La vita

Pov's Benjamin
Cosa aveva appena detto? Rimasi a bocca aperta per interi minuti, finché il dottore continuò a parlare
- So come si sente, è bruttissimo. Le mie condoglianze.- disse facendomi confondere di più. Non so come ma riuscì a parlare e a dire
- No dottore, ci deve essere un errore... quale bambino? Non capisco.- sussurrai. Il dottore si irrigidì per un secondo, poi si ricompose e disse
- Non lo sapeva? Be, mi dispiace annunciarvelo. Era incinta di due mesi. Adesso vi lascio soli.- disse congedandosi. Guardai Fede, e non so perché crollai, scoppiai a piangere. Non realizzavo, non potevo crederci. Subito Fede, scioccato quanto me, venne ad abbracciarmi. Era uno di quei abbracci fraterni che ti aiutano quando sei a pezzi.
Pov's Ornella
Mi svegliai, e subito mi accorsi di non essere in una camera di Hotel o tanto meno nella mia stanza. Piano piano realizzai dove mi trovassi e scattai sull'attenti. Gesto troppo avventato. Una fitta improvvisa alla testa mi assalì. Caddi di nuovo con la testa sul cuscino e chiusi gli occhi. In un attimo come un lampo tutto quello che era accaduto all'Instore mi ritornò alla mente, e mi domandai cosa fosse successo dopo, e dove fosse Benji. Involontariamente sussurrai il suo nome, e subito una mano calda si posò sulla mia. Aprì lentamente gli occhi e sorrisi, Benji era li accanto a me. Mi aiutò a mettermi seduta e mi sistemò il cuscino dietro la schiena. Mi porse un bicchiere d'acqua e lo accettai volentieri. Bevvi e gli passai il bicchiere vuoto ringraziandolo. Si sedette di fronte a me e prendendomi la mano disse
- Amore, come ti senti?- mi domandò carezzandomi il palmo della mano con il pollice. Sorrisi rassicurandolo, e dissi
- Bene amore, stai tranquillo.- dissi stringendogli la mano. Guardandolo notai che qualcosa non andava, era davvero tanto pensieroso. Lo fissai per un po', ma lui non se ne accorse, allora gli chiesi
- Ehy, che c'è? Qualcosa non va?- domandai attirando la sua attenzione. Sospirò e si sistemò meglio davanti a me, poi schiarendosi la voce, iniziò a parlare.
Pov's Federico
Ero andato in bagno, erano ore che eravamo in ospedale, e avevo lasciato Benji con Ornella. Non lo avevo mai visto così distrutto, come glielo avrebbe detto? Come le avrebbe detto che era incinta e che cadendo aveva perso il bambino?. Arrivato davanti la porta della camera dove si trovavano i due, sentì qualcuno piangere disperatamente. Chiusi gli occhi, era Ornella, glielo aveva detto. Faceva così male sentirla piangere. Nello stesso momento, dal corridoio, una figura troppo familiare spuntò, era Gaia. Subito corse verso di me e con le lacrime venne ad abbracciarmi. Era un abbraccio pieno di disperazione e felicità allo stesso tempo. Triste per la notizia e felice nel vedermi dopo un mese. Restammo li fuori abbracciati, non potevamo entrare nella stanza in un momento così delicato. Avevamo provato a chiamare la mamma di Ornella, ma non rispondeva perché si trovava a lavoro. Era sera ormai, tra non molto avrebbe dovuto finire di lavorare. Dopo venti minuti, squillò il mio telefono.
- Scusa se non ti ho risposto, ero a lavoro Federico, dimmi pure.- disse mortificata la mamma di Ornella. Sospirai e dissi
- Ornella è... in ospedale, dovrebbe venire, niente di grave, è solo inciampata all'Instore.- non potevo dirle tutta la verità al telefono. Alcuni secondi di silenzio si susseguirono dall'altra parte del telefono, sicuramente era incredula. Poi però disse
- Arrivo subito.- poi riattaccò. Posai il telefono e poggiai la testa al muro. Che situazione...
Pov's Gaia
Benji uscì dalla stanza e mi dedicò uno sguardo distrutto, che mi chiedeva di andare da lei, che ne aveva bisogno. Ricambiai lo sguardo con uno rassicurante e entrai nella stanza, chiudendo la porta subito dopo. Ornella era seduta a gambe incrociate sul lettino, con le mani sul volto. Mi sentivo così impotente. Andai verso di lei e mi ci sedetti accanto. Si accorse di me e si girò, mostrandomi la sua faccia piena di lacrime ormai scese sulle guance. Subito si buttò tra le mie braccia, e io la strinsi a me. Non la vedevo da un fottuto mese, odiavo tutta quella situazione. Il nostro incontro dopo un mese non lo immaginavo così. Ci saremmo dovute vedere a cena dopo l'Instore, ma la vita fa schifo, non si può pianificare niente perché cambia tutto. Cosa importa rispettarla se lei ti distrugge in un attimo?Mi obbligai a non piangere, dovevo esserle di sostegno, non il contrario. La feci sdraiare, doveva riposare. Mentre stavo per uscire mi afferrò per la maglia, e mi tenne ferma li. Le sorrisi, sarei stata con lei se voleva. Mi coricai accanto a lei sul lettino e la coprì con il leggero lenzuolo. L'avvolsi in un caloroso abbraccio che lei ricambiò, e stetti in silenzio, aspettando che si addormentasse, se mai ci fosse riuscita. Chiusi gli occhi anche io, e silenziosamente piansi.
Pov's Mamma Ornella
Arrivai in ospedale il più in fretta possibile, per quanto il traffico me lo poteva permettere. Subito intravidi Federico e Benjamin seduti fuori la stanza, e appena mi videro si alzarono. Li guardai e dissi
- Dov'è Ornella? Cosa le è successo?- domandai. Vidi Benji irrigidirsi, era grave? Federico girò il suo sguardo verso l'altra parte del corridoio e disse
- Vado a prendere qualcosa alla macchinetta.- poi se ne andò lasciandoci soli. Benji mi fece cenno di sederci. Acconsentì e una volta seduti, sospirò e disse
- Sarà ancora più difficile dirlo a lei, ma per favore , mi faccia finire...- sussurrò. Annuì e gli feci cenno di continuare. Si mise composto e iniziò a parlare
- Allora, eravamo all'evento e lei si stava recando in bagno, ma una ragazza l'ha spinta e... è caduta dalle scale. Non ha niente di lesionato, ma... oggi abbiamo scoperto che lei... ecco... io non lo sapevo, neanche lei... aspettava un bambino.- che cosa? Avevo sentito bene? Aveva proprio detto bambino? Scattai in piedi e dissi
- Bambino? Cosa? A sedici anni? Stai scherzando?- domandai quasi gridando. Mi guardò mortificato e disse
- Si lo so, ma non era programmato, appunto non lo sapevamo entrambi, ma adesso... sarà come se non fosse successo niente, dato che nella caduta, il bambino non ce l'ha fatta.- mi cedettero le gambe e fui obbligata a sedermi.

Gaia uscì dopo un'ora e mezza dalla stanza, la andai a salutare e mi abbracciò, anche lei stava soffrendo. Entrai nella stanza, e appena Ornella mi vide, spalancò gli occhi. Andai verso di lei e l'abbracciai. Non se lo aspettava, infatti rimase immobile, poi cedette e mi strinse forte. No, non l'avrei rimproverata, era mia figlia e so che stava soffrendo. Poteva succedere a chiunque, ma la cosa migliore era sostenerla. Mi sentì in dovere di dirle qualcosa in quel momento, così feci
- Tu sai che conoscevo papà da quando avevo quattordici anni. Quando avevo sedici anni, è successo qualcosa di terribile. Ho scoperto di aspettare un bambino, e quando ebbi avuto il coraggio di dirlo a mia madre, purtroppo subì un aborto spontaneo, per cause non dipendenti da me. Posso capirti più di qualsiasi altra persona al mondo, soprattutto non ti giudicherò, è successo anche a me, oppure sarei un'ipocrita. Mi dispiace di non avertelo mai detto, ma me ne sono sempre vergognata.- sussurrai facendole scendere delle lacrime sul volto. Mi abbracciò ancora più forte, cercando di confortarmi per quel malinconico ricordo, mentre più di tutti, lei aveva bisogno di una spalla su cui piangere.
Pov's narratore esterno
Un mese dopo...
Piano piano Ornella era riuscita a riprendersi da quell'avvenimento. La ragazza che l'aveva fatta cadere era stata trovata, e Ornella l'aveva perdonata, Tutti erano tornati per l'ennesima volta alle loro vite e tutto si era sistemato. Ornella e Ben avevano deciso di staccare un po' la spina, infatti si erano trasferiti a Milano, nell'appartamento di Benji. Fede continuava a stare a Modena e qualche volta li andava a trovare. Ognuno aveva la sua vita. Ovviamente Benji e Fede non avevano smesso nemmeno un po' di essere un duo, anzi! Erano tornati più forti e determinati di prima. Gaia stava prendendo in considerazione di andare a vivere con Fede a Modena. Le vite di tutti sembravano calme e normali, fino a quel giorno, fin quando qualcosa si spezzò, finché il destino si mise di nuovo in mezzo...

CIAO RAGAZZE!!! Come state? Spero bene. Questo capitolo contiene un'altro narratore esterno perché devo saltare alcune cose come nell'altro capitolo. Ci sono molte cose in arrivo, forse troppe. Fatemi sapere cosa ne pensate!.
Sti cazzi😘 (da oggi saluto così🙄)

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