Ancora lontani

Pov's Benjamin
- Sbrigati oppure farai tardi!- esclamai prendendo il mio cellulare. Ornella sbuffò per l'ennesima volta, e a passo di lumaca, venne verso di me. Finalmente riuscimmo ad arrivare davanti scuola, e la salutai dicendole
- Fai la brava, ci vediamo alle 13.00, a dopo.- dissi dandole un bacio. Il bacio durò un po' troppo, infatti imbarazzata si staccò e mi salutò. La vedevo un po' più felice adesso, si stava lentamente riprendendo dal trauma che aveva subito. Era da circa un mese che evitavo di avere un po' di intimità con lei, la vedevo strana, ma non volevo assolutamente forzarla, la capivo. Arrivai a casa e mi buttai sul divano, erano le 8.30 e io, come un comune essere mortale, avevo sonno. Mi addormentai subito dopo.

Mi svegliai infastidito dal rumore del mio cellulare. Ma non era la sveglia che avevo messo per svegliarmi in tempo per andare a prendere Ornella, era qualcuno che mi chiamava. Non vidi nemmeno il nome e risposi con voce assonnata
- Si, chi è?- domandai a chi stava dietro al telefono. La risposta arrivò subito
- Salve, chiamiamo dalla Warner Music, signor Mascolo, le dobbiamo comunicare qualcosa di importante.- disse in modo serio e professionale la voce sconosciuta. Mi misi seduto sul divano e dissi
- Certo, mi dica pure.- che seccatura, a volte vorrei staccare un po' la spina. La
voce seriosa disse
- Dovrebbe venire in studio, è qualcosa di importante Signor Mascolo, ci vediamo alle 14.30, arrivederci.- odiavo quando mi chiamavano Signor Mascolo, insomma, ho solo ventiquattro anni, mica cinquanta ed ho una moglie! Odiavo anche le riunioni a sorpresa, non mi davano il tempo si organizzarmi. Nello stesso momento mi arrivò un messaggio da parte di Fede, uno vocale, e lo ascoltai

PORCO DUE, COME CAVOLO FACCIO AD ARRIVARE A MILANO IN QUATTRO FOTTUTE ORE? DEVO TROVARE UN VOLO, FARE LA VALIGIA E PREPARARMI. ODIO TROPPO QUESTO GENERE DI COSE.

La cosa sicura è che assordai, cazzo di problemi ha? Ah si! Da Modena deve arrivare qui in meno di quattro ore, che stress. Gli risposi cercando di rassicurarlo e dicendogli di sbrigarsi. Erano le 10.45, per Federico era partito il conto alla rovescia.
Pov's Federico
In dieci minuti trovai un volo che sarebbe partito tra un'ora e mezza, grazie a Dio ce l'avrei fatta. Mi vestì e preparai la valigia in un ora e diedi la stupenda notizia a mia madre, tranquillizzandola, ormai anche lei era abituata a questo genere di cose. Mi accompagnò lei in aeroporto, e arrivai dieci minuti prima del volo. La salutai in fretta e corsi verso l'area partenze, per fortuna non incontrando nessuna Dreamer. Arrivai appena in tempo, passai i controlli e andai subito verso l'aereo. L'areo decollò e in meno di un'ora, fortunatamente, arrivai a Milano. Presi un taxi e mi feci accompagnare allo studio principale della Warner, ero arrivato in tempo.
Pov's Ornella
Uscì da scuola e subito vidi Benji sorridermi da lontano. Andai verso di lui e lo abbracciai. Mi prese per mano, prendendo il mio zaino e mettendolo sulla sua spalla, e iniziammo a camminare, però cambiò direzione, non era quella di casa nostra, infatti disse
- Amore, pranziamo fuori perché alle 14.30 dobbiamo andare alla Warner per una riunione improvvisa, e non ci conviene tornare a casa!.- esclamò facendomi accigliare per un attimo. Una riunione? E per cosa? Annuì e continuai a camminare insieme a lui. Andammo alla fermata del taxi e lo prendemmo. Arrivammo a Porta Venezia, e andammo in un locale troppo carino. Ben mi aveva spiegato che la Warner era a pochi metri di distanza da Porta Venezia. Mangiammo la pasta alla Carbonara e alle 14.15, prendemmo un altro taxi, che in cinque minuti ci lasciò davanti la Warner Music. Era... wow. Era una struttura gigantesca, non l'avevo mai vista. Al massimo ero entrata in studi di registrazione, ma erano la metà di quello. Aspettammo fuori Federico, e dopo cinque minuti arrivò con un taxi. Sospirò di sollievo e ci salutò, poi entrammo. Federico lo vedevamo spesso, almeno una volta a settimana, il lavoro che avevano in comune lo permetteva. Io confusa al massimo, seguivo Benji, che tenendomi la mano, mi aiutava ad orientarmi. Arrivammo davanti una porta e Fede bussò, poi entrammo. Avete presente quei film dove ci sono le scene in ufficio? Quei tavoli lunghi accerchiati da persone serie in giacca e cravatta? Un po' come la serie televisiva Beautiful e Cento Vetrine, quelle che si vedono i vostri genitori, era la stessa scena. Un po' imbarazzata seguì i due banani e mi andai a sedere vicino a loro. Neanche il tempo di realizzare, che quello messo a capo del tavolo, quello che mi sembrava troppo antipatico, disse
- Allora ragazzi, ben trovati. Vado dritto al punto, anche se non sarà facile.- Fede lanciò uno strano sguardo a Benji, che ricambiò, poi fecero cenno di continuare al tizio senza nome, così fece
- L'anno scorso avete avuto molto successo con il singolo in Spagnolo, quello con Xriz. Oggi abbiamo saputo, direttamente dalla casa discografica Spagnola di Xriz, che vogliono altre collaborazioni con voi. Il problema adesso è uno: loro non vogliono fare solo una collaborazione, ma un intero album. Le ragazze spagnole vi adorano, e sono giunti a questa conclusione. Voi siete famosi sia in Italia che in Spagna. L'incisione dell'album con Xriz comporta il dovere andare in Spagna, perché la casa discografica che l'ha proposto è stata appunto quella spagnola. C'è un'altro problema, si parla di stare in Spagna per un anno, poi ritornerete in Italia nel 2018 per i concerti del nuovo disco. Se non lo fate, non spiccherete tra le stelle. Avete talento ragazzi, vi consiglio di accettare. So che avete una vita in Italia, ma si tratta solo di un periodo, sapete quanto ci vuole per fare un album, d'altronde le canzoni le scriverà Xriz, voi dovete solo collaborare con la musica e la voce.- no. Non era vero. Un anno? In Spagna?Guardai Ben scioccata, ma lui era serio in faccia. Iniziò a parlare con Fede a bassa voce, non sentivo cosa si dicessero. Ad un certo punto Benji disse
- Con permesso.- disse prendendomi per mano e trascinandomi fuori la sala riunioni. Appena fuori la porta, sospirò e disse
- Amore... io me lo aspettavo, era da un po' che si pensava si farlo. Io ti amo tanto, ma se non lo faccio si rischiano pettegolezzi e offese da parte della casa discografica Spagnola, e ci butteranno nella merda. È successo a molti cantanti famosi, e hanno passato dei mesi d'inferno a causa di questo rifiuto. La casa discografica spagnola è tra le più potenti, e per loro un rifiuto significa guerra.- rimasi interdetta per alcuni secondi, poi le lacrime iniziarono a scendere sulle mie guance, davvero sarebbe stato lontano da me un anno? Subito mi abbracciò e disse
- No piccola, shhh, non piangere! Farò di tutto per non farti sentire la mia assenza. Ti giuro che passeremo anche questo, ne abbiamo passate tante e siamo ancora qui. Appena tornerò ti giuro, nessuno ci separerà più. Al diavolo il successo e tutti, giuro che resterò con te, per sempre!- esclamò staccandosi dall'abbraccio e posandomi un bacio sulle labbra, un bacio di promessa, un bacio malinconico.

Fede uscì dalla sala riunioni e disse
- Si parte lunedì, preparati...- sussurrò evitando lo sguardo di entrambi, so che soffriva. Lunedì... tra due giorni sarebbero partiti per un anno lontani da me. Tornammo a casa, e quel pomeriggio per me, fu agonizzante.
Due giorni dopo...
- Ti amo Ben, ricordatelo, io ti aspetterò sempre. Sai che non ci sarà un giorno in cui non ti scriverò e ti chiamerò. Questo è solo un arrivederci...- sussurrai sulle sue labbra, mi mancherà tremendamente. Un anno, un fottuto anno. Gli diedi l'ultimo saluto, e con le lacrime, mi girai verso Fede. Subito mi buttai tra le sue braccia, e lui ricambiò subito. Gli posai un bacio sulla guancia, e staccandomi dissi
- Anche tu mi mancherai, stupida foca sgraziata.- dissi tra le lacrime. Entrambi si trattennero, non volevano piangere e mostrarsi deboli. Feci tre passi indietro e li guardai da lontano, mentre camminavano verso un lungo viaggio...

La distanza si mette sempre di mezzo, però ricordate! L'amore regna sempre. Non è di certo la fine questo capitolo, ma ci stiamo avvicinando sempre di più. Succederanno ancora molte cose, tante cose.
Sti cazzi😘

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