OLD EDITION - Summer 2018

OLD EDITION
Summer 2018

Traccia:
Distopia

Avete presente tutti quei romanzi Young Adult distopici che contribuiscono a riempire gli scaffali delle nostre librerie? Non siamo in pochi a essere affascinati da quei mondi, da quelle avventure e da quegli avvenimenti terrificanti che li rendono così avvincenti. Anzi: spesso ci immaginiamo nei panni dei protagonisti, cerchiamo di vedere con i loro occhi e riflettiamo su come ci comporteremmo se dovessimo trovarci incastrarti in realtà simili, qualsiasi esse siano, passate, presenti o future.

Lo scenario non è dei migliori. Ci troviamo di fronte ad ambienti potenzialmente chiusi, manipolati, e a una visione collettiva dei giovani come salvezza del mondo. O come vittime di esso: dei suoi giochi.

Il vostro personaggio principale si trova all'interno di un gioco malato e pericoloso; deve scegliere una strada da percorrere tra quelle messe a sua disposizione. Non può sapere cosa comporterà la sua scelta, quali ostacoli dovrà affrontare nel tentativo di portare a termine il percorso, né quanto tempo impiegherà per raggiungere la fine - se poi una fine ci sarà davvero.

Chissà a che cosa andrà incontro... ma, soprattutto, a chi. Perché sappiamo che l'avversario trama nell'ombra e ha un'agenda tutta sua da rispettare, non importa a quale costo.

[Dovrebbe esserci un GIF o un video qui. Aggiorna l'app ora per vederlo.]

"The Riddle" di
Monik1997

meandyou_: 6

[Prima di tutto, vorrei congratularmi con i partecipanti che hanno persistito e sono arrivati fino alla fine. Secondo, vorrei congratularmi sempre con loro per essere riusciti ad inglobare in sole 2000 parole a capitolo la trama ed aver provato a rendere omogenei i vari generi nelle loro storie. Grandi!]

Devo essere sincera, questa storia non mi ha convinta abbastanza. Nonostante la grammatica decente e la presenza di una trama, la narrazione degli eventi era così confusa e poco analizzata che mi sono persa il vero succo della storia e l'intento dell'autore. Ho trovato la narrazione frettolosa e lasciata al caso, non spiegata in modo sufficiente per essere apprezzata. Neppure adesso comprendo pienamente che tipo di futuro distopico sia stato presentato nella storia e quale sia stata la vera e reale linea di avvenimenti. Il prologo mi ha lasciata interdetta per i troppi salti temporali, che hanno reso la storia "spezzata" e che mi hanno abbandonata con una sensazione di incompletezza. Ho trovato fastidioso il fatto che molti passaggi ed eventi siano stati omessi per comodità dell'autore - per esempio, il modo in cui i mostri metà cavallo e metà leone siano stati sconfitti; oppure la graduale comprensione e padroneggiamento del potere da parte della protagonista. Inesistente. Accade e basta, senza una reale scaletta. Un'altra cosa che mi ha delusa non poco è stato il riciclo dell'indovinello delle porte - l'ho già visto da un'altra parte, mi pare in un canale YouTube chiamato 7 Second Riddles. Questo prova mancanza di fantasia da parte dell'autore. Ci sono vari errori di punteggiatura sparsi qua e là e ho trovato il vocabolario troppo elementare per alcuni generi - specie per quello di Fantascienza. Quest'ultimo e Fantasy sono quasi inesistenti nei capitoli appositi; la trama non scorre bene fra i generi, facendo risultare il tutto troppo forzato; la caratterizzazione è minima e i vari personaggi sembrano tutti più o meno di convenienza. Vorrei attribuire l'insufficienza di informazioni al limite di parole, però è stato aggiunto tempo addizionale per il completamento della storia e mi aspettavo molto di più. Nonostante tutto, apprezzo lo sforzo dell'autore nel concluderla, siccome molti non sono riusciti nell'intento.

Dyonisia: 6.5

La grammatica è buona; non ho trovato particolari errori, a parte delle 'E' senza accento e degli errori di battitura. Penso che tu sappia gestire bene la tensione narrativa; i dialoghi sono uno dei punti forti della storia e le interazioni fra i personaggi sono realistiche - nei primi due capitoli. Le descrizioni sono scarne, ma presenti. Il primo indovinello, quello riguardante le porte, l'ho già visto altrove (forse è stato nell'rpg horror Ib, che non so se conosci: ci sono dei quadri che dicono tutti il falso, a parte uno che dice la verità, se non ricordo male. L'ho incontrato anche in The Cat Lady, un altro gioco, in cui c'erano proprio due porte). Il modo in cui la protagonista riesce a padroneggiare subito i suoi poteri mi ha fatto storcere un po' il naso. Ci sono dei bei momenti in questa storia, come quando le ragazze riescono a far rinsavire Aiden, ma poi vengono liquidati troppo in fretta e non si riesce a gustarli come si dovrebbe.Un esempio di questo è l'attacco delle bestie: dici semplicemente che riescono a sconfiggerle, senza mostrare come. In questo modo è come se togliessi le parti più emozionanti della storia. Se il problema è stato il limite di duemila parole, ti consiglio di espandere quei punti dopo il concorso, se vorrai proseguire con la storia o ampliarla.  Il capitolo 'Fantascienza' è cortissimo. Del genere fantascientifico c'è davvero poco: viene solamente detto che i robot hanno conquistato il mondo, ma com'è successo e, soprattutto, perché? In questo caso hai usato poche parole; lo spazio c'era per parlarne più a fondo, ma non l'hai usato. È un peccato, perché potrebbe essere interessante, per quanto sia qualcosa di già visto. La Fantascienza è un genere difficile, per il fatto che ciò che ci viene descritto dev'essere plausibile, scientificamente parlando. Non c'è dubbio che il problema della IA sia dietro l'angolo - al giorno d'oggi non si parla d'altro -, ma, se si vuole trattare di qualcosa di così complesso, è meglio fare un po' di ricerca. Io ho scritto Fantascienza e ho visto parecchi video e documentari che parlavano degli argomenti che mi servivano. Il capitolo finale, quello Fantasy, ha lo stesso problema: cortissimo. Cos'è successo? È troppo sbrigativo. Forse volevi finire il racconto in tempo per la scadenza, ma è davvero un peccato. L'inizio della storia mi era piaciuto molto, mentre poi tutto è stato breve. Per questi motivi non posso darti un voto alto; gli altri partecipanti hanno svolto le tracce, mentre le tue sono state troppo veloci e devo riconoscere loro il lavoro presentato. Ti ho dato un sei e mezzo perché all'inizio la storia prometteva bene e spero che potrai sistemarla con più calma. Potrebbe diventare bella, se la curassi un po' e senza limiti di tempo.

the__words__thief: 6.1

Senza tanti giri di parole voglio subito spiegare perché questa storia abbia ricevuto valutazioni così basse nonostante io creda fermamente che possieda del potenziale. La trama generale è molto intrigante: l'idea che il destino avverso della Terra sia dovuto ad androidi, robot e quant'altro è un'idea alquanto originale che mi ha incuriosita parecchio; purtroppo, la storia risulta eccessivamente frettolosa e con questo non mi riferisco solo a certi punti velocizzati magari per via del limite di parole. Sviluppare una vicenda così vasta in soli quattro capitoli è molto difficile e infatti ciò che ne risulta sembra quasi un grande riassunto di una storia più grande. Avrei di gran lunga preferito che i quattro capitoli dedicati al concorso fossero concentrati sulla risoluzione del labirinto, magari sulla scoperta dei poteri di Arianna e Talia e magari dandoci una visuale più completa sulla relazione Arianna-Aiden. Inoltre mi sarebbe piaciuto un approfondimento su Alice, un personaggio che se ampliato e trattato come si deve risulterebbe molto affascinante. Ciò che più ha penalizzato la storia credo sia stato l'ultimo capitolo: la Guerra finisce, ma in maniera così veloce che nemmeno mi ero resa conto ci fosse una guerra. Se posso ostentare un consiglio, ti direi di concentrare i primi quattro capitoli solo sull'uscita dal labirinto e poi sviluppare in modo più ampio il resto della storia, descrivendo in maniera dettagliata quanto accade e anche i pensieri dei personaggi. La protagonista secondo me risulta un po' "piatta", nel senso che non mi ha dato nulla di più di quanto mi abbiano dato gli altri protagonisti. Anche la grammatica lascia un po' a desiderare: a parte gli errori di battitura, sono presenti forti incongruenze verbali che a volte mi hanno lasciata perplessa e in certi punti i pronomi sono errati e non mi hanno fatto capire di chi si stava parlando. Consiglio anche di togliere tutti quei dialoghi scritti in maiuscolo: trovo che distolgano l'attenzione del lettore dalla situazione che si va creando intorno al personaggio. Ho trovato anche che ci siano molti dialoghi in cui siamo un po' abbandonati a noi stessi, nel senso che non si capisce bene chi dice cosa - dunque anche questo punto è da rivedere. Ma, come ho già detto, lo spunto iniziale è molto buono e l'idea c'è: hanno solo bisogno di essere un po' rivisitate le tempistiche della storia e va sistemato qualche semplice aspetto grammaticale.

reberald_: 7

Iniziamo con la parte soggettiva della recensione: questa storia mi è piaciuta sì e no - diciamo un 50 e 50. A livello di grammatica non ho trovato errori particolarmente gravi, anzi oserei dire che la storia è scritta bene e correttamente. Ci sono giusto quei classici errori di battitura che persistono e dei punti o mancanti o che non servono proprio (nei discorsi diretti, ricordati che il punto va inserito se poi la questione si chiude lì e cambi argomento. Per intenderci, se il tuo personaggi parla e, dopo i segni di dialogo, continui con disse lei, il punto non va messo, perché spezza la connessione tra le parole dette e l'azione del dirle; se invece riprendi con un Si girò, o che so io, il punto va giustamente inserito.) Ora, come dicevo, il testo è scritto bene. Ma devo passare agli aspetti critici, cominciando dal fatto che la narrazione risulta troppo frettolosa, poco curata nei dettagli. So benissimo che avevate poche parole a disposizione, ma avete avuto tutto il tempo necessario per sfruttarle e per non lasciare buchi. Il primo ad avermi messo in allarme, è stato il confronto con le bestie - metà leone e metà cavallo - che fondamentalmente non c'è stato. Come questo, molte altre parti non sono state approfondite, ragione per cui sono rimasta con molti dubbi addosso e confusa su certi passaggi - il finale... Il finale è una delusione, perché semplicemente arriva e, come lettore, resti del genere Aspetta, cosa? perché non si capisce che cosa sia successo e come sia arrivato il tutto. Conseguentemente, il lessico risulta elementare e povero, del tipo che, cercando di scrivere qualcosa in poco tempo, il risultato non può che essere desolante. E mi dispiace, perché, per quanto povera la narrazione, l'idea di base emerge e ne potrebbe uscire una storia davvero niente male. Solo dovresti lavorarci sopra con più impegno e attenzione.

***

"Eden Project - The Horsemen" di
Lokis_Silmaril

meandyou_: 7.5

I problemi che ho trovato nella Grammatica Generale sono stati i seguenti: la punteggiatura (in particolare, l'uso delle virgole) in molte parti stonava con il resto della frase e ho trovato un considerevole numero di verbi separati dai soggetti con, appunto, una virgola. Solo per poche eccezioni è permesso separare il soggetto dal verbo e non ho trovato nessuna di queste eccezioni nella storia. Un'altra cosa che non ho gradito molto sono state le continue ripetizioni di parole (per esempio flebile, migliore giorno, tutto/tutti, irritante etc). Questo ha contribuito a rendere il vocabolario generale della storia piuttosto elementare per i generi trattati, soprattutto Fantascienza ed Azione. In molti periodi il verbo usato non trasmetteva il vero "senso" della frase e ho trovato che l'uso di altri verbi sarebbe stato più adatto per comprendere il messaggio collettivo dei vari paragrafi. Ho notato errori di spelling - lo so che è difficile mantenere un impeccabile livello di accuratezza, però credo nel fatto che la giusta dedica sia in grado di colmare ogni lacuna. Un'ultima cosa è l'uso eccessivo dei punti di sospensione, anche se non necessario. La trama mi ha decisamente interessata, però penso che alcuni pezzi di storia avrebbero potuto far spazio ad uno sviluppo più dettagliato dei vari generi. Il genere che ho trovato molto sottosviluppato è stato decisamente il capitolo fantascientifico, questo dovuto maggiormente alla mancanza di termini specifici, scientifici e professionali. Forse questo si sarebbe potuto risolvere con una descrizione generale del laboratorio dove si somministrava la sostanza anomala e dei vari marchingegni e pozioni. Nulla di esagerato, però. Il personaggio principale (Rivka) è sicuramente quello con più introspezione psicologica, però penso che si sarebbe potuto far molto di più. Avrei gradito una maggior sfera di approfondimento dei suoi pensieri, in ogni lato, riguardo al progetto e la sua graduale realizzazione del suo scopo, il che è avvenuto troppo frettolosamente. Ho trovato il personaggio di Gavriel un po' confuso; è uno di quelli che chiamo solitamente "personaggi di convenienza", che non vengono mai umanizzati nel dettaglio, ma che sono presenti nella storia per compiere azioni secondarie che in quel momento il protagonista non può fare. Le sue emozioni nei confronti della protagonista non sono chiare abbastanza da apprezzare completamente la relazione fra i due. Pure l'antagonista ha pensieri ed azioni contraddicenti che non sono stati analizzati a fondo. Nonostante tutto, riconosco che sia una sfida riuscire a scrivere tutto ciò che si vorrebbe in sole 2000 parole per 4 capitoli ciascuno e per questo mi complimento ancora. La storia segue quasi perfettamente la trama; trovo purtroppo che il gioco sia iniziato troppo tardi nella storia e che gli ostacoli fossero minimi. Questo si sarebbe potuto risolvere presentando un prologo che iniziava dal punto in cui la protagonista si trovava di fronte alla porta che conduceva al gioco e che probabilmente ripercorreva i fatti che l'avevano portata a quel momento. In questo modo, già dal capitolo primo si sarebbe potuto iniziare e sviluppare al meglio le caratteristiche della sfida. Spero che la storia prosegua anche dopo la fine del concorso, siccome si conclude con un cliff-hanger.

Dyonisia: 7.5

Comincerò dalla grammatica, che comunque è buona, al di là di qualche distrazione. Nei dialoghi non serve usare i trattini "-" prima e dopo il dialogo, se non viene seguito da altre parti del discorso. Ogni tanto manca qualche punto: non so se hai scritto la storia dal cellulare, potrebbe essere dovuto a quello, ma bisogna prestare attenzione a non lasciare frasi in sospeso e prive di punteggiatura. Riguardo all'originalità, il nome "Terre Emerse" mi ha ricordato le saghe de Il Mondo Emerso di Licia Troisi; è un nome molto noto nel Fantasy e un lettore che ha sperimentato i suoi libri penserà immediatamente a lei. Ti consiglierei di cambiarlo, dopo il concorso. Inoltre, l'idea che i poteri vengano definiti "Doni" dagli Ordinari mi ha ricordato anche Graceling, di Kristin Cashore, dove una delle protagoniste ha il Dono di uccidere. L'idea che una delle possibili reazioni all'iniezione del siero sia l'eterocromia, ovvero avere gli occhi di colori diversi, ha rafforzato questo punto di vista. In una delle mie storie di Fantascienza, Necromoria, una delle parti più importanti è l'esistenza di un progetto di nome Eden, come nella tua. Non so se hai preso ispirazione o meno; di sicuro non detengo i diritti sulla parola Eden, ma sarebbe meglio evitare possibili coincidenze di nomi. Infine, i Cavalieri dell'Apocalisse, per quanto mi piacessero, mi hanno subito fatto pensare a X-Men e al modo in cui il villain del film - per quanto Johannes sia indubbiamente più interessante e affascinante di Apocalisse -, desiderasse quattro cavalieri con poteri incredibili al suo fianco. Personalmente mi è piaciuto molto l'inserimento di diversi richiami biblici, come il cyborg di nome Moses, i quattro cavalieri, il nome "Gavriel", ovvero Gabriele, e poi la fissazione di Johannes con il Libro. Ora, andando oltre tutte le possibili citazioni e similitudini con altri media che ho trovato, parlo della storia in sé. Purtroppo il limite di 2000 parole rende difficile l'approfondimento delle descrizioni dei luoghi, quindi non sono riuscita a immaginare dove ci trovassimo. Un punto di forza sono i personaggi, specialmente quelli secondari. Purtroppo la protagonista, Rivka, non mi ha colpita come gli altri. Il passo veloce della storia non ha consentito di approfondirla. L'unica cosa che so di lei è che vuole tornare a casa ed è tenace, dato che ha resistito agli esperimenti ed è arrivata fino in fondo. L'elemento del gioco è quello più interessante, qui. Hai dato un motivo tutto loro ai personaggi per entrarci. Non è stato un obbligo, una forzatura imposta da un sistema marcio, ma un'autorità che convince i partecipanti a tentare, sperando di fare davvero qualcosa per il paese - almeno all'inizio.

the__words__thief: 8.6

Storia ben strutturata e avvincente, con una buonissima attinenza alla traccia data ma che sa anche spaziare su altri campi per dare libero sfogo alla propria fantasia (ad esempio, l'intera sottotrama politica). Molto interessante lo scenario distopico scelto e la società presentata. La protagonista è ben presentata e ha un buono sviluppo personale, anche se ho trovato un po' frettolosa la sua presa di coscienza sul vero scopo del progetto cui fa parte. L'antagonista, Johannes Arnath, è un "villain" interessante e che intriga molto, i suoi scopi sono chiari ma presentano anche dei lati misteriosi, come è giusto che sia. Mi sarebbe piaciuto anche leggere qualcosa di più sul personaggio di Gavriel, che mi ha incuriosita molto. Ho trovato qualche punto un po' sbrigativo, ma dato il limite di parole il tutto è pienamente accettabile. Le frasi sono strutturate bene, con buone descrizioni: ognuna trova il giusto spazio all'interno del racconto. Qualche errore di battitura è scappato, ma può succedere quando si scrive da telefono. Mi raccomando di non farla diventare un'abitudine: bisogna sempre ricordarsi di rileggere con attenzione tutto ciò che si scrive. Il finale è aperto e lascia un senso di incompiutezza che spero venga risolta in un possibile seguito. Nel complesso la storia "fila" bene, procede con un buon ritmo e non risulta noiosa, ma anzi è interessante e invoglia il lettore a continuare. Ottimo lavoro!

reberald_: 8.2

Sai che cosa ho apprezzato molto di Eden? La fantasia. Ne hai avuta molta; hai creato le basi perfette per quella che potrebbe essere una bellissima storia, che meriterebbe di essere ampliata e con la quale potresti rispondere a tutte le domande senza risposta che hai lasciato, immagino, nella testa di chiunque abbia letto il tuo lavoro. Quindi, ecco: se già devo fare una considerazione, posso dirti che mi sono rimaste molte domande, molti interrogativi a cui mi sarebbe piaciuto trovare una risposta leggendo i quattro capitoli, ma che invece non sono arrivati. Ho trovato il testo molto piacevole da leggere, scorrevole e grammaticalmente corretto, nel complesso, con un ritmo incalzante e che tiene incollati allo schermo. Sfortunatamente, il finale mi è risultato frettoloso, quasi improvviso; la presa di coscienza di Rivka è avvenuta nell'arco di uno schiocco di dita ed è una cosa che posso capire, ma che comunque devo far notare. Ci sono sporadici errori, più di battitura che altro - nulla di grave, ma che segnala una mancata rilettura decisiva per la forma del testo. Nonostante i punti negativi, è una storia nel complesso molto piacevole da leggere - attinente alla traccia, soprattutto.

***

"EURUs" di
xnickky

meandyou: 8

Ho trovato errori di spelling diffusi qua e là. In alcune parti la narrazione è passata dall'uso del tempo presente all'imperfetto. E non sto parlando dei pezzi di narrazione in corsivo. Dopo una linea di dialogo ci va sempre il punto, a meno che non ci sia già una punteggiatura. L'approccio alla trama mi ha decisamente lasciata interdetta all'inizio. Nonostante questo ho trovato il tutto veramente ambizioso e diverso in un modo positivo. I fatti sono stati descritti con estrema dedica ed attenzione, il che rivela la cura dietro a questa storia. Ho apprezzato l'idea rivoluzionaria dell'autore e la creatività. Però penso che a volte troppa creatività possa portarti sul tratto sbagliato e finisci per andare fuori tema e fuori trama... Voglio dire che pure adesso non sono sicura se la storia attinga bene alla trama data. La caratterizzazione del personaggio principale è molto vicina alla perfezione. Ho apprezzato molto l'articolazione dei suoi pensieri, i sentimenti, gli istinti che l'hanno reso più di un semplice animale. Il personaggio è stato umanizzato abbastanza da coinvolgere il lettore. Nonostante tutto, ho apprezzato l'insieme. Complimenti!

Dyonisia: 8

Come al solito, comincio dalla grammatica: leggendo il primo paragrafo della storia, nel prologo, si notano subito due incisi, racchiusi fra trattini, ovvero '-...-'. L'incipit è una delle parti più importanti della storia e le informazioni fra trattini o non servono o possono stare fuori dai trattini, se ritieni siano fondamentali alla comprensione della storia. Se proverai a leggere la frase senza il contenuto degli incisi, ti renderai conto che fila molto meglio. Ti segnalo degli errori nelle virgole, spesso per omissione. Dal prologo in poi, la grammatica migliora molto. Non so cosa sia successo nel prologo, forse non l'hai controllato bene o, per via del fatto che dovevi spiegare cosa fosse successo, ti sei un po' impelagata in particolari che sembravano importanti ma che in realtà potevano essere inseriti nel testo senza incisi, specialmente in una storia breve. Dal secondo capitolo, malgrado la struttura delle frasi migliori, ci sono delle incoerenze nei tempi verbali. Presente, passato... Non si capisce il tempo della narrazione. A volte il protagonista si rivolge a se stesso secondo genere maschile, ma a volte femminile. A meno che tu non stia cercando di rendere un personaggio ambiguo sotto il punto di vista della sua identità, ti consiglio di controllare e togliere gli errori. Mi sono piaciute le descrizioni delle scene d'azione, che erano frenetiche e interessanti. Ora, riguardo i personaggi, il protagonista, Eurus, è un punto di vista interessante. Mi piace l'idea di esplorare come si sente qualcuno che fa parte del gioco dalla parte dei "cattivi", nonostante si tratti solamente di uno schiavo della tecnologia, creato appositamente per questo. Questa storia mi ha fatto pensare a una sorta di Dungeons&Dragons reale, dove poter eliminare chi è superfluo nella società. È una buona idea, ma l'aspetto sociale, dato che la maggior parte del tempo vediamo il punto di vista di Eurus, viene esplorato di meno. L'ho sentito poco vivido, forse anche perché di chi moriva nel gioco non mi importava poi tanto. Non mi sono affezionata ad Aurora, purtroppo, perché non so che carattere abbia. Le parti più originali della storia sono l'ambientazione e il protagonista, e le descrizioni di scene d'azione. Mi è dispiaciuto che l'aspetto sociale non sia stato esplorato meglio, perché era il punto centrale del concorso, però i generi in ogni capitoli sono stati rispettati, senza dare l'impressione che contenessero ambientazioni a sé stanti, ma che facesse parte tutto di un unico mondo.

the_words_thief: 8.8

Un'ottima prova che mischia perfettamente il genere Fantasy con quello Fantascientifico tipico dei romanzi post-apocalittici. I quattro generi si amalgamano bene tra di loro, senza però spiccare troppo: i fatti si susseguono naturalmente, senza creare forzature nella trama dovute, appunto, ai diversi generi da rispettare. Quando ho cominciato la lettura mi sono trovata davanti ad una storia dai "canoni" capovolti. L'attinenza alla traccia è stata rispettata ma in maniera originale. Tenterò di spiegarmi procedendo con ordine. La presenza del gioco al quale i protagonisti devono partecipare c'è, ma viene presentata "dall'altra parte": non da chi gioca per vincere, ma chi ne prende parte per far perdere. Il protagonista - di cui non ci viene rivelato il nome - è una di quelle creature (una Viverna) create per uccidere chi partecipa alla competizione e dunque non è un suo diretto partecipante. Nonostante ciò, durante il racconto, si comprende come anche lui stia partecipando ad un "gioco", seppur diverso, al quale decide di ribellarsi. La storia di questo personaggio ha lo scopo di far riflettere sulle azioni degli uomini e se il loro "giocare con la vita" sia qualcosa di giusto. Il protagonista è ben presentato e ha un'ottima caratterizzazione: i suoi pensieri e desideri sono chiari e ben esposti. Avrei preferito qualche scorcio in più sul personaggio di Aurora, che sembra avere un ruolo importante, ma purtroppo resta un po' a vagare a nell'etere. L'antagonista non è altro che la società in cui è immersa la storia, lasciando molti punti sui quali riflettere. L'introduzione risulta molto interessante e mi ha ricordato un po' Alessandro Manzoni (con tutta la storia del "io riporto solamente i fatti"). La spiegazione di come si sia arrivati ad un futuro simile è esaustiva e convincente ma non altrettanto le motivazioni del perché esista la competizione. Si intuisce che essa serva a segnare il passaggio all'età adulta, ma non viene specificato se esistono altre motivazioni, più profonde. Il limite di parole non ha danneggiato troppo la struttura del racconto, infatti tutte le parti trovano il loro posto senza risultare né troppo lente né troppo frettolose. Anche qui si pregusta un possibile seguito. La correttezza grammaticale è molto buona, anche se non mancano gli odiosi errori di battitura, oppure quelli dovuti all'auto correttore. Purtroppo capita, ma non posso fare altro se non consigliare di rileggere sempre attentamente il proprio scritto.

reberald_: 7.5

Questa è la storia che posso soggettivamente dire di aver amato in particolar modo, non per un motivo in particolare, ma per la storia in sé. Normalmente, definisco se una storia mi sia piaciuta o meno in base all'effetto che ha avuto su di me il leggerla; e EURUs ha avuto su di me questo tipo di effetto. L'ho letta e mi ha colpito, dall'inizio alla fine. Eventualmente, non posso dare un giudizio solo in base al mio primo parere personale, perché devo tenere conto di molti dettagli negativi cui ti devo mettere al corrente. Primo tra tutti, la discordanza verbale: ci sono stati troppi passaggi senza senso dal passato al presente, che non posso assolutamente tollerare, perché non mi riferisco alle parti in corsivo che hanno una giustificazione, ma proprio alle coniugazioni all'interno del testo. In più, i punti alla fine dei discorsi diretti, non sono qualcosa che si può semplicemente dimenticare. La forma di uno scritto è importante e anche i più piccoli dettagli sono importanti e bisogna fare molta attenzione. Visto che non ho intenzione di massacrarti, ora passo a complimentarmi per la caratterizzazione del personaggio protagonista, che merita un sonoro applauso; sono riuscita a immedesimarmi in lui e a provare quasi le sue stesse sensazioni. Quindi complimenti. I vari generi del Twisted Tales sono facilmente identificabili e ben delineati. Devo tener conto di questo diverso punto di vista, perché, sebbene l'abbia apprezzato moltissimo perché originale e interessante - visto che ci hai permesso di immedesimarci in una delle trappole del gioco e capire che anch'essa possiede dei sentimenti propri -, nel mio giudizio è presente anche l'attinenza alla traccia e, giustamente, quella prevedeva di raccontare come il protagonista avrebbe affrontato le prove, riuscendo o meno ad arrivare alla fine, qualunque essa sarebbe stata. Non sto dicendo che per questo dettaglio ti taglio le gambe, assolutamente, ma ne ho dovuto tenere conto. Sottolineo che ho apprezzato tanto EURUs e che meriterebbe di essere revisionato grammaticalmente per diventare perfetto sotto tutti i punti di vista. Davvero: ottimo lavoro e ottima prova.

***

"System" di

smallcactusstories

meandyou_: 8.6

Gli unici problemi che ho trovato nella Grammatica sono state alcune preposizioni sbagliate. Un'altra cosa che consiglio è rendere i periodi meno lunghi e complessi, in modo che il messaggio venga preservato e non perso nel corso della lettura. Ho apprezzato molto lo stile di scrittura dell'autore, che ha reso la lettura molto scorrevole e coinvolgente. Ho adorato veramente le descrizioni esaustive nonostante il limite di parole. Ogni genere è stato trattato ed approfondito in modo eccellente. L'autore è riuscito sia a distinguere i vari generi sia a far amalgamare il tutto con successo. Non c'è stato capitolo che io non abbia letto con gusto. Però devo ammettere che alcuni passaggi sono risultati frettolosi e confusi. Per esempio, mi sarebbe piaciuto sapere di più del motivo per cui il gioco è stato creato e chiarificazioni sul tipo di relazione che hanno le due sorelle. Un momento che ho trovato troppo frettoloso è stato quando Saavi si è sacrificata al posto della protagonista. Avrei trovato più coinvolgente se l'autore avesse esteso i pensieri e le emozioni delle due. Ho adorato la descrizione della Bestia, che mi è risultato molto ben presentato e caratterizzato. Mi sarebbe piaciuto di più sapere sulla psicologia della protagonista. Comunque, devo attribuire l'insufficienza di informazione al limite di parole. Nonostante tutto ho apprezzato molto l'insieme e le idee!

Dyonisia: 8.1

All'inizio della storia, specie alla menzione di due sorelle che attendono l'estrazione di un risultato, ho pensato subito a Katniss e Prim di Hunger Games. È vero che la tematica del Gioco dev'essere quella centrale al racconto, ma pensavo che ci sarebbe stata un'imitazione eccessiva del materiale d'ispirazione, e questo mi ha un po' distaccata dall'opera, nelle prime righe. Dopo si capisce che la tua storia ha uno spirito suo e prende una piega diversa. Non voglio scendere nei dettagli, perché se qualcuno volesse leggerla finirei per fargli degli spoiler, ma ho apprezzato il fatto che il rapporto fra le due fosse un po' diverso. Mi è piaciuta l'idea di una Bestia cui si devono sacrificare dei giovani e mi ha fatto pensare al Minotauro, al quale, secondo la leggenda, bisognava sacrificare sette donne e sette uomini. La descrizione della Bestia è molto intrigante, mi ha ricordato Cthulhu e i mostri di Lovecraft, anche se non so se sia stato intenzionale. In ogni caso, mi piace l'idea che la natura della Bestia non sia ben specificata: la rende più spaventosa. I suoi tentacoli mi hanno fatto pensare alle propaggini del Sistema stesso, che arriva ovunque. Dato il limitato spazio a disposizione per sviluppare una storia articolata, secondo me a risentirne sono state le descrizioni. Ogni tanto ci sono dei piccoli accenni per far comprendere dove ci troviamo, ma non sono sufficienti a rendere il luogo vivido nella mia mente. Questo, tuttavia, è un modo di scrivere tipico degli Young Adult, che non scendono nel dettaglio, preferendo passare direttamente all'azione. Può essere che qui sia stato dovuto anche al limite di parole a disposizione. Le tematiche mi sono piaciute molto: secondo me hai reso bene l'idea di una creatura che controlla ogni cosa e dalla quale non si può sfuggire.

the_words_thief: 8.3

Ottima prova, emozionante e che lascia col fiato sospeso. Presenta in modo chiaro l'ambientazione distopica che ho trovato geniale, fantasiosa e piena di sfaccettature. Le motivazioni che spiegano la presenza del Gioco non sono del tutto chiare, ma si lasciano intendere (una possibile presa di potere del Governo per mantenere "al suo posto" il popolo?).
L'attinenza alla traccia risulta praticamente perfetta, in quanto vengono presentate le continue scelte alla quale la protagonista deve far fronte durante il Gioco. I generi sono ben presentati e differenziati tra loro e la scelta del Fantasy (non semplice da inserire) è stata piacevole. La presentazione della Bestia, "l'antagonista" insieme al Sistema, è esauriente e intrigante, e le sue parole lasciano molto su cui riflettere. La protagonista è ben caratterizzata, anche se si spendono poche parole sull'egoismo che l'ha colta quando era in balia della Bestia. Mi sarei aspettata un attimo in più di riflessione proprio nel momento in cui Saavi si fa avanti per sacrificarsi, piuttosto che trovare i suoi pensieri in seguito, ma nel complesso la scena non mi è dispiaciuta (considerando sempre il limite delle parole). Il racconto è ben scritto, con una buona grammatica ma con una punteggiatura che risulta in certi punti errata. Suggerisco di abbreviare certe frasi, magari separandole in vari pezzi, perché sono troppo lunghe e a volte si perde il filo del discorso. Le descrizioni sono esaurienti e mi hanno soddisfatta. Anche in questo caso spero in un capitolo conclusivo. Nel suo insieme la storia è molto buona e spero che riceva un degna conclusione. Una lettura adrenalinica che mi ha lasciato con le palpitazioni. Complimenti!

reberald_: 7.9

Io voglio sempre essere onesta e iniziare mettendo come primo punto, cerchiato e sottolineato in rosso, se la storia mi sia piaciuta o meno. E la tua mi è sicuramente piaciuta. Sono riuscita ad individuare abbastanza bene i vari generi WIA presenti in ogni capitolo, quindi direi che a questo possiamo dare un voto positivo. Molti passaggi mi sono risultati confusionari da leggere, scritti quasi frettolosamente, e so che devo incolpare, in parte, le 2000 parole a disposizione per ogni capitolo. Non è facile mettere insieme una storia, specie di questo genere, con così poche parole, quindi non prendertela assolutamente per la critica. Vorrei però consigliarti di stare più attenta a certi periodi, perché tendi a scriverne di molto lunghi, che fanno mancare il fiato e in cui i segni di punteggiatura, spesso, sono inseriti in modo scorretto - delle semplici virgole, messe in modo appropriato, possono cambiare completamente il suono di una frase. Eventualmente, il testo è scritto molto bene - più che sufficiente - e offre una lettura abbastanza scorrevole e piacevole, che tiene il lettore attaccato allo schermo, anche per il livello di mistero e adrenalina della narrazione. Hai seguito piuttosto bene la traccia, evidenziando il concetto delle varie prove che la protagonista avrebbe dovuto affrontare. Il finale lascia, ahimé, con un senso di vuoto addosso, ma non si può certo fare miracoli con così poco tempo a disposizione. Potresti prendere davvero in considerazione l'idea di continuare il tuo lavoro, perché meriterebbe maggiori dettagli.

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Il vincitore di questa Summer Edition del Twisted Tales è:
smallcactusstories
[cover a cura di EisblumerR]

Ringraziamo i giudici meandyou_, Dyonisia, the__words__thief e reberald_ per i loro commenti e la loro disponibilità!

E ringraziamo anche i partecipanti per aver pazientato così a lungo per questi risultati, per essersi messi in gioco e aver creato dei mondi completamente da zero, dando vita ad avventure nella distopia più cruda, abitata da incubi e sfide che non possiamo nemmeno immaginare. Noi di WIAItalia speriamo che questa avventura vi sia tornata utile e che abbiate apprezzato fino alla fine il percorso che abbiamo compiuto insieme... in questa folle corsa distopica!

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