capitolo 6

BETTY
Siamo alle solite. Torno a casa dopo il mio primo giorno di scuola e trovo il delirio. Sinceramente non capisco perché i miei continuino a urlare l'uno contro l'altro è sbattersi le porte in faccia.
So solo che non ho bisogno di un altro dramma familiare. Non oggi.
Mi chiudo in camera, lancio lo zaino a terra e mi tuffo sul letto.

Driin driiin
Cos'è questo suono ? È il mio cellulare!
Accidenti mi sono addormentata, non ci credo. Ma quanto ho dormito?
Prendo il telefono e senza far caso al nome sul display rispondo, con una voce chiaramente stanca
"Pronto?"

"Betty... sono Jughead.. stai bene ?"
Jughead? Accidenti,ora ricordo. Gli ho dato il mio numero a mensa in caso avesse deciso di venire al falò.
Oddio il falò! Sono in ritardo ? Guardo l'orologio alla parete. Per fortuna sono appena le cinque e ho ancora tempo. Veronica mi avrebbe uccisa.
"Sisi Jughead certo, va tutto bene. Dimmi tutto " cerco di riprendermi velocemente.
" beh ti ho chiamata per stasera. Ho deciso di venire alla festa"
Jug verrà. Ok Betty, contieni l'entusiasmo
" Fantastico ne sono molto felice"
"Si, mi farà bene uscire un po', conoscere questo nuovo ambiente. Dove si trovano le cascate?"
"Il fatto è che ci sono molti sentieri prima di arrivare alle cascate. Se mi dici dove abiti posso passare a prenderti e andiamo insieme"
Ecco. Non so con quale coraggio ma gliel'ho chiesto.
Ma alla fine è anche normale no? Insomma lui è nuovo in città e a me non costa nulla dargli una mano per inserirsi.
" si ehm.. se per te va bene possiamo incontrarci davanti scuola.. che ne dici ?"
Non so perchè ma avverto un po' di preoccupazione nella sua voce. Al momento però, decido di non dargli peso.
" assolutamente nessun problema. Davanti scuola alle 8? "
"Davanti scuola alle 8. A dopo Betty " mi dice con una voce leggermente emozionata
" a dopo Jug" e riattacco.
È strano perché lo conosco da pochissimo ma mi ispira molto. Mi sento vicina a lui.
Ho poco meno di tre ore prima del nostro appuntamento.  Sarà il caso di iniziare a prepararsi.

JUGHEAD
Arrivo davanti scuola alle 7.30 . Meglio essere in anticipo che in ritardo.
Dopo aver parlato con Betty ero felicissimo. Avevo deciso di mettermi in gioco e non me ne ero pentito. Peccato che poco dopo abbia avuto una discussione con mio padre.
Era appena rientrato nella roulotte ubriaco. Riusciva a malapena a stare in piedi ma la forza di urlarmi contro l'ha trovata .
Non gli ho dato molto peso date le sue condizioni. Non sapeva quello che diceva e magari domani non ricorderà nemmeno una parola.
Ma questa situazione mi stanca. Stasera voglio evadere dalla mia solita vita. Voglio stare bene

Non appena vedo Betty che si avvicina a me, i miei pensieri negativi si annullano.

Ha sciolto i capelli e ha messo un rossetto scuro sulle labbra. È bellissima. Una maglia beige le lascia scoperte le braccia e i jeans che porta con degli stivaletti neri slanciano la sua figura.
"Ciao Jughead, non pensavo fossi già qui"
"A quanto pare ho fatto bene ad arrivare prima " le dico sorridendo. Vorrei dirle quanto è bella stasera ma qualcosa mi frena. Non so perchè. Forse è solo che non voglio sembrarle uno dei tanti.
"Allora andiamo !? " mi dice prendendomi la mano.

Dopo 15 minuti arriviamo alle cascate. Aveva ragione: erano un bel po' di sentieri. Mi sarei sicuramente perso .
Il posto è meraviglioso anche se fa molto freddo. D'istinto mi tolgo la giacca di pelle per metterla sulle spalle di Betty che mi guarda imbarazzata e semplicemente mi sorride.
Non dico nulla. Mi limito a ricambiare il suo sorriso abbassando lo sguardo. Alcuni momenti semplicemente non hanno bisogno di parole.

Tra la folla di studenti che ballano tra gli alberi e bevono seduti al falò mi accorgo di un tavolo pieno di drink.
"Betty vuoi qualcosa da bere?"
"Si niente di alcolico. Decidi tu.. ti aspetto qui"
"Va bene " e mi allontano passando tra la folla.

Non pensavo potessero esistere tante bevande , alcoliche e non, tra cui scegliere. Non vorrei sbagliare quindi vado sul classico: due lattine si coca cola e torno indietro.

Faccio fatica a ritrovare Betty tra la folla. Dopo un paio di giri torno al punto di partenza dove finalmente la vedo. È appoggiata ad un albero ma non è da sola. Un ragazzo poco più alto di lei le sta vicino e sembra che le stia urlando contro.
Betty è molto agitata. Gesticola insistentemente e sembra sia sul punto di piangere.
Ho visto abbastanza. Metto le lattine su un tavolo e decido di intervenire.

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Ci ho messo un po' per scrivere questo capitolo e spero che vi piaccia 🙃🙃.
Cosa ne pensate di questa storia? Chi sarà il ragazzo con cui Betty sta discutendo ? 🤔

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