CAPITOLO 10 🔞
Lorcan era seduto sul bacino nudo di George e lo stava baciando con passione. L’uomo era seduto sul divanetto di una delle stanze private, entrambe le braccia sullo schienale perché Lorcan gli aveva detto così.
Lo studente stava ansimando sul suo corpo mentre strusciava i fianchi avanti e indietro contro il sesso di George.
L’uomo lo guardava come se fosse la cosa più bella ed incredibile del mondo e Lorcan lo era. C’erano voluti più di quarant’anni, ma adesso aveva capito chi voleva accanto. Voleva Lorcan.
Lorcan non era solo un diavoletto a letto, con una ripresa pari a zero, sempre voglioso e con battute sconce ogni volta che apriva bocca, doppi sensi come se piovessero. Era.. tutto. Era bellissimo, intelligente, acuto, non sembrava infastidito dal fatto che gestisse quel locale, che frequentasse per lavoro altri uomini, che avesse avuto altri partners in passato, che, come lui, amasse fare sesso, sempre.
Lorcan aveva semplicemente alzato le spalle e detto chiaro e tondo che voleva essere la sua cavia per sperimentare tutti i giochi erotici che avevano in negozio.
Non voleva mostrargli le Darkroom, non così presto, non senza averlo prima preparato a quello che ci avrebbe trovato dietro, ma Lorcan invece di infastidirsi, lo aveva preso con forza per una mano e aveva cercato una stanza vuota, poi lo aveva spinto sul divanetto sul quale si trovava e lo aveva spogliato degli abiti, mentre lui, in piedi, faceva lo stesso, sfilandosi un indumento alla volta, con una lentezza esasperante.
George aveva due tatuaggi: uno sul braccio che rappresentava un leone che ruggiva e un altro sulla gamba che rappresentava il simbolo del segno dell’ariete.
“Non osare toccarmi. Tieni le tue mani la sopra. Quando te lo dirò io mi potrai toccare. Prima di allora, scordatelo” gli disse il biondo con un sorriso, mentre finiva di denudarsi la parte superiore del corpo, rivelando i due piercing ai capezzoli che riflettevano la luce tenue della stanza.
George deglutì, sentendo il respiro caldo del giovane sulla sua guancia coperta dalla barba rossiccia.
Sentiva le sue mani sul viso, mentre con le labbra tracciava dei piccoli movimenti sulla guancia e sul suo orecchio. George strinse gli occhi, aggrappandosi allo schienale, affondandoci con forza le unghie.
Il suo istinto era quello di prenderlo e impalarlo senza mezzi termini sul suo sesso dolorosamente duro e ignorato da troppo tempo. I fianchi di Lorcan che si strusciavano su di lui non facevano per niente bene al suo autocontrollo e soprattutto non facevano per niente bene alla sua eccitazione che voleva esplodere una volta per tutte.
Ad un tratto l’attenzione di George venne catturata dalla presenza di Neville e Lee che li guardavano in piedi sulla soglia della stanza.
“Abbiamo ospiti” disse George al giovane che si voltò verso i due. “Sono due nostri cari amici. Lorcan, ti presento Lee e Neville…”
I due adulti alzarono una mano per salutare il giovane che inclinò la testa da un lato.
“Che cosa volete fare?” chiese ai due, prima di guardare confuso George. “Non ho mai fatto sesso con più di una persona…”
“Vorresti?” chiese Lee appoggiando un braccio sullo stipite della porta.
Lorcan deglutì e George sentì il sesso del giovane scattare sullo stomaco prima di sentire la punta bagnarsi.
Avvicinò le labbra al suo collo, baciandolo delicatamente.
“Non ci sarà sesso completo, se non vuoi, non ti toccheranno, se non vuoi, possono guardare solo, se vuoi, puoi mandarli via, se vuoi. Scegli…” disse il maggiore al suo orecchio. “Se desideri le loro mani addosso, puoi, sempre e solo se vuoi. Non sei obbligato…”
“Voglio te dentro. Solo te.” Disse Lorcan guardando George negli occhi. “Non voglio rovinare nulla…”
“Se non vuoi non succederà…”
Lorcan sospirò, poi si voltò verso i due che erano rimasti in piedi sulla soglia, George lo vide deglutire, il suo sesso che continuava a perdere liquidi ma non aveva il coraggio di dire quello che voleva.
“Vieni, Lee…” disse George osservando come gli occhi di Lorcan si chiusero di scatto e il suo sesso ebbe uno spasmo.
Neville andò a sedersi ai piedi del letto mentre osservava il compagno avvicinarsi alla coppia. Lee posò entrambe le mani sulle spalle del biondo che si lasciò andare ad un sussulto.
“Non devi tradire. Io… non tradisco. Non riesco. Sono fedele, amo solo il sesso. Mi piace io…” Lorcan abbassò la testa, le guance rosse per l’imbarazzo.
“Non ti penetrerò, se è questo che ti preoccupa…” gli soffiò Lee all’orecchio, prima di sollevare una mano dalla spalla per portarla tra i suoi ricci e tirare appena.
Lorcan gemette, mordendosi il labbro.
“Ti toccherò e basta….” Disse. “Se lo vuoi”
“Ma il tuo ragazzo….” Balbettò Lorcan a disagio.
Voleva fare l’amore con George, ma vedere quei due uomini che lo fissavano. Lee, poi. Lee era bellissimo. Alto, pelle scura, muscoloso. Aveva a anche un buon profumo. Era eccitante.
“Vuoi che partecipi anche lui? Oppure si limiterà a guardare…”
“Non succederà nulla? Nel senso. Non voglio rovinare niente. Io… io amo il sesso. Mi piace un sacco provare piacere…” il giovane guardò Neville che era seduto sul letto e lo osservava, passandosi una mano tra le gambe, accarezzandosi attraverso i pantaloni.
“Siamo una coppia solida. Abbiamo già fatto sesso con più persone in passato. L’amore che proviamo è forte. Quello che ti sto proponendo è niente. Solo delle mani…” disse Lee facendo scorrere un dito su un piercing.
Lorcan gemette, mordendosi il labbro.
“Cazzo” disse guardando George.
“Io…” disse guardando disperato il rosso sotto di lui. “Ti prego… poi voglio scoparmi George….”
“Cosa vuoi?” chiede Lee avvicinandosi maggiormente al ragazzino, che si morse il labbro.
“Non… lo so…” disse Lorcan. “Sentire George dentro di me…”
“E da me cosa vuoi, allora?” chiese Lee.
“Toccami. Toccatemi. Vi prego…” disse Lorcan con un sospiro eccitato.
Lee si appoggiò alla schiena di Lorcan, mentre muoveva le mani su e giù il busto del ragazzo che rabbrividì, gemendo e incollando le sue labbra su quelle di George che aveva abbandonato lo schienale del divanetto per portarle a stringere i fianchi in movimento del giovane.
Lorcan ansimò, chiudendo gli occhi e poi si lasciò andare ad un gemito quando sentì le dita dell’uomo alle sue spalle tirare i piercing e strizzargli i capezzoli.
Le mani di George erano sulle sue natiche, sentiva due dita infilate nel solco, si muovevano su e giù, stuzzicando leggermente la sua apertura.
“Ah George ti prego. Ti prego. Ti prego! Scopami. Scopami. ORA”
Lorcan era ormai un ammasso tremante, sentiva il sudore scorrergli dal collo giù verso la schiena, sentiva la gola stretta in una morsa, i denti di George mordicchiare la pelle tenera.
Chiuse gli occhi e spinse il sedere all’indietro, sollevando il petto, dove le dita di Lee si muovevano implacabili sui suoi capezzoli duri.
“Oddio. George. Io. Vengo!”
L’orgasmo uscì da lui prima che potesse terminare la frase. Un fiotto denso sporcò il petto muscoloso del rosso.
George lo sentì tremare tra le braccia, mentre l’orgasmo lo sconvolgeva, travolgendolo dalla testa ai piedi.
Lee nel frattempo si allontanò e andò via con Neville.
George allungò una mano per afferrare il lubrificante, aprì con il pollice il tappo e versò una dose generosa nel solco tra le natiche del biondo.
“Tieniti aperto mentre ti preparo” gli disse il rosso mentre tornava ad accarezzare l’apertura del giovane, sentendola pulsare sotto le dita.
Lorcan si stava mordendo il labbro inferiore a sangue, le labbra erano rossissime e gemette piano quando due dita di George affondarono nel suo buco.
“Oh, si, George. Dammele tutte. Sbrigati. Ti voglio dentro di me!” soffiò il biondo sentendo il proprio sesso scattare eccitato tra le gambe.
Era già pronto per un secondo round. Avrebbe mai smesso?
George gemette al suo orecchio, mentre affondava in profondità le dita. Voleva prendersi il suo tempo, ma Lorcan non aveva pazienza e lo stava implorando di scoparlo.
George portò la mano sporca di lubrificante al proprio sesso, massaggiandolo appena quando notò un movimento davanti alla porta. Sollevò la testa e vide un Lysander sconvolto fissare la scena.
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