Capitolo 7- Sono Apposto Cosí

Avete mai la sensazione di essere osservati? Quando si è assaliti da un curioso formicolio che si protende dal retro della testa e scende, scende, scende...finchè non si trasforma in un vero e proprio tremore, che ti costringe a voltarti per assicurarti di non essere pedinata da un folle maniaco armato di mannaia insanguinata? Nella tua mente si susseguono immagini di corpi martoriati ed insanguinati, mentre ti chiedi in quanti modi diversi si possa venire uccisi mentre si è di spalle e non si ha neanche il tempo materiale di afferrare la bacchetta e tentare una minima forma di autodifesa. E il fastidiosissimo cigolio delle suole delle sue scarpe non fa che aumentare il tuo nervosismo, scandendolo al ritmo di slish, pressocchè ininterrotti.
Se non avete mai provato questa sensazione, nè vi siete mai ritrovati a vivere tali situazioni, non temete, probabilmente siete persone del tutto sane di mente, che non necessitano di alcun trasporto urgente al piú vicino istituto mentale.
Come immagino si sia intuito, questo non è il mio per niente il mio caso.
Andiamo, riprenditi, Tonks! Di sicuro il losco figuro che si trova alle tue spalle svolterá al prossimo corridoio, dimostrandoti che non c'è niente, assolutamente niente, di cui preoccuparsi; anzi, probabilmente definirlo con l'epipeto di 'losco figuro' è più che esagerato, certamente sarebbe più appropriato definirlo uno 'studente ignoto che, per puro caso, sta seguendo la tua stessa strada, producendo quel dannatissimo cigolio con la suola di quelle sue dannatissime scarpe che farebbe saltare i nervi persino alla persona più calma di questa terra', perció mantieni la calma e non agire d'impulso, ricordati della minuscola percentuale di dignitá che ti è rimasta, tu non vuoi gettarla dalla Torre di Astronomia, vero? Vero?!

Dai, prova a fare un bel respiro profondo e cerca di mantenere la calma.

Inspiro, espiro, inspiro, espiro, inspiro...slish...espiro...slish...inspiro...espiro...slish...

"Oh, per Tosca! Se ti azzardi a fare un altro passo con quelle tue stramaledette scarpe cigolanti, giuro che io ti...oh, ciao"
Questo è uno di quei rari casi in cui avrei preferito di gran lunga essere pedinata a breve distanza da un pazzo con istinti omicidi, munito di mannaia insanguinata. Perchè un potenziale serial killer, di certo non possiderebbe quel bel paio di occhi grigio-verdi, nè tantomeno, capelli di quel biondo scuro che ricorda così tanto il colore della sabbia al tramonto. Che diamine, un assassino, non avrebbe mai delle cicatrici come le sue! O meglio, sì magari avrebbe delle cicatrici, ma probabilmente non sarebbero mai belle come le sue, che sono così belle, molto belle e...l'ho già detto che sono belle?
Ma il meglio che potrei trarre dall'essere pedinata da un pazzo furioso sarebbe che, di certo, ad una mia reazione brusca come questa, non avrebbe indietreggiato timoroso, fissandomi con quell'espressione che minaccia una fuga imminente, no, no, no! Un pazzo furioso mi avrebbe strangolata direttamente, che sarebbe stato meglio, mille volte meglio, che ritrovarmi nell'ennesima situazione scomoda.
Ora, ragionando con lucidità mi si pongono davanti due potenziali opzioni, su come uscire da questa situazione: potrei avviare una conversazione interessante ed arguta, mettendo in mostra le mie qualitá di oratrice, e fingendo con molta nonchalance che la minaccia di poco fa non sia mai uscita dalle mie labbra, oppure potrei darmi alla fuga, correndo il più velocemente possibile verso il più vicino bagno delle ragazze, chiudendomi all'interno fin quando non avrà dimenticato questa storia, oppure per sempre, nel caso non la dimenticasse mai. Non so perchè ma ho l'impressione che l'opzione migliore sia proprio la prima. D'accordo, Tonks, concentrati, tira fuori una scusa decente e pesca, dai meandri oscuri della tua contorta mente, un argomento di conversazione che si addice ad un Caposcuola.
"Scusa, pensavo fossi un maniaco con la mannaia" Stupida, stupida, stupida...se, forse avevi anche una sola, minuscola, infima, possibilità di diminuire il livello attuale di senso di disagio, l'hai letteralmente calpestata sotto le scarpe. Le sue, di scarpe. Quelle da cui ora ha finalmente sollevato lo sguardo, rivolgendosi direttamente a me. Aiuto, ho tanta paura, sento che sto per abbandonare il radioso mondo dei vivi, mi ha fatto piacere frequentare Hogwarts per un giorno, non voglio fiori sulla mia tomba e, mi raccomando, niente lacrime, sono sensibile.
"Non ho ancora raggiunto quel livello, comunque mi dispiace di averti spaventata, avrei dovuto attirare la tua attenzione. Ero un pó perso nei miei pensieri...a quanto siano belli i tu...i tulipani in questa stagione. Sono fantastici, vero? Peccato che mordano, perlomeno quelli carnivori. Una volta, a lezione di Erbologia, sono stato morso da un Tulipano Carnivoro. La mia mano era diventata, rossa, enorme e, con delle strane macchie violacee che emanavano un odore insopportabile e..." Non è adorabile quando diventa logorroico? Infondo, non mi interessa mininamente delle sue disavventure in Erbologia, mi basta che continui a muovere le labbra e grattarsi il collo, con fare imbarazzato, in modo che io possa capire che non sto sognando e che questo sta accadendo davvero. Meraviglioso. E imbarazzante. Meraviglioso ed imbarazzante.
"Scusami, ti staró sicuramente annoiando. Tendo a diventare logorroico quando sono in imbarazzo" Arrossisce parecchio e fissa ostinatamente il pavimento. Ma, allora, anche lui è nervoso quanto me! Sarà bene che io glielo faccia sapere, in questo caso. "Anch'io blatero nozioni inutili quando sono nervosa, non preoccuparti. Comunque, scusami ancora per aver inveito contro di te. Sono un vero disastro" Il che è al cento percento la verità. Adesso, quasi certamente, annuirà con convinzione e alzerà i tacchi il più lontano possibile da me, scomparendo dalla mia vita per sempre e lasciando al suo passaggio solo quell'odioso cigolío.
Un attimo..sta sorridendo?! Perchè sorride? Si è rimbambito? Ha forse perso il lume della ragione? È ufficiale, ho rincretinito un ragazzo. Non sarebbe certo la prima persona, a subire questo mio effetto collaterale, ma stiamo parlando del ragazzo migliore dell'intera galassia e dintorni!
"Suggerirei di ricominciare da capo questa bizzarra conversazione, prima che si faccia troppo strana per essere gestibile. Bene...ciao, Dorcas, come stai?" Dorcas? Come diavolo ha fatto a fare la conoscenza di mia cugina di secondo grado, un'Auror parecchio dotata e di ventuno anni più grande di me? E come mai, ora, mi prende anche per lei? Non credo che l'abbia neanche mai vista! E poi, anche se l'avesse vista, voglio dire, non ci somigliamo per niente, io e lei. Io ho, di solito, i capelli color rosa shocking, Dorcas, invece, ha capelli cast...un attimo...io sono Dorcas, in questo momento. Ho acquisito le sembianze della mia avvenente cuginetta, all'età di sedici anni, nel tentativo (non riuscito) di infiltrarmi al party dei Malandrini di ieri notte. Tuttavia, l'idea di tramutarmi in lei ogni qualvolta io debba attraversare i corridoi, per evitare equivoci (potrebbe anche decidere di cercarla e, ovviamente, non trovarla e sarei costretta ad incasinare ancora di più la situazione!) con Remus, non è stata affatto una delle mie migliori trovate. Mi verrà in mente qualcosa di meglio, spero, ora preferisco non preoccuparmi assolutamente di nulla: nè della doppia vita nella quale mi sono ufficialmente immersa, nè dei compiti di Incantesimi per domani, nè tantomeno delle scuse da porgere ad Annie, nè dell'appuntamento in Biblioteca, dato a Jamie, per il quale mancano meno di dieci minuti. Per il momento, voglio solo restare qui e bearmi di quegli occhi grigio-verdi.
Desidera qualcos'altro?
No, grazie, sono apposto così.

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