Lo so
Pov's Ornella
Corsi il più veloce possibile, sbattendo contro le persone e inciampando sulla sabbia. Tutte le voci mi sembravano lontane, mi trovavo in un mondo tutto mio, in modalità silenzioso. Le lacrime non smettevano di scendere sulle mie guance, e le mie gambe, pur essendo stanche, non si fermavano. Una voce insistente e troppo familiare giunse alle mie orecchie, ma la ignoravo. Quasi alla fine della spiaggia, due mani mi afferrarono da dietro, e mi strinsero a se. Cercai di dimenarmi dando pugni sul suo petto, ma la sua presa non mi lasciava scampo, e dopo un po' mi arresi a quell'abbraccio di ferro, e scoppiai a piangere più di prima, rifugiando la testa sull'incavo del suo collo. Il suo profumo così fresco e pungente mi fece stringerlo in un abbraccio disperato. Ero proprio ferita, il mio cuore sanguinava, è come una pugnalata quel gesto, soprattutto fatto dalla persona con cui hai passato nove anni e hai riso fino al mal di pancia. Cado a terra accompagnata da quel corpo, e restai li inerme tra i singhiozzi e il pensiero di quella scena ancora impressa fresca nei miei pensieri.
Pov's Benjamin
Ero li con lei, e la vedevo soffrire, ma non avrei potuto fare niente. Vederla in quello stato mi distruggeva, potevo solo stare zitto e stringerla in un forte abbraccio, li davanti a gli sguardi di tutti. Se ripenso ancora a quella scena mi sale il disgusto, poi la rabbia, come si è permessa? Ha ferito gravemente la sua migliore amica, se ancora si può chiamare così. Le avevo dato della semplice acqua, e la sua mano si era posata sulla mia guancia, facendomi girare verso essa; neanche il tempo di rigirarmi che prepotentemente si buttò su di me. Ornella avrà visto tutta la scena, e sarà consapevole che io non c'entri niente, come quando è successa la stessa cosa con Federico il piscina quando non c'ero. Sento le sue lacrime calde scendermi sul petto scoperto, e non posso fare altro che carezzarle le spalle e i capelli quando le sento. Dopo minuti, se non ore, le sue lacrime cessano, e la sua testa si alza dal mio petto, puntando i suoi occhi verso i miei. Era distrutta, si poteva benissimo notare dai suoi occhi rovinati da quell'intenso pianto, e le lacrime asciutte sul suo volto. Non potei fare altro che passarle una mano dolcemente sulle lacrime che ormai macchiavano il suo viso, e sussurrarle un tenero "Hey". I suoi occhi si chiusero al contatto con la mia mano sul suo viso ormai abituato alla sensazione di dolore. Un sospiro uscì dalle sue labbra, e potei giurare di vedere un piccolo sorriso accennato sulle sue labbra. Mi guardò negli occhi per dei minuti infiniti, dopo di che decisi di parlare
- Ecco vedi, in pratica...- dissi venendo interrotto dal suo dito sulle mie labbra. Si stacco dall'abbraccio e si mise seduta davanti me, per poi finalmente parlare
- So che non sei stato tu amore, ho visto tutto, ero li da quando si è avvicinata mettendoti una mano sul volto, fino a quando...- sussurrò l'ultima parola tremante, di nuovo con le lacrime agli occhi. Scattai in avanti e la strinsi di nuovo a me, sussurrandole all'orecchio
- Shh, sei forte piccola, non devi rovinare i tuoi bellissimi occhi per tutto questo, non per chi ti ha tradita. Io sono qui, sono il tuo ragazzo, e fidati quando ti dico che ti amo e che non potrei mai provare qualcosa per qualche altra ragazza, tu mi hai lasciato il segno nell'anima.- dissi convinto delle mie parole, esprimendo quello che provavo e pensavo. Lei sorrise, e mi posò un dolce bacio sulla fronte, un bacio di ringraziamento e di dolcezza. Mi alzai e le porsi la mano, che accettò e afferrò. Una volta in piedi disse
- Sarà meglio tornare, ma non la voglio accanto, preferisco andarmene a piedi che stare anche un secondo davanti a lei e respirare la stessa aria- disse a denti stretti, corrucciai la fronte e, mentre stavo cercando di dire qualcosa, la presenza di Fede ci interruppe.
Pov's Federico
Dopo l'accaduto, restai davanti a Gaia immobile e in silenzio. A quella scena mi tornò in mente quello che era successo in piscina a New York, e non potei fare altro che capirla, infondo era nella mia stessa situazione. Dopo alcuni minuti le dissi
- Ti porto a casa, preparati.- dissi con tono di rimprovero, anche se un po' compassionevole. Mi guardò ancora con gli occhi lucidi e annui, mi dispiaceva per lei, più di me nessuno poteva capirlo quello che provava. Questo era solo l'inizio del loro conflitto, come quando era successo a me. Si vestì, prese la sua borsa e uscimmo dalla spiaggia, ormai giunta fredda a causa del calo di temperatura, anche se il poco sole rimasto continuava a insistere imperterrito. Il viaggio in macchina fu silenzioso, e una volta giunti davanti casa sua scese, ed entrambi non ci salutammo, ma una sola parola uscì dalle sue labbra, prima di chiudere lo sportello della macchina: mi dispiace. Sorrisi amaramente e partì di nuovo per la spiaggia. Il viaggio di andata e ritorno durò quasi un'ora, era abbastanza lontano in mare dal centro città. Posteggiai e andai a cercarli, sperando di trovarli ancora li. Il sole ormai arancione, colpiva delicatamente il mio viso, e mi accompagnava nella mia ricerca. Dopo dieci minuti scorsi due sagome, erano loro, meno male! Erano in piedi, stretti in un abbraccio, sembrava tutto apposto tra i due. Mi avvicinai a loro, e facendomi notare dissi
- L'ho accompagnata a casa, andiamo dai che è tardi.- dissi guardando una smorfia comparire sul volto di Ornella. Annuirono e silenziosamente salimmo tutti e tre in macchina, già le borse le avevo recuperate io prima. Una volta a casa, notammo un biglietto sul tavolo, che Ornella prese e lesse. Era sua madre, era fuori, sarebbe tornata dopo cena. Io e Ben cedemmo il posto in bagno a Ornella, e entrò, senza prendere i vestiti di cambio. Tentammo di dirglielo, ma non avemmo il tempo di farlo, dato che chiuse subito dopo la porta e apri l'acqua. Ci arrendemmo e ci sedemmo entrambi sul divano della cucina, e discutemmo di cibo, era ovvio no?. Decidemmo di andare a cenare in qualche posto in centro, così per far svagare Ornella.
Pov's Ornella
La doccia tolse i miei pensieri dalla testa e il nervoso che avevo provato, facendomi rilassare. Esco e mi avvolgo in un asciugamano, mi pettino i capelli, imprecando a ogni nodo (fidatevi ne ho molti dato che sono riccia), mi misi la schiuma per i capelli e li asciugai, non completamente a dire il vero, perché quei due mi aspettavano. Dopo essermi "quasi asciugata i capelli", come sempre prima di vestirmi, cerco appunto i miei vestiti, ma indovinate? Non ci sono. Cavolo. Il telefono è a carica, mia madre non c'è e l'unica opportunità è Benji, di certo non vado a chiamare Federico. Inizio a gridare il suo nome e al secondo richiamo giunge davanti la porta, chiedendomi
- Dimmi? Dimenticato qualcosa?- domandò strafottente, potevo sentirlo dal suo tono di voce, lo sapeva quello stronzo. Sbuffai e gli dissi
- Si, ho dimenticato i vestiti! Potresti prenderli? Sono sul mio letto.- gli dissi facendolo ridere dall'altra parte della porta e dire
- Avevamo tentato di avvisarti, ma non ci hai sentiti, comunque li ho già presi, immaginavo mi avresti chiamato, quindi apri la porta che te li do.- disse, annui con un semplice "ok" e girai la chiave nella serratura, e la porta si aprì. Cercai di aprire solo un piccolo spiraglio di porta per afferrare i vestiti e poi richiuderla, ma un piede me lo impedì, aprendo tutta la porta e entrando. Ma che fa? Un po' shoccata gli chiesi
- Ma che fai Ben? Dammi i vestiti che mi devo preparare!- esclamai guardando il suo ghigno, stronzo. Chiuse la porta e sì avvicino pericolosamente a me, facendomi indietreggiare. Appena mi fu davanti mi passò i vestiti ancora con quel ghigno, tutto qui? E io che mi ero preparata al peggio. Sospirai di sollievo, ma lo feci troppo presto, dato che due mani mi sollevarono improvvisamente facendomi emettere un urlo, che però fu soppresso dalle sue labbra contro le mie. Per non cadere mi dovetti attaccare a lui come un Koala, circondandogli il bacino con le gambe, era davvero uno stronzo, si era programmato tutto, la cosa inbarazzante era che aveva una semplice tovaglia bianca intorno al corpo. Continuò a baciarmi, e io ovviamente ricambiai, come non potevo farlo? Un pensiero balenò tra la mia mente, e lo dissi ad alta voce
- Solo io posso baciarti così, e toccarti e carezzarti...- sussurrai sensuale scendendo con le mani sul suo petto, gesto che come avevo programmato lo fece irrigidire. Mi baciò ancora più intensamente, e iniziò a muovere le sue mani su di me, la voce di Fede ci interruppe
- Non vorrei interrompere i vostri momenti romantici, ma non so se lo sai ma anche io sono una persona ed ho bisogno di lavarmi, capite? E poi ho anche fame, e dobbiamo andare a cenare fuori, sono già le 19.30 e io e Benji dobbiamo lavarci, giusto?- domandò facendomi arrossire e staccare subito da Ben, che riluttante sbuffò e disse
- Sisi, stiamo arrivando.- ma perché non mi aveva detto che cenavamo fuori? A quest'ora ero assolutamente pronta! Non mi diede neanche il tempo di capire qualcosa, che si svestì ed entrò nella doccia, con un sorrisetto, facendomi arrossire. Chiuse la tenda del Box doccia e io mi vestì di fretta e furia, con: un vestito bianco con le rose, un paio di sandali bianchi e la borsetta anch'essa bianca abbinata a tutto l'outfit, sarei andata a cena fuori.
Lasciai i capelli sciolti, e prima che Ben uscisse dalla doccia, riuscì a mettere un filo di eye-liner. Mentre stavo per uscire dalla porta di fretta, Benji con un solo asciugamano addosso mi squadrò dalla testa ai piedi e mi sorrise di apprezzamento. Una volta uscita lo sguardo di Fede era pressante, ma lo ignorai.
Ore 20.30
- Ce l'abbiamo fatta! Finalmente siamo seduti in un posto dove mi faranno felice!- esclamai facendo ridere entrambi. Eravamo già al ristorante, molto bello devo dire, con un arredamento moderno. Ordinammo dal menù piatti differenti: per me della carne con contorno di verdure tagliate sottili, per Ben la stessa cosa, solo con contorno di patate al forno (e ti pareva, anche io amo le patate ma mi contengo eheheh), e per Fede dei gamberoni all'aroma di mare (con semplice limone, per non levare il gusto). Mangiammo sorridendo, senza pensare a tutto quello che era successo oggi, spensieratamente. Alla fine della cena, mentre eravamo nella strada del ritorno, mi arriva un messaggio: è di Gaia. Il nervoso si fa sentire e senza pensarci due volte lo cancello, senza leggerlo. Ben mi abbraccia, essendo accanto a me aveva visto che era successo. Mi appoggio rilassata sulla sua spalla, e piano il buio si insinua tra la mia mente.
Apro gli occhi e sbadiglio, sentendo il letto morbido sotto di me, di sicuro Benjamin mi avrà portata a letto ieri, mi ero addormentata in macchina. Mi giro e lo sento abbracciarmi, perciò sorrido e dico "buongiorno", che lui ricambia stringendomi a se. Chissà se mia madre era tornata tardi ieri, chissà se era ancor a letto oppure era già uscita. Una volta abituata alla luce che filtrava dalla finestra mezza aperta, potei notare che oggi era il 10 Giugno, tra DIECI GIORNI sarebbe stato il compleanno di Benjamin. Mentre sono nel mio mondo delle meraviglie, sento Ben dire
- Ti conviene alzarti, siamo in ritardo, sono le 9.00, hai dormito abbastanza!- esclamò facendomi dire
- Ma in ritardo per cosa?- lui fece una finta faccia shoccata, poi mi disse
- Come per cosa? Ops, non te l'ho detto... ecco andiamo per una settimana sull'Etna, niente di che, e partiamo tra circa tre ore, quindi ora che lo sai alzati e prepara la valigia.- disse sorridendo. NON POSSO CREDERCI, sapeva che era il mio sogno andarci, anche se vado spesso a Catania non ho mai potuto visitare l'Etna!nMi alzo di scatto baciandolo con trasporto e lo ringrazio in mille lingue diverse, correndo in bagno, sotto lo sguardo divertito di Fede. Lo sapeva anche lui, bene! Non mi hanno detto niente, ma non potrei essere più felice!
Benji sa come farmi felice, eccome se lo sa.
Questo capitolo è abbastanza lungo, non trovate? Ho iniziato a scrivere e non ho smesso più, infatti mi sono sforzata per fermarmi. Ho molta ispirazione, e se non aggiorno per un giorno o due non significa che non ne abbia, ma è la scuola che mi impegna, perché ci vuole tempo per scrivere un capitolo, soprattutto se è abbastanza lungo. Ci saranno altre sorprese in arrivo, tenetevi pronte.
Al prossimo aggiornamento😘
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top