Capitolo 22: Luci E Ombre


~⚠️presenza di violenza, abusi, morte e linguaggio scurrile~

~Susan's Pov~

<<A..i..u..to..>>Bisbigliai chiudendo gli occhi...

Fu l'ultima cosa che riuscì a pronunciare prima di svenire...

<< Ora tutto taceva intorno a me , non sentivo più quel cadere continuo di gocce d'acqua che tonfo dopo tonfo riecheggiavano sul pavimento di quella schifosa e maleodorante gabbia in cui quell'essere mi aveva rinchiuso..

Improvvisamente una brezza leggera prese a levarsi nell'aria,portando con sé un inebriante odore di incenso cogliendomi alla sprovvista, facendomi intuire di essere in qualche modo riuscita a scappare da quel postaccio. 

Quando a distrarmi dai miei pensieri fu l'eco inquietante di un singhiozzo femminile .   

Apri gli occhi di scatto e, la prima cosa che notai fu di essere sdraiata su di un pavimento di marmo piuttosto vecchio, sporco e freddo, mi alzai da lì cercando di capire dove mi trovavo, ero ormai sicura di non essere più in quella cella legata, ma di trovarmi all'interno di quella che credevo fosse una vecchia chiesa, in quanto notai appesi ai muri diversi affreschi e quadri raffiguranti degli episodi delle sacre scritture e dal persistente sentore di incenso che impregnava la struttura.

Smisi di osservare quegli affreschi per poi passare il mio sguardo davanti a me e in quel esatto momento, realizzai dolorosamente dove fossi...

...Era il funerale di mio padre...

Riconobbi la sua bara decorata con una corona di fiori e una sua foto nella quale lo ritraeva mentre sorrideva spensierato, guardando l'obbiettivo della probabile macchina fotografica con la quale gli era stata scattata.

La cassa era stata poggiata poco sotto i gradini dell' altare, ora  illuminato solo da due candelabri che con la loro luce fioca mettevano ulteriormente in risalto  i suoi dettagli e la superficie di legno chiara.

Udi di nuovo quei singhiozzi e seguendo con lo sguardo da dove potessero provenire, vidi, sedute nelle panche davanti ad essa,due figure vestite di nero, la quale erano abbracciate con il capo rigorosamente chino, dove una di esse si asciugava o almeno così sembrava il viso. 

Osservai inoltre che  i posti circostanti presero a riempirsi di ombre inquietanti rendendomi improvvisamente irrequieta..

Cercai di mantenere i nervi saldi, avevo intuito che Atlas c'entrasse con tutto questo...

Feci un respiro profondo provando a calmare il cuore che batteva agitato e spaventato contro la mi cassa toracica, cercando di convincermi che tutto questo non era reale e che fosse solo un brutto sogno, così presi coraggio e  iniziai  a farmi strada verso le due figure vestite di nero, sotto gli occhi di quelle ombre cupe e spaventose.

Percorsi lentamente e in rigoroso silenzio la lunga navata che ora si estendeva davanti ai miei occhi.

Fino a quando a fermare i miei passi fu l’apparire di  una piccola ed innocente bimba  di quattro anni, vestita con un vestitino lungo legato con un piccolo fiocco nero, la quale non accorgendosi fortunatamente della mia presenza con sguardo confuso prese a camminare svelta verso le due figure, fermandosi una volta raggiunte, iniziando così a parlare con una di esse...

Ripresi a camminare, dirigendomi incuriosita verso la bimba,dove mano a mano che mi avvicinavo le ombre sedute continuavano a fissarmi con i loro occhi bianchi e vuoti,  una volta davanti a  quelle due figure, quella nebbia che prima le circondava sparì, permettendomi di vedere e riconoscere i volti devastati di mia madre e di mio fratello.

<<Dove è Papà?>>Domandò flebilmente e ingenuamente la piccola alla mamma, aspettando una risposta da parte sua, ma essa non arrivò mai da lei,ma bensì da Minho..

M;<<..Susan..>>disse inchinandosi e avvicinandosi alla me bambina con voce tremante, cercando per quanto potesse di essere forte, provandole  ingenuamente a spiegare dove si trovasse adesso il suo papà...

M;<<Vedi..Papà è...diventato una stella...Susan...>>Disse bloccandosi per via della voce che s'incrinava per via del dolore,sapevo quanto cercasse di trattenere le emozioni, mi bastava guardarlo  in quegli  occhi ora  così affranti e tristi, privati di ogni segno di felicità e spensieratezza che avevano un tempo per capirlo..

Aveva sempre provato per quanto gli era stato possibile di nascondermi il calvario e la sofferenza che stava attraversando papà giorno dopo giorno, mentendomi ogni volta su come stesse realmente soltanto per proteggermi, fino a questo giorno , con la quale  ora doveva fare i conti con la realtà , in quanto ormai non poteva più nascondermi che nostro padre ora si trovava dentro quella cassa di legno , immobile e privo di vita… 

Ma lui trovò il modo più dolce e poetico per spiegarmelo, dicendomi semplicemente  che era diventato una stella.

" Ed era forse per questo motivo che la notte prima di andare a dormire guardavo sempre il cielo e  le sue stelle..Pregando che un giorno sarebbe tornato…Ero davvero ingenua da piccola… Forse era stato un bene che se ne fosse andato…” sospirai ,riprendendo a guardare e ascoltare la scena in silenzio..

<<Una stella? Ma io volevo giocare con lui...Mi  aveva promesso che avremmo giocato a nascondino e che poi mi avrebbe insegnato a suonare il piano..Non è giusto...Papà..Io voglio giocare con te...Papà...Torna da me...Papà!>>disse la piccola, guardando prima la foto del papà per poi spostarlo sul fratello arrabbiata..

M;<<..Mi dispiace.. piccina..Purtroppo non gli è stato concesso  il tempo...Non sai quanto ci tenesse...A..farlo...Non ti arrabbiare non è stata colpa sua...Ti prometto  che quando torneremo a casa giochieremo a nascondino e poi  suoneremo qualcosa con il suo pianoforte va bene? >>Disse dolce sorridendomi con gli occhi lucidi...

<<Va..Bene..Ma.. Quindi papà non tornerà più..qui..da..noi ora che è diventato una stella.non è così?..E' colpa di quel brutto male vero..fratellone?>>disse la piccola capendo finalmente la situazione con gli occhi lucidi, guardando prima il fratello e poi la madre che aveva preso a singhiozzare maggiormente appena udì quelle parole...

Minho non rispose alla piccola, optò semplicemente per stringere a sé la bimba e la madre che non faceva altro che ripetere che la colpa fosse sua se papà non ce l'aveva fatta...

Nessuno di loro poteva vedermi, ero come uno spirito, rinchiuso  dentro quel ricordo intriso di sofferenza e malinconia..

Una lacrima silenziosa solcò il mio viso quando allontanandomi da quelle tre figure mi avvicinai alla bara, la quale una volta vicino essa si aprì, rivelando così il corpo esanime di mio padre.. 

Lo osservai attentamente, il viso magro e pallido, gli occhi scavati e chiusi le labbra serrate in un espressione rilassata, tanto da farlo sembrare addormentato, vidi che non avesse più un filo di barba e nemmeno i capelli, in quanto purtroppo come mi aveva raccontato mia madre, per via dei trattamenti che li facevano, aveva iniziato a perderli, ma nonostante ciò aveva sempre continuato a combattere, senza mai smettere di sorridere e di pensare a noi anche quando ormai sapeva fosse giunta la sua ora.

“O almeno così faceva pensare, perché dalle volte mio padre aveva un lato che non tutti conoscevano…“ pensai osservando attentamente il suo corpo..

Era vestito esattamente come nella foto del loro matrimonio, che portavo incorniciata con cura a casa, tra le mani stringeva uno rosario davvero particolare costituito di pietre che non avevo mai visto prima, esse presero ad illuminarsi non appena mi avvicinai per toccarle ma...

Fui fermata da una voce che prese improvvisamente a parlare non appena stetti per afferrare le pietre che componevano il rosario..

??<<..Susan..Vedo che ti sei già ambientata.Non è così.Ti piace come ho preparato tutto, soltanto per te mh? Non sai che fatica scavare in questo tuo ricordo ma alla fine grazie al tuo amichetto ho potuto dare il meglio di me.. Allora non trovi che sia tutto perfetto? >>domandò entusiasta la voce

Capì subito a chi appartenesse..

..Atlas..

S;<<..Atlas..Brutto.. Ahh.. .Perché sono qui?Perchè tutto questo? >>domandai con rabbia a quel mostro...

A<<Perché so che questo è uno dei tanti momenti che hanno segnato la tua vita..Non lo senti..la sofferenza..il dolore..guarda!...Tutta questa sofferenza emotiva  farà in modo di fortificare il potere della distruzione, facendo in modo di liberarlo...E poi pensavi davvero che ti fossi liberata di me così facilmente...Povera sciocca..Ti do il benvenuto nella mia dimensione...Susan..>>disse ridendo maligno,guardandosi attorno compiaciuto.

A;< E Come ti ho già detto..Non me andrò fino a quando non otterrò ciò che mi serve.

Quindi fino ad allora...Io starò qui a metterti alla prova e osservarti cadere e soffrire tra quei dolorosi ricordi che la tua mente ha provato a farti dimenticare..

Alla quale io stesso provvederò a farti rivivere momento dopo momento, dolore dopo dolore...

Fino a quando il tuo potere non sarà risvegliato..

E adesso Susan se fossi in te mi sbrigherei ad uscire da qui...>>Disse con un sorriso macabro dipinto sul volto per poi sparire..

Di punto in bianco le luci nella chiesa si spensero, ero illuminata solo dal bagliore leggero di quei candelabri posti sull'altare, la quiete di prima adesso veniva spezzata da una melodia inquietante che s'innalzava tra le pareti, dove un canto improvviso prese a levarsi , era in una lingua che non avevo mai sentito prima, notai che la me bambina, mio fratello e mia madre fossero spariti e al loro posto vi erano tre ombre, che non smettevano di intonare questo canto guardando la bara davanti ai miei occhi..

Un rumore, come rantoli si propagavano dal suo interno e una voce orribile e graffiante prese a parlarmi..

??<<S..S..Susan..Ti sei..dimenticata..di..me...Ti..sei..Dimenticata..di tuo..padre...della tua famiglia...Susan..Hai rinnegato le tue origini… >>disse cupo e rabbioso ..

Rimasi pietrificata udendo quelle parole...

S;<<Io..io..>>non riuscivo a parlare..

<<Eri..la..mia..bambina..Come..hai..potuto?...Come hai potuto!?>> incalzò il mostro, prendendosi ad alzare da quella bara..

Dove una volta fuori da essa, notai che fosse diverso rispetto a pochi minuti fa ora il suo corpo era completamente ridotto a brandelli, dove vidi alcuni pezzi di pelle marcia penzolare fuori da quel completo  marcio e sporco di vermi e terra, i suoi occhi o almeno quello che ne restava  aperti e furiosi che scrutavano ogni mio movimento, mentre prendeva a muoversi lentamente verso la mia direzione.

 ?<<Oh.. Susan...Ma Non ti preoccupare adesso..Io ti Perdono.. Ma solo se...Tu verrai qui con me...Così  nessuno si dimenticherà più di noi...mia dolce e piccola Susan..E adesso vieni qui da me  e gioca con il tuo caro e vecchio papà..Per l'eternità!..>>Disse con voce demoniaca afferrandomi ad una gamba trascinandomi giù dai gradini, non curandosi del dolore che mi stava provocando..

S<<Tu non .. sei mio padre..Lasciami schifoso mostro!..>>dissi colpendolo riuscendo a liberarmi dalla sua fredda e viscida presa, iniziando a correre verso l'uscita di quella chiesa che via via che mi avvicinavo sembrava si facesse sempre più lontana..

?<<TU VERRAI..CON ME..CHE TU LO VOGLIA O MENO! Non ti permetterò di uscire da qui..Tu Susan .. rimarrai  qui..con Me! Non Hai via di fuga qui dentro.. Se non sarò io a fermarti Lui lo farà… Vieni qui!>> disse mentre continuava a seguirmi provando a prendermi con le sue disgustose mani..

S<<Non credo proprio.. Schifoso ammasso di carne in putrefazione… Se pensi che morirò qui e per di più con te beh mi dispiace ma col cazzo...>>dissi aumentando la velocità riuscendo ad oltrepassare la porta che si chiuse improvvisamente dietro di me , salvandomi..

S;<<Cristo.. C'è mancato poco.. Bastava che rallentassi leggermente e mi avrebbe catturato e chissà che fine avrei fatto…Dio! Pure da morto doveva tormentarmi…>>dissi cercando di regolarizzare la respirazione chiudendo gli occhi abbandonandomi sfinita contro quella porta chiusa da dove provenivano dei colpi e dei ringhi.

<<Quello non era tuo padre..Era..Una sua creazione...Devi..svegliarti Susan...Tu..devi liberarlo...Sei l'unica che può farlo...>> disse una voce femminile che prese ad accarezzarmi il volto dolcemente. 

In quel momento aprì gli occhi a quel tocco, e mi ritrovai davanti la figura evanescente di Grace...

S<< ..Grace?...Io non so come fare...Sono stanca di tutto questo...>>dissi guardandola abbattuta.

G;<<Lo so..Susan, ma devi resistere...Fino a quando tutto questo non sarà finito e la maledizione sarà spezzata..Io per quanto mi sarà possibile cercherò  di aiutarvi..ma per farlo tu devi restare in vita..e Svegliarti.. ma l'unico modo per farlo è, ricordare e perdonare...>>

S;<<Ricordare e perdonare? Non..non capisco..>>Dissi  confusa

 G;<<Ogni ricordo che quell'essere ti farà rivivere sarà colmo di dolore e senso di colpa, il suo scopo e quello di renderti come lei..Il tuo potere non può essere rimosso e ne tanto meno intrappolato, lui sta cercando di portarti dalla sua parte per poi usarti.

Quindi tu non cedere e perdonati, nonostante tutto.

Perdona sempre è la chiave per uscire da qui..Si forte..Nonostante la fine sia vicina...>>

S;<<D'accordo ci proverò..tanto alla fine tutto questo non è reale dico bene? ...Ma come faccio a liberare Lix da quello stronzo? E come ha fatto a seguirmi fino a qui..>>dissi ripensando al dolce sorriso di Lixie..

"Dio quanto mi manca...E tutta colpa mia se siamo finiti in questa situazione.." pensai 

G;<<Quello che hai appena vissuto non era altro che una incursione e manipolazione onirica, molti di noi possiedo questo potere ma...rispetto a noi Guardiani, gli Haint sono spiriti davvero forti, malvagi e senza scrupoli creati solo per nutrirsi e diffondere sofferenza tra gli umani e non..Inoltre  è difficile liberarsi di loro a meno che non si effettui un rituale di esorcismo...>> disse calma..

S;<<Ho capito bene? H.. Hai.. Detto Un..un E..Esorcismo?! Non sono mica un prete io! Come diamine dovrei fare?>>dissi agitandomi.

G;<<Susan questo purtroppo è l'unico modo che abbiamo, ma non sarà così semplice e soprattutto non con un esorcismo comune…

Ti servirà scoprire quali sono gli ingredienti e in quali ricordi sono situati…

E dovrà essere fatto qui nella dimensione delle ombre, non servirà un prete esorcista , servirà solo  il mio potere..Ti chiedo solo di fidarti di me so cosa fare, tu trova gli ingredienti e il resto ti verrà svelato ...Ad ogni modo credo che tu abbia già trovato e recuperato il primo...>>disse prendendo a guardare improvvisamente le mie mani..

Dalla quale ora pendeva il rosario che poco prima aveva avvolto quel mostro  nelle mani..

S;<<Non ricordavo di averlo preso...Inoltre come fai a sapere tutto queste cose...>>dissi stupita vedendo le pietre prendersi ad illuminarsi di viola non appena la ragazza ne tocco una... 

G;<<.. Esperienza..Susan..Per tanti anni ho studiato e compreso come sfruttare e gestire i diversi tipi di magia, e per farlo ho dovuto varie volte affrontare delle situazioni inconvenienti..

Capendo che molto spesso l'essere umano arriva a fare pazzie solo per un pò più di potere tra le sue mani, ma quello che non sa e che giocare con essa può essere davvero un gioco pericoloso e dalle volte mortale...Ho avuto a che fare con ogni genere di male, compreso lo stesso che possiede ora il tuo amico..

 E ti posso garantire che rispetto a quello che ho affrontato io il suo è più forte.

Ma se seguirai con dedizione quello che ti dirò..Potrai salvarlo...Le pietre sono il primo ingrediente..una volta trovati tutti ti mostrerò come dovrai procedere ma fino ad allora…

...Ricorda e Perdona..>>disse per poi sparire...

Ero di nuovo sola in balia di me stessa, in una stanza vuota e completamente bianca, dove potevo scorgere a pochi passi da me un sentiero che portava verso diverse porte, ognuna abbinata ad un numero e colore diverso...

Osservai attentamente quella lunga via, indecisa se percorrerla o meno...

..Ricordare e Perdonare...

Erano le parole che mi risuonavano nella testa, ma esattamente cosa stavano a significare per me era ancora un mistero…

D'altro canto avevo scoperto come liberare Lix da quel bastardo , ma l'unico modo per farlo era attraverso un rituale di esorcismo della quale al momento io non ne sapevo niente, e questo non faceva altro se non  farmi ulteriormente stare peggio.

Mi feci forza, iniziando così a percorrere quel sentiero e ad analizzare quelle strane porte e  i numeri con la quale erano segnate, curiosa e al contempo spaventata mi avvicinai ad esse , ancora una volta indecisa su quale scegliere.

Ero sicura che dietro ad ognuna di esse mi sarebbe spettato rivivere quei ricordi dolorosi alla quale avevo messo un lucchetto, provando semplicemente a scordarmi di loro e andare avanti.

Ma che adesso si trovavano davanti ai miei occhi tormentandomi di nuovo..

Chissà quali memorie del mio passato quel bastardo avrà usato per questo suo stupido ed insensato giochino.

“Per quanto in questo momento io  voglia andarmene da qui, non posso farlo , non fino a quando non riuscirò a liberare Lix da Atlas, e uscire insieme a lui da questa maledetta dimensione una volta per tutte…”pensai, posando lo sguardo  dritto davanti a me, dove ora si trovava la prima porta, essa era fatta di legno scuro, con degli strani disegni come dei lunghi rami di alberi dove al suo centro vi era  inciso il numero "25" con una tinta blu che ancora colava fresca, sporcando il pavimento  bianco. 

Non mi ispirava particolarmente in quanto  dal suo interno provenivano delle urla e dei rumori metallici , come di oggetti che venivano lanciati contro il pavimento.

Feci un respiro profondo ed entrai,una volta entrata la porta si sigillo dietro di me, lasciandomi al buio abbastanza agitata, ma sentivo  che quello che cercavo si trovava sicuramente li dentro, così senza perdere tempo mi avvia verso quello che avevo intuito fosse un andito, dalla quale alla sua  fine proveniva una luce calda. 

Mi diressi verso la direzione illuminata da quella luce e mano a mano che mi avvicinavo le urla diventavano sempre più forti e chiare, dove non appena mi affacciai sullo stipite delle porta vidi...

I miei genitori che litigavano, accusandosi a vicenda con insulti e  parole di disprezzo, si poteva percepire la rabbia e la  frustrazione nei loro toni, tutte dovute allo stesso motivo le difficoltà economiche.

Non era raro che litigassero in questo modo, ma quella lite fu una delle più violente che i due ebbero, notai in tutto quel pandemonio di urla, seduta in un piccolo angolino a giocare con una bambola di pezza, la stessa bimba che vidi poco prima in quella chiesa. 

Lei nonostante ciò continuava a giocare e parlare con quella bambola  tranquillamente, non curante del fatto di quello che di lì a breve stava per succedere...

Mio padre non era mai stato violento con mia madre, ma quel giorno forse per la troppa rabbia, forse per la situazione in cui eravamo, si avvicinò furibondo e con sguardo assassino  a mia madre e le diede uno schiaffo in pieno viso facendola cadere per terra, continuando ad insultarla.

Nessuno sapeva che da quel momento in poi le cose sarebbero andate a peggiorare negli anni… Fino a quando non gli fu diagnosticato il cancro…Io ero troppo piccola per ricordare eppure questa ricordo è stato uno dei motivi per cui fin da piccola ho sempre avuto problemi ad aprirmi con le persone e soprattutto a isolarmi” pensai venendo distratta dal rumore di passi svelto che scendevano le scale.. 

In quel momento vidi  Minho scendere di fretta l'ultimo gradino dirigendosi verso la piccola, mettendosi davanti a lei coprendole gli occhi e le orecchie..

A quella scena i miei occhi si fecero lucidi, potei solo guardare e ascoltare impotente lì nascosta..

Le loro parole erano come armi puntate contro di me, e io ero troppo piccola all'epoca per  imparare come usarle per farli tacere.. Ecco perché Minho era sempre lì al mio fianco per proteggermi da esse.. ” pensai. 

 Improvvisamente in mezzo a quella stanza apparve un filo rosso, la quale indicava un punto oltre  quel salotto, decisi di seguirlo facendomi spazio tra quel ricordo. 

Guardai mio padre in lacrime mentre supplicava mia madre di perdonarlo,mentre nell'angolo vedevo Minho trattenere a stento la sua rabbia, mentre continuava ad  avvolgere la bimba in un abbraccio sussurrandole che non era niente, prendendole a canticchiare una melodia per calmarla.

Vidi mia madre a terra, in uno stato di shock con mio padre che continuava ad accarezzare il volto,continuando a ripetere..

<<..Tesoro..mi..dispiace..perdonami io ..non..volevo..>> 

Abbassai la testa non volendo guardare un minuto di più quella scena..

Questo era quello che mio padre celava dietro quel suo solito sorriso e quel suo solito comportamento educato e dolce che tutti ammiravano.. Non accadeva spesso che questo suo lato uscisse ma quando usciva a pagarne spesso è volentieri le conseguenze era quasi sempre mia madre… “pensai

Oltrepassando quelle figure, continuando così a seguire quel filo che come un magnete mi attirava maggiormente a sé. Notai che quel salotto si faceva sempre più lontano fino a quando, vidi che il filo si interrompeva proprio sotto un'altra porta..

S;<<Un'altra porta?..Nel ricordo precedente non c'era nulla che potesse essere utile per il rituale o almeno niente di apparentemente fuori posto.
Inoltre non capisco se sia stata
Grace a lasciare questi ingredienti o meno...
Non mi ha nemmeno detto quali siano effettivamente..Dio e tutto così complesso..E se anche questo fa parte del gioco di Atlas?Ahhh...>>dissi sbuffando, mettendomi le mani tra i capelli esasperata..

S<<Okay..Calma ..Susan..Ricorda..lo stai facendo per Felix..>>dissi guardando la porta decorata con il numero "10"  davanti ai miei occhi, per poi aprirla..

Davanti a me adesso si estendeva un altro corridoio molto simile a quello del ricordo precedente, ma questa volta mi trovavo davanti all'uscio di casa, da dove provenivano dei sussurri, così forti da farli sembrare come dei sibili di mille serpenti...

Un ombra dietro la finestra catturò la mia attenzione,e come mossa da un incantesimo oltrepassai la soglia di quell'abitazione, trovandomi davanti quel ricordo...

Mi avvicinai a quell'ombra, la quale era ferma immobile davanti  a quello che credevo fosse un vecchio e gigantesco studio..Una volta raggiunto il suo fianco , essa mi guardò e disse...

? <<...Il loro  sacrificio...è stato necessario...Affinchè tutto si compia..Ascolta...attentamente..ciò che ella ha da dire..>> disse consegnandomi una boccetta con all'interno un intruglio dal colore discutibile, per poi tacere e concentrare il suo sguardo davanti a sé, portandomi a fare lo stesso, una volta conservata tra le mie tasche quella piccola ampolla...

Vidi una donna, aveva il volto coperto con un velo nero, la quale l'unica parte del volto che potevo scorgere erano gli occhi , ma per quanto ci provassi non riuscì ad  identificarla,teneva con sè una bambina dai lunghi capelli castani in braccio addormentata tranquillamente sulla sua spalla, mentre nell altra mano teneva un vecchio e robusto libro nero rilegato in pelle, da dove sporgeva lo stesso filo rosso che mi aveva condotto fino a qui...

Mi accorsi fosse parecchio di fretta in quanto vidi che andava e tornava dalle diverse stanze leggendo le pagine di quel libro e , portando degli oggetti all'interno di quello studio...

Fino a quando, dopo diversi minuti si fermò, poggiando delicatamente in un angolo la piccola mettendosi successivamente seduta sul pavimento sistemando in cerchio su un tavolino tutto quello che le serviva.

Guardò la piccola che dormiva beata con la testa poggiata contro il muro freddo, dove con calma e con la tristezza che velava i suoi occhi iniziò a parlarle.. 

 ?<<Una sola goccia di sangue..e tutto sarà sistemato..Susan..>> disse fermandosi ad asciugare una lacrima mentre prese con cura a rimuovere il velo dal suo viso..

S;<<M...mamma?>>bisbiglia sconvolta, venendo zittita dall’ombra, mentre la donna riprese a parlare..

?<<Mi dispiace...ho dovuto farlo..Il tuo fardello e troppo grande da poter sopportare..

Lui mi ha detto che sacrificando la mia anima e il corpo di tuo fratello avrebbe potuto salvarti dalla tua sorte...
Promettendomi che almeno tuo fratello Minho sarebbe tornato per proteggerti e aiutarti, mostrandomi il vostro incontro tra quindici anni...Invece..Per quanto riguarda me ..>>disse sorridendo affranta e con voce incrinata, mentre accarezzava le mani della bambina con le lacrime che come cascate venivano giù dai suoi occhi blu come il mare..

?<<Per quanto riguarda me..sarò..diversa..e ti chiedo..scusa.in anticipo.per tutto quello che sarai costretta a passare..per causa mia...Ma piccina.
La mamma ha scelto di sacrificare se stessa e Minho soltanto per darti la forza e il potere necessario per combattere..

...Ti voglio bene Susan...

Scusa se non ho potuto darti un'infanzia migliore e una vita migliore..Adesso è arrivato il momento di abbracciare la nostra sorte..Spero che un giorno tu riuscirai a perdonarmi...Addio Susan>>disse  non appena ella sentì il cigolio della porta di casa aprirsi, dando  così un ultimo bacio  alla piccola per poi recuperare la lama e tagliarsi il palmo della mano impregnando con il suo sangue quello strano foglio di carta che giaceva su quel tavolo, la quale esso appena entro in contato con il sangue prese fuoco e sollevandosi in aria sparì in una nuvola di fumo...

Improvvisamente udì un altra voce...
Capì che Minho era rientrato...

"Stavo rivivendo il momento esatto della scomparsa di Minho..

Ma la cosa particolare e che quello stronzo di Atlas era riuscito a ricostruire perfettamente ogni dettaglio, ma  la cosa che mi lasciava perplessa era come ha fatto lui a creare tutto questo?

Se nemmeno io mi ricordavo precisamente cosa era successo? Inoltre i numeri delle porte.

Il 25 e  il 10.devono significare qualcosa…no? Avanti pensa Susan.. Pensa dannazione.. “pensai cercando di collegare quei due numeri fino a che.. 

Ma certo! Il venticinque di ottobre ,era il suo compleanno quando Minho sparì..Quindi e stato questo demone Nyx..

A manipolare mia madre facendo sacrificare se stessa e mio fratello per  far in modo che io abbia il potere di fermare tutto questo? Mia madre  credeva davvero che con questo avrebbe alleggerito la situazione?!

..Dio Mio..

Non appena libererò Felix da quel mostro e riuscirò ad uscire da qui insieme a lui andrò a fare visita a mia madre..

Credo che sia l'unico modo, ormai lo scontro con Hera è vicino Chissà cosa starà succedendo a Chris e gli altri...."pensai venendo interrotta dalla voce entusiasta di Minho che proveniva dal corridoio dietro di noi.

 M<<Mamma, sono a casa...Oggi Yoon mi ha dato un anticipo perchè ha scoperto che era il mio complean-..Mamma?>>disse interrompendosi non appena vide delle chiazze di sangue sulla moquette, mano a mano che si avvicinava allo studio parecchio allarmato.. 

Lo insegui provando a fermarlo, ma non appena cercai di afferrargli il braccio la mia mano gli passò oltre..

S;<<No..No..non andare..Minho non voglio perderti..MINHO!>>dissi in lacrime ormai paralizzata e in completa balia di quell'atroce ricordo..

?<<Non...Può sentirti.e nemmeno vederti..Puoi solo assistere silenziosamente alla scena.Non puoi fermare ciò che è già stato segnato..>> disse fredda l'ombra, dove con un tocco essa mi riportò di nuovamente in quella stanza..

M;<<Mamma!?Mamma? Che cosa..hai..Fatto? Tu..Sanguini, Sei ferita..Susan? Sta bene? O mio dio.Vado a prenderti delle bend-..>> disse per poi venire interrotto..

M.S<<No...non c'è tempo..Mi dispiace..Figliolo...Non avevo altra scelta...>>disse mentre una lacrima di sangue prese a colare dal suo volto e tutto intorno a noi prese a tremare improvvisamente, dove delle urla strazianti presero a levarsi dentro quella stanza, mentre davanti ai nostri occhi ora delle mani e dei tentacoli presero a sbucare dal pavimento..

S;<<No..Non di nuovo..>>dissi coprendomi le orecchie cadendo in ginocchio..

Vidi mia madre alzarsi e dirigersi verso mio fratello che cercava in tutto e per tutto di provare a raggiungere la piccola me che ancora dormiva beata nonostante tutto quello che stava succedendo..

M<<Cosa significa tutto questo..Cosa accidenti sono queste cose..Cosa vuoi dire con e stato necessario.Cosa..Hai fatto..Mamma?!>> disse poco prima che mia madre lo spingesse contro quelle mani, intrappolandolo nella loro forte e viscida presa...

Lo sguardo di mia madre era diverso, da pochi istanti prima e la sua voce era fredda, gelida e raccapricciante..

M.S<<Il Tuo Sacrificio è necessario.. Nyx ci aiuterà...permettendo così a Susan di salvarci...Ma tutto ha un prezzo e quel prezzo sono il tuo corpo e la mia anima...Perdonami Minho..>>disse una volta dinanzi a lui iniziando a recitare una sorta di canto..

I tremori non smettevano anzi diventavano sempre più forti e violenti mano a mano che recitava quelle parole dal significato arcaico..

Fino a quando una voragine si creò al centro di quell ampio studio, dalla quale dal suo interno ne fuoriuscì un mostro dalle fattezze umanoidi che prese furioso a dirigersi verso Minho, dove con una velocità mostruosa lo afferrò, facendo così dissolvere il suo corpo come un goccia d'acqua in mezzo all'oceano..

A quella visione mi sentì terrorizzata e impotente davanti quella scena o meglio a quel ricordo in cui ora ero prigioniera.

 Quel  mostro una volta fatto sparire mio fratello passò a mia madre, dove con un sorriso sadico dipinto sul volto la sollevò  dal collo per poi aprire la sua disgustosa e gigantesca bocca iniziando ad aspirare via  quella che credevo fosse l'anima di mia madre..

In quel esatto momento la piccola aprì leggermente gli occhi ancora assopiti e vide la mamma venir scaraventata via da quell'essere..per poi sparire..

S<<..Minho!..Mamma!..Se lo avessi saputo prima..Hai solo cercato di proteggermi...Ma perchè io e perchè affidandoti ad un demone? Perchè? Io non capisco..>> dissi mentre lo studio ora era completamente avvolto nel silenzio..

??<<Prendendosi la sua anima, ha corrotto la sua ragione..In questo modo Nyx ha permesso che ti venisse celata la verità...Susan..Tu sei colei che è stata scelta..Per distruggere la Grande madre...Tua madre ha voluto far in modo di darti un arma per combatterla..E loro vogliono te soprattutto..Atlas. ..Sei più potente di quello che credi Susan...Ma adesso è tempo di perdonare.

..Perdonala e l'ultimo ingrediente ti verrà rivelato..

E con esso potrai salvare l'angelo dal controllo di quello spettro e te stessa.. Scegli Susan..non rimane molto tempo prima che tu rimanga bloccata qui dentro..>> disse l'ombra avvicinandosi al corpo inerme di mia madre, mentre la piccina continuava a piangere rannicchiata in un angolo.

Vidì gli occhi di mia madre aprirsi leggermente, e non appena rivolse il suo sguardo davanti a sè, riconobbi la stessa ombra che mi avrebbe tormentato da lì fino ai miei 20 anni...

Mi avvicinai a lei inchinandomi, portando il mio viso all'altezza dei suoi occhi scuri e vuoti, le toccai il volto consapevole che non potesse né vedermi e ne sentire il mio tocco, in quanto lei fosse solo parte di un ricordo..

L'abbracciai e le bisbigliai , quelle parole che non pensavo di pronunciare ad alta voce e sopratutto a lei..

S;<<Mamma...Io...ti Perdono..>>dissi e in quel momento tutto scomparve.

In un men che non si dica mi ritrovai per l'ennesima volta in quella stanza bianca e davanti  ai miei occhi vi era di nuovo Grace, con in mano lo stesso libro che poco prima teneva mia madre in mano...

G<<Complimenti Susan,  sei stata brava, hai recuperato..i tre ingredienti principali...Adesso è giunto finalmente il momento di agire e cacciare via quel mostro..>>disse guardandomi.

S;<<Tre? Ma io ne ho recuperato solo due.>> dissi confusa guardando i  due ingredienti,  ovvero , il rosario fatto di pietre e  la boccetta...

G<<Lo hai sempre avuto lì con te, Il bracciale che hai al polso e il terzo ..Susan...Ha incastonato con se l'ultima delle tre pietre infuse con il sangue di uno dei sette re dell'inferno, ella farà in modo di catalizzare la magia e successivamente sigillare lo spirito di Atlas al suo interno...>> disse rimuovendo il bracciale dal mio polso.

S;<<Ah..non pensavo nemmeno di averlo indosso...Quindi  ..Cosa dovremmo fare ora per liberare Lix da quello stronzo ,e come bisognerà procedere nel momento del rituale?..E domanda più importante di tutte come faccio a fare tutto se non so nemmeno dove si trovi lui in questo momento..>> dissi frustrata

G;<<Dove si trova lo scoprirai  a breve..Sul rituale invece le istruzioni sono segnate su questo libro..Pagina trecentotrentatre...Qualsiasi cosa succeda..Si forte.. Io sarò li con te a guidarti..>>disse attraversando e sparendo dietro un enorme porta rossa scarlatta che si era materializzata davanti ai miei occhi...

S;<<No aspetta..io non..so..>>non feci in tempo a dirlo che era già svanita..

Presi il libro che Grace mi diede prima di sparire e lo aprì alla pagina indicatami da lei stessa e notando un piccolo segno che suppongo abbia messo per indirizzarmi verso quello che mi serviva sapere, così iniziai a leggerlo attentamente..

*nel libro*

-Exsilium Umbrarum-

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E' un rituale molto delicato, usato esclusivamente da guaritori, esorcisti e streghe per liberare una o più vittime dal controllo di un Haist..

Esso richiederà parecchie energie sia fisiche che magiche, chi sarà incaricato nello svolgere il rituale dovrà avere fermezza e sopratutto forze mentali elevate e dovrà procedere ad una accurata preparazione prima del suo inzio e sopratutto dovrete essere pronti a tutto..

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Oggetti necessari:

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-Un gessetto bianco

-Boccetta di Aquae Lucentis *Acqua di luce*

-Un rosario alla quale dovranno venir sostituite le sue perle con pietre di protezione * ametista, ambra e giada sono richieste per questo rituale* 

- Cinque candele bianche precedentemente purificate

- Lithos Inferni * Roccia degli inferi*, per questo rituale è necessario l' infusione con una o più gocce di sangue di uno dei sette re degli inferi *per questo rituale è necessaria l'infusione con il sangue di Lucifero* ..

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Preparazione e svolgimento del rituale:

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Come prima cosa da fare l'adepto al rituale provvederà a disegnare sul terreno  un pentagramma, dove successivamente con rigorosa cura e attenzione poserà su le quattro punte le pietre di protezione avanzate dall'assemblaggio del rosario e sull'ultima punta andrà posizionato il Lithos Inferni... 

Dopodiché dovrà posizionare le candele purificate, bagnarle con un goccio del suo sangue e  successivamente accenderle in senso orario ,  ripetendo per ciascuna candela:

"Lascia che ogni goccia del mio sangue sigilli questa gabbia,finché l'oscurità non lasci di nuovo spazio al candido splendore della luce"

in modo da chiudere e  rendere sicura la gabbia una volta che lo spirito verrà scacciato e intrappolato...

Una volta fatto si provvederà a portare il posseduto all'interno del pentagramma, dove l'adepto andrà a bagnare la fronte e le mani proprie e del posseduto con l' Aquea Lucentis e mettendo il rosario intorno al suo collo recitando questa breve preghiera:

"Invoco il potere della luce affinchè mi protegga da tutti gli spiriti che covano il male.

Dalle tenebre e dal caos ,chiedo aiuto e invoco la gloria della luce per espellere tutto ciò che oscuro e vile..

Che la giustizia della luce mi circondi e mi protegga  e che bandisca dal corpo di *nome del posseduto* lo spirito che si oppone al bene spargendo solo buio e devastazione ..

Possa quindi il potere della luce purificare e ...

Liberare  questo tu* figl* da questo mostro malevolo e appestante che ora lo tiene prigioniero nell' ombra...

Lux in te confido et fidem habeo et defendo nos et a tenebris libera..."
(*luce in te confido proteggici e liberaci dalle tenebre *)

-La reazione del posseduto sarà pressoché immediata, è bene che l'adepto  continui a recitare questi versi senza cedere alle tentazioni dello spirito, la quale farà di tutto pur di fermarvi, ma dovrete essere concentrati e fermi, e soprattutto freddi nei confronti dell oscurità che potrebbe improvvisamente circondarvi…

Non abbiate paura se dovesse accadere…

Ricordate quello che potreste vedere non è reale in quanto l'Haist usa le illusioni a suo favore per distoglierci dal nostro compito.. Se verrete avvolti dall'oscurità seguite la luce delle candele, sarà la via per rompere l'illusione..

A questo punto del rituale se avete fatto tutto seguendo l'ordine scritto, le candele inizieranno a sprigionare un bagliore argenteo che andrà a circondare e caricare con la loro luce la pietra degli inferi infusa ed in questo momento che essa si leverà sopra la testa del posseduto liberandolo e intrappolando quindi l' haist al suo interno...

Un volta intrappolato lo spettro il pentagramma  si dissolverà una volta che la pietra toccherà terra -

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*Piccola raccomandazione: 

Se lo spirito si dimostra resistente all'esorcismo, in questo caso e ripeto solo in questo caso sarà necessario l'aiuto di un Guardiano...

*...Astenersi dal farlo se si è umani...Le conseguenze potrebbero essere mortali, la magia e i rituali descritti in questo manuale non sono oggetti con cui scherzare...State molto attenti...*

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-Pagina 333

Lessi quella pagina abbastanza titubante sul da farsi,insomma mancavano diversi ingredienti all' appello ma avevo come la sensazione che Grace avesse recuperato gli altri..

Ora avevo finalmente trovato il modo di liberare Felix e con esso anche la probabile via d'uscita da questo posto, ma allora perchè sembra tutto così strano?

Insomma appena arrivata in questa dimensione mi sono ritrovata a dover fare i conti con una parte di quei traumi che ho vissuto durante il corso della mia vita..

Traumi causati dalle stesse persone che avevano giurato di proteggermi e prendersi cura di me, rivivere quei momenti, quelle parole, quei gesti mi hanno fatto capire quanto sono stata forte e grazie a quel bastardo di Atlas ho imparato a perdonare chi mi ha fatto del male...

"Felix se fosse qui adesso sarebbe orgoglioso di me e starebbe probabilmente stritolandomi con uno dei suoi abbracci, dicendomi -Finalmente c'è l'hai fatta a lasciarti a alle spalle tutto-" pensai, ricordando una delle nostre solite chiacchierate notturne, in cui eravamo  io e lui seduti mentre ci confidavamo l'un l'altro bevendo una cioccolata calda...

Era l'unico che sapeva tutto di me come io sapevo tutto di lui...

Scacciai via quel ricordo e mi asciugai una lacrima sfuggita al mio comando, prendendo a guardare la porta davanti a me con sguardo determinato per poi raccogliere gli oggetti e il libro che chiusi stando attenta a non perdere il filo usato come segnalibro, dirigendomi così determinata  e impavida  verso di essa..

S;<<Atlas..E giunta l'ora di rispedirti all'aldilà...Lix tieni duro ti libererò da quel figlio di puttana.., usciremo da questo posto..insieme... e una volta usciti da qui...Hera sarà la prossima..>>Dissi determinata aprendo la porta,sentendo una strana forza avvolgere interamente il mio corpo...

Una volta entrata essa si richiuse dietro di me con un tonfo violento sentendo una risata cupa e maligna non appena iniziai a seguire quella voce...

A;<<Susan!...Ti stavo aspettando sai?...Allora..Hai ricordato..mh? Dalla tua espressione suppongo..di.Sì...>> rise in segno di scherno non appena mi vide…>

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~Spazio  autore ~

Heyyy guyyysss Buon anno in super ritardo ❤ Scusatemi se per questo capitolo ci ho messo tanto ma sto affrontando un periodo un po’ così ma speriamo che quest'anno sia meglio ❤ ❤ ❤ Come state passando queste feste? Spero bene ❤ Il capitolo di oggi è un bel po’ triste ma tutto sommato finalmente abbiamo scoperto come liberare Lix da quel cattivone di Atlas.e, ma temo che non sarà così facile come pensiamo.. 

Chissà cosa succederà lo scopriremo solo nel prossimo capitolo ❤ 

Oh.. E grazie mille per le 2,14k letture e tutti voti che lasciate alla storia davvero vi ringrazio di cuore ❤ ❤ voi non sapete quanto valga per me tutto il vostro supporto, vi voglio bene davvero.. 

Vi mando un grandissimo e gigantesco big hug 🤗 ❤ E al prossimo capitolo.. 

Il vostro

~Alex❤🐺~ 

   

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