Capitolo 32
Lucrezia
La mattina dopo lasciai Mattia a dormire, preparai il caffellatte e portai le due tazze in camera su un vassoio con un pacco di biscotti.
- Mattia.... - Lo chiamai e spalancò i suoi occhi.
Lo raggiunsi sul letto e presi il vassoio dal comodino dove lo avevo appoggiato.
Mi guardò divertito. - Potrei abituarmi - Mi disse.
- No, l'ho fatto soltanto perché ti stai comportando bene - Risposi.
Inzuppai un biscotto e lo mangiai di gusto, avevo una fame da lupi, lui si mise seduto e fece lo stesso. Finita la colazione appoggiai il vassoio in terra e mi accoccolai tra le sue braccia, non c'era altro posto in cui volevo stare, sentire le sue braccia che mi stringevano mi davano un senso di sicurezza e protezione, iniziai ad accarezzargli il petto come facevo ogni volta che mi mettevo in quella posizione.
- Lizzy se fai così non so per quanto tempo riuscirò a stare fermo - Mi disse accarezzando i miei capelli.
- Resistenza zero.... -
- Quando si tratta di te si -
- Vorrei che fossi sempre così -
- Così come? -
- Come sei stato in questi giorni. Ragionevole, allegro.... -
- Sto facendo il possibile per cambiare Lizzy -
- Lo vedo. Me ne sono accorta, ma a volte ti estranei -
- Quello fa parte di me, nessuno può cambiarlo. Mi dispiace -
Lo guardai e accarezzai il suo viso.
- Non ti vorrei mai diverso Mattia -
Posò le sue labbra sulle mie e il mio cuore iniziò a martellare sempre più forte.
- Sarà meglio alzarsi - Disse staccandosi.
- Perché? - Chiesi rimanendoci male.
- Perché? È già tanto se sono riuscito a dormire stanotte senza toccarti -
- E dove vai? -
- Qui con te, ma lontano dalla camera da letto -
Stava per alzarsi e io mi aggrappai alla sua schiena baciando le sue spalle.
- Non mi provocare - Mi disse con voce bassissima.
Non lo ascoltai, spostai le mie labbra sul suo collo, amavo il profumo della sua pelle, inclinò la testa per permettermi di arrivarci meglio, spostai le mie mani sul suo petto accarezzandolo e si rilassò appoggiandosi a me.
- Sto così bene Lizzy.... -
- Mi piace sentirtelo dire - Sussurrai.
Lo lasciai distendere di nuovo, afferrò la mia testa e mi spinse sulle sue labbra, la sua lingua accarezzava la mia lentamente, poi mi ritrovai sotto il peso del suo corpo, le mie gambe intrecciate alle sue e il suo sesso che premeva sulla mia coscia.
- E ora? - Mi chiese divertito aprendo gli occhi per guardarmi.
- Adesso dovresti alzarti - Risposi sicura che non l'avrebbe mai fatto.
- Puoi scordartelo Lizzy devi passare sul mio cadavere -
Gli sorrisi, avevo voglia di fare l'amore con lui, di sentirmi di nuovo sua.
Rimasi ferma quando lentamente mi tolse tutti i vestiti, lo guardai mentre sfilava i suoi boxer e tornava a sdraiarsi sopra di me scaldandomi con il suo corpo. Gli cinsi la vita con le gambe accogliendolo dentro di me con un sospiro.
- Come ho fatto ad essere così stronzo da rischiare di perderti? - Mi disse spingendosi più a fondo.
Non sapevo dargli una risposta, non mi importava di dargliela in quel momento, perché era come se lo facessimo di nuovo per la prima volta, mi abbandonai alle sue spinte inarcando il bacino, mi aggrappai alle sue spalle raggiungendo il limite insieme a lui che si svuotò dentro di me lasciandosi andare sul mio corpo per riprendere fiato, lo tenni stretta a me come se avessi paura che se ne andasse da un momento all'altro.
- Non farmi più del male Mattia, non lasciarmi più -
- No,non lo farò mai, ho capito la lezione -
Si alzò, lo guardai uscire di camera e sentii l'acqua della doccia scorrere, mi alzai di scatto e corsi nel bagno, Mattia era dentro la cabina doccia.
- Posso? - Chiesi aprendo.
Mi sorrise e mi fece spazio, entrai dentro e lo abbracciai, rimanemmo qualche minuto abbracciati prima che le sue mani iniziassero ad insaponarmi, amavo molto di più il Mattia di ora rispetto a quello di prima, in cuor mio speravo soltanto che durasse.
Lasciai Mattia a farsi la barba, io mi vestii e andai in cucina a preparare il pranzo.
- Che profumo... - Disse Mattia entrando dopo un po'.
- Se apparecchi tra poco è pronto -
- Che hai fatto di buono? -
- Risotto agli asparagi -
- Oggi stiamo tutto il giorno in casa - Mi disse mentre mangiava.
- Ok, guardiamo un film? -
- Va bene. Però lo scelgo io -
Sospirai. - Non un film di guerra però! - Dissi.
- Va bene! -
Mattia mi aiutò prima a sistemare la cucina come non aveva mai fatto prima, preparò lui il caffè e una volta versato nelle tazzine li portò sul tavolino in salotto. Io lo raggiunsi poco dopo, andai a sedermi accanto a lui e appoggiai la testa sulla sua spalla.
- Che film guardiamo? - Chiesi.
- Boh, non ne ho idea -
Finimmo col guardare un film horror che avevo già visto tipo sei volte, ormai mi faceva quasi ridere, ma Mattia non l'aveva visto e lo accontentai.
Dopo poco che era finito il film suonarono il campanello, Mattia mi guardò con aria interrogativa e io alzai le spalle per fargli capire che non sapevo chi fosse, si alzò e andò ad aprire.
Dalla cucina riconobbi la voce di mio fratello, mi affacciai nel corridoio.
- Francy!!! - Urlai stupita di vederlo lì. Gli corsi incontro abbracciandolo e salutai Carlotta dietro di lui.
Mattia si mise a parlare con mio fratello in salotto, erano a loro agio, sembravano amici di infanzia da come avevano legato, e io stetti in cucina con Carlotta.
- Come va? - Chiesi riferendomi a mio fratello.
- Molto meglio, si sta rimettendo -
- L'ha detto poi ai miei? -
- No, ha preferito non dirgli niente -
- Te lo chiedo perché venerdì ho intenzione di andare a trovarli, non voglio fare una gaffe -
- Allora non dirglielo. Porti anche Mattia? -
- Penso sia il caso di presentarglielo anche se ultimamente le cose non sono andate tanto bene -
Carlotta mi guardò come se si aspettasse che continuassi.
- Che è successo? - Mi chiese vedendo che non andavo avanti.
- Diciamo che... avevamo litigato -
- Noooo non litigate Lizzy! Siete così belli insieme! -
- Quando saremo da sole ti racconterò.... -
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