Capitolo 5: Ancora Tu...

~Susan's Pov ~

Passarono due settimane dalla visita agli archivi e dalla scoperta di quelle informazioni, certo non erano abbastanza per mettere insieme i pezzi ma mi avevano dato modo di capire che quel incubo terrificante non fosse solo frutto del mio subconscio ma bensì una parte di realtà che non mi apparteneva minimamente, era come se Grace avesse voluto mostrarmi cosa le fosse successo,un brivido percorse la mia schiena quando ripensai a quella orribile e ripugnante creatura mentre infilava i suoi artigli lunghi e affilati nelle mie carni lacerandole, mentre mi fissava furioso con quei suoi occhi come le fiamme dell'inferno.

Pensai e ripensai alla conversazione avuta con Ethan, le sue parole mi avevano incuriosito e turbato allo stesso tempo, come poteva un uomo giovane come lui, aver vissuto quel momento preciso in quell'anno, non ha nemmeno una ruga, o un capello bianco come era possibile?

Se così fosse come può essere sì insomma ancora vivo, in piedi , slanciato e muscoloso e non un vecchietto con un bastone da passeggio che mangia caramelle e si lamenta tutto il giorno?

Tante domande e nessuna risposta forse Ethan potrebbe davvero essere il punto di svolta delle mie ricerche, avevo deciso ascolterò il consiglio di Lix, alla fine cosa potrà mai andare storto.

Venni riportata con i piedi per terra dal brontolio del mio stomaco, smisi di fissare lo schermo del mio computer per guardare che ore fossero e vidi che fosse già mezzogiorno inoltrato.

Oggi vi era uno dei convegni più importanti della nostra azienda, dove si riunivano tutti i superiori delle diverse aziende collaboratrici con la nostra per parlare di come ampliare il nostro business in tutta la nazione facendo in modo di far fruttare i guadagni, si insomma in parole povere annoiarsi per tutta la mattina a ascoltare delle lagna per 10 ore della loro povera esistenza, ma fortuna vuole che Changbin per quel giorno mi avesse risparmiato tutto ciò, facendomi lavorare fino adora.

"Forse dopotutto il bambino capriccioso mi vuole bene."

Raccatai tutte le mie cose e uscì a passo spedito fuori dall'edificio, dove una volta fuori presi a camminare, direzione casa.

Quando mancavano ormai pochi passi al solito incrocio, mi fermai per prendere le chiavi dalla mia borsa quando, qualcuno mi diede una violenta spallata facendomi quasi cadere, mi voltai pronta a cantargliene quattro.

S;<<Hey vedi di stare più attento! Ma vedi tu che razza di gente.. >> dissi furibonda, il diretto interessato si fermò di colpo e non appena senti la mia voce , si girò e, trattenni il respiro.. Cosa ci faceva lui qui?

C;<< Scusa se ti ho dato una spallata non era mia intenzione...Susan..spero di non averti fatto male...>> disse in tono freddo e pacato.

Sospirai , chiudendo la borsa e mettendo le chiavi in tasca, notai inoltre che fosse vestito esattamente con lo stesso abbigliamento che indossava nella rivista, Includendo però al suo look un cappello bianco sotto il cappuccio della felpa. Potevo sentire il suo sguardo di fuoco bruciarmi la pelle scottandola.

Prese ad avvicinarsi a me come spinto da qualcosa , e in quell'istante intravidi lo stesso bagliore della volta precedente provenire da sotto la sua felpa, eravamo a pochi passi di distanza, mille sensazione in quel momento si fecero spazio nel mio corpo, e come se la sua presenza mi annebbiasse completamente la testa, mi sentivo protetta ma allo stesso tempo qualcosa in me diceva di stargli lontano e di fuggire ero combatutta...

"Ok Susan fa un respiro profondo e calmati, magari riesci a scoprire qualcosa in più su di lui e poi una volta fatto te ne andrai a casa a mettere qualcosa sotto i denti, magari con qualche informazione in più.."

Mi resi conto di star fissandolo ancora, come ipnotizzata, mi riscossi non appena lo vidi ormai a pochi millimetri dal mio corpo.

C;<<Ti piace quello che vedi eh? Che c'è Darling il gatto ti ha preso la lingua?>> disse, facendo apparire sulla sua faccia un sorriso malizioso, non appena i suoi occhi si posarono sul mio corpo fasciato in quel momento dalla mia solita uniforme da lavoro nera parecchio attillata odiavo metterla e per di più mi ero dimenticata di cambiarmi,sentivo i suoi occhi percorrere la mia figura, per poi guardarmi e concentrare di nuovo il suo sguardo sui miei occhi.

C;<<Comunque devo dire che l'uniforme che indossi è davvero sexy, accentua perfettamente ogni tua più piccola forma tanto da farmi venir quasi la voglia di strappartela di dosso e fare di te ciò che più mi aggrada, peccato non sia il posto adatto per farlo...>> disse prendendo a bagnarsi le labbra con la lingua sensualmente.

C;<<Quindi lavori per la Seo Industry da quello che vedo, scommetto che deve essere davvero noioso stare agli ordini di qualcuno che sbraita per ore ,per poi racimolare una miseria.E poi con tutto questo ben di Dio potresti ambire a qualcosa di meglio sai?>>.

S;<<Per tua informazione razza di idiota pervertito, non sono nata in una famiglia che sguazzava in una pisciana piena d'oro e diamanti come te, io ho dovuto imparere a badare a me stessa fin dall'eta di 18 anni senza avere nessuno che fosse disposto ad aiutarmi dato che le uniche persone che dovevano badare a me hanno preferito voltarmi le spalle e abbandonarmi in una città che nemmeno conoscevo...Infondo è grazie al mio capo e al suo compagno se adesso ho un letto dove dormire e un tetto sotto cui stare, se non fosse per loro non sarei ancora qui a parlare con te testa di rapa..>> dissi senza trattenere la mia rabbia, ma io dico di tutte le persone che potevano capitermi perchè lui? che cosa ho fatto di male?

D'improvviso il sorriso malizioso scomparve dal suo volto lasciando spazio ad un'espressione seria e furiosa, vidi inoltre le vene nel suo collo gonfiarsi segno che stesse cercando di trattenere la sua ira, prese a parlare.

C<<Come ti avevo detto la prima volta del nostro incontro TU NON SAI NIENTE Di ME E DELLA MIA FAMIGLIA ,non permetto a nessuno di parlarmi e di mancarmi di rispetto in quel modo, di solito ho tutta la pazienza di questo mondo ma con te in soli pochi secondi sei in grado di mandarla a puttane...E sai cosa mi fa maggiormente incazzare, il fatto che tu sia andata a cercare delle informazioni su di me...Che c'è Susan non ti aspettavi che lo sapessi vero?>> disse incrociando le braccia al petto.

Odio quando le persone mi urlano addosso, ma perché se l'era presa in quel modo in fondo è lui che ha iniziato tutto, e per di più come faceva lui a sapere che ero lì, avevo ragione io a pensare che era uno stalker allora...

S;<< Tu come diamine fai a saperlo, mi spii per caso?>>.

C;<<Questo non è importante, ho i miei metodi, inoltre se proprio vuoi saperlo il mio studio dista a pochi passi dal municipio, e guarda caso proprio quando stavo uscendo per tornare a casa , ti ho visto. Quindi ti chiedo sei riuscita a scoprire qualcosa su di me oppure le tue ricerche si sono rivelate essere un buco nell'acqua?>>

"Era ufficiale oltre ad essere famoso era pure uno stalker e un maniaco fantastico!"

Ero così scioccata che non riuscì a rispondere, fino a quando il brontolio del mio stomaco interruppe la nostra "conversazione". Arrossi violentemente come un idiota facendo tramutare la sua espressione seria in una divertita.

C;<Qualcuno qui è affamato vedo, perchè non mettiamo da parte questa storia e seppelliamo l'ascia di guerra per un momento, e mi permetti di portarti a mangiare qualcosa nelle vicinanze, immagino che come me tu sia appena appena uscita da una giornata di lavoro stressate e non abbia mangiato nulla fino ad ora no?>>

"Era chiaro questo ragazzo mi faceva davvero paura, doveva essere bipolare, prima mi vuole uccidere e dopo mi offre il pranzo"

S;<<Questa si che è bella dovresti fare l'attore sono sicura che vincere sti l'Oscar per la tua interpretazione sai? Prima fai lo stronzo pervertito e poi nemmeno un attimo dopo fai il gentiluomo cortese ed educato.

Io con te non ci vengo , se pensi che io sia una facile come tutte quelle ragazze che frequenti tu ,mio caro hai proprio sbagliato persona e adesso scusami ma devo andare non ho tempo da perdere con un montato come te>> dissi per poi prendermi ad allontanarmi da lui ma...

Senti la sua mano afferrarmi e tirarmi il polso con uno strattone verso la sua direzione, facendomi così finire inevitabilmente contro il suo petto, percepi il tessuto morbido e profumato della sua felpa.

Lui approfittandone prese il mio viso con due dita avvicinandosi pericolosamente, chiusi gli occhi spaventata dalle mille sensazioni che il mio corpo stava provando sotto il suo tocco, una scarica di brividi lo percorsero quando senti il suo fiato caldo sul mio collo mentre saliva fino al mio orecchio e...

C;<<Mi dispiace ma non ti permetterò un'altra volta di scapparmi Darling...Sono passati anni da quando ho avuto tra le mie mani una donna, se pensi che io perda tempo con quelle mocciose viziate ti sbagli di grosso. E da quando ti ho vista per la prima volta che qualcosa è cambiato in me, da quando lei...è morta.. ho smesso di provare dei sentimenti, forse troppo deluso e amareggiato da quello che era successo per colpa sua...

Ma quel tuo caratterino tanto spiccato da combattente ha riacceso quella parte di me che credevo essersi spenta per sempre. Sai che i tuoi insulti non mi fermeranno vero? Perché non facciamo un gioco, io ti accompagno fino a casa tua e una volta fatto mi permetterai di preparati qualcosa da mangiare, senza che tu inizi a lamentarti o prendermi a pugni d' accordo? E poi magari potremmo approfittarne per conoscerci meglio non trovi? E chissà forse scoprirai che non sono così male come credi...Infondo quando voglio una cosa farei di tutto pur di averla anche di uccidere se necessario..>>Disse sussurrando con voce bassa e sensuale al mio orecchio.

Percepivo il mio corpo in fiamme, il cervello e lo stomaco in subbuglio, odiavo questa sensazione, mi sentivo debole e sotto il suo totale controllo, non mi piaceva per niente...

"Susan, cazzo, torna in te dannazione! Dove è finita la Susan forte e stronza di un paio di minuti fa? Su Forza Staccati da lui adesso!"

Li diedi un colpo al petto liberandomi da quella morsa, solo in quel momento mi accorsi di aver trattenuto il respiro, così inspirai ed espirai l' aria fredda di quel pomeriggio invernale cercando di calmare i bollenti spiriti che in quel momento attanagliano il mio corpo e una volta ritrovata me stessa lo guardai e dissi..

S;<<Fa come credi, ma se pensi che ti ho permesso di accompagnarmi fino a casa per approfittarti di me, sappi che se solo oserai riavvicinare le tue mani di nuovo al mio corpo, io non esiterò a spedirti all' altro mondo con una sola mossa è chiaro razza di depravato!?>>dissi ignorando l'ultima frase che quel degenerato aveva pronunciato.

"In ogni caso forse questa è la mia occasione per indagare maggiormente su di lui, nonostante tutto però ho davvero paura di lui, è come se avesse un'aura oscura intorno a lui, rendendo l'atmosfera e l'aria intorno a noi cupa e tetra . Inoltre cosa voleva dire con hai riacceso quella parte di me che credevo essersi spenta per sempre?"

Presimo a camminare verso casa, il tragitto fu piuttosto silenzioso, nessuno dei due osava dire qualcosa, ci limitavamo a guardarci ogni tanto con degli sguardi fugaci.

La sua presenza mi faceva sentire stranamente protetta, ma nel mio cervello continuavo a sentire una voce che mi diceva di stargli alla larga, di scappare via da lui, ma per una volta decisi di non ascoltarla.

Forse avevo fatto una cazzata a portare uno sconosciuto in casa, ma non mi importava in quel momento, avevo bisogno di sapere chi fosse davvero e adesso che ne ho l'occasione non posso farmela sfuggire...

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