2. Xoxo, gossip girl
Alzai gli occhi e solo allora mi accorsi di chi fosse la persona con cui mi ero appena scontrata: proprio Julia.
La guardai sconcertata nella disperata ricerca di qualcosa da dire mentre lei mi fissava con uno sguardo di disapprovazione <Complimenti, vedo che stavi saltando la cena con me e Robert per un motivo più che valido: rimorchiare in un locale da quattro soldi>. <Non è come sembra, dovevo solo fare una cosa... > non feci in tempo a concludere la frase che subito venni interrotta dalla ragazza <Immagino quale sia questa "cosa", non ti sembra un po' al limite inventarti una scusa dopo essere stata beccata in flagrante? >.
<Scusami, ero in ritardo e sono venuta in questo bar solo per cambiarmi prima di raggiungervi, sai che non sono il tipo di persona che da buca a un appuntamento per andare nel locale vicino > replicai io, sinceramente offesa dal fatto che la mia amica mi ritenesse così poco furba. <Beh tutto sommato... Hai ragione, non sei tanto stupida> ribatté, scoppiando a ridere.
Felice di essere riuscita a smorzare un minimo la tensione, mi unii alla risata.
Nel frattempo un ragazzo alto coi capelli castani si avvicinò a noi con l'aria confusa di chi non sta capendo cosa succede <Beh avete risolto prima del previsto> commentó con un sorriso. <Già, evidentemente l'ho sottovalutata. Comunque, lei è Rebecca > replicó la mia amica, indicandomi con un rapido gesto.
<Piacere> aggiunsi io, porgendo la mano a Robert. La sua stretta era decisa ma amichevole, e faceva intendere che non mi sarebbe stato ostile nonostante il ritardo.
<Direi che ora possiamo andare a ordinare, cosa ne pensate?> domandai io con tono ironico, ricevendo due profondi cenni di assenso dai ragazzi.
Una volta seduti la serata passò velocemente, grazie principalmente al fatto che la mia amica e il suo nuovo fidanzato cercavano di non avere atteggiamenti che potessero provocarmi dell'imbarazzo o farmi sentire la terza incomodo. Avevo sempre apprezzato questo aspetto di Julia che, a differenza di altre mie amiche, non sentiva continuamente la necessità di ricordarmi che lei stava insieme a qualcuno e io no.
A tutto ciò si aggiungeva il fatto che il ristorante fosse ottimo e i piatti tutti squisiti.
Salutata la coppia e tornata a casa, decisi di scrollare un po' la home page di Instagram e di controllare gli ultimi aggiornamenti. Come tutti gli adolescenti, oltre ad amici, parenti e star, ero solita seguire anche alcune pagine di gossip. Una in particolare riguardava proprio i cittadini più in vista della nostra città, una specie di Gossip Girl, solo che in questo caso la persona in questione non si era fatta problemi a rivelare la sua identità in cambio della fama che era riuscita a guadagnare.
Per Kylie Robinson era normalissimo ammettere di essere colei che gestiva l'account di gossip più seguito della città.
Anzi, andava parecchio fiera dei traguardi che era riuscita a conseguire. Essenzialmente per lei, proprio come per Dan, l'aver avuto questa brillante idea l'aveva elevata socialmente di parecchie posizioni, rendendola popolare e al centro dell'attenzione.
Insomma, possiamo dire che per una ragazzina di 16 anni tutto ciò doveva sembrare un sogno ad occhi aperti, una sorta di trasformazione da anatroccolo a cigno in un battito di ciglia. O meglio, diciamo forse un po' più di tempo di un battito di ciglia, ma comunque abbastanza rapidamente rispetto alla media.
Da ragazzina isolata, appassionata delle più famose saghe cinematografiche e letterarie, fangirl di primo livello, partecipante a numerosi giochi di ruolo e membro dell'esclusivo club di matematica avanzata della scuola (insomma, uno stereotipo vivente) era diventata una nerd popolare. E questo ovviamente non era passato inosservato, soprattutto ai suoi amici più cari, che sono poi quelli che in fin dei conti l'hanno aiutata a raggiungere tale livello.
Come sapevo tutte queste informazioni pur avendo ormai la veneranda etá di ventun'anni? Beh era tutto merito di mia cugina, di qualche anno più piccola di me, frequentante la stessa scuola di Kylie. Lei mi aveva raccontato letteralmente qualsiasi evento fosse accaduto in quella scuola da quando mi ero diplomata, e devo ammettere che di cose interessanti ne erano successe parecchie. Per esempio quando Nancy Giller aveva deciso di fare uno scherzo alla sua amica Ginevra, ma invece di tirare a lei il secchio d'acqua aveva bagnato completamente la prof.ssa Crewly.
Insomma, tutto molto interesante per una ragazza come me a cui è sempre piaciuto spettegolare.
Ma tornando a noi, la pagina di gossip che stavo appunto scorrendo aveva appena pubblicato un nuovo post, comunicando che la famosa figlia del sindaco aveva finalmente rivelato il volto della sua dolce metà.
Ed è proprio aprendo l'allegato che mi accorsi di un dettaglio che avrei preferito non notare...
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