capitolo 9

Me:"Ci sei rimasta male?"
N:"No no. Tanto sapevo che non poteva girarmi in torno perché era interessato a me."
Me:"Perché no?"
N:"Perché sono da sempre come invisibile per i ragazzi, tipo trasparente ma a me sta bene, così posso stare da sola e tranquilla."
Me:"Adesso lo dici, ma poi quando trovi qualcuno che ti fa perdere la testa, qualcuno di manda in crisi ogni volta che ti passa davanti... Vedrai che cambierai idea."
N:"Sembra che tu provi queste sensazioni sulla tua pelle. Allora? Chi è il fortunato?"
Melissa arrossisce.
N:"Ehii, mi hai sempre rotto le scatole con il fatto che mi piaccia Dylan, che ovviamente non è vero, e ora scopro che mi hai nascosto che ti piace qualcuno. Chi è?"
M:"Promettimi che non lo dirai a nessuno."
N:"Lo prometto."
Mi si avvicina all'orecchio e fa una scorreggia con la lingua, dopo scoppia a ridere.
N:"Ma ehiiii."
Ma la sua risata è stra contagiosa e mi metto a ridere anche io. Sembriamo due matte. Quando ci calmiamo un po' lei entra in bagno e dopo che esce ci guardiamo negli occhi e riscoppiamo a ridere come due cretine anche mentre camminiamo per il corridoio.
N:"Dai, va bene, adesso basta."
Ma non riesco a smettere neanche io.
Me:"Si hai ragione, calmiamoci."
Entrambe facciamo un bel respiro e piano piano smettiamo di ridere.
N:"Ma il fatto che ti piace qualcuno è vero o hai inscenato tutto per farmi quello scherzo?"
Sembra in difficoltà per rispondermi a questa domanda.
Me:"E va bene, adesso seriamente. Vieni, te lo dico all'orecchio."
Io la guardo, un po' esitante.
Me:"Forza, stavolta sarò seria."
Mi si avvicina all'orecchio e sussurra il nome di Mirko. Eh? Cosa?
N:"Sei seria? Dici davvero?"
Me:"Si perché? Cosa c'è che non va? Non capisco..."
N:"No, non c'è niente che non vada è solo che mi hai colta di sorpresa."
Me:"Mi aiuterai se ce ne sarà bisogno?"
N:"Hai chiesto alla persona sbagliata aiuti con i ragazzi."
Me:"E perché?"
N:"Te l'ho già detto, neanche mi vedono."
Ecco che vado a sbattere contro qualcuno, bene. (ironia) Alzo e lo sguardo e vedo Dylan con Mirko. Ora solo questa ci mancava.
D:"Non so di cosa stavate parlando tu e Melissa, so solo che ho sentito che l'ultima cosa che hai detto è "neanche mi vedono" -mima le virgolette con le mani- "ma io credo che quella che non vede dove mette i piedi e non vede la gente passare sia tu."
N:"Spiritoso."
Ed alzo gli occhi al cielo.
D:"Si vero? Ho un gran bel senso dell'umorismo."
N:"Si, e sei anche molto umile no?"
D:"Si esatto. Lo vedi? Sembra che passare quel tempo con me ti ha fatto bene."
E mi accarezza scompigliandomi i capelli. Abbasso il suo braccio e lo guardo male.
N:"E sembra che tu non ci veda più. Non sono un cane."
D:"Chi ti ha detto che lo fossi?"
N:"Te l'ho mai detto che sei un cretino?"
D:"Ti rinfresco la memoria: si, me lo hai detto."
N:"Quando la finirai di fare lo sbruffone?"
D:"Quando accetterai di uscire con me a prendere quel famoso gelato."
Ma dice seriamente o scherza? Ormai so perché insiste che io accetti, e non lo farei neanche morta.
N:"Bhe allora mai."
D:"E allora il danno è tuo."
N:"Ma chi diavolo ti credi di essere?"
D:"Te l'ho già detto: Dylan Doyle, il migliore di tutti in tutto, il più bello e figo della scuola."
N:"E probabilmente anche il più stupito ed il più testardo. Te l'ho chiesto già una volta e te lo chiederò di nuovo: lasciami in pace."
D:"Ma sei tu che mi sei venuta addosso."
Sono incavolatissima, meglio che me ne vada prima che faccia qualcosa di cui potrei pentirmi. Se gli sguardi potessero uccidere, Dylan sarebbe morto.
N:"Avanti, Melissa, andiamo."
Me:"Ok."
La prendo per mano e ci allontaniamo da quei due.
Me:"Cavoli, che discussione."
N:"Bhe, io e Dylan non facciamo altro che litigare. Vedi? A me non può piacere lui ed a lui non posso piacere io."
Me:"In realtà un proverbio dice "chi si litiga si ama"."
N:"Bhe nel nostro caso non è vero."
Me:"Sei sicura che non ti piaccia nemmeno un pochino?"
Ecco il suono della campanella di fine ricreazione.
Me:"Uffa, ti va sempre bene."
Ed entriamo in classe e ricominciano le lezioni. Cinque minuti prima dell'ora di uscita il professore ci fa sistemare lo zaino.
Me:"Sento che oggi sarà una bellissima giornata."
N:"Io in realtà ho la sensazione contraria."
Me:"Dai vedrai che sarà come dico io, ci divertiremo."
N:"Spero che tu abbia ragione."
Suona la campanella, usciamo e, dopo aver raccolto le altre saliamo sul pullman che è appena arrivato e che ci porta alla fermata, poi proseguiamo a piedi verso il palazzo dove c'è il mio appartamento. Arriviamo e dopo aver salito le scale entriamo dentro il mio appartamento.
M:"Bhe è piccolo ma non è malissimo dai."
R:"Si è vero non dispiace per niente."
N:"Grazie ragazze. Ora però venite, mia madre ha fatto l'insalata di riso, vi piace?"
I:"Ma si ovvio, è buonissima!"
M:"Si, molto."
Ma:"Dipende... Cosa c'è dentro?"
N:"Si, mia madre mi ha detto che si aspettava questa domanda. Per cui l'ha fatta semplice: solo wurstel, tonno e mais."
Ma:"Bene, ottimo direi."
Apparecchiamo la tavola e dopo aver messo il cibo nei piatti ci sediamo e pranziamo. Dopo aver finito, laviamo i piatti ed usciamo, direzione centro commerciale.
N:"Melissa mi ha raccontato di quel negozio che sta chiudendo e che quindi fa una svendita, iniziamo da lì?"
R&Ma&I&Me:"Va bene."
Entriamo e Irene corre subito verso un reparto di vestiti. Ne prende uno lilla, un po' scollato, con la gonna a pieghe e delle spalline sottili.
I:"Non è stupendo?"
Ma:"Si è molto carino."
I:"Solo... Carino?"
Ma:"Si bhe ce ne stanno di più belli. Abbiamo appena incominciato. Vedi se te ne piacciono altri."
I:"Mhh si, credo che tu abbia ragione."
E rimette il vestito a posto.
Ma:"Ad esempio questo. Si, questo è molto meglio."
E si dirige verso un vestito bianco, molto aderente, gonna stretta ed anche questo un po' scollato e con spalline sottili.
Ma:"Però prima vediamo gli altri, poi decidiamo."
Vedo Rebecca dirigersi verso un vestito molto simile a quello che aveva scelto Irene, solo che rosso e senza spalline.
R:"Questo mi piace."
Me:"Ragazze, guardate questo!"
Mi giro e vedo Melissa con i mano un vestito bianco, con il corpetto che si lega con dei lacci e con delle maniche che partono da sotto la spalla lunghe fino a sotto al gomito. La gonna è molto semplice.
I:"Uuuh si è stra bello!"
Me:"Si vero? Lo adoro. Basta, non voglio guardarne altri, altrimenti mi compro tutto il negozio quindi io prendo questo."
R:"Si hai ragione."
Ma:"Si è vero..."
I:"Già credo che anche io farò così."
Me:"Bene. Quindi manca solo il tuo, Noemi."
N:"Io posso pure venire in maglietta e jeans..."
Me:"No, non se ne parla nemmeno. Mmh, vediamo... Guarda questo."
Mi presenta un vestito con una scollatura a v, spalline e gonna davanti corta e dietro lunga.
N:"Non sarebbe male se non fosse così scollato."
Ma:"Ma ci vuole un po' di femminilità."
R:"Ma si che c'è che di male?"
N:"Ragazze, se mi devo proprio comprare un vestito, lo compro come dico io."
Fanno una faccia sbigottita da questa mia risposta.
Tutte:"Ok, ok..."
Mi presentano diversi vestiti ma li scarto tutti. Quando stavamo per perdere le speranze, ecco che trovo un vestito fantastico. È di un rosa scuro, con un due balze al petto, delle spalline sottili e stretto alla vita.
N:"È semplice e non troppo scollato, come piace a me."
Me:"Va bene, l'importante è che piaccia a te."
Ed andiamo alla cassa a pagare. Uscite dal negozio, mentre parlo con le ragazze e sistemo il vestito dentro la busta, vado a sbattere contro qualcuno....

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top