Migliori amiche per sempre
Due mesi dopo...
Pov's Ornella
Mancava poco, pochissimo e mi sarei sposata, esattamente domani. Invece oggi, sarebbe stato un giorno molto speciale: avremmo scoperto il sesso del bambino. I nostri genitori, dopo aver saputo la notizia, hanno iniziato subito a farsi mille problemi, a parte la loro felicità. Ad esempio: come avremmo fatto col matrimonio? Avremmo dovuto iniziare a comprare vestiti oppure no perché era troppo presto perché non sapevamo se era maschio o femmina? La sua cameretta come sarebbe stata? Come si sarebbe chiamato/a? Io e Ben ci eravamo messi a ridere, giuro che da come si comportavano sembravano loro i futuri genitori. Bhe, a parte questo oggi avremmo saputo se era femmina o maschio, ma soprattutto se stava bene, che era la cosa più importante. Tre giorni fa, il 25 Aprile, sono entrata nel quarto mese, e già si può scorgere un rotondo rigonfiamento sotto il mio ombelico. Fa strano vedere crescere giorno dopo giorno la tua pancia consapevole che un bambino dentro di te sta crescendo. Sorrisi a questo pensiero e mi strinsi di più a Ben. Eravamo seduti nella sala d'attesa per fare l'ecografia. Ero felice, domani mi sarei sposata e già era tutto pronto, mi mancava solo sapere se il bambino stava bene, non mi importava se era maschio o femmina. Mia madre pensava fosse maschio, invece i genitori di Ben pensavano fosse femmina. Ancora al nome non avevamo pensato, c'era tempo, anche perché ancora non sapevamo se scegliere un nome femminile o maschile. Mi riscossi dai miei pensieri quando un infermiera uscì dalla stanza e ci chiamò. Il cuore iniziò a battere all'impazzata, e guardai Ben che mi sorrise tranquillizzandomi. Mi prese la mano e insieme entrammo nella stanza, pronti per vedere la prima volta attraverso uno schermo nostro figlio.
Pov's Benjamin
Il dottore fece stendere Ornella su un lettino e le fece alzare la maglietta nera di cotone che indossava. Da un barattolo estrasse una strana sostanza verde, e a quella visione storsi la bocca in una smorfia. Doveva passare quella strana melma sulla pancia di Ornella? Ble. Le afferrai la mano e insieme a lei aspettai con ansia che l'ecografia iniziasse. Appena iniziò a spalmare quella strana sostanza verde sulla pancia di Ornella, la vidi trattenere il fiato, mi guardò e disse
- È fredda...- sussurrò vicina al mio orecchio. Accennai un piccolo sorriso e le spostai una ciocca di capelli ribelli dietro l'orecchio. Il dottore richiamò la nostra attenzione quando disse
- Vedete, quello sullo schermo è il bambino!- esclamò indicando una parte precisa dello schermo. Fissai quello stesso punto e mi emozionai. Sullo schermo si vedeva la figura di un bambino, solo molto, molto più piccolo. Guardai Ornella euforico, e la vidi ricambiare il mio sguardo con gli occhi lucidi. La prima cosa che sentì dire ad Ornella fu
- Dottore, sta bene?- domandò guardando il dottore, che sorrise e disse
- Certo, benissimo, e posso anche dirvi il sesso con certezza...- disse tenendoci sulle spine. Continuò a guardare lo schermo per qualche secondo, poi tornando a guardarci disse
- Si, è sicuro. Congratulazioni, è una femminuccia.- disse con sicurezza. Subito sorrisi, ero sicuro che la nostra vita insieme sarebbe stata bellissima. Ti aspettiamo piccolina. Guardai Ornella che ormai sprizzava felicità da tutti i pori e la baciai, dimostrandole così il mio amore.
*vi consiglio l'ascolto del brano Nuvole Bianche per la lettura di questo pezzo.*
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L'indomani...
Pov's Ornella
- Ornella...Ornella...su, sveglia!- sentì chiamarmi e lentamente aprì gli occhi. Un po' disorientata girai la testa verso sinistra e mi alzai di scatto e le corsi in contro. Gaia, era qui con me. Iniziai a piangere, era così bello, la mia migliore amica era tra le mie braccia. Il calore del suo abbraccio era così bello, mi era mancato. Si staccò da me e mi guardò sorridendomi, e poggiò una mano sulla mia guancia asciugandone le lacrime, poi disse
- Ehy, perché piangi? Oggi ti sposi dovresti essere solo felice.- disse sorridendo. Cercando di smettere di piangere dissi
- Io sono felice, è solo che vorrei che tu fossi qui con me. Vorrei averti accanto per molto altro tempo. Vorrei che tu condividessi ancora mille cose insieme a me. Ma non è così...- sussurrai facendogli scuotere la testa. Sempre sorridendo mi guardò e disse
- No, non dire stupidaggini. Io sono qui con te, lo sono sempre stata, e non ti lascerò mai. Ti ho vista sai? Piangere nella mia stanza, piangere di felicità quando hai detto di essere incinta a Benji, piangere mentre ascoltavi la musica e pensavi di essere sola. Ti ho vista cadere e rialzarti, sempre più forte. Ne hai passate tante, sei forte. Non pensare non ci sia nessuno, io ci sono. Ora sii felice, hai tanto da vivere. Oggi ti sposi, avrai un figlio e chi lo sa...magari ne avrai anche un'altro, e formerai una splendida famiglia con Ben.- disse dolcemente tenendomi la mano. In quel momento provai solo rabbia, lei non se lo meritava, lei meritava un'altra possibilità, lei doveva essere qui con me sorridente mentre mi teneva la mano nel giorno più importante della mia vita. Io avrei voluto assistere al suo di giorno più importante, e avrei voluto vederla felice con un ragazzo che la meritava. Riuscì semplicemente a dire
- Tu dovevi vivere, non meritavi questo...- sussurrai distrutta. Scosse di nuovo la testa negando, poi disse
- No, non pensarla così. Quel che è successo è successo. Sto bene così. Adesso io devo andare, ricordati solo che ti voglio bene e che quel velo, te lo aggiusterò io mentre camminerai goffamente su quell'altare.- rispose stringendomi la mano come a darmi forza. No, non ero pronta a perderla di nuovo. Una luce iniziò a fare da barriera tra me e Gaia, e in un ultimo momento in cui tra me e lei c'era un contatto visivo, dissi
- Ti voglio bene anche io. Migliori amiche per sempre...- sussurrai in un ultimo saluto, prima che tutto diventò nero.
Mi svegliai mettendomi seduta di scatto sul letto. Mi toccai il volto e asciugai le lacrime che scendevano incessantemente senza tregua. Mia madre, che precedentemente non avevo notato nella stanza, si avvicinò a me e venne ad abbracciarmi. Appena riuscì un po' a riprendere il controllo di me stessa, mia madre mi chiese
- Tesoro, cosa succede?- mi domandò pacatamente. Gaia e le sue parole vorticavano nella mia mente da quando avevo aperto gli occhi. Riuscì semplicemente a sussurrare
- Gaia...- bastarono quelle parole e mia madre si rabbuiò. L'unica cosa che poteva fare era stringermi a se per consolarmi.
Oddio, non stavo più nella pelle. Ero molto emozionata ma soprattutto in ansia. Appena mia madre levò le mani dal mio viso, subito i miei occhi caddero sulla immagine proiettata allo specchio. Sentì l'emozione salire. L'abito a sirena dagli accurati ricami e il lungo strascico mi stava a pennello. Il velo con i lati decorati da fiori di pizzo, ricopriva i miei capelli acconciati in uno chignon intrecciato laterale, il tutto fermato da un fermaglio di brillanti.
Il tutto era l'immagine di sposa perfetta che...io e Gaia avevamo sempre avuto. Al solo pensiero di Gaia, gli occhi mi si riempirono di lacrime, ma mi trattenni. Lei non voleva che questo giorno fosse triste, ma allegro, e le uniche lacrime che dovevo versare erano quelle dell'emozione di quando percorrerò l'altare e reciterò le promesse. Ovviamente non mi sto sposando in chiesa, ma l'ambiente sembrerà quello. Mia madre mi richiamò sull'attenti, era l'ora. Sospirai e afferrai il braccio a mia madre. Mi bloccai sull'uscio della porta. L'agitazione iniziò a farsi strada, ma bastò solo girarmi verso lo specchio e sorrisi. Accanto alla mia immagine riflessa allo specchio Gaia mi sorrise e mi fece cenno di andare. Si, ce l'avrei fatta. Lanciai l'ultimo sguardo di ringraziamento al riflesso di Gaia del mio subconscio, e determinata, procedetti fuori dalla porta, pronta a sposarmi con lei accanto a me...
Ciao a tutte, non so perché ma ultimamente piango mentre scrivo i miei capitoli. Non so perché ma mi sento troppo coinvolta. Vi posso anticipare solo una cosa: dopo il matrimonio succederanno tante cose; nuovi personaggi e vecchi personaggi appariranno nei capitoli. Grazie sempre di leggere, mi date tanto supporto.
Ps: auguri a tutti i papà (che coinvidenza questo capitolo ahahahah).
Sti cazzi ciao🌊
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