Capitolo 2

I minuti scorrono imperterriti ed io sono ancora qui, a contemplare lo schermo del mio Ipad per cercare di capire qualcosa sulla lezione di filosofia.
La mia mente è letteralmente satura di informazioni, non riesce davvero ad immetterne altre, ma purtroppo il dovere mi chiama.

Dovevo saperlo che sarebbe stato difficile, non è da tutti iscriversi alla facoltà magistrale di lettere in una delle più toste università di Milano e lavorare al tempo stesso.

Nell'ultimo anno la stesura del libro mi ha davvero sottratto tantissimo tempo, e molti esami sono stata costretta a rimandarli di sessione in sessione uscendo praticamente quasi fuori corso.

Sono estremamente precisa e perfettina e odio l'idea che se non dò tutti gli esami in questi ultimi mesi mi etichetteranno in modo diverso dagli altri studenti.

Penso ormai sia inutile restare qui a rimuginare su cosa devo o non devo fare.
Tiro fuori dall'armadio un jeans a zampa e una felpa Adidas nera, ripongo l'Ipad nello zaino e vado a seguire direttamente la lezione in sede, in questo modo magari riuscirò a capirne qualcosa di più.

L'università dista all'incirca 10 minuti di auto da casa mia, per fortuna non troppo.

Entro con il mio tesserino da studentessa appeso al collo - ammetto di andarne molto fiera - e mi dirigo nella solita aula di filosofia.

È vuota.

Alquanto strano.
Non mi stupirebbe il fatto che sia stata ingannata dalla mia mente e che abbia sbagliato il giorno e l'orario della lezione, ma arrendermi è l'ultimo dei miei pensieri, non mi arrendo mai, neanche davanti alle cose ovvie.

Inizio a vagare senza meta, quasi a sembrare e sentirmi una matricola appena arrivata in questo istituto immenso.

Sembra che filosofia si sia dissolta nel nulla, così come si sta dissolvendo nel nulla tutto il mio entusiasmo di venire qui.

《Chiara sei a lezione?》

Scrivo speranzosa alla mia migliore amica e compagna di corso.

《Ovvio che sono a lezione, dove cazzarola sei finita!?》

《Sono qui da mezz'ora, non riesco a trovare l'aula》

《Aula 157, scala B, terza porta a destra》

Ma quella era l'aula di latino!!! Non ci sarei mai arrivata nemmeno con il pensiero ad andare a vedere lì.

Afferro tutta la mia pazienza ed inizio a salire le scale velocemente per cercare di perdere il meno tempo possibile.

Entro silenziosamente affiancando Chiara tra i primi banchi dell'aula semi vuota.
Questo professore non lo avevo mai visto prima, non ho la più pallida idea di chi sia.

La mia prof. di filosofia posso descriverla come la professoressa che tutti desiderano. Possiede una pazienza immane e la sua voce riesce a rispecchiare ogni sfaccettatura dei testi che dobbiamo analizzare, grazie a lei mi sono appassionata ancora di piu a questo magico e complesso mondo.

Letteratura e filosofia le ho amate fin dal mio primo giorno di liceo classico, ne ero dipendente, affascinata. Mi sentivo davvero immersa nelle vite dei poeti e motivavo la mia voglia di essere un giorno come uno di loro, di avere una carriera rosea che mi avrebbe un giorno portato ad essere una persona da ricordare e soprattutto una persona da seguire come esempio di vita.

Il mio sogno era proprio quello conquistare le menti della gente così come i poeti avevano ormai conquistato la mia di mente, rendendola schiava delle vicende storiche e delle parole accattivanti e ricche di significati che al giorno d'oggi sono andati purtroppo perduti nella maggior parte dei casi.
L'idea di entrare nella psiche umana ed approfondire tutti i concetti legati alla modalità di pensiero, al senso che ogni cosa possiede...mi stimola ogni giorno a spingermi sempre più oltre.

Tornando a noi, iniziamo ad inquadrare questo Prof. per bene:

Altro circa 1.80 m.
Età sulla trentina.
Pantaloni attillati e mocassini senza calzino.
Camicia bianca aderente a tal punto da evidenziare il suo aspetto massiccio da palestrato.
Capelli corti con ciuffo riccio sul davanti.

In poche parole sarà sicuramente uno stronzo sovrumano.
Più sono giovani e più sono stronzi.
Più sono fighi e più sono bastardi.
È una legge che non tradisce mai.

Mi rincuora l'idea che sicuramente stara' semplicemente sostituendo temporaneamente la Prof. Coletti.

Scrivo tra i miei appunti alcune delucidazioni in merito a Socrate e alla filosofia occidentale. Non mi è nuovo come argomento in quanto era già stato intrapreso qualche anno fa, ma integrare ed arricchire non è mai stato nocivo per nessuno.

Non mi convince molto questo tipo, lo trovo alquanto ambiguo, con l'aria di chi si è montato troppo la testa.

Comprendo che essere un professore universitario a questa giovane età farebbe montare la testa anche alla più umile delle persone...però entro certi limiti.
Vorrei farlo cadere dal piedistallo che si è costruito.

Alzo la mano per fare una domanda.

Mi ignora.

Lancio un'occhiataccia a Chiara che nel mentre cerca di trattenere una stupida risata.

Resto con il braccio per aria senza essere degnata neanche di uno sguardo.

Confermo la mia teoria: questo tizio non mi piace.

La lezione finisce ed io seguo Chiara verso l'uscita dell'aula.

《Signorina Delia Costantini è pregata di restare in aula》

Pronuncia con tono autoritario il professore.
Mi volto e torno al mio posto confusa dal fatto che sapesse il mio nome.

《Se il suo sguardo perplesso è dovuto al fatto che io so chi lei sia, la comprendo a pieno e mi scuso per il poco tatto avuto nei suoi confronti》

Dovevo aspettarmelo da un professore di filosofia, infondo noi filosofi dentro siamo anche un po psicologi incompresi.

《Volevo farle alcune domande, ma penso di aver già tratto le mie risposte quindi non voglio disturbarla ulteriormente》rispondo con tranquillità mentre la mia voce echeggia nella grande aula ormai vuota.

La mia anima ribelle si placa davanti a persone di grado superiore al mio.
Sarò codarda? Forse.
Ma l'educazione la metto al primo posto tra la lista delle priorità.

《Sono molto lieto del fatto che lei abbia compreso. Sono sicuro che sarà una delle mie migliori studentesse. La sua vecchia professoressa mi ha lasciato una scheda per ognuno di voi, quindi ho analizzato la carriera universitaria di ogni matricola presente nei miei corsi》

In che senso "vecchia professoressa"?!?!?

Ti prego, ti prego, ti prego...fa che non sia andata via di punto in bianco a soli 10 esami dalla laurea.

《Mi presento nuovamente dato che non era presente in aula all'inizio della lezione. Sono il Prof. Ascanio Zaccaria, suo nuovo professore di letteratura e filosofia, nonché scrittore di romanzi poetici primi in molte classifiche nazionali》

Merda.
Uno scrittore rinomato di cui non sapevo l'esistenza.
Ha soffiato il posto alla mia amata Prof.
Prevedo un decadimento della mia carriera.

Cerco di abbozzare un sorriso felice ma sono troppo scossa per renderlo credibile.

《Spero si trovi bene nell'istituto, le auguro un buon inizio》rispondo cercando altre parole, ma oltre queste frasi forzate dal buon senso che ho nel cuore davvero non riesco a trovarne altre.

Esco dall'aula pronta a tornare a casa.
Mi dirigo nel parcheggio della scuola, entro in auto e subito vedo Chiara correre verso di me e fiondarsi sul sedile anteriore accanto al mio per essere accompagnata a casa e non dover prendere il puzzolente autobus che passa tra mezz'ora.

《Visto che gran figo il Prof.? Una scopatina sulla cattedra non sarebbe affatto male》esordisce ridacchiando e per poco non prendo il primo palo che ho davanti con la macchina.

Ma come può pensare una cosa del genere...sono alquanto basita.

La ignoro, non mi piace fare fantasie erotiche su persone di cui sono convinta che porteranno soltanto ostacoli.

La accompagno sotto casa sua salutandola con la mano e finalmente posso tornare nella mia amata casetta.

Devo scoprire di più su di lui, devo capire a quale livello si trova in ambito editoriale e da quale casa editrice è supportato.

Non posso mettere a repentaglio la mia immagine...che le ricerche abbiano inizio.

~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~

Eccomi con il secondo capitolo di questa storia.
Cosa ne pensate? Vi piace?
Chi è davvero secondo voi il nuovo professore di Delia?
Sono davvero curiosa di sentire i vostri pareri.
A presto con il terzo capitolo ❤️

Se vi va di supportarmi lasciate una stellina, ne sarei felice ⭐️

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top