22. Piece M (5)

Arco II: rEvolution

Capitolo 22: Piece M (5)

- Oggi –

«A ripensarci ora, credo di non essermi comportato diversamente da Jonathan.»

«Entrambi eravate mossi da una sincera apprensione, ma sì, avete usato un metodo profondamente sbagliato.»

Di nuovo quel bar, lo stesso in cui si erano incontrati la prima volta, e di nuovo quel cameriere che guardava Vincent con disprezzo.

"Certe cose non cambiano mai..." pensava Marika "Altre invece non tornano più."

Non sapeva dire però se era un bene che non stessero più insieme, che le loro strade si fossero separate per così tanto tempo; se lei era maturata ed aveva compreso i suoi errori, diventando una persona migliore, Vincent sembrava solo e confuso come lei quando l'aveva abbandonata su un letto d'ospedale. Neanche Marika sapeva bene perché non gli portava rancore, ma se glielo avessero chiesto avrebbe risposto "eravamo solo dei ragazzini".

Benché fosse tardo pomeriggio, un fascio di luce penetrava le tende e tagliava in due il tavolo, sul quale erano appoggiate le mani di entrambi, a debita distanza però, quelle di Marika un po' screpolate dal freddo sul dorso. Niente gelati stavolta, solo caffè.

«Ho sperimentato sulla mia pelle quel che ti ho fatto. Credo si chiami karma.» sussurrò Vincent, la voce bassa come se temesse di essere sentito «Ho sbagliato, Marika.»

Ma lei non aveva nulla da dire, nella sua statuaria immobilità attendeva quell'unica parola che le spettava di diritto.

Il ragazzo capì di non poter più trattenerla dentro, e quando gli sfuggì dalle labbra sentì un sollievo indescrivibile «Perdonami.»

Marika sospirò, abbozzando un sorriso; aspettava quel momento da così tanto tempo che aveva perso le speranze. Rilassò le spalle e sollevò gli occhi blu su quelli gialli dell'altro, annuendo «Adesso, Vincent Black, ti meriti finalmente il mio aiuto.»

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