XXI
Draco's pov
Scesi le scale seguendo Ginny. La sua faccia non era delle migliori quindi avevo deciso di non infierire su di lei per averci interrotto, di nuovo.
E poi mi preoccupava la frase "visita sgradita per entrambi".
Sinceramente?
Non sapevo più che cosa aspettarmi.
E non avevo nemmeno la forza di pensarlo.
Al primo piano c'erano Molly Weasley con un mattarello in mano e Potter con Ronald Weasley con le bacchette sollevate e l'aria ostile.
Quando riuscii a vedere la porta barcollai, al punto che Hermione dovette prendermi per un braccio; sulla porta, perché chiaramente nessuno l'aveva invitato ad entrare, c'era Lucuis Malfoy, impeccabile e con l'aria pomposa, come se a lui non fosse toccata la mia stessa sorte. E forse era proprio così perché oltre a stare fisicamente bene, era solo, non c'era nessuno che potesse indicare che avesse un padrone.
Io non potevo stare ad un paio di kilometri da Hermione senza sentire dolore e dubitavo che il suo di padrone fosse nascosto nei paraggi.
- Draco - mi chiamò - Ti vedo meglio di quanto credessi -
- A quanto pare anche tu, stai bene, forse anche troppo - risposi stringendo i pugni.
- Bè...- fece stringendosi nelle spalle - Il mio nome e il mio posto nel Ministero hanno contato qualcosa-
Sgranai gli occhi, scioccato.
Stava davvero dicendo quello che credevo?
Lui non aveva...non era stato ne rinchiuso, ne torturato, ne trasformato in uno schiavo?
- Stai dicendo che non ti hanno sbattuto ad Azkaban? - chiesi.
- Per qualche tempo...ma poi mi hanno liberato e restituito quello che mi avevano tolto, anche se dimezzato - mi spiegò - E ora che ho sistemato la situazione...-
E allungò una mano nella mia direzione, come per invitarmi a raggiungerlo.
- Viene a casa con me, Draco - disse - Risolveremo tutto e starai bene -
- Non so se ti rendi conto di che cosa sono....che cosa mi hanno fatto mentre tu facevi valere il tuo nome - dissi con disprezzo - Non posso andare da nessuna parte! Sono uno schiavo, il sigillo non può essere spezzato e non posso allontanarmi da chi è il mio padrone...non che mi lamenti, sia chiaro, ma era per farti capire-
Lui si prese il diritto di ridere, alle mie parole.
- Ti comprerò...a qualsiasi prezzo - fece - Sono sicuro che la signorina Granger acconsentirà a togliersi un tale peso, a meno che non ci trovi gusto...mi auguro che non si sia abbassata a trastullarsi utilizzato uno schiavo sessuale-
Non ci vidi più.
Poteva insultare me e già che c'era anche tutte le persone presenti in quella casa ma non doveva azzardersi ad insultare Hermione e soprattutto, non doveva osare farlo in mia presenza.
Mi lanciai contro di lui, con l'intento di prenderlo a sbatterlo fuori a calci ma a quanto pare Herm non era d'accordo.
- Draco no! Fermo! - urlò e mi sentii tirare indietro per il collo, presi l'equilibrio e finii a terra, tossendo perchè il collare si era stretto.
Hermione si inginocchiò al mio fianco e mi mise una mano sulla spalla. Attorno al suo polso aveva attorcigliato la catena che si era materializzata dietro al collare per tirarmi.
- Non farlo mai più - mi disse per poi lanciare un'occhiataccia a mio padre - Stai facendo il suo gioco, altrimenti-
- Non deve azzardarsi a parlarti in quel modo! - ribattei.
- Niente di ciò che ha insinuato accadrà mai - mi disse - Mai rinuncerò a te o ti darò a qualcun'altro-
- Si ma... - feci ma bastò una sua occhiata per mettermi a tacere.
Non ci tenevo a scoprire che cosa potesse fare quell'affare se lei mi avesse ordinato di stare zitto.
Quindi mi morsi la lingua per resistere all'impulso di ribattere di nuovo.
Lei si alzò tenendo la catena tra le mani e fronteggiando mio padre.
- Se ne vada - disse - Qui non è il benvenuto signor Malfoy-
- Davvero non vi interessa trattare? - chiese lui - Io rivorrei semplicemente mio figlio ma non posso prenderlo se non me lo concedete -
- Non ho intenzione di farlo - rispose - Senza offesa ma Draco è mio e non ho intenzione di rinunciarci...proponete pure qualsiasi somma, la mia risposta sarà sempre no -
- Ve ne pentirete - disse - Quanto è vero che mi chiamo... -
- Impulsus - sbottò Harry facendo volare mio padre a diversi metri dalla porta.
- Tu! - gridò lui, alzandosi da terra e puntando la bacchetta verso Potter - La pagherai! -
La bacchetta di Hermione era infilata nella tasca posteriore dei jeans e l'afferrai, alzandomi e mettendomi davanti a lei.
Non sapevo se avrebbe funzionato, sapevo di non avere più poteri da quando mi avevano reso schiavo ma ero incazzato e anche parecchio.
Ero in quella situazione a causa di quell'uomo.
Lui aveva fomentato i Mangiamorte dopo la morte del Signore Oscuro.
E lui non aveva pagato.
E ora si permetteva di pretendere di avermi con sè?
Veniva a casa dei Weasley e si rivolgeva in quel modo ad Hermione?
A lei, che mi aveva portato via da Azkaban e aveva fatto di tutto per aiutarmi ad uscire dallo stato in cui mi avevano spinto.
Me l'avrebbe pagata cara.
- Expelliarmus! - esclamai e mio padre si ritrovò senza bacchetta.
- Draco... - mi chiamò Hermione ma dal tono capivo che era stupita quanto me.
Avanzai e lei non mi fermò, la catena si spezzò, chiaro segno che mi stava lasciando fare.
- Confundus -
- Che cosa stai... - fece mio padre barcollando e guardandosi intorno spaesato.
- Sta zitto - feci - Stupeficium! -
Dei lampi rossi lo colpirono mettendolo fuori gioco: cadde a terra, privo di sensi.
- Hai recuperato...i tuoi poteri? - mi chiese Harry.
- Io...a quanto pare - dissi fissando la bacchetta.
Poi sentii il collare stringere, togliendomi il fiato e provocandomi dolori lancinanti alla testa.
L'ultima cosa che sentii fu la voce di Hermione che mi chiamava, poi vidi tutto nero.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top