7~ Tenere stretti

«Le mani gli tremavano troppo per tenere stretti entrambi.»
~ Shadowhunters, GotSM, "Forever Fallen"

-Allora, Kit, raccontaci cosa è successo.- esordì Alec, nonostante Jem gli avesse già accennato a ciò che era avvenuto, prima di venire a New York.

Kit aveva le spalle poggiate contro la parete, le mani nelle tasche dei jeans, il mento alto e lo sguardo che non fissava nessuna delle persone presenti nel soggiorno.
Simulava indifferenza.

E a Tessa si strinse il cuore quando notò la somiglianza con Will in quel celare i sentimenti.
Sapeva che Kit era frustrato, spaventato: lei e Jem erano giunti troppi tardi, quando avevano sentito uno scoppio.

Erano entrati nella stanza di Kit con foga, in tempo per vederlo accasciarsi, esausto e sanguinante.
Lì dove Janus l'aveva ferito c'era ancora una spessa cicatrice, simile a quella che Emma si era procurata abbracciando Cortana tempo addietro.

-Stavo dormendo: è quello che di solito si fa durante la notte, no? Perché evidentemente non tutti praticano questo rito sacro. Insomma, mentre stavo dormendo, mi ha aggredito. Non so come ho fatto a non essere colpito...so solo che mi sono scansato appena in tempo, e quando ho alzato la testa, ho visto Jace con un pugnale in mano.- cominciò a parlare il giovane Herondale.

Voltò il viso e osservò Jace con fierezza, come se avesse avuto paura di guardarlo fino a quel momento, come se avesse temuto di vedere nei suoi occhi tracce di quell'altro.
Ma non ce n'erano.

-Giuro sull'Angelo che non ero io.- si premurò di dire Jace, tentato dal massaggiarsi il petto, lì dove il cuore che gli doleva e veniva stretto in una morsa soffocante.

-So che non eri tu. Stavo dicendo...ho alzato la testa e l'ho visto. Lui era chiaramente sorpreso, quindi ho fatto in tempo a prendere uno di quei pugnali degli Herondale che mi ha dato Jem. Quando poi mi è venuto addosso, ho provato a respingerlo, ma era più forte di me. Io non sono nemmeno completamente allenato! Mi ha bloccato al muro, e spingeva la lama della sua arma contro la mia ..- si toccò distrattamente il collo, lì dove per poco il pugnale non l'aveva ferito e ucciso.

-Poi...poi non so cosa è successo, ma qualcosa dentro di me è...esploso e con una sorta di magia l'ho imprigionato e fatto sparire. Non so cosa sia, questo potere, ma non è la prima volta che esce fuori. Quando si manifesta posso fare cose incredibili...ho fatto sparire i cavalli dei Cavalieri di Mannan, la prima volta.- concluse la spiegazione, tornando a guardare il nulla.

Nel soggiorno calò il silenzio.
Max e Rafael sedevano per terra, zitti, lanciando occhiate confuse agli adulti e osservando da lontano Mina, che era stata riposta in una culla che Magnus aveva fatto comparire.

Clary era appollaiata sul bracciolo della poltrona sulla quale si era accomodato Simon.
Isabelle era alle sue spalle, chinata in avanti, le ciocche scure che sfioravano il viso del ragazzo.

Alec non si era mosso dalla poltrona, e osservava Kit pensieroso.
Magnus, con una mano sulla sua spalla, stava fissando Jem, accanto alla culla di Mina, insieme a Tessa.

Jace, terribilmente pallido, era appoggiato al muro con le braccia incrociate, rigido e teso, gli occhi dorati che fissavano il pavimento.

-Sei il discendente del Primo Erede. È normale che tu abbia questo potere...devi solo imparare a gestirlo.- il primo a parlare fu Magnus, puntando su Kit i suoi occhi da gatto.

-Il problema è che non so come fare!- esclamò il ragazzo, con veemenza.

-Imparerai. Mettiti in contatto con Ragnor Fell: potrà aiutarti.- fu il consiglio dello stregone.

-Apprezzo molto questo suggerimento, Magnus, ma qui il problema è un altro: se non è stato Jace ad attaccare Kit, allora chi é stato?- chiese Tessa, che come al solito tendeva ad essere schietta e ad arrivare subito al punto cruciale.

-Pensiamo che sia il Jace di un'altra dimensione, in cui lui è ancora legato a Sebastian: Thule.- rispose Clary, lanciando un'occhiata al suo ragazzo.

-Thule?! Ma è dove Emma e Julian...- si lasciò sfuggire Kit, incredulo.

Clary annuì.
-Li ho contattati: saranno qui domani per dirci più cose possibili su Thule. Intanto io ho già parlato con i Nascosti del Mercato delle Ombre: si dice che Jace si aggiri tra le bancarelle, e in particolare sembra interessato ad uno spettacolo di stregoni che si occupano di... prostituzione.- intervenne Alec, rivelando tutto ciò che sapeva.

-Ah, quindi il nostro Jace di Thule non è tipo da una sola donna?- commentò Simon, cercando di alleggerire la tensione, ma ricevendo da Isabelle uno schiaffo dietro la nuca.

-A Thule, Clary è morta.- affermò Jace, spaventosamente atono, riportando il silenzio.

-Sappiamo quindi chi è quel Jace, ma non sappiamo cosa vuole da noi.- riprese Jem, stringendo il bordo della culla.

-Possiamo solo fare congetture, ma...mi ricordo che quando Emma tornò da Thule ci raccontò di Jace e Sebastian, sì, ma anche di Ash. Il figlio delle Regina Seelie e di Sebastian: avrebbe dovuto regnare dopo Sebastian, ma poi Thule fu distrutta e Ash permise ad Emma e Julian di scappare. Ecco, noi pensiamo che Jace e Ash vogliano prendersi il nostro mondo e governarlo.- rispose Alec, pacato e professionale.

Jace emise un suono simile ad una risata di scherno.
-Quel Jace non governerà mai: è soggiogato, è come se fosse morto. Esegue solo degli ordini, e sono quelli di Sebastian. Sebastian voleva regnare e voleva che suo figlio facesse lo stesso: Jace avrà eseguito i suoi ordini e ora continua a farlo. Distruggerà questo mondo, pur di obbedirgli. Godrà delle macerie su cui Ash regnerà, perché Sebastian voleva questo.- illustrò la situazione, con un sorriso amaro, calamitando l'attenzione di tutti.

A Clary si strinse il cuore, perché sapeva quanto fosse distrutto da ciò che stava accadendo.
Sapeva quanto quel Jace gli ricordasse lui, e come le cose sarebbero potute essere.

-Ma dove soggiorna? E Ash? Sono insieme? Nessuno ha visto il ragazzo, perché?- insistette Tessa.

-C'é un solo posto dove può stare: la Corte Seelie. Ash è figlio della regina, dopotutto, e Jace lo segue come un cagnolino. Ed è anche per questo che ha tentato di uccidere Kit: lui è il discendente del Primo Erede, l'unico vero sovrano legittimo, e quindi l'unico vero ostacolo per l'ascesa al trono di Ash.- rispose Jace, che a quanto pareva durante gli allenamenti aveva provato ad entrare nella psiche del suo nemico, tentando di trovare debolezze o motivazioni.

Stavolta, quando calò sulla sala, nessuno ruppe il silenzio.

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