tra un pensiero e l'altro, la ragazza osservò il grande salone in cui si trovava; era grande, sulle pareti diverse mensole piene zeppe di fotografie ritraenti il gruppo di amici, libri, vasi e decorazioni di vario genere.
La luce ancora flebile del sole filtrava attraverso le tende delle grandi finestre di quella sala e creava un'atmosfera accogliente.
"Sei già sveglia."
Chara si voltò di scatto, trovandosi di fronte un Frisk sorridente. Non si era accorta che fosse lì, troppo presa dall'osservazione della stanza.
Lei annuì e gli fece spazio sul divano. Frisk si sedette accanto a lei.
"Ti piace questa casa?" Chiese. "A me piace molto. È spaziosa e allegra."
Chara lo guardò e annuì. "Mi piace."
Frisk sorrise.
"Bene. Questa potrebbe diventare la tua nuova casa." Propose. "Ti piacerebbe vivere qui con noi?"
Quella domanda lasciò la ragazza spiazzata. Era combattuta; certo, voleva rimanere e vivere con loro. Avere un'altra opportunità, una nuova famiglia.
Ma era anche vero che non tutti si fidavano di lei come facevano Frisk o Toriel, e un rapporto come quello di una famiglia ha bisogno di fiducia.
Non sapeva cosa rispondere. Le tornò in mente il dialogo che aveva origliato la sera prima.
Rimase in silenzio, spostando lo sguardo verso il basso.
"Chara?" Frisk era perplesso. Non riusciva a capire cosa le fosse preso. Vedendo però che continuava a non rispondere, preferì non insistere.
"Hai fame?" Disse infine. "Vieni, facciamo colazione."
La mattinata passò in fretta e tra una cosa e l'altra era già ora di pranzo.
Tutti gli amici si erano ormai alzati e Toriel aveva preparato frittata di lumache, patate arrosto e insalata. Mentre si accingeva a preparare, Sans lasciò per un momento gli altri, entrò in cucina e si avvicinò a lei per parlarle.
"Hey Tori." Fece. "Come va?"
"Oh Sans," Rispose allegra. "Va tutto bene. Sarà pronto tra poco."
"Perfetto, sto morendo di fame." Ribattè lui. Poi abbassò il tono di voce. "Senti. Alphys ha controllato Gaster stamattina e le sue condizioni sono migliorate," Le annunciò piano. "Dovrebbe svegliarsi tra non molto."
Toriel sorrise raggiante.
"Sans, questa è una notizia fantastica! Dovremmo dirlo agli altri!" Esclamò entusiasta. Ma prima che potesse uscire dalla cucina per andare dagli amici, Sans la bloccò.
"Aspetta..." Disse, "Non penso che dovremmo dirlo di fronte a Chara."
"Perché no?" Chiese lei. "Non avrai mica paura che possa provare a fargli qualcosa? Sans, non è più una minaccia ormai."
"Questo non lo sappiamo ancora, Tori." Sans scrollò le spalle. "Potrebbe star mentendo. Ne abbiamo già parlato ieri. Aspettiamo ancora un po', ok?"
Toriel sospirò rassegnata. "Va bene..."
Era la seconda volta che Chara origliava una conversazione.
La prima volta sul divano, fingendosi addormentata e la seconda dietro la porta della cucina.
Non che lo facesse apposta; era lì di passaggio in quanto stava curiosando per la casa in attesa di mangiare. La ragazza diede uno sguardo alle scale per il primo piano. Controllando che non la vedesse nessuno, salì velocemente e si trovò nel corridoio pieno di porte.
Non sapendo quale fosse la camera in cui tenevano Gaster, sbirciò in tutte le stanze fino a trovarla. Una volta dentro, chiuse la porta dietro di sé senza far rumore.
Lo scienziato dormiva tranquillo sul letto di Frisk. La finestra faceva passare la luce del sole che illuminava la stanza.
Chara si avvicinò a lui; notò con sollievo che le ferite che gli aveva inflitto stavano lentamente guarendo. Si sedette sul bordo del letto sospirando. "Mi dispiace veramente." Mormorò. "Davvero, mi dispiace. Per tutto. Non ero veramente io, non so cosa mi sia successo. Ora ricordo, ma nessuno si fida di me, a parte Frisk e Toriel."
Chara guardò Gaster dormire.
"Volevo solo avere una famiglia. Come lo eravate tu, Sans e Papyrus, come lo sono Frisk, Toriel e gli altri. Ma ora una cosa la so, anzi, forse due."
La ragazza si alzò e rivolse il suo sguardo verso la finestra.
"Non potrò mai averne una...e non posso rimanere qui."
"A tavola!" Chiamò Toriel servendo i piatti.
Gli amici arrivarono di corsa, tutti affamati e ansiosi di mangiare, ma solo Frisk si accorse che qualcosa mancava.
"Hey..." Fece. "Dov'è Chara?"
Il silenzio cadde nella stanza.
Toriel e Sans si scambiarono un'occhiata.
"Huh...non l'ho vista." Rispose lo scheletro. "Vado un attimo a controllare una cosa. Torno subito." Detto ciò, Sans sparì al piano di sopra.
"Che strano." Fece Toriel. "Pensavo fosse con te, Frisk."
"No, ero con lei stamattina..." rispose. "Ma poi l'ho persa."
"Uhhh, ragazzi?" La voce di Sans li interruppe.
Frisk, Toriel, Undyne, Papyrus e Alphys lo raggiunsero al piano di sopra. Sans era in camera di Frisk; la finestra era spalancata.
In tutta la casa, di Chara non c'era traccia.
♡♡♡♡♡♡♡♡
Me: *pubblica un capitolo di Uppertale*
Voi:
(Lmao scusate dovevo)
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