Nuove scoperte

JUGHEAD
Mi sembra troppo bello per essere vero.
Io amo Betty e lei mi ricambia. Questo momento, questo preciso istante in cui lei è tra le mie braccia vale più dell'oro per me. Darei l'anima per poter fermare tutto a questa notte.

Ma non dura molto.
All'improvviso dei colpi alla porta ci allarmano. Guardo Betty, preoccupato del prossimo disastro che troverò aprendo quella porta e di cosa potrebbe comportare.
Non credo che Betty ci abbia fatto caso. Si sistema velocemente mentre io lentamente mi allontano, controllando dallo spioncino della porta chi fosse.
Cazzo
Sweet Pea dà un altro colpo contro la porta mentre cerca di tenere in piedi mio padre, chiaramente stordito dell'alcool.
"Jug chi è?" chiede Betty dall'altra parte della stanza leggermente in ansia.
Non volevo che vedesse queste situazioni in cui sono costretto a vivere. Molti mi hanno allontanato perchè non riuscivano ad affrontarle o perchè non si fidavano più di me. Se dovesse succedere anche con lei, non saprei come superarlo.
Velocemente la raggiungo le prendo la mano guidandola verso la camera da letto.
"Betty ti prego resta qui fino a quando non ti dirò di uscire"
"Jug non capisco ... che succede?"
Ora il suo sguardo è preoccupato e la capisco. Ma non posso dirle tutta la verità adesso.
"Betty... ti prego "
La imploro e alla fine lei si convince. Lascia la mia mano e si chiude nella mia stanza.
Faccio un respiro profondo cercando di calmare il mio cuore pazzo e apro la porta.
"Amico ... siamo alle solite"
Sweet Pea entra trascinando mio padre che parla tra sè e sè per effetto dell'alcool. In questo momento, più delle altre volte, lo odio per come si è ridotto.
Aiuto Sweet Pea a mettere mio padre sul divano. Inizio a togliergli le scarpe mentre mi racconta cosa è successo.
"È venuto al ritrovo e ha litigato con Tall Boy. Non so cosa è successo perché quando sono arrivato Tall Boy stava andando via furioso."
"Tall Boy?"
Quello stronzo non l'ho mai sopportato. Sta cercando di rovinare mio padre in tutti i modi ma dopo stasera dovrà smetterla. Lo devo fermare
"Si amico. Tuo padre poi ha iniziato a parlare di Jellybean, di tua madre. Di quanto gli mancasse la famiglia...e ci e andato giù pesante con il bourbon"
Jellybean. A sentire il suo nome mi si stringe il cuore nel petto.

Lei è più piccola di me ma non è mai stato un problema. Ha la testa sulle spalle ed è coraggiosa come poche.
La persona che ho fatto più fatica a dire addio quando mi sono trasferito.
Una lacrima scende sulla mia mano e mi accorgo di avere gli occhi lucidi, bagnati dai troppi ricordi.

BETTY
Non pensavo che Jughead potesse avere una vita così complicata. Quando mi ha chiesto di nascondermi nella sua stanza sapevo che qualcosa non andava. Così mi sono nascosta nella camera di suo padre da cui è possibile continuare ad avere una visuale sul soggiorno.
Sweet Pea si siede accanto a Jughead, dandogli una pacca affettuosa sulle spalle mentre lui cerca di cacciare indietro le lacrime
"Amico so che è difficile per te... lo sai che non me puoi parlare vero?"
Si ricompone velocemente alzandosi in piedi e tenendo lo sguardo fisso su suo padre dormiente sul divano
"Si Sweet Pea... grazie" dice con un tono distaccato, quasi freddo
Sweet Pea si alza dal divano e dopo aver salutato Jug va via, senza aggiungere altro.
Resto dietro la porta per qualche minuto osservando Jughead togliere le scarpe a suo padre e mettergli una coperta addosso per proteggerlo dal freddo di questa sera.
Quando si siede di fronte a lui, con lo sguardo perso nel vuoto, decido di uscire dal mio nascondiglio e raggiungerlo.

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