Sono speciale?
Quello che lessi mi fece congelare. Lessi il messaggio a voce tremolante
- Ehy, siccome sono ancora in città e ci starò tutta la notte per poi partire domani mattina, ti va di vederci? Be, so che può sembrare strano, ma dovrei darti una cosa.- non sapevo se essere felice e svenire allo stesso tempo, oppure essere preoccupata perché doveva "darmi" una cosa? Non lo sapevo nemmeno io sinceramente, ma il problema era un altro... erano le 21.00 di sera ed io ho solo quindici anni, quindi dipendo da mia madre per tutto. In quel momento sento la porta aprirsi, era mia madre! Parli del diavolo e spuntano le corna...
Mia madre appena arrivata davanti la soglia della mia stanza mi guardò perplessa, chiedendomi
- Cos'è quella faccia, non sei felice per quello che è successo oggi?- io di tutta risposta scoppiai in lacrime, perché sapevo che non sarei potuta andare da Ben, e prendendo coraggio gli raccontai di tutti i messaggi, fino all'ultimo. Mia madre sembrava molto comprensiva mentre mi ascoltava, non appena finito di raccontare dissi
- So che non vorrai mai, ma te l'ho raccontato lo stesso... be ora vado a letto, buonanotte!- dissi con un sorriso triste in volto. Prima di entrare in bagno la voce di mia mamma mi chiamò dicendo
- Forse potrei considerare questa proposta, ma ti do solo un'ora!- il tempo di realizzare le sue parole e la strinsi fortissimo in un abbraccio. Scrissi a Benji dove dovevamo vederci, e dopo circa tre minuti mi rispose dicendo che ci saremmo dovuti vedere davanti la Mondadori stessa, ancora lui era li. Detto ciò mi fiondai in bagno per sciacquarmi la faccia ancora fresca di pianto e scesi con mia madre, prendendo la mia sacca Bordeaux dell'Adidas che avevo portato anche all'instore, notando che il Mucchino che era appeso nella cerniera non c'era più... cavolo! L'avrò perso tra la fila sta mattina. Lasciai perdere Mucchino quando mia madre mi chiese
- Cosa deve darti?- io non sapevo come rispondere, non lo sapevo nemmeno io, perciò le dissi
- Non lo so mamma, giuro, so solo che ho ansia- dissi sospirando. Neanche il tempo di realizzare, che ero alla Mondadori, e così con l'ansia alle stelle salutai mia madre e chiusi la portiera della macchina. Respirai profondamente, per poi guardarmi un po' intorno per cercare Ben, ma niente. Ad un certo punto sentì una voce profonda alle mie spalle, ma non era quella di Benjamin, infatti appena mi girai mi ritrovai davanti a Fede che mi sorrideva. A quel punto sorrisi anche io e andai ad abbracciarlo chiedendogli il permesso. Lui per tutta risposta mi disse
- Certo che puoi, ma che domande sono?- disse sorridendo, cavolo quanto amo il suo sorriso! Quindi ricambiando il suo sorriso con uno timido andai ad abbracciarlo sussurrando
- Non mi abituerò mai a questa sensazione di sentirmi a casa- gli dissi guardandolo negli occhi. Dopo attimi infiniti mi sciolsi dal l'abbraccio chiedendogli
- Ma benji dov'è?- chiesi curiosa, detto ciò Fede mi fece segno di seguirlo e mi portò in un bar aperto fino a tardi. Li scorsi una chioma ribelle familiare, infatti appena Fede disse "siamo qua", quella testolina si alzò, e rivelò un Benjamin stanco ma felice allo stesso tempo, che si alzò e mi venne incontro aprendo le braccia. Io a quel segnale gli andai incontro e lo abbracciai, risentendo quella sensazione di affetto che tanto amo, quella sensazione di casa. Ad un certo punto sollevai la testa e incontrai i suoi occhi azzurri come il cielo, la differenza con quelli di Fede è che sono più scuri e più profondi. Appena ci staccammo subito mi invitò a sedermi, mettendosi alla mia destra, mentre Fede alla mia sinistra, mi sentivo a disagio... <certo imbecille sei con Benji e Fede!> disse la mia coscienza, la quale non potei dare torto. Fede se ne accorse e cominciò a parlare
- Vuoi qualcosa da bere?- mi domandò curioso, ma io rifiutai educatamente dicendo
- No grazie mille, è stata una giornata abbastanza sconvolgente, il mio stomaco rifiuta qualsiasi tipo di cibo o bevande!- dissi pacatamente, mentre Benji rideva domandandomi
- Non sarà mica stata colpa nostra?- mi chiese con finto essere innocente. A quel punto risi, e iniziammo a parlare così rompendo il ghiaccio. Ad un certo punto una domanda mi balenò in testa, e la porsi ad entrambi
- Come mai, ecco... state facendo tutto questo? Insomma, intendo darmi il vostro numero, o meglio dire quello di Ben, e invitarmi? Sono una ragazza come le altre che vi segue, senza particolare bellezza e con un fisico di cui non è fiera...- domandai curiosa ma triste allo stesso tempo. Calai la testa mentre aspettavo una risposta, che non tardò ad arrivare da parte di entrambi, ma prima parlò Benji
- Ehy tesoro, ma che pensi? Il vero motivo è perché in te abbiamo visto una ragazza sincera e genuina, che si vede che ci ama davvero e non solo per l'aspetto fisico, ma per quello che siamo- disse un po' infastidito ma anche comprensivo, detto ciò lo guardai e sorrisi lievemente, per poi girarmi verso Fede che disse
- Concordo con Benjamin, purtroppo nella nostra carriera abbiamo imparato a capire le persone anche a vista, e tu sei diversa, e poi non sottovalutare il tuo aspetto, perché non è così!- esclamò guardandomi, rubandomi un altro sorriso. In quel momento venni schiacciata da due budini giganti che mi abbracciarono e mi fecero ridere in automatico. Una volta sciolto l'ennesimo abbraccio affermo pensierosa
- Oggi, sicuramente in fila, ho perso il mio Mucchino...- non appena finì di parlare Ben scoppiò a ridere dicendo rivolto a me
- Ah si? Vuoi dire questo?- disse mentre tirò fuori da non so dove il MIO Mucchino, ecco che mi doveva dare!. Io sorpresa lo ringraziai mille volte, ma purtroppo arrivò il messaggio di mia madre...
Era già passata un ora, allora tristemente dissi ai ragazzi
- È già passata un ora, devo andare, mi mancherete, grazie di questo stupendo giorno, grazie davvero!- dissi alzandomi seguita a ruota da loro che mi salutarono con un caloroso abbraccio, che mi resterà per sempre impresso nella pelle. Fede mi diede un bacio sulla fronte accompagnato da un "ciao piccola" e Ben mi prese per mano, facendomi morire sul posto, e mi accompagnò fino a metà strada, regalandomi ancora pochi istanti del suo affetto, e per lasciare che questa giornata resti magica ancora per un po'. Il momento in cui mi salutò fu quello in cui mi strinse forte a se, più di prima, forse con la consapevolezza di entrambi, che quello potesse essere il nostro ultimo abbraccio, forse è questo che l'ha reso magico, forse si, o forse erano i suoi occhi, oppure entrambi. Lo vidi allontanarsi e guardarmi finché non girai l'angolo.
Sono troppo ispirata, amatemi ok? Come vi sembra? Vado facendo capitoli sempre più lunghi, mi stimo da sola!
Bacio😘
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