CAPITOLO 1
La battaglia contro Steppenwolf era finita, i nostri eroi avevano vinto, ma erano ben consapevoli che non si poteva mai tirar un sospiro di sollievo.
- Dai Rebeccah, tra un po' qui chiudono, vuoi restare qui tutta la notte? - chiese Kim a bordo piscina rivolgendosi alla sua ragazza.
- Solo un'ultima vasca ed esco, lo giuro!
Il ragazzo sospirò - d'accordo.
Non poteva farci nulla, Reb amava essere a contatto con l'acqua, avvolta tra mille bollicine che la accarezzavano dolcemente.
Infrangere quella superficie bagnata ogni volta che si tuffava era ciò che di più grande potesse provare, ciò che la rendeva davvero felice. L'unica cosa che la rendesse felice. Persino con il suo ragazzo Kim, che l'aspettava lì fuori, non riusciva a provare queste emozioni.
Anzi, a dir la verità in quel periodo non si sentiva nemmeno troppo legata a lui. Davvero strano dopo due anni di relazione (eh gia'!), neanche lei comprendeva ciò che le stava accadendo, eppure non riusciva a controllarlo.
Come spiegargli ciò? Non riusciva a fingere lei, la ragazza più buona ed onesta del mondo. Glielo ripeteva sempre la sua nonna, ed era persino la dedica che le aveva inciso sul ciondolo a forma di Diamante rosso di una collana che le regalò da bambina.
Eppure, più volgeva lo sguardo a quel ragazzo felice ed innamorato di lei, più si sentiva una persona meschina a mentirgli, ma ancora peggiore a spezzargli il cuore.
Lui era sempre li per lei, in qualsiasi momento.
Sospirò uscendo dall'acqua, si perse per un attimo con lo sguardo sulla superficie come a trovar le risposte giuste, poi si alzò ed andò a cambiarsi.
"Dovresti troncare con lui, se non ti senti più così legata" le disse la sua coscienza.
"Si ma per quale motivo?"
Non lo so, davvero - sussurrò avvolta nell'accappatoio, sola in quello spogliatoio.
Tornò a casa, sempre accompagnata dal suo inseparabile Kim! Quasi le pesava questa sua fissa presenza. Era seccata, e lui lo notò quando si avvicinò per baciarla.
- Cosa c'è che non va, adesso? Sei preoccupata per il campionato? Andrai alla grande, sei la migliore lo sai!
- No - scosse la testa affranta - a dir la verità non riguarda quello ma... - come dirglielo? Deglutì - noi. - sussurrò quest'ultima parola.
- Cosa? Noi? Cosa c'è che non va tra di noi?
Odiava dire la classica frase con cui le coppie si lasciavano, con cui per non sembrare troppo.. 'crudeli' l'uno diceva all'altro.... - Non è colpa tua, sono io - ecco, l'aveva detto. Ma nel suo caso almeno era vero!
- Tu? E cos'hai che non va?
Rebeccah alzò la testa che finora aveva tenuto abbassata e lo guardò dritto negli occhi con la vista offuscata dalle lacrime.
- Sono io. Io... non sono più sicura di provare qualcosa per te, Kim. Lo so, può sembrare strano, non c'è nulla che non va tra di noi e tu sei un ragazzo a dir poco perfetto! Ma... non so, forse è proprio questa perfezione e monotonia che mi ha portata a stancarmi di te. Non lo so, davvero sono ancora confusa, è che... mi piacerebbe essere sola, ecco. Lo so di essere fortunata ad averti al mio fianco, mille ragazze vorrebbero essere al mio posto e mi reputerebbero una pazza a fare ciò! ma... ho bisogno di me. Ho bisogno dei miei spazi, ho bisogno di crescere da sola e non averti sempre dietro di me come un'ombra a correggere ogni mio errore. Ho bisogno di cadere e rialzarmi, da sola. Ho bisogno di essere forte, di vivere e sperimentare nuove avventure, di scoprire nuove passioni, immergermi nei miei mondi senza dar conto a nessuno, e per farlo ho bisogno di essere sola.
Cosa stai combinando Reb? Da qui non si torna più indietro, lo sai? Chi ha bisogno di restare solo?! L'essere umano è fatto per stare in compagnia, e non impazzire come un lupo solitario. La gente prega di fare nuove amicizie e tu? Vuoi restare sola. Che razza di idiota.
- Oh... - è tutto ciò che riuscì a dire Kim in un momento di confusione.
- Sono...
- Cosa, Kim? Confuso? Sorpreso? Ti prego parla, di qualsiasi cosa ma dilla!
- Sconvolto. Non me lo aspettavo, davvero. Posso sapere cosa ti ha spinta a pensare ciò?
L'unica cosa che seppe fare in quel momento Rebeccah fu rispondere con un'alzata di spalle ed un sconsolato "Non lo so". Quante volte l'aveva ripetuto?
- Ok, se è questo che vuoi. Ma sappi che non mi arrenderò, Rebeccah. Non ho idea di cosa diavolo ti sia passato per la testa, ma io ci riproverò sempre.
Questa cosa quasi le mise i brividi.
- Ok...- sussurrò per poi scendere dalla macchina e correre a casa.
Sospirò.
- E' tutto finito...
Due giorni dopo, nello spogliatoio della piscina, ore 21.00
- DOVE DIAVOLO E' FINITA LA MIA COLLANA?! - urlò in preda al panico più totale, senza aver risposta alcuna ovviamente perché, come sempre, era rimasta solo lei li dentro.
- L'avevo lasciata proprio qui, nel mio zaino dentro all'armadietto chiuso con il lucchetto! - grandi gocce di lacrime cadevano su ogni cosa sotto di lei.
Aveva perso ciò che di più caro aveva al mondo (come oggetto materiale si intende, ovviamente. Perché l'acqua restava sempre la sua priorità!), la collana regalata dalla sua nonna ormai defunta che aveva amato più di se stessa. (Beh, facile per lei. Qualsiasi cosa o persona ama più di se stessa, lei che mette sempre il mondo prima di se).
- Chi mai può averla presa?! Sono l'unica ad allenarmi qui il sabato sera, con il 'permesso speciale' da parte del guardiano! Forse... forse è stato lui a prenderla!
Ci pensò un attimo.
- No, non si permetterebbe mai, siamo amici da anni ormai! Andrò a chiedere comunque a lui, nel caso avesse visto entrare furtivamente qualcuno.
Si rivestì in tutta fretta, con i capelli rossi come un tramonto d'estate, ancora bagnati, per poi raggiungere l'ingresso e ritrovarsi al suo arrivo... il signor Derry svenuto.
Si portò le mani sul viso per lo stupore, si avvicinò e controllò il battito: regolare.
- Oddio, ma perde sangue! - constatò notando una ferita sulla testa.
Chiamò subito il 118 che non tardò arrivare. Pregò che tutto andasse bene e lo seguì fin in ospedale, arrivando alla conclusione che non poté certo aver preso lui la sua preziosa collana.
N.A
Salve mondo di Wattpad! (?)
Come va? Spero bene. Sono nuova in questa 'dimensione' ed ho voluto inaugurare questo sfortunato evento con questa fantaaaastica (no, davvero pessima) fanfiction. So di essere una fan marvel ma non disprezzo così tanto la DC da non poterle dedicare una ff. Sapete come è nata? Avete presente quando sognate qualcosa che vi sembra così reale ed avete il bisogno di riportarla su carta (o in questo caso al computer)? Ecco, così.
Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo anche se non entriamo ancora completamente nel mondo DC, ditemi cosa ne pensate.
Goodbye :D
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