19:18
Oddio che ansia, manca meno di un'ora e non c'è la faccio veramente più, non posso nemmeno credere a quanta ansia si sia accumulata nel mio corpo, forse c'è più ansia in circolazione che sangue.
*squilla il telefono*
SPEAK:
Io: Pronto?
Lydia: Elisabeth non vengo a cena
Io: Assi?
Lydia: Si, vado a vedere un film con Joseph e poi faremo qualcosa.
Io: Ah ok, nemmeno io mangio a casa.
Io: Tornerete insieme?
Lydia: Ma va, siamo solo amici e rimarremo solo amici.
Lydia: Come mai non mangi a casa?
Io: Esco con un'amico, poi ti racconto.
Lydia: Ok, ok.
Lydia: Devo andare, dopo ti scrivo.
Io: Ok, ciao.
Metto in carica il telefono e insieme alla mia ansia aspetto che Jackson arrivi.
20:08
*notifica di whatsapp*
✔️✔️Jackson: Sono giu.
✔️✔️Io: Arrivo.
Chiudo tutto ed esco di casa. La sua macchina è parcheggiata proprio davanti a casa mia, sento le farfalle nello stomaco come se fosse la prima volta che lo vedo.
SPEAK:
Jackson: Ciao.
Io: Ehi..
Jackson: Come va?
Io: Bene tu?
Jackson: Bene bene.
Io: Allora?
Jackson: Cosa?
Io: Dove mi porti di bello?
Jackson: Em..non te lo dico. *ride*
Io: Daii! *rido*
Partiamo e dopo mezz'ora arriviamo in un parcheggio molto affollato, davanti c'è un bar che si chiama "LA TAVOLA CALDA SOLO PER TE". Da qua vedo che all'interno c'è tanta gente..spero solo che non voglia cenare qui..
SPEAK:
Jackson: Rimani qui.
Io: Dove vai?
Jackson: Torno subito.
Io: Ok..
Non so se essere felice perché non mi abbia fatto scendere dall'auto per raggiungere il bar, affollato o essere triste perché mi ha lasciato da sola in un parcheggio pieno di malviventi con birre in mano.
20:53
Che palle non arriva più. Ormai è passato un quarto d'ora da quando siamo arrivati qui.
21:00
Eccolo..che torna con un sacchetto.
SPEAK:
Jackson: Scusa ma c'era fila.
Io: Non preoccuparti.
Io: Ma cosa hai li? Non dirmi che è droga. *rido*
Jackson: La nostra cena. *ride*
Io: Vuoi mangiarla in macchina fermi su un parcheggio pieno di malviventi.
Jackson: No ma mi hai fatto venire un'idea. *dice ridendo*
Io: Te lo scordi se pensi che io mangi qui.
Jackson: Non sapevo che fossi così schizzinosa. *dice ridendo*
Io: Io non sono schizzinosa, dico solo che se mi hai fatto fare tutta questa strada per mangiare in una macchina ferma in un parcheggio pieno di malviventi stai sbagliando perché prima di mangiare ti tocca riportarmi a casa.
Jackson: Minchia.. *dice mettendo la macchina in moto*
Io: Scusa?
Jackson: Com'è che finiamo sempre per litigare?
Io: Non stiamo litigando, stiamo conversando.
Jackson: A me non sembra.
Io: Ti sbagli.
Jackson: Okay,okay!
Il resto della serata, in macchina, la passiamo in silenzio coi finestrini aperti che fanno passare il vento che ci fa tornare in questo mondo freddo senza cuore dove tutti pensano a se stessi.
Ad un tratto, quando inizio seriamente a pensare che non arriverò mai in un posto finché sono in macchina con Jackson, si ferma e mi ritrovo in un posto deserto e al buio, che se non fosse per le luci della città sarebbe buio. È bellissimo le luci della città non arrivano a illuminare tutto ma illuminano il parcheggio mentre tutto il resto rimane al buio con le stelle che gli fanno da tetto.
SPEAK:
Jackson: Non te l'aspettavi vero?
Quando mi giro per rispondergli me lo ritrovo con il sacchetto del bar e con una coperta.
SPEAK:
Io: No, per niente.
Jackson appoggia per terra il sacchetto e stende la coperta per terra per poi sdraiarsi.
SPEAK:
Jackson: Vuoi venire qui o no?
Io: Si si.
Lo raggiungo vicino alla coperta e mi siedo.
SPEAK:
Jackson: Hai fame?
Io: No.
Jackson: Dimmi se ti viene fame.
Io: Ok.
Jackson: So che hai una sorella gemella.
Io: Già.
Jackson: Com'è?
Io: Bello, le posso dire cose che non direi mai a nessuno soprattutto mi capisce. È speciale e soprattutto se non fosse per lei me ne sarei già andata. È tutto per me.
Jackson: Dove te ne saresti andata?
Io: In un posto migliore.
Jackson: Cosa vuoi dire?
Io: Che la mia vita fa schifo mia sorella e la mia famiglia sono la mia unica felicità ma anche loro mi fanno soffrire e sono arrivata a un punto in cui nella mia vita o vado avanti o mi fermo.
Jackson: Anch'io pensavo che la vita dopo la morte di mia madre non potesse andare peggio ma per fortuna ho mio padre e i miei amici.
Io: Non ci saranno per sempre.
Jackson: Se è per questo nemmeno noi due.
Jackson: Per questo secondo me dovresti vivertela fino alla fine.
Io: Oddio..Il ragazzo perfetto, quello che ha una vita perfetta.. forse è meglio se cambiamo argomento.
Jackson: Ora che possiamo parlare, parliamo no?
Io: Sei tu che non parli con me a scuola non io.
Jackson: Non è che non ti voglio parlare, lo sai.
Io: Allora perché non lo fai?
Jackson: Non lo so, di solito se piaccio a qualcuna viene lei da me.
Io: Non ho mai detto che mi piaci.
Jackson: Se no non saresti qui..
Jackson: Con me.
Io: Em.. *dico imbarazzata*
Jackson: Si? *dice con un sorriso che arriva fino alla luna*
Io: Prima hai detto che se piaci a una ragazza viene lei da te ma ..se invece piace a te qualcuno cosa fai?
Jackson: Em.. non so ci provo?
Io: Okay.
Jackson: Hai fame?
Io: Un po' tu?
Jackson: Idem. Ahah.
Mangiamo i panini che ha preso al bar che sinceramente non erano nemmeno tanto male. Ahah.
22:28
Rimaniamo a fissare il vuoto immersi nel silenzio più totale, illuminati da quei pochi lampioni che ci sono; uno affianco all'altro pensando e magari anche illudendoci.
SPEAK:
Jackson: Bello vero?
Io: Di sicuro non lo vedi tutti i giorni.
Jackson: Gia.
*notifica di whatsapp*
✔️✔️ Lydia: Dove sei?
*notifica di whatsapp*
22:38
✔️✔️ Lydia:??
✔️✔️ Io: Fuori. Tu?
✔️✔️ Lydia: Due ore, circa e torno a casa.
✔️✔️ Lydia: Ci vediamo fra due orette ok? Ti devo raccontare delle cose.
✔️✔️ Io: Ok.
✔️✔️ Lydia: Ci vediamo dopo.
Chiudo la chiamata e mi ritrovo avvolta nel silenzio di prima, Jackson fissa le stelle o meglio il cielo come se non ci fosse un domani..
SPEAK:
Io: Ti piace guardare il cielo e le stelle vero?
Jackson: Si.
Io: Non capisco cosa ci trovi di così bello.
Jackson: Quando guardo il cielo non penso più, non penso magari alle cose sbagliate o alle cose giuste fisso solamente il cielo senza pensare a quanto faccia schifo la mia vita.
Io: Come fai a dire che la tua vita fa schifo se hai tutto.
Jackson: Per arrivare a questo punto della mia vita ho perso tanto, più di quanto tu possa immaginare, più di quanto possiate immaginare tutti.
Io: A certe persone basta anche la popolarità.
Jackson: Essere popolare non è tutto.
Jackson: Avere qualcuno che vuole stare con te solo perché sei popolare non è bello.
Io: Dico solo che ci sono persone che non hanno niente e che non possono essere felici perché ora tu che puoi esserlo e che ne hai la possibilità non puoi "accettarlo"?
Jackson: Preferisco riavere mia mamma che essere popolare.
Io: Guarda me, sono in un momento della mia vita in cui se non vado avanti potrei fermare tutto.
Io: A volte è più facile soffrire che essere felici.
Jackson: Tu non capisci, ci sono persone che hanno malattie e che non c'è la fanno ad andare avanti ma che devono farlo perché magari un giorno smetteranno di soffrire.
Io: Oppure non si suicidano perché hanno troppa paura.
Jackson: Come ne hai tu vero?
Io: No, non ho mai detto di avere paura.
*squilla il telefono*
Io: Pronto?
Loris: Dove sei?
Io: Sono fuori.
Loris: Sei già uscita con Jackson?
Loris: A proposito mi dispiace per oggi.
Io: Sono fuori con lui e comunque dispiace anche a me forse me la sono presa troppo era solo una stupidaggine.
Loris: Abbiamo sbagliato tutte e due.
Io: Gia.
Loris: Come sta andando?
Io: Ti devo lasciare, dopo ti racconto.
Loris: Ah ok, a dopo.
SPEAK:
Jackson: Chi era?
Io: Oh nessuno.
Jackson: Quindi?
Io: Cosa.
Jackson: Perché hai tanta paura del suicidio?
Io: Non ho mai detto che ne ho paura.
Jackson: Allora.. Elisabeth Collins hai paura del suicidio?
Io: Em.. *mi blocca prima che possa dire la mia risposta*
Jackson: Si sincera.
Io: Perché dobbiamo parlare di questo?
Io: Tu durante gli altri appuntamenti con le altre ragazze parli del suicidio?
Jackson: No.
Io: Allora perché lo fai con me?
Jackson: Forse è meglio se andiamo.
Jackson si alza in piedi e prende tutto che è per terra e lo porta in macchina.
23:57
Per fortuna non c'era traffico come nell'andata quindi siamo tornati anche un po' prima.
Durante tutto il viaggio non ha detto una parola o meglio nessuno dei due ha fiatato e non so che dire, non so che pensare con gli altri e tanto "il ragazzo coraggioso che non ha paura di niente e nessuno" con me invece è tutto l'incontrario e non so se questa cosa sia una cosa buona.
SPEAK:
Jackson: Siamo arrivati.
Io: Ok.
*silenzio*
SPEAK:
Io: Comunque si ho paura.
Apro la portiera della macchina per uscire.
SPEAK:
Jackson: Comunque ho parlato del suicidio e di tutto il resto durante questo appuntamento perché sei diversa dalle altre ragazze.
Metto un piede fuori dall'auto..
SPEAK:
Jackson: Elisabeth..
Io: Si?
Jackson: sei brava a cambiare argomento..
*sorrido*
Esco dalla macchina con in mano il telefono e cerco di andare dritta per la mia strada cercando di non voltarmi e urlargli quanto mi piaccia o quanto stia bene e male allo stesso tempo con lui.
↓ ↓ ↓ ↓ ↓
P.S.
Mi chiamo Marzia e questo è l'undicesimo capitolo, spero che vi piaccia e niente scusate per gli errori ortografici ecc..❤️
Vi lascio (qua sotto) i miei social :)
INSTAGRAM: marzia.pala
SNAPCHAT: pala.marzia
MUSICAL.LY: marzia_pala
TWITTER: Marzia_aah
FACEBOOK: Marzia Palakuttige
TUMBLR: marziahh03
Su Tumblr posterò le frasi di tutto può cambiare..
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top