Un pesante litigio

Ivan pov's
Dopo quel ricatto, forse il migliore che avessi mai compiuto, non la vidi più per il resto della giornata.
La parte più bella fu quando verso sera salì silenziosamente in auto, non disse una parola fino a casa e una volta arrivati andò in camera sua!
"Lattina!" urlai e lei uscì dalla stanza "vedo che inizi a capire come vanno le cose qui"
"Non sono ancora la sua macchinetta del caffè, stronzo!"
"Attenta alle tue parole piccola Lattina, ricordi?" dissi mostrando il dischetto "ora entra in quella camera e non fare casino sta notte!"
Con faccia turbata rientrò e chiuse a chiave.

Nella giornata successiva vidi netti miglioramenti, stava zitta e parlava solo se interpellata, quando lavorava faceva con calma sapendo che in ogni caso l'avrei mandata da MrSmile, quando tornava si rimetteva al lavoro senza nemmeno mangiare.
"Knel, vede? Bastava metterla nella condizione di seguire gli ordini come volevamo noi" gli dissi sottovoce
"Vedo signore ma per quanto durerà così?"
"Finché resta viva e non fa altri danni sono anche disposto a tenerla"
"Non ci sarebbero altri modi per usarla?" chiese con un sorrisetto malato
"La prego! Che schifo, non è nemmeno umana! Teniamola come macchinetta del caffè che basta e avanza!" risposi riluttante e schifato.

Passò una settimana in totale assenza di problemi, lei svolgeva il suo lavoro senza distrazioni e, fortunatamente per lei, senza errori.
Stava per arrivare un giorno molto importante, entro una settimana avremmo dato una dimostrazione pratica di Amy con presenti tutti gli amministratori e tutti gli sponsor, oggi però si sarebbe svolta la prova in sala collaudo, avevamo fatto tanto lavoro ed ora sarebbe stato tutto ripagato!
Mi alzai mezz'ora prima del solito pieno di vita e voglia di andare al lavoro, mi feci una doccia, indossai la pettorina in ferro sotto i vestiti (precauzione importante dopo il test finale di 13bis che nemmeno voglio ricordare...), andai in cucina e preparai un caffè, scaldai del latte, guardai un video divertente su internet e feci colazione, un inizio giornata perfetto.
"Buongiorno signore" ...e...inizio giornata rovinato...
"Ciao Ferrovecchio" dissi con astio senza degnarla di uno sguardo
Aprì la dispensa, tirò fuori qualcosa e si sedette al tavolo a mangiare in silenzio ma mi venne una bella idea, la lasciai iniziare e quando fu a metà mi alzai.
"Bene, andiamo che siamo in ritardo"
"Ma, signore, di solito partiamo anche più tardi! Mi dia almeno il tempo di finire!"
"Va bene Lattina, però mi sa che 'per sbaglio' oggi invierò una certa registrazione al Comando Generale se adesso non ti alzi!"
"Questo è un ricatto da bambini!"
"E quello che hai detto è paragonabile ad una minaccia, insubordinazione e crimine contro un essere umano, cosa vale di più?"
"Il suo comportamento infantile!" disse ma si tappò la bocca subito dopo
"S-scusa? Che hai detto?" mi voltai verso di lei con un sorrisetto malato
"Niente signore! Mi scusi!"
"No no...ripetilo..." mi avvicinai lentamente scrocchiandomi le nocche
"Lei è...infantile..." disse preoccupata
Le tirai un ceffone ma mi bloccò la mano prendendomi per il polso, provai con l'altra mano ma mi prese anche quella, si alzò e mi spinse all'indietro "signore, non voglio combattere!" disse facendo segno di calmarmi ma non la ascoltai minimamente, avanzai e buttando di lato la sedia che mi bloccava il passaggio le presi i polsi ma lei mi tirò a sé per tirarmi una ginocchiata in pancia, la spinsi contro il muro tenendola per le braccia e le bloccai le gambe.
In quel momento i nostri volti erano separati soltanto da pochi centimetri ma non era una di quelle belle scene romantiche raccontate nei libri, i nostri sguardi si incrociavano trasmettendo solo odio ed astio...
"Impara a stare al tuo posto, Lattina meccanizzata da produzione di massa"
"Intanto tratta meglio la sua fredda ed apatica Amy, fallimentare scienziato pazzo da quattro soldi"
"Lei almeno sta al suo posto e fa il suo lavoro senza discutere"
"Tratta meglio quella cosa di un essere pensante come me! Lei non fa il suo dovere, lei segue i vostri cazzo di programmi senza nemmeno capire cosa sta facendo!"
"Sai, sei carina, se impiantassi dentro te quei programmi penso che mi potrei divertire un bel po', non ti piacerebbe Lattina? Finalmente adempiresti allo scopo della tua esistenza" la sua espressione passò dalla serietà allo sconvolgimento al disprezzo più totale
"Quanto mi fa schifo, non ha un minimo di rispetto...lei non sa cosa ho passato io! Lei non può nemmeno lontanamente immaginarlo! Ma tanto...adesso capisco perché è solo come un cane!"
"Ma che puttana che sei...tu parli a me di rispetto quando qui sei tu che insulti l'umanità esistendo? Qualunque cosa tu abbia passato sappi che ne sono felice, almeno avresti capito dove stare!"
Il suo sguardo cambiò come se dei ricordi stessero riaffiorando alla sua memoria, vidi lo sguardo che cambiava completamente, si lasciò andare per un piccolo istante ma subito dopo si dimenò per poi spingermi via e scappare nella sua stanza chiudendosi lì dentro.
Stranamente la felicità per averla fatta sentire male non riusciva a compensare ciò che aveva detto, mi sedetti pensieroso sul divano e aspettai che finisse; dopo mezz'ora era ancora chiusa in camera sua, mi alzai e dopo aver bussato entrai trovandola sdraiata di lato sul letto.
"Forza alzati"
"Mi lasci sola..."
"Non posso e adesso vai in macchina"
"Non mi alzo da qui..." disse voltandosi dall'altra parte
"Ma quanto ti odio! Odio te e i miei stupidi doveri nei tuoi confronti!" mi avvicinai e allungando le braccia sotto il suo corpo la presi in braccio
"Che sta facendo!?" chiese palesemente imbarazzata
"Ti porto in auto" ed ignorando altri discorsi la portai fino in garage, aprii la portiera e la poggiai "delicatamente" sul sedile, le allacciai la cintura e salii dall'altra parte.
Non parlò per l'intera durata del viaggio e come cosa non mi dispiaceva affatto, meno sentivo la sua voce e meglio era!

Una volta arrivati scendemmo ed entrammo a passo spedito perché non stavo più nella pelle, spalancai le porte del laboratorio ed entrai, tutti si misero sull'attenti ed Amy già attivata mi guardava avvicinarmi.
"Buongiorno Amy"
"Buongiorno Padrone, ha passato una buona nottata? Lattina le ha creato problemi? Devo occuparmi di lei?"
"Glielo hai già chiesto, ogni singolo giorno!" intervenne l'interessata
"Lattina, la mia programmazione mi impone di preoccuparmi del mio padrone prima di ogni altra cosa"
"Senti piccola Scatoletta di Ferraglia prodotta in serie, stai al tuo posto, ok?" mi intimò Ivan
"Sì signore..."
"E non parlare più ad Amy con quel tono di sufficienza perché mi sa proprio che non sei migliore di lei"
"... ... ... ..." farfugliò qualcosa che non capii
"Ripeti immediatamente a voce più alta"
"Lei" intervenne Amy "ha appena detto 'questo lo dice lei' con tono di sfida, desidera che dimostri a Lattina la mia superiorità? Sarei felice di eliminarla con le mie stesse mani..."
"Amy, stand by" il droide si spense "voleva dimostrare qualcosa? Ma da dove cazzo ha preso questa storia dell'iniziativa personale? L'ha inserita qualcuno e per sbaglio non me lo ha detto? Non mi arrabbio, giuro, solo per capire" dissi con sguardo poco rassicurante
Tutti si guardarono l'un l'altro ma nessuno rispose, l'espressione generale era confusione mista a sospetti verso chiunque e questo non mi rassicurava per niente, attaccammo Amy ai computer ed iniziammo ad analizzarla perdendo un paio di ore...
"Mi sa che avevo ragione io" intervenne Juvia sussurrandomi all'orecchio "Amy è un fallimento totale se non riuscite nemmeno a ritrovare gli errori"
"Taci ammasso di ferraglia! Ma come ti permetti di rivolgerti a me con questo tono di superiorità quando in questo posto sei tu stessa l'errore!"
"E-errore! Ma come si permette lei piuttosto! Io non ho alcun errore e se propr-" le tappai la bocca con la mano
"Nessun errore...signori, mi sa che la stupidità di questo essere si sta rivelando più utile del previsto!" risero tutti e si riunirono intorno a noi per ascoltare "mi spiace dirvelo ma abbiamo proprio sprecato due ore, Amy non ha alcun problema, ora che ricordo, lei ha ritrovato un tono di sfida nelle parole della Lattina qui presente quindi chiedeva il permesso di accettare la sfida"
"Quindi dobbiamo solo correggere quella cosa?" chiese uno venendo avanti
"Sì, controllate anche che non si scontri con altre direttive e poi la proveremo"
"Signor Ivan" intervenne Knel "in pratica è stata la droide a fare tutto, giusto?"
"Esattamente Knel, esattamente"
"Quindi è colpa sua se abbiamo buttato due ore nel cesso?" mi chiese con uno strano sorrisetto
"Mi sa proprio di sì..." la guardammo male
"Allora io vorrei un Double Royal Burger con maionese, patatine fritte con ketchup a parte ed una bibita grande con ghiaccio"
"Lattina...hai capito vero?"
Senza rispondere abbassò lo sguardo ed estraendo un blocchetto ed una penna dalla tasca iniziò a scrivere e dopo che tutti ebbero ordinato, con un sorriso vittorioso sulla faccia la richiamai a me.
"Adesso Lattina guarda bene che Amy ti dimostrerà quanto sia superiore a te, non le chiederò di sparare semplicemente" risi ed iniziai a pensare a qualche strana ed assurda prova da farle fare giusto per rimarcare le sue capacità multitasking e per infierire ulteriormente su Juvia!

Knel si stava dimostrando più utile di quanto mi aspettassi, Amy non aveva problemi e la mia coinquilina stava capendo quale era il suo ruolo in questo laboratorio...anzi...il ruolo di ogni droide in questo mondo...e presto il mio presagio si sarebbe avverato.

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