Qui con te

Pov's Ornella
Ditemi che era vero, ditemi che non era solo un bellissimo sogno. L'emozione mi sovrastò e le mie gambe cedettero, facendomi cadere a terra. Rimasi seduta a terra con le mani davanti la bocca, mentre lo fissavo e tremavo. Il suo sorriso mi fece sciogliere. Si avvicinò verso me e con un salto scese dal palcoscenico dove si trovava precedente. In un attimo sentì un dolce calore familiare, che tanto mi era mancato, sulle braccia. Ben mi sollevò da terra, e subito le sue braccia mi circondarono. Il mio pianto cessò e risvegliatami dal mio stato di trans, automaticamente mi strinsi a lui forte. Il suo dolce profumo alla menta mi giunse subito alle narici, facendomi capire che quello non era un semplice sogno. Lo guardai dritto negli occhi, e mi ci persi dentro, come non facevo ormai da mesi. Le sue labbra subito si unirono con le mie, e una scossa elettrica nacque da quel contatto. Tutto il mondo scomparve, rimanemmo soltanto noi e quel momento fu magico. Degli applausi ci riportarono alla realtà, e ci girammo verso le innumerevoli persone che ci circondavano. Benji mi sorrise e mi porse la mano, l'afferrai e mi portò oltre le transenne, facendomi salire sul palco. Mi era così mancata quella sensazione di appartenenza a qualcuno, quella sensazione di sentirmi amata. Una volta sul palco, non potei lo stesso distrarmi da lui. Cosa ci faceva qui, non doveva tornare a Dicembre? Parve leggermi nella mente, infatti disse
- Te lo avevo detto che l'album era quasi finito...Auguri piccola.- sussurrò passando la sua mano sulla mia guancia ancora bagnata dalle precedenti lacrime. Chiusi gli occhi e mi beai di quella sensazione fantastica, non potevo chiedere regalo di compleanno migliore.
Pov's Benjamin
Le Facemmo un piccolo concerto come regalo di compleanno, anche se so che il vero regalo per lei ero io. In questi nove mesi non ho fatto altro che lavorare più che potevo per non pensarla troppo.

Tornammo a casa con un po' di intoppi a causa delle persone che ci seguivano, ma ce la facemmo. Eravamo distesi sul suo letto, quanto mi erano mancati questi momenti. Tutte le notti le ho passate su un letto troppo vuoto. Ho passato le mie giornate senza mai potermi abituare a quello stile di vita. Adesso ancora non realizzo, il mio cuore finalmente è in pace. Mi distolgo dai miei pensieri quando sento Ornella dire
- Ancora non posso crederci che tu sei qui con me, mi sei mancato così tanto...- sussurrò al mio orecchio, sprofondando di più sul mio collo. Mi erano mancate tantissimo le sue carezze. Mi strinsi di più a lei e incrociai le mie gambe con le sue. Quel momento era così bello che chiusi gli occhi e quasi mi addormentai, ma subito mi ricordai di una cosa e li aprì immediatamente. Ornella aveva gli occhi chiusi e il respiro leggero, dormiva. Aspettai altri cinque minuti, e a mio malincuore, mi alzai. Tra una settimana sarebbe cominciata la scuola, intanto restavamo a Palermo. Andai in cucina e non trovai nessuno, sicuramente erano già tutti lì. Bevvi un bicchiere d'acqua e andai a farmi una bella doccia. Finì in cinque minuti e mi vestì velocemente. Erano le 19.30, tra un'ora dovevo portare Ornella nel luogo X. Andai piano a svegliarla, e appena aprì gli occhi le dissi
- Amore, sono le 19.30, vai a prepararti che andiamo a cena fuori.- mi sorrise e mi tirò a se, posando un veloce bacio sulle labbra. Si alzò e sbadigliando trafficò nel suo armadio e ne tirò fuori un vestito che non mi fece vedere, dato che corse in bagno. Nel frattempo scrissi un messaggio a Gaia.
Pov's Ornella
Entrai in bagno e persi dieci minuti a guardarmi allo specchio con un sorriso ebete. Pensavo ad oggi, ero felicissima. Mi diedi uno schiaffo mentale ed entrai nella doccia e mi rilassai. Uscì e mi asciugai, poi mi passai la piastra, era da tanto che non lo facevo. Guardai il mio vestito, devo dire che era davvero bello. Me lo aveva regalato Gaia oggi, ha davvero un ottimo gusto, mi conosce tantissimo. Il vestito era nero con dei brillantini sulla parte del busto. Come modello aveva una scollatura a incrocio sulle spalle, e una scollatura a V sul davanti. Lo indossai e gli abbinai degli orecchini pieni di strass, delle décolleté anch'esse piene di brillantini, argentate, e una borsa elegante.

Per finire, misi l'eye-liner con i brillantini e il rossetto rosso scuro MAC opaco. Come sempre non mi piacciono i rossetti lucidi. Ho messo questo perché così, anche se bacio Ben, non si leva, ops...
Mi guardai allo specchio, ero soddisfatta, niente male. Ero felicissima, e si poteva notare da un miglio. Se non fosse arrivato Ben, questo giorno avrebbe fatto veramente schifo, come gli altri. Mi bloccai un secondo, feci mente locale e uscì dal bagno. Non ero il massimo con i tacchi, ma stranamente non sembravo goffa, avevo pur sempre diciassette anni. Sto diventando vecchia. Chiamai Ben e lo informai di essere pronta, appena arrivò davanti a me, si bloccò e mi guardò. Infiniti minuti dopo, disse
- Sei... bellissima!- esclamò quasi con la bocca che toccava il pavimento. Risi e andai ad abbracciarlo, con i tacchi ero più alta di lui. Mi guardò le labbra insistentemente, poi disse
- Questo rossetto sporca?- mi domandò facendomi ridere. Di tutta risposta lo baciai con trasporto, e appena si staccò, sorrise. Mi guardò maliziosamente e poi disse
- Allora posso baciarti quanto voglio?- domandò. Annuì sorridendo e mi staccai da lui, mi prese la mano e scendemmo di casa.
Pov's Federico
Era ormai da ore che stavamo preparando la festa a sorpresa per Ornella, io e Gaia. Mi era mancata davvero tanto, però la vedo strana, domani le parlerò, per ora dobbiamo concentrarci. La mamma di Ornella era andata a ritirare la torta. Erano le 20.18, e tra pochi minuti sarebbe arrivata Ornella. Oggi quando le abbiamo fatto la sorpresa, Gaia ci ha aiutati, era al corrente di tutto. Ormai tutti i ragazzi che avevamo invitato, che erano ovviare amici di Ornella, erano arrivati quasi tutti. Avevamo appena finito di organizzare tutto, e la mamma di Ornella era appena arrivata. Eravamo pronti, perfetto. Un messaggio di Ben ci avvisava che stavano per arrivare. Dieci minuti dopo la porta si aprì, e tutti insieme gridammo "SORPRESA".
Pov's Benjamin
Era rimasta senza parole, non se lo aspettava. Non ho voluto fare niente al Charleston perché volevo fosse unico. Avevo avuto l'idea di festeggiare in un locale che esternamente sembrava un ristorante, ma che dentro era un luogo adatto alle feste. Era un Hotel adatto a questo tipo di cose, si mangiava, si festeggiava, si ci divertiva, e si soggiornava li, era un Hotel a cinque stelle. Ornella mi strinse in un forte abbraccio di ringraziamento.

La festa è fantastica! Dopo avere cenato, tutti siamo scesi in pista. Abbiamo ballato per ore e ore, e adesso sono le 01.37. Era il momento della torta, infatti la portarono. Era come l'avevo immaginata, meno male. Era a due piani, con una grande scritta. Appena Ornella lesse, sorrise. C'era scritto: auguri principessa. Tra le urla e gli applausi di tutti, spense le candeline, e potei dire finalmente, che quella serata era stata magica...
Pov's Ornella
La serata era finita, erano le 02.13. Dopo avere salutato e ringraziato tutti dei regali, Benji mi aveva trascinata, bendandomi, in un luogo sconosciuto. Dopo alcuni secondi che a me sembrarono minuti, dato che ero bendata e avevo ai piedi un paio di tacchi abbastanza alti per morire. All'improvviso ci fermammo, sentì Ben aprire una porta e farmi entrare. Era troppo curiosa di scoprire cosa avesse combinato. Mi levò la benda e... oh mamma! Ci trovavamo in una stanza gigantesca, sembrava quasi un appartamento. Aveva: un letto dove avrebbero potuto dormire quattro persone, un divano e due poltrone bianche con le rifiniture dorate, un armadio gigantesco bianco lucido, un bagno grande quanto camera mia, ma soprattutto... c'era l'idromassaggio. Era una camera elegantissima, dove i colori predominanti erano il bianco e il dorato. Sentì qualcuno afferrarmi da dietro per i fianchi e baciarmi il collo. Sorrisi a quel gesto e posai la mia testa sul suo petto. Si staccò da me e disse
- Ti aspetto di la.- disse indicando il bagno. Sorrisi e lo seguì con lo sguardo finché entrò in bagno e chiuse la porta, anche se non completamente, infatti vidi che si stava sbottonando la camicia. Sorrisi e andai verso l'armadio e presi un accappatoio. Aprendolo notai che sull'anta c'era uno specchio, così mi struccai, mi spogliai e infilai l'accappatoio. Legai i capelli in una cipolla alta disordinata, e entrai lentamente in bagno, chiudendo la porta alle mie spalle. Subito andai verso Ben, che non mi toglieva lo sguardo di dosso. Lo guardai per un attimo e tentennai, era un anno che non avevamo questo genere di intimità. Mi feci coraggio, e feci scivolare l'accappatoio a terra. Cercai di non guardarlo, ma sapevo che non smetteva di guardarmi nemmeno un secondo. Mi immersi nel lato opposto al suo, e cercai di coprirmi con le gambe il più possibile. Benji non faceva altro che guardarmi.
Capì che ero un idiota, e che dovevo farmi coraggio, era il mio ragazzo da quasi due anni, e conosceva ogni parte di me. In un attimo andai verso di lui, e mi sedetti tra le sue gambe, poggiando la mia schiena sul suo petto. Subito le sue mani circondarono la mia vita, e mi strinse a lui. Sentì le sue labbra sul mio collo, e mi abbandonai a quel piacevole contatto. Salì su e arrivò alle mie labbra. Mi girai verso di lui e ricambiai. In un attimo tutti i ricordi di quelle notti passate svegli, ad accarezzarci, ritornarono a galla. Dopo quasi un anno, dopo la notizia e la perdita del bambino, dopo la distanza e l'ennesima sofferenza, finalmente eravamo li insieme. Piano piano, mi sentì di nuovo viva, grazie a lui accanto a me...

Ciaoooo! Cosa dovrei dire? Il capitolo parla da solo... è una gioia vederli felici, vero? Nel prossimo capitolo ci sarà più movimento. Vi aspetto allora!
Sti cazzi 😘 (La situazione sta degenerando).

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