Come il primo giorno
Pov's Ornella
La mattina la passammo a casa a coccolarci e a parlare. Dopo pranzo Gaia ci invitò ad uscire, saremmo andati in spiaggia. Accettammo, le giornate andavano diventando sempre più calde, ormai era il 18 Giugno. Tra due giorni Ben avrebbe fatto gli anni! Sorrisi a quel pensiero e andai in bagno col costume, tra circa un'ora saremmo dovuti scendere. Legai i capelli in uno chignon disordinato e indossai i mio costume nero a fascia, con una scollatura particolare.
Per finire, indossai una tutina a pantaloncino viola con motivi floreali. Uscì dal bagno quasi uccidendo Fede nel modo di aprire la porta. Risi e andai a prendere la borsa che avrei portato a mare. Dentro misi come al solito: la crema solare (Ben ormai doveva arrendersi, sarebbe rimasto una mozzarella a vita), un telo mare, le mie cuffie e gli occhiali da sole (non potevo rischiare di rimanere cieca, ho gli occhi chiari e il sole brucia). Quando finì di preparare tutto il necessario, Fede mi disse che erano pronti, perciò presi il mio cellulare e scendemmo di casa, avvisando Gaia di farsi trovare pronta, l'avremmo accompagna noi a mare. In dieci minuti fummo davanti casa sua. Ci salutò e salì in macchina, ovviamente sul posto accanto a Fede. Io e Benji ci guardammo ghignando, entrambi oggi avremmo fatto di tutto per farli stare insieme, avevamo pianificato qualcosa di malvagio. Dopo venti minuti arrivammo in spiaggia. Prendemmo quattro sdraio e duo ombrelloni e ci sistemammo. Rimanemmo in costume, e ovviamente Benji cercò di scappare da me, ma non ci riuscì. Gli saltai addosso e lo trascinai sotto l'ombrellone per mettergli la crema solare. Si arrese e mise il broncio mentre gli spalmavo la crema sulla schiena e sul viso. Appena finito, lo presi per mano e cercai di trascinarlo in acqua, ma inchiodò i piedi sulla sabbia. Lo guardai confusa, non voleva più entrare in acqua? Sembrava così entusiasta. Mi afferrò per i fianchi e mi fece posizionare davanti a lui. Ancora confusa lo guardavo senza parlare. Con un sorriso da stronzo disse
- Eh no tesoro! Ora tu ti metti la crema solare.- corrucciai la fronte, era serio?. Alzai gli occhi al cielo, e incrociando le braccia al petto, mi feci spalmare la crema. La spalmava con una lentezza agonizzante, che stronzo. Impazientita dissi
- Ehy tu, non ne approfittare della mia pazienza!- esclamai facendolo ridere. Capì che potevo ucciderlo da un minuto all'altro e si dette una mossa. Ora sembravamo due fantasmi. Ci guardammo a vicenda e scoppiammo a ridere come degli idioti. Mi porse la mano che io accettai subito, e andammo verso la riva. Già Gaia e Fede erano entrati in acqua, e alla nostra vista scoppiarono a ridere. Stronzi. Piano piano iniziammo a ridere e a scherzare come sempre, e il pomeriggio passò splendidamente.
Pov's Gaia
Finalmente un po' di riposo! Ero stesa insieme ai tre vichinghi sul lettino. Oggi Ornella non aveva fatto altro che lasciarmi sola con Federico. Eravamo tutti silenziosi con lo sguardo puntato verso il cielo, ormai giunto al tramonto, era così bello! Ero talmente ipnotizzata dal cielo che non notai prima l'assenza di Federico e Benjamin, chissà dov'erano andati. Mi girai verso Ornella che aveva un braccio dietro la testa e gli occhi chiusi. La fissai finché non la vidi spalancare gli occhi e alzarsi di scatto, facendomi spaventare. È la normalità questa ragazza. Confusa mi sedetti anche io, e la sentì dire
- Ho un'idea! Perché non ci divertiamo sta sera e andiamo a ballare?- domandò entusiasta. Sinceramente non era una cattiva idea, in fondo era domenica. Approvai e lo chiedemmo ai due quando tornarono da non so dove. Entrambi accettarono volentieri. Dopo circa un'ora, asciutti e pronti, tornammo a casa. Lasciarono me davanti il portone di casa mia, e poi se ne andarono, dicendomi che sarebbero venuti a prendermi alle 23.00. Annuì e salì a casa.
Pov's Ornella
Appena tornati a casa, siccome non volevo sentirli lamentare, cedetti Il posto in bagno a loro. Nel frattempo dissi a mia madre che sarei andata a ballare, e acconsentì, ovviamente perché sapeva che c'era Benji con me. Preparai i vestiti da mettere e li posai sul letto e appena i due finirono, andai a lavarmi io. Una volta finito mi vestì semplice, era presto per prepararmi ora, erano le 20.00. Uscì dal bagno con i capelli, come sempre, non completamente asciutti, e andai a tavola per cenare. Mangiammo del buonissimo salmone affumicato. Andai in bagno a lavarmi i denti, oppure non potevo mica uscire. Appena finito raggiunsi Benji nella mia stanza e come sempre, mi ci buttai di sopra. Mi accoccolai sul suo petto e restammo così, per circa mezz'ora. Un Federico rompi palle invase la nostra privacy entrando nella nostra stanza senza bussare, facendomi sussultare di paura. Ero nella pace divina e lui come sempre, essendo un elefante obeso maldestro, l'aveva distrutta in malo modo, con la sua solita delicatezza. Guardandoci soddisfatto dell'averci spaventati disse
- Carciofi, alzatevi e andatevi a preparare! Manca un'ora e dobbiamo scendere.- annuimmo ancora incazzati, e come due disabili ci alzammo. Andò prima lui a prepararsi, io ci avrei messo di più, dovevo anche truccarmi, non si diventa stupende in poco tempo. Stranamente ci impiegò quindici minuti e non dieci a prepararsi. Appena uscì dal bagno, lo squadrai da capo a piedi, e gli dissi
- Guai a chi ti guarda.- dissi fulminandolo, vedendo il suo sguardo divertito. Entrai in bagno e chiusi la porta. Era troppo OMG con quella camicia nera attillata e quei jeans anch'essi neri, era tipo troppo fantastico per delle stupide cagne. Ops...
Indossai: un paio di pantaloncini neri sopra delle calze anch'esse nere a rete; una maglietta corta bianca con la scritta "rebel"; i miei anfibi neri lucidi.
Legai i capelli in una coda di cavallo alta, misi l'eye-liner con una punta definita e la matita sulla palpebra inferiore. Guardai l'ora, ci avevo impiegato venti minuti a prepararmi, mi sembrava di più. Uscì e andai a prendere la mia borsa nera a tracolla. Chiamai i due e gli dissi che ero pronta. Appena Benji fu davanti a me si bloccò. Mi squadrò da capo a piedi e disse
- Stai scherzando vero? Tu non esci così.- disse guardandomi. Sbuffai e lo mandai al diavolo. Prima di girarmi notai lo sguardo di Fede su di me, che appena incrociò il mio si girò. In macchina Ben non faceva altro che fare il geloso, ma alla fine riuscì a zittirlo. Prendemmo Gaia davanti casa sua e andammo verso la discoteca. Era vestita davvero bene! Indossava: una gonna nera aderente e una camicia nera a quadretti, con sotto una canotta.
Pov's Benjamin
Eravamo da circa un'ora seduti al bancone dei drink. Stavamo parlando tutti e quattro, finché Ornella, per la milionesima volta, mi impedì di prendere almeno un Mojito. Sbuffai e incrociai le braccia al petto. Vedendomi così, senza nessun preavviso, mi trascinò tra la marea di gente in pista, lasciando soli Fede e Gaia. La musica non era il massimo, infatti Ornella stette tutto il tempo ferma come un palo davanti a me, col broncio. Ad un certo punto, senza nemmeno dirmelo, si diresse verso il banco del Deejay. Non so cosa gli disse, ma d'un tratto la musica cambiò. All'inizio non riuscì a capire quale canzone fosse. Tornò da me, e appena il ritornello suonò per tutta la stanza, sorrisi. Era Faded di Alan Walker. Non so ne come, ne quando, ne perché, ma Ornella iniziò a ballare. La guardavo quasi incantato, non poteva muoversi così proprio davanti a me. Notando il mio stare fermo e imbambolato, mi afferrò le mani e le mise su i suoi fianchi. Iniziò a muoversi a ritmo di musica, trascinando anche me sui suoi passi. Eravamo talmente vicini che i movimenti facevano strofinare la nostra pelle. Era bellissimo ballare in questo modo con la tua ragazza, già... la mia ragazza. Sorrisi. Vederla muoversi e divertirsi così, mi faceva uno strano effetto. Eravamo così vicini che ogni tanto le nostre labbra strisciavano una contro l'altra. Martin Garrix con Animals, risuonò tra le casse, era una canzone bellissima. Ornella si girò di spalle, e iniziò a ballare muovendo il sedere su di me. Ok, la situazione sta degenerando. Ma chi se ne frega? È la mia ragazza. C'erano alcune persone che ci guardavano, invidiosi. Lei è mia. Un brivido percorse la mia schiena. Se non si sarebbe fermata non avrei più corrisposto delle mie azioni, la mia droga era lei. Si accorse del mio stato instabile, e invece di migliorare la situazione, la peggiorò. Si girò di nuovo, sta volta faccia a faccia con me, e iniziò a baciarmi con molta passione. Altri brividi salirono per la mia schiena. Ricambiai con molta enfasi il bacio. Quella serata dovetti trattenermi molto.
Pov's Ornella
Lo avevo provocato tutta la sera. Tornammo a casa, e per tutto il viaggio vidi Gaia e Fede lanciarsi strani sguardi, chissà cosa era successo, me lo avrebbe raccontato domani. Una volta a casa, intorno alle 2.30, demmo la buonanotte a Fede, che sbadigliando, andò a letto. Anche io ero molto stanca. Uscì dal bagno con una canotta e un paio di pantaloncini, quello che avevo messo prima di andare a ballare. Ero talmente stanca che non avevo messo la fascia che metto sempre per dormire, quella che sostituisce il reggiseno. Me ne fregai altamente, e andai a letto. Trovai Ben sotto il lenzuolo leggero, seduto sul letto. Mi fissò a lungo, e non capivo perché. Ad un certo punto disse
- Lo fai apposta vero?- Non capivo di cosa parlasse. Andai verso lui e entrai sotto le coperte, chiedendogli
- Ma che cosa?- domandai facendolo sospirare. Ok, era molto strano. Non mi rispose, ma mi tirò sotto di lui e iniziò a baciarmi. Ero molto confusa. Ovviamente ricambiai. Infilò la sua mano sotto la canottiera. Risi, ecco che aveva. Guardandolo gli dissi
- Sei il solito pervertito...- sussurrai divertita. Rise anche lui e disse
- Colpa tua, è da ore che mi provochi.- disse scendendo sul mio collo. Sorrisi e avvolsi le sue spalle con le mie braccia.
Per me con lui, sarà sempre come il primo giorno, lo amo così tanto.
Il primo capitolo dell'anno, auguri!
Non picchiatemi, so che volevate i dettagli di quest'ultima scena, ma... sono cattiva, che volete?. Vabbè, si capisce che succede dopo, penso che ormai sappiate come nascano i bambini, no? Quando una ragazza e un ragazzo si amano... ok basta, sto scherzando!.
Al prossimo capitolo, già siamo al quarantaquattresimo...😘
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