Tutte e due

Scritta per il contest di @hailey_d_author touch my heart


Una prigioniera delle mie stesse mani

Era una torre del terzo millennio, ma pur sempre una torre e in cima le solite principesse prigioniere.

 Ma era una prigione di nuova specie, abbellita con statue candide, piene di drappeggi, per non parlare delle voliere affollate di uccelli esotici. 

Poi c'erano le piscine. Erano piscine gemelle: due rettangoli smisurati più simili a piccoli laghi geometrici: in una di esse tenera e azzurra si specchiava la luna, spezzettata in gocce di mercurio, era un'argentea falsa luna.

Nell'altra invece si specchiavano neri deserti lunari, vulcani  ormai spenti, mostruose plaghe, livide distese, la vera luna, quella occulta. Per allestirla aveva trasportato i fanghi dal mar Morto, l'acqua sulfurea dell'isola di Vulcano e ancora la terra nera, l'antica colata lavica dell'Etna.Mentre nella piscina limpida si vedevano solo, nel fondo ,manciate di lapislazzuli nell altra, torbida e fangosa si muovevano oscure sagome affusolate, erano rettili di tempi remoti?erano mostri di nuova specie?,,


Le voci delle ragazze risuonavano contro il freddo di una notte illuminata da uno sterminato firmamento: si trovavano all'ultimo piano della torre grattacielo che finiva con un'immensa cupola di cristallo e le ragazze sdraiate sui parallelepipedi di onice guardavano l'immenso manto stellato, perdendosi nei meandri della via Lattea; sotto di loro più discreto il luccichio della torre, un cilindro smisurato contornato da altri cilindri più corti, via via digradanti, opera di un grande architetto: acciai e cristalli a perdita d'occhio.

Leila parlava a voce bassissima ma non sembrava rivolgersi alla sorella che pure era sdraiata sui cuscini di velluto accanto a lei.

Sardanapalo e Dalì avevano arredato quell'attico/ planetario con orologi dalle cornici liquefatte; e cuscini a centinaia di velluto, di seta, di raso, di merletto, di macramè, tutti color ambra: 

" devo farmi operare, ripeteva ossessivamente la giovane".

"Devo separarmi da te, voglio una vita mia o nessuna vita"

Pure Rania volle parlare, la sua voce era più esitante di quella della sorella: 

" si Leila hai ragione, dobbiamo separarci e mentre diceva così si ravviò alcune ciocche dei capelli, una parte delle ciocche perchè l'altro lato della testa era saldamente congiunto con quello di Leila: erano due gemelle siamesi.

Fin dalla nascita, che aveva portato a morte a loro madre, erano cosi congiunte ,saldate per la testa i visi affiancati, avevano diviso e mischiato i loro respiri, affrontato le stesse febbri e mentre Rania tendeva ad arrendersi al morbo Leila reagiva e ordinava perentoria alla sorella di affrontare le avversità; chino sulla loro drammatica culla il pediatra più volte si era crucciato per quella loro diversità:pallida e diafana Rania,rispondeva a monosillabi e sembrava cercasse  sempre l approvazione o il permesso della sorella, invece Leila decideva per entrambe e sui cibi da mangiare sulle vesti da indossare 

Leila rabbrividì;

"ho paura di quella sala operatoria, ci saranno mille oggetti acuminati e bisturi e forbici e strumenti per registrare il battito dei nostri cuori, ce la faremo a sopravvivere, sapranno i chirurghi spezzare il nostro vincolo fatto di ossa e arterie,senza ucciderci?

E Rania :

"pure io palpito e tremo,le vedo quelle macchine inumane, sento  la loro morsa non mi hai detto ieri che saremo legate con robuste cinghie alle barelle della sala operatoria?anche volendo non potremo fuggire

Leila sibilò:

"Rania! Sembri un eco, ripeti tutto quello che dico io!ma perché non hai mai un idea che sia solo tua?perche' devi ripetere le mie stesse frasi solo cambiandole un po?i nostri cervelli in fondo sono ben separati, perché non esprimi il tuo di pensiero senza elemosinare del mio?

Rania mite ne convenne: 

"Non lo farò più, ma sai sembra facile adattare le mie parole alle tue,siamo come due ruscelli paralleli a me piace seguire il tuo stesso corso, andremo fino al mare congiunte vero?poi ci separeremo

Leila fu colta da una nuova ira:

"mi fa rabbia che tu sia cosi arrendevole, troppo facilmente ti ho convinta!lo ribadisco:lo sai vero che i nostri cervelli sono affiancati e uniti da una raggiera di arterie?lo sai che non c'è alcun osso che ci separi?lo sai che una volta separate avremo una larga lastra di titanio a chiudere il varco del nostro cranio?lo sai che da quella cicatrice orrenda non cresceranno piu capelli?hai firmato pure tu il consenso informato vero? hai ben capito che il professore Ende ci da il cinquanta per cento della possibilità di sopravvivere?

La giovane guardava l'infinita teoria di stelle, poi chiese:

Lo so cara sorella so tutto e tu non hai dovuto convincermi o forzarmi, ogni volta che tu parlavi io convenivo con te, ogni volta he tu decidevi io sentivo che la tua decisione era giusta ponderata ragionevole, e un peccato riconoscere che il tuo intelletto e superiore al mio? non credo!


"Leila? Secondo te qualche divinità ci osserva da lassù ? Avrà pietà di noi?

Leila riflettè un attimo, poi la sua risposta arrivò da lontananze più remote della sua età, molto più remote:

"cambieremo, cambieremo Leila, saremo due, saremo due e saremo felici, forse

Poi il sonno colse Rania e ottuse il suo pensiero.Si spense il palpito cerebrale di Rania e Leila allarmata ascolto quel silenzio di nuovo genere ,scosse energica la sorella richiamandola all ordine:cos era quella nuova passività ? cos era quella nuova arrendevolezza?

Trovo 'la risposta e un nuovo orrore la colse

Nella sala d'attesa i due padri si scrutavano con un rancore lungo trent'anni, tanti ne erano passati da quando Aristide Boka un'intellettuale greco poverissimo e alcolista aveva rinunciato alle sue due figlie siamesi, perciò Ali un ricco sindaco turco le aveva adottate, le aveva chiamate Leila e Rania; Aristide in tutta la sua vita le aveva viste solo due volte: quando erano nate,nell orrenda sala parto dove la loro madre era stata vinta dalle complicanze di un parto gemellare, neanche il cesareo le aveva dato scampo.

Gli avevano permesso di vedere le bambine e mentre carezzava quei poveri corpi aggrovigliati una nuova consapevolezza lo colse.una delle bimbe era vivace e reattiva mentre l altra molle e come pendente sembrava un appedice della più vigorosa gemella

Aristide capi che il peggio era appena cominciato

Le aveva riviste e al loro diciottesimo compleanno, erano bellissime, tragicamente avviluppate dallo stesso sontuoso scialle, uguali eppure diverse: Leila aveva gli occhi più neri, le labbra più rosse, il viso protervo e battagliero; Rania invece mite come sbiadita sembrava la copia scolorita della sorella.

Aristide sbottò:

" mi hai chiamato all'ultimo minuto, non hai chiesto il mio parere, non ho potuto neanche dir loro addio, le stanno macellando vero? Ali si difese:

"sono state loro due a decidere di farsi operare, io mi sono opposto con tutte le mie forze, ogni volta che riuscivo a convincere Rania a rinunciare all'operazione visto che il pericolo era altissimo dovevo scontrarmi con Leila che invece insisteva fino allo sfinimento affinchè l'operazione fosse fissata, alla fine ha vinto Leila, costringendo me e convincendo sua sorella, entrambe alla fine hanno deciso di farsi operare, in piena concordia, sia Leila che Rania.

Aristide lo guardò stupito,:

" dopo tutti questi anni parli di loro come se fossero due ragazze distinte e separate, ma non hai capito ancora che Rania non esiste? C'è solo Leila, Rania è la sua ombra, il suo specchio, Rania è una coscienza vuota, un eco, alla fine Leila ha capito di esserci solo lei, protesa dentro il simulacro di Rania, Leila sarà mutilata e morirà.cosi ha deciso e tu non sei stato capace di trattenerla 

Ma forse e meglio cosi

Ali si ribellò a quell'analisi spietata: 

" non può succedere niente alle mie bambine, sono nelle mani del miglior professore possibile, ho comprato due diademi bellissimi per loro, diamanti e ambra, questo mi hanno chiesto per celebrare la loro vittoria.

Dalla sala operatoria uscì il Dott. Ende a testa bassa, mormorò: mi dispiace Rania è morta e Leila è gravissima.non appena abbiamo separato Rania le sue attività vitali sono precipitate e nonostante gli sforzi dei rianimatori e morta in breve tempo,Leila invece e sopravvissuta un po' più a lungo ma le sue condizioni sono critiche ed io non nutro ormai più alcun speranza

I due lo guardarono con muto orrore. 

Più tardi ,i due padri, da una spessa vetrata osservarono a lungo quei poveri corpi esanimi, quelle povere teste fasciate con garza e pietosa ovatta: inespressivo il volto di Rania mentre su quello di Leila roseo e tragico perdurava un leggero e soddisfatto sorriso.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top

Tags: #fantasy