CAPITOLO 14 🔞
George e Fred erano da poco arrivati a casa dopo una giornata impegnativa in negozio.
George fu il primo ad entrare in doccia, mentre Fred si era recato in camera da letto per cambiarsi e mettersi abiti comodi.
Durante la cena ordinata via gufo, i due fratelli avevano parlato della scelta di Charlie e Oliver di sposarsi e adottare il giovane Thorfinn Dolohov.
A Fred l'idea di avere il figlio di Dolohov proprio non andava a genio.
"Metto io a posto..." Disse George quando Fred cominciò a sparecchiare, ma poi si bloccò, il viso tutto rosso mentre si mordeva le labbra.
"Che succede?" Chiese George agggrottando le sopracciglia.
"Non ne ho idea" disse Fred chiudendo poi gli occhi di scatto e portandosi una mano sul cavallo dei pantaloni, toccandosi il sesso. "Perché sento delle labbra... Sul mio uccello?!"
George sbarrò gli occhi.
"Hem. Non lo so? Forse hai bisogno di scopare?" Chiese George sollevando le sopracciglia ma sobbalzò quando Fred sbatte una mano sul tavolo e gemette a voce alta. "George. Sul mio uccello. C'è una bocca!"
Il gemello si appoggiò contro lo schienale della sedia, incrociò le braccia e scoppiò a ridere, mentre il fratello cercò di lanciargli un'occhiataccia che non ebbe l'effetto sperato.
"Che cazzo ridi! Perché... Oh! Merlino si" disse Fred chiudendo gli occhi e sospirando, mentre si portava la mano nuovamente sul sesso coperto dai pantaloni.
"Sembra sia qui" disse ad un tratto Fred. "Sento... Tutto. Le mani, la bocca, la lingua"
George alzò le mani.
"Non andare oltre, non voglio sapere" disse arricciando il naso.
"Come è possibile?" Chiese in un sussurro Fred prima di spalancare la bocca e guardare sconvolto il fratello.
"Forse è meglio se ti chiudi in camera. Lancia degli incantesimi silenzianti però..." Disse George ridacchiando.
"Chi è?" Chiese Fred mentre voltava le spalle al fratello, mentre sentiva il sesso nei pantaloni indurirsi completamente e cominciare a bagnarsi sulla punta.
"Cosa?" Chiese George.
"Quello che sento. Chi è? È qualcuno, vero? Mi hanno lanciato un incantesimo"
George aggrottò le sopracciglia.
"Un incantesimo? Dici che qualcuno ti ha lanciato una maledizione?" Chiese mentre osservava il gemello avvicinarsi con fatica alla camera da letto.
"Non lo so, ma se questa è una maledizione... Non voglio che mi venga tolta mai più" disse con un sospiro Fred prima di chiudersi in camera.
George osservò la porta chiusa per qualche istante, poi corse a scrivere un messaggio a Lorcan, avvisandolo dei nuovi sviluppi del suo regalo di Natale.
~*~
Fred chiuse la porta alle sue spalle e vi si appoggiò contro, mentre si abbassava i pantaloni, rivelando il sesso duro e bagnato.
Reclinò la testa all'indietro contro la porta e si portò una mano sul ventre mentre sentiva il fantasma di una bocca che si muoveva lenta su e giù la sua asta.
Voleva tanto spronarlo a stuzzicargli la punta con la lingua, ma non era possibile. Restò fermo, il respiro affannoso e il petto che si alzava e abbassava su e giù con forza mentre la bocca si stringeva con forza attorno alla sua asta, facendogli vedere le stelle.
Da quanto tempo non riceveva un pompino? Erano passati anni.
Gli mancava rotolarsi tra le lenzuola con un uomo, stringerlo da dietro mentre dormivano, svegliarsi con qualcuno accanto nel proprio letto, preparargli la colazione, baciarlo fino a perdere il respiro.
Il viso di Lysander Scamander, il modo dolce in cui sorrideva e come arrossiva mentre parlava con lui, gli comparve nella mente come un fulmine a ciel sereno.
Un attimo dopo, con un lungo sospiro, Fred raggiunse l'orgasmo che lo lasciò sconvolto mentre si appoggiava con entrambe le mani alla porta.
"Cazzo" disse, mentre guardava il disastro che aveva combinato sul pavimento.
"Cazzo!" Quando si rese conto di chi aveva pensato mentre veniva.
~*~
Lysander stava ansimando contro il cuscino, i capelli ricci biondi piatti sulla fronte, le guance rosso fuoco e il dildo trasparente accanto al suo viso sul cuscino.
Abbassò la testa per osservare le lenzuola sporche di sperma e fece una smorfia disgustata. Afferrò la bacchetta e mormorò un incantesimo di pulizia, poi si buttò di schiena sul materasso, stringendo contro il petto nudo il dildo.
In silenzio e al buio, si ritrovò a sorridere emozionato. Doveva ringraziare Lorcan. Quel regalo era davvero quello che gli serviva.
Mentre usava la bocca e la lingua sul dildo si era sentito per la prima volta... Selvaggio.
Aveva davvero lasciato che l'istinto prendesse il sopravvento. All'inizio, quando aveva dato la prima leccata al dildo lo aveva allontanato, sentendosi un cretino. Poi il pensiero di imparare a fare un pompino lo aveva intrigato, così aveva continuato e, nervoso, lo aveva preso finalmente in bocca.
Lo aveva sentito scattare nel pugno, ma forse era stata solo la sua immaginazione.
Si era così girato sulla schiena e posandolo sul cuscino lo aveva tenuto fermo alla base con la mano e si era lentamente calato con la bocca sopra.
Non era arrivato molto lontano dalla punta, che invece aveva leccato e succhiato a lungo.
Nel frattempo aveva sollevato i fianchi e stando in ginocchio sul letto si era infilato la mano nei pantaloni e aveva cominciato ad accarezzarsi il sesso con una mano, mentre con la lingua tracciava dei cerchi attorno alla punta del dildo, poi la riprese in bocca, incavando le guance e lasciandosi andare ad un piccolo gemito.
Chiuse gli occhi, immaginandosi di essere con Fred, il suo sesso tra le labbra e la sua mano sul proprio cazzo mentre gli dava piacere.
Per poco non si strozzò con la propria saliva, mentre veniva e stringeva ancora tra le labbra il dildo.
"Wow" disse con un sospiro sognante e, stringendo il dildo al petto, si girò su un fianco sul materasso, rivivendo nella mente la sua serata bollente, ancora e ancora, finché le palpebre non si chiusero da sole.
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