Prologo
Il sole splendeva alto in un cielo azzurro e terso, i raggi filtravano dalla persiana semi aperta e illuminavano la scrivania di noce antico, sepolta da libri e fogli disordinati, accanto ad un tablet di cui si vedeva appena l'angolo, la testa corvina adagiata sul braccio, questo fuoriusciva dal lato della scrivania, la mano a penzoloni. Il raggio di luce illuminava dapprima le dita: l'indice, il pollice poi correva salendo sul braccio, la spalla arrivando sui ricci capelli neri, sfiorava l'occhio sinistro, senza svegliarlo, seguiva sullo zigomo e la barba appena abbozzata e poi scendeva scomparendo dietro le spalle. Gabriele un uomo di trent'anni, alto e snello, la pelle chiara tipica della sua famiglia, dormiva sulla scrivania con un sorriso beato stampato sulla faccia.
Lo osservavo già da qualche minuto, sapevo che aveva lavorato tutta la notte e che finalmente aveva trovato quello che cercavamo, quello che soprattutto, io cercavo! Da più di 50 anni.
Avrei voluto trovarlo molto prima, ma senza Gabriele, non sarei mai riuscito a trovare il legame, è stato l'aiuto necessario per la svolta alle mie ricerche.
"Buongiorno Gabriele, dormito bene? " il mio tono ironico lo fece sorridere, mentre alzava la testa e cercava di "scrocchiate" le ossa anchilosate del collo, aprendo le braccia fece scivolare qualche foglio e prese il Tablet al volo prima che rovinasse per terra.
" Splendidamente! Ho fatto dei bellissimi sogni" rise di cuore, e mi porse il tablet soddisfatto, mentre con l'altra mano si arruffava i capelli.
"Signor Burkardt? Cosa ne pensa?"
Scorrevo le immagini e gli appunti, pensieroso. Ero stato ingiusto, non era più la mia ricerca era la nostra ricerca, anzi la sua ricerca soprattutto la sua. Gabriele in pochi anni aveva trovato tutto, io avevo solo una idea. Preoccupato del mio silenzio Gabriele interruppe i miei pensieri "Io... sono felice di averla trovata ... Ma forse... È tardi? "
"No, Gabriele, stia tranquillo " sorrisi " loro vivono per sempre, finché scelgono che il sempre abbia fine... " Avevo conosciuto uno di loro, tanto tempo prima, uno dei pochissimi ad avere consapevolezza ed era per lui che avevo iniziato le ricerche, almeno così credevo, pensavo che lui volesse questa ricerca. Non era così. Alzai lo sguardo su Gabriele, che mi guardava con espressione interrogativa. Ero davvero soddisfatto.
"Bene, bene! Ora dobbiamo iniziare ad essere operativi, il tempo della ricerca è finito ! Su, su metta in ordine questo studio e lo sigilli... e... Grazie Gabriele il suo lavoro è stato prezioso ed unico."
"Grazie, signor Burkardt. L'ho fatto con passione!" e il suo viso si illuminò come sempre quando sorrideva.
Lasciai Gabriele a finire le ultime cose, e, immaginandomi i giorni futuri, decisi di tornare a casa a piedi passando da Gau Aulenti per godere di quelle splendide architetture, mi ero appena trasferito passando da un tranquillo e silenzioso paesino della ricca Brianza, a Milano in una bella palazzina appena ristrutturata. C'erano ancora così tante cose da fare... dovevo ancora decidere come contattarla.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top