Nothing special

Una volta tornata in albergo controllo l'email per sapere come sono programmati gli appuntamenti per i prossimi giorni.
Un bagno rilassante con in sottofondo la musica dei miei pensieri che in quel momento mi sembrava sopportabile da ascoltare. L'acqua calda che scorre per poi riempire la vasca ormai abbondante di bollicine. Il mio corpo a contatto con l'acqua si calma, la tensione diminuisce e mi sento bene.

Il tempo passa e io con lui. Lo squillo del telefono mi risveglia, senza rendermene conto ho chiuso gli occhi e mi sono addormentata.
Il tempo per prenderlo che la chiamata finisce e sullo schermo leggo la notifica.
"Chiamata persa da Evelyn".
Avvolgo il mio corpo in un accappatoio e vado in camera, i colori neutri delle pareti e il letto a due chiazze posto in mezzo alla stanza le donano un ambiente quasi accogliente.
Una volta vestita e asciugata, un'altro suono mi avvisa l'arrivo di un messaggio, ed è così.

"Ciao Alessia, come stai?
Il lavoro come sta procedendo? Scusami se non mi sono fatta sentire per questi giorni ma sto passando un periodo delicato con mio marito, te lo ricordi?
Dopo tanto tempo ho finalmente trovato il coraggio di dirlo ad alta voce, ora voglio urlarlo a mondo. Il mio uomo, colui che dovrebbe proteggermi, amarmi e rispettarmi mi sta mancando di rispetto, non mi ama più e soprattutto non mi protegge come dovrebbe fare anzi...

Alessia mio marito ha iniziato ad alzarmi le mani, le prime volte mi lasciava lividi ma poi tornava a scusarsi.
Adesso però la situazione è impossibile da supportare e superare. Ho perennemente paura, sono sempre stressata, non dormo la notte...
Al lavoro ho iniziato a fare qualche ritardo e assenze sopratutto quando non riesco ad alzarmi...
I racconti incongruenti relativi a lividi o ferite fanno preoccupare i miei colleghi.
Le contusioni, bruciature, lividi e fratture multiple sul mio corpo mi fanno male sia fisicamente che mentalmente.
Scusami Alessia, volevo sfogarmi con qualcuno.
Ho paura, tanta paura. Lui mi ama lo so, non vuole farmi del mal"

Il messaggio finisce in questo modo brusco, faccio partire la chiamata ma la voce metallica della segreteria mi informa che il telefono è momentaneamente non raggiungibile.

Faccio altri due tentativi ma non cambia niente.

Quando parliamo di violenza contro le donne non intendiamo solo la violenza fisica e sessuale ma un qualunque comportamento che limiti le libertà di un'altra persona è considerabile come violenza. Esistono diverse forme di violenza: la violenza psicologica, caratterizzata da continue svalutazioni e denigrazioni; la violenza economica, tipica di situazioni di fragilità finanziaria ;lo stalking, quando si è vittima di atti persecutori, ossia ci sono una serie di molestie e atti lesivi continuativi che provocano disagio psichico, fisico e senso di timore e paura.

Ed infine la violenza domestica, comportamento abusante da parte di un partner. Il termine di solito si utilizza per fare riferimento alla violenza tra i due soggetti di una relazione intima , ma viene utilizzato talvolta anche per riferirsi alla violenza nei confronti dei figli, più in generale la violenza all'interno della famiglia.

I minuti passano, il cuore inizia a palpitare, le mani tremano e la testa mi duole parecchio. Prendo il bicchiere d'acqua e butto giù un sorso.

Dovrei scriverle un messaggio?!
Senza pensarci due volte le dita hanno già iniziato a digitare i tasti, mi impegno tanto per scrivere il messaggio finché non mi avvisano che ho superato il massimo di parole.
Clicco su invio e finisco cercando di tirare le somme.

Avvicino il telefono all'orecchio e sento di nuovo il BIPP...
Il primo squillo, il secondo.

"Pronto, questo è il numero dell'emergenza, in cosa posso aiutarla?"
Faccio un respiro profondo ed inizio a spiegare...
"Ci occuperemo subito della segnalazione, grazie signorina"

I giorni al lavoro passano tranquillamente, il duro lavoro sta dando i suoi frutti, le continue verifiche durante le fasi d'intervento risultano positive.
Sono nel mio ufficio ad analizzare il nuovo caso.
Cora Green
Nata a Los Angeles il **\**\****

Mentre leggo la sua cartella clinica noto alcune stranezze, qualcosa non coincide. Riguardo di nuovo per accertarmi ed è così.
È entrata in ospedale all'età di 18 anni ma non si specifica il motivo, per poi tornarci a distanza di mesi, come se fosse programmato.

Contatto l'ospedale in cui è stata ricoverata per farmi dare qualche informazione utile specificando il mio status per assicurarli che non sono uno sconosciuto e che per svolgere il mio lavoro devo avere tutte le informazioni necessarie per agire di conseguenza.

"Signorina Alessia, oggi posso finire il turno mezz'ora prima?"

La voce di Tiffany è diversa dal solito, la guardo, ha un vestitino azzurro a mezze maniche stretto in vita per poi allargarsi , le arriva a metà coscia e le dona un aria da ragazzina. I capelli biondi raccolto in una coda alta con qualche ciuffo fuori , gli occhi azzurri contornati da un matita leggera e mascara sono diversi dal solito, hanno una scintilla che spero continui a bruciare dentro di lei.
"Dovrei conoscerlo?"
Le domandò mentre riprendo a fare ricerche sul computer.
"Chi?.."
Alzo lo sguardo verso la sua direzione, un sorriso timido mi fa capire che ho indovinato.
"Hai un appuntamento e da quanto vedo sei anche innamorata di lui, sai che certe cose non me le puoi nascondere?! I tuoi occhi hanno una luce diversa dal solito e hai un aura attorno, noi donne riconosciamo l'amore quando lo troviamo o lo sentiamo nell'aria."

Le rispondo con un sorriso cercando di tranquillizzarla.

"Si chiama Brain, l'ho conosciuto l'altra sera in un locale mi ha chiesto di uscire, voglio conoscerlo.." abbassa lo sguardo e io non posso far altro che gioire per lei.

"Vai adesso, il lavoro per oggi è finito ma domani voglio i dettagli" le sorrido per poi puntarle un dito contro.

"Certo, certo!"
La porta si chiude dietro di lei, i miei pensieri cominciano a viaggiare...

Noi donne riconosciamo l'amore, abbiamo una strana luce negli occhi che arde, fa sentire vive, dà la forza per andare avanti, ma talvolta se non è dosata può bruciare dentro.
Noi donne diamo una forza immensa all'amore , è la nostra ancora, la nostra salvezza.
Riusciamo ad alzarci dopo ogni caduta, dopo ogni pugnalata raccogliendo i pezzi del cuore ormai per terra per poi rimetterli assieme volta per volta. Riusciamo a sopportare il dolore, fisico, morale e allo stesso tempo donare un amore puro.
Sorridere, fingere di stare bene, cadere, per poi rialzarsi, sorridere e infine fingere di stare bene, prima o poi arriverà la felicità per tutte e tutti.
Avverto uno strano presentimento, cerco di tranquillizzarmi e continuare il mio lavoro ma uno squillo mi riscuote...
"Pronto?"
"Lei è la signorina Alessia?"
"Si, sono io" la mia voce risulta riluttante e insicura.
"Ha fornito una segnalazione qualche giorno fa, volevo informarla..."
Intento la mia mente e il mio cuore sperano che non sia vero, no, non può essere....

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