Usciamo insieme?
Pov's Ornella
Mi svegliai sentendo delle urla basse, come se qualcuno stesse litigando ma non lo volesse fare sentire. Confusa mi alzai e indossai una vestaglia di cotone, di quelle estive. Uscì dalla mia stanza, e piano piano mi diressi in cucina, da dove provenivano le voci. Restai sulla soglia della porta appena vidi le spalle di Ben, e i capelli di Fede. Mi attaccai con la schiena al muro e silenziosamente ascoltai.
*dialogo tra Benjamin e Federico*
Benji: perché non me lo hai detto prima?
Fede: come perché? Perchè avresti fatto un'altra delle tue sfuriate!
Benji: e ci credo! Secondo te è normale che tu non l'abbia fermata? Stavate per farlo al buio in poche parole! Cosa cazzo ti è passato per la testa? Tu che avevi capito fosse lei dovevi fermarla.
Fede: senti Benji, te l'ho detto! Stavo fottutamente dormendo!
Benji: si va bene, ma quale persona va a coricarsi sul letto altrui? Anche se la tua camera era inaccessibile me ne frego! Io avrei preferito dormire a terra che nel letto di qualcun altro.
*fine dialogo*
Sentì abbastanza, perciò entrai in cucina di scatto, e mi piazzai davanti i due. Si bloccarono e girarono di scatto verso di me, spalancando la bocca dall'incredulità. Vedendoli li impalati, il mio sistema nervoso si urtò, e dissi
- State scherzando? È stato un fottutissimo errore! Tu Fede, perché glielo hai detto? E tu Benji, perché sei così geloso? Sai che amo solo te e continui a esserlo.- dissi a denti stretti, facendo abbassare lo sguardo a entrambi, poi continuando dissi
- La cosa più stupida è che, nonostante ti abbia dato tutto di me Ben, per te un bacio è come se fossi andata a letto con lui, che d'altronde non ne ero consapevole che fosse lui, infatti era buio cavolo!- esclamai alzando ancora di più la voce. A quel punto non vedendoli reagire, presa dalla rabbia corsi nella mia camera, e prendendo vestiti a caso, li indossai e uscì fuori casa, ignorando i loro richiami. Presi il primo autobus che passava, e andai il più lontano possibile da loro.
Pov's Benjamin
Alcune ore dopo...
Merda. E adesso? Non la sentivo da ore, e quando chiamavo non mi rispondeva. Per quanto la cosa successa con Federico fosse orribile, avevo sbagliato. Non l'ha fatto perché voleva, ma era inconsapevole di chi fosse, al buio le sembravo io, dato che non ci aveva trovati entrambi sul divano. Il problema era che, nonostante sapessi che era la mia fidanzata, qualsiasi bacio o abbraccio da parte di un ragazzo, soprattutto se sapevo che a lui lei piaceva, mi rendeva geloso. Per l'ennesima volta sospirai, e ributtai la testa sullo schienale del divano. Sua madre, che aveva assistito alla scena, era preoccupata quanto me, e anche Federico lo era, ovviamente.
Ore 21.00
Ero pronto per chiamare la polizia, finché non suonarono il campanello. Mi precipitai ad aprire, seguito a ruota da Fede e la mamma di Ornella. Aprì la porta e in un attimo la mia ansia e la mia paura cessarono, facendomi emettere un sospiro di sollievo. Le sue braccia subito si intrecciarono attorno al mio collo, e le mie intorno alla sua vita. Il contatto mi procurò un brivido di sollievo, non avevamo mai litigato, soprattutto per la gelosia. Si staccò e sorridendo disse
- Mi dispiace, vi chiedo scusa a tutti, ma in quel momento ero abbastanza nervosa, quindi sono scappata via... mi dispiace Ben, mi dispiace Fede, ma volevo farvi capire col mio rimprovero che avevate esagerato, entrambi.- disse guardandoci mortificata. Sorridemmo entrambi, e questo le bastò per farle capire che era tutto apposto. Ancora un po' tesi andammo in cucina, e un brontolio di stomaco che proveniva da Ornella, mi fece capire che non avesse mangiato. La guardai un po' severo e le dissi
- Ora tu vai a mangiare, oppure ti divori il tavolo!- esclamai facendola ridere e annuire. Si sedette e le porsi il piatto di carne con insalata che precedentemente avevo riscaldato. Mangiò tutto e dopo si alzò. Prese il pigiama, e sbadigliando entrò in bagno per lavarsi. Dopo dieci minuti ne uscì pronta. Adesso toccava a me, perciò dandole un veloce bacio sulle labbra, entrai chiudendo la porta alle mie spalle. Mi lavai in fretta, e una volta pronto uscì, e andai in stanza, trovandola stesa sul letto. Mi avvicinai, e con mio stupore potei notare che dormiva, di già?Sicuramente avrà camminato per la città chissà quanto per calmare la sua rabbia, era proprio una bambina. Sorrisi e mi stesi accanto a lei, coprendoci entrambi con il lenzuolo leggero di cotone che si trovava sul letto. Mi strinsi a lei, e posandole un dolce bacio sui capelli, chiusi gli occhi e mi addormentai.
Pov's Federico
Ore 8.30
Ero sveglio da circa mezz'ora, a differenza di quei due lazzari, e stavo facendo colazione con i cornetti che ero sceso a comprare al bar per tutti. Siccome avevo fame me ne ero fregato e li stavo mangiando senza loro. Ad un certo punto, il suono del mio cellulare mi fece distogliere l'attenzione dal mio squisito cornetto al pistacchio. Era un messaggio, ma di chi? Era un numero che non conoscevo, non era memorizzato nella mia rubrica. Aprì e lessi:
Ciao Federico, so che ti stai chiedendo chi io sia e chi mi ha dato il tuo numero! Sono Gaia, ed è stata Ornella a darmi il tuo numero. Volevo chiederti se... bhe... ti andasse di andare a bere qualcosa? Oggi i due "innamorati" passeranno la giornata insieme, e penso sia brutto essere il terzo incomodo. Quindi posso contarci ad una chiacchierata con te questo pomeriggio?
Un bacio grande.
Gaia
Lessi tutto attentamente, e sorrisi. Avrei accettato, cos'altro avevo da fare? Accettai chiedendogli il luogo dell'appuntamento e bloccai il mio IPhone. Dopo dieci minuti la risposta arrivò con tutte le informazioni. Le risposi con un semplice "a più tardi" e memorizzai il suo numero in rubrica.
Ore 15.30
Ero in macchina e stavo per arriva nel luogo dell'appuntamento. Ci saremmo dovuti vedere per le 16.00 e il locale distava a dieci minuti, ma il traffico avrebbe raddoppiato il tempo che ci avrei messo. Sbuffai e aspettai che quelle stupide macchine si muovessero.
Pov's Gaia
Erano le 15.55 ed ero appena arrivata, per fortuna in orario. Mi sedetti e aspettai l'arrivo di Federico. Cinque minuti dopo, un angelo sceso in terra fece il suo ingresso nella caffetteria. Restai tipo imbambolata? Si esatto. Mi distrassi dall'ammirarlo quando girò il volto verso di me, e notandomi mi sorrise. Arrossì e lo salutai con la mano. Mi salutò educatamente e si sedette difronte me. Ordinammo entrambi un caffè macchiato, e aspettammo in silenzio. Mentre sorseggiavamo il nostro Caffè, stranamente, il ghiaccio si ruppe. Quel pomeriggio fu davvero bellissimo. Scherzammo, ridemmo e... ci guardammo negli occhi ogni tanto. Non potei fare a meno di perdermici dentro ogni volta che li vedevo. Ok Gaia, relax. Calmati e torna alla realtà, non puoi sbavare.
Ore 19.30
- Wow! Si è fatto tardi- esclamai mentre mi fermavo dalla nostra passeggiata. Dopo avere passato due ore circa alla caffetteria avevamo deciso di fare una passeggiata nei dintorni. Spostò il suo sguardo da me all'orologio, e poi disse
- Già, sono già le 19.30. Emh, siccome è tardi ti accompagno a casa io, ok? Non vorrei ti rapissero gli alieni!- esclamò scherzando facendomi ridere. Accettai e andammo verso la macchina. Salì dopo di lui, e subito dopo partì, accendendo la musica. In radio fecero Forme Geometriche. Appena la sentimmo scoppiammo a ridere, faceva uno strano effetto sentire alla radio la canzone di qualcuno che era accanto a te. Dopo venti minuti arrivammo sotto casa mia, e si fermò. Scesi e, prima di chiudere lo sportello della macchina, dissi
- Grazie per il pomeriggio, mi sono divertita!- esclamai facendolo sorridere. Chiusi lo sportello, come una cretina senza nemmeno dargli il tempo di rispondere. Stavo per aprire il cancello di casa mia, quando una voce che mi chiamava mi fece girare, era Federico. Appena arrivato di fronte a me disse
- Hai dimenticato la borsa, tieni!- esclamò facendomi arrossire, che vergogna! Sono la solita sbadata. Lo ringraziai e lo abbracciai, lasciandogli un bacio sulla guancia. Si allontanò e salì in macchina, mettendo in modo, sparendo nella notte. Salì a casa, corsi in bagno, mi infilai sotto il getto della doccia, e potei pensare solo una cosa di questa giornata: wow.
Chissà cosa succederà, sembra una cosa carina questa, vero?. Bhe... non si sa la mia mente contorta cosa possa arrivare a pensare eheheh!.
Al prossimo capitolo ragazzuole😘
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