Marito e moglie

Più tardi...
Pov's Benjamin
- Quindi... mi state dicendo che è successo tutto per un fraintendimento?- domandai con la bocca ancora spalancata dallo stupore. Annuirono entrambi con un segno del capo. Mi passai una mano tra i  capelli. Guardai l'ora e vidi che erano le 00.30, quindi tra circa due ore la festa sarebbe finita. Semplicemente dovevo cercare di accettare la situazione e godermi il resto della festa del mio matrimonio. Sospirai e mi alzai, andando verso Fede, avvolgendolo in un fraterno abbraccio, il quale da due anni ormai non pensavo mai più di dare. Capivo come si sentiva Ornella a non avere più con se Gaia, solo che Fede era vivo anche se lontano. Mi era mancato il mio migliore amico, mio fratello.
Pov's Federico
Mi sentivo meglio dopo aver parlato con Benji e Ornella, finalmente dopo due anni avevo avuto il coraggio di dirgli tutto. Da due anni che soffro in silenzio da solo la morte di Gaia. Non ho avuto il coraggio prima di affrontare la realtà perché forse non volevo. Ormai era da minuti che sorseggiavo il mio drink, e li guardavo ballare. Era così bello vederli felici, possessori di una felicità non più mia. Benji fece girare Ornella per il pezzo finale del lento, poi la gettò indietro tenendola con una mano sulla schiena. In quel momento la parte inferiore del vestito a sirena che indossava Ornella, le aderì al grembo, e la mia attenzione si focalizzò tutta lì. Possibile che...? Non ero sicuro. Mi alzai dalla poltroncina e andai fuori nel giardino. Nonostante la sera umida, non sentivo freddo, stavo bene. Tirai fuori dalla tasca le mie sigarette e ne tirai fuori una dal pacchetto e l'accesi. La portai alle labbra e cercai di svuotare la mia mente dai tanti ricordi che non mi lasciavano andare. Due anni fa, da quel giorno, mentre affogavo nel mio dolore dandomi tutta la colpa, ho iniziato a farmi del male da solo. Ho iniziato a fumare e a bere senza nessun ripensamento. Ormai la mia vita per me non aveva nessun senso. Nemmeno quando pensavo a Benji che stava rischiando la vita anni fa per quello che faceva, tanto io non avevo più niente da perdere. Buttai fuori il fumo con un ennesimo movimento meccanico, e mentre stavo per spegnere il mozzicone, una voce meravigliata e preoccupata allo stesso tempo disse
- Tu fumi? Da quando? Lo sai che ti fai solo del male?- mi domandò facendomi girare. Ornella mi guardava preoccupata mentre si reggeva sulle spalle una mantellina. Mi scappò un leggero sorriso triste sul volto, poi dissi
- Da un po', ma sta tranquilla, sto bene!-esclamai mettendo in mostra tutta la freddezza che avevo imparato ad esternare in questi anni di solitudine. Appena vidi la sua espressione pronta a dibattere, subito la fermai, e le dissi
- Invece di preoccuparti per me, perché non mi dici del futuro nascituro?- le domandai indicando la sua pancia. Lei spalancò gli occhi, poi arrossì stringendosi di più nella sua mantellina. Abbassò lo sguardo, e dopo alcuni secondi disse
- Ecco... è che, sai? Non ho avuto il tempo di dirtelo.- sussurrò regalandomi un sorriso timido. Sorrisi alla vista del suo imbarazzo e dissi
- Lo so, stai tranquilla. È normale, è pur sempre il tuo giorno speciale, l'importante è che stiamo tutti bene e che adesso siamo insieme.- dissi rassicurandola. Lei annuì e poi scosse la testa come se si fosse ricordata qualcosa, infatti disse
- Sono venuta qui per chiamarti, tra poco c'è la torta, e volevamo ci fossi. Poco fa improvvisamente non ti ho trovato più seduto sulla poltroncina.- disse facendomi annuire. Insieme rientrammo nella sala e assistetti all'ultimo momento della serata: il taglio della torta.

Pov's Ornella
Il terreno mi mancò improvvisamente sotto i piedi e mi ritrovai tra le braccia di Ben. Emisi un urletto sorpreso da quel suo gesto e mi aggrappai a lui circondandogli il collo con le braccia. Oltrepassò la soglia della porta e appena arrivato davanti la porta della stanza da letto, mi fece scendere dalle sue braccia, ancora non capivo come faceva a prendermi in braccio anche se ero una vacca. Ancora con le mie braccia intorno al suo collo, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò
- Ti aspetto di la...- disse con voce bassa facendomi rabbrividire. Si staccò da me e lo vidi allontanarsi, fino a sparire dietro la porta. Andai in bagno, finalmente a casa, e abbassai la cerniera dell'abito, facendolo strisciare sulle mie gambe fino a farlo arrivare a terra. Lo tolsi e lo posai ordinatamente sulla piccola panca che si trovava a destra del lavello. Tolsi dai capelli le innumerevoli mollette che tenevano fino a qualche ora fa il mio chignon ordinato, e lasciai cadere i capelli ormai liberi sulle spalle. Erano boccolosi, non ricci, a causa della precedente piega che avevo fatto per poter realizzare l'acconciatura. Iniziai a stuccarmi e ad ogni strato di trucco tolto mi sentivo sempre meglio. Misi il mio pigiama "da matrimonio" se così si può chiamare, e mi guardai allo specchio, cercando di realizzare che finalmente avremmo passato la prima notte insieme da marito e moglie. Sospirai e uscì dal bagno, andando a passi felpati verso la stanza da letto. Entrai lentamente e vidi Ben appoggiato sul davanzale della finestra senza maglietta. Parve accorgersi della mia presenza e si girò verso me. Mi squadrò da capo a me e mi sorrise. Ricambiai il sorriso e si avvicinò a me. Mi strinse in un delicato abbraccio e mi diede un dolce bacio. Fece dei passi in avanti facendomi indietreggiare fino a sbattere contro il letto. Mi sedetti e lui mi seguì facendomi sdraiare sotto di lui. Iniziò a baciarmi lentamente partendo dal mio collo, facendomi venire mille brividi che partirono dalla colonna vertebrale. Era da quasi tre mesi che non mi baciava così. Tra i nostri sospiri e i nostri baci, sentì Ben dire
- Mi era mancato poter fare questo...- sussurrò continuando a baciare il mio collo. Sorrisi, poi dissi
- Sai, non è colpa mia se dentro di me porto tuo figlio...- sussurrai staccandomi dai suoi baci, guardandolo negli occhi. sorrise e poi disse
- Questo è vero... ma adesso sei tutta mia.- disse gettandosi di nuovo sulle mie labbra. Lentamente iniziò a togliermi i vestiti, mentre io gli tolsi semplicemente i pantaloni. Sotto il suo sguardo mi sentivo in imbarazzo, ormai la mia pancia era cresciuta, anche se di poco, e non mi sentivo più bene con me stessa. Ben si accorse di questa mia insicurezza, e scese sulla mia pancia baciandola, poi disse
- Lo sai che sei davvero stupenda?- mi domandò facendomi spuntare un sorriso involontario sul volto. Lo tirai verso di me e lo strinsi, avvolgendogli le gambe intorno la vita. Gli sussurrai all'orecchio la cosa più vera che potessi dirgli
- Ti amo Ben...- dissi sentendo le sue labbra alzarsi in su sul mio collo. Alzò la testa per guardarmi di nuovo negli occhi, e disse
- Ti amo anche io...- sussurrò posando le sue labbra di nuovo sulle mie.
Quella notte fu in assoluto tra le più belle, perché finalmente eravamo marito e moglie dopo quasi sette anni...

Ciao ragazze! Come state? Spero tutto bene. Allora... vi dico già da ora di tenervi pronte per il prossimo capitolo e di stare attente a quando lo pubblico. Grazie sempre a tutte, un bacio e alla prossima.😘
Sticazzi.🌞

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