CAPITOLO 27
NOTE: questo doveva essere l'epilogo della storia, ma stava venendo talmente lungo che ho deciso di dividerlo in due parti. Buona lettura ❤️
Due settimane dopo
Lysander stava parlando con un cliente quando all’improvviso sentì muoversi qualcosa.
Con la scusa di andare sul retro a cercare un oggetto, Lysander si era appoggiato al muro, sospirando e portandosi una mano tra le gambe.
Quella mattina erano arrivati dei giochi erotici e Fred aveva voluto metterli tutti su Lysander che ormai aveva le mutande da cambiare da quanto si era eccitato solo quel pomeriggio.
Si trovavano a Hogsmeade, nel nuovo negozio di scherzi che avevano aperto. Era un sabato pomeriggio, faceva un caldo micidiale e Lysander aveva deciso di accettare l’invito di Fred per aiutarlo con i nuovi arrivi.
Lysander aveva accettato perché non desiderava altro che passare più tempo possibile con il suo ragazzo. Quando aveva aperto gli scatoloni e aveva visto che cosa contenevano, si era dato mentalmente una pacca sulla spalla.
Essere solo con Fred e ricevere giocattoli sessuali? Era un sogno.
Fred non lo aveva più forzato, si erano baciati, si erano fatti le coccole, ma non erano mai andati oltre.
Lysander aveva paura, ma al tempo stesso si sentiva sicuro e voleva fare sesso con Fred.
Durante i festeggiamenti per il matrimonio di Charlie e Oliver, Lorcan e George si erano appartati e avevano fatto sesso nella vecchia cameretta dei gemelli.
Lorcan sembrava su un altro pianeta quando erano scesi in giardino.
Il fratello gli aveva rivelato che anche da attivi si soffriva e Lysander si era ormai rassegnato.
Quella mattina non appena Lysander aveva visto i giochi, aveva detto, scherzando, che poteva testarli e Fred, dopo un bacio che lo aveva lasciato con le gambe che tremavano, lo aveva accontentato.
C’erano delle mollettine per capezzoli, un anello per il pene, cockring lo aveva chiamato Fred che oltre a bloccare l’orgasmo, vibrava.
“Perché si dovrebbe fermare un orgasmo? Lo scopo non è venire?” aveva chiesto innocentemente Lysander e Fred aveva riso, malizioso.
“Si, ma quando desideri solo venire e ti viene sempre impedito, non appena puoi, hai un orgasmo che ti lascia senza fiato e forze!”
Lysander lo aveva scrutato.
“Sembri conoscerlo bene…” disse Lysander.
“Beh, si. È… quel tipo di piacere dolore. Perfetto…”
Aveva risposto mentre estraeva dalla scatola un ovetto giallo canarino.
“Oh! Questo sarebbe perfetto per te!” disse il rosso mentre osservava la confezione.
Lysander era avvampato e aveva afferrato un’altra confezione identica con un ovetto azzurro.
Attorno ad esso c’era una catenella.
“A cosa serve?” aveva chiesto il giovane.
“Beh, ad estrarlo. Ok che forse a qualcuno piace tenerlo, ma dopo un po’ diventa fastidioso ed è meglio non pensare all’altra alternativa…” aveva detto facendo una smorfia schifata.
Lysander aveva aggrottato le sopracciglia, poi aveva lanciato la confezione all’uomo che aveva ridacchiato.
Mezz’ora dopo, Lysander aveva le mollettine per capezzoli, che erano piccole e discrete, con la canottiera che indossava quel giorno non si vedevano. Fred aveva infilato l’ovetto dentro il suo ano, facendolo gridare e sussultare, sia per il piccolo lampo di dolore che per l’eccitazione, infine gli aveva chiuso il cockring attorno al pene, facendogli sbarrare gli occhi.
“Oddio. Non so se mi piace” aveva mormorato Lysander. “È parecchio scomodo”
“Ma evita di farti venire e tu di combinare pasticci. Non vorrai mica venire mentre parli con un cliente?” aveva chiesto Fred sorridendo malizioso.
Lysander era avvampato.
"Certo che no!" Aveva detto indignato.
Fred aveva sorriso e poco dopo aveva mormorato un incantesimo e Fred singhiozzò portandosi una mano al ventre.
"Questo è....?" Chiese sbarrando gli occhi.
"L'ovetto. Bello vero? È discreto, almeno. Ti sta bene? Dovrebbe colpirti la prostata..."
"Colpirmi che?"
Poi tutto attorno a Lysander prese fuoco, una vampata lo avvolse, tutto il corpo si tese e un piacere mai provato prima lo travolse facendolo boccheggiare e quasi crollare sulle ginocchia.
"Già" mormorò Fred mentre la campanella attaccata alla porta del locale squillava, annunciando l'arrivo di un nuovo cliente.
"Ngh" fu tutto quello che disse Lysander, chiudendo gli occhi mentre l'ennesima scarica di piacere si abbatteva su di lui, facendolo boccheggiare.
Era un piacere a metà. Voleva venire, ad ogni colpo, ma quel dannato anello glielo impediva.
Lo odiava. Voleva liberarsene.
Fred sorrise e attraverso la canottiera pizzicò un capezzolo di Lysander che gemette, lascivo.
"Me ne occupo io" disse, allontanandosi e lasciando il biondo contro la parete, le gambe che tremavano e le ginocchia molli.
Sollevò una mano verso il capezzolo che Fred aveva toccato e lo massaggiò.
A lui i capezzoli non dicevano nulla, non li aveva mai stimolati e non gli interessava che lo venissero, ma in quel momento tutto il suo corpo sembrava pieno di terminazioni nervose che potevano portarlo all'orgasmo.
Si rese conto che quel dannato anello era una rottura e quando Fred ritornò sul retro, trovando Lysander piegato in avanti sulla scrivania dell'ufficio sul retro, lo supplicò di sfilarlo.
"No. Porta una vendita a compimento e poi chiudo." Gli aveva detto.
Lysander aveva cercato di fulminarlo con lo sguardo, ma dalle sue labbra uscì solo un sospiro e un lungo gemito.
"Resisti, amore. Ti prometto che ti farò vivere l'esperienza migliore della tua vita" gli aveva soffiato all'orecchio Fred e quando si era allontanato, Lysander lo aveva bloccato.
"Rifallo" lo aveva supplicato.
Fred gli aveva sussurrato che lo avrebbe scopato lentamente, lo avrebbe privato della sua verginità, lo avrebbe preparato con la lingua, le labbra e le dita, lo avrebbe fatto venire con le dita prima e con il cazzo poi, affondato fino alle palle.
La campanella squillò in quel momento e Lysander si raddrizzò a fatica e sempre con moltissima fatica si ritrovò a raggiungere il negozio, sorridere a forza al giovane che si stava guardando attorno nel negozio.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top